maurodg65 Inviato 8 Agosto 2021 Inviato 8 Agosto 2021 ....portano all’obsolescenza di determinati mestieri, alla chiusura di stabilimenti produttivi, alla perdita di posti di lavoro, giusto quindi perseguire sempre e comunque lo sviluppo ed il progresso tecnologico o sarebbe meglio fermare tutto o quantomeno ricorrere alla mediazione politica per rallentare determinati processi di sviluppo? Nello specifico nei tweet qui sotto una polemica tra Michele Boldrin, professore di economia e co-fondatore al tempo di “fare per fermare il declino” che paradossalmente è un sostenitore della teoria per la quale l’auto a elettrica non sarebbe da fare, oltretutto afferma siamo tra i principali fornitori di componenti per l’auto tradizionale e gli incentivi statali per la crescita dell’elettrico, quindi la decisione politica di indirizzare le scelte economiche in una determinata direzione, impatterebbero in modo significativo sulla nostra economia e sull’occupazione di uno specifico comparto produttivo, mentre Paolo Altissimo dall’altra parte afferma che, al contrario, l’auto elettrica sia oggi una tecnologia matura e per questo motivo si sta affermando e questo prescinde da aiuti pubblici, qui sotto i tweet:
maurodg65 Inviato 8 Agosto 2021 Autore Inviato 8 Agosto 2021 Il problema riguarda in modo importante il nostro Paese, non solo per il discorso fatto da Boldrin sull’impatto negativo sulla nostra produzione industriale, ma soprattutto perché è un problema che spesso si è presentato anche nelle discussioni fatte su queste pagine e che caratterizza la visione del mondo di una precisa parte politica nel nostro paese che vorrebbe fermare lo sviluppo e cristallizzare lo status quo, tutto per perseguire una maggiore “sicurezza” economica e sociale, nella convinzione che si possa “fermare il mondo per poter scendere”, in questa querelle stranamente non mi trovo d’accordo con Boldrin ma con Altissimo, “l’economia dei maniscalchi” è la metafora perfetta di un modo di vedere il mondo che è fuori dalla realtà, ma Boldrin non è uno stupido quindi qualche domanda tocca porserla.... 1
audio2 Inviato 8 Agosto 2021 Inviato 8 Agosto 2021 le transazioni da qualcosa a qualcos' altro portano sempre scompiglio e quindi vanno governate, ma adesso il limite è la cosiddetta ai, la digitalizzazione e tutto quello che ci va dietro: 1) al momento non funziona 2) l' uomo è un' animale sociale e da li non ci scappi 3) nella società del meglio e tutto perfetto che si fa con quelli normali o direttamente scarsi, che assieme sono la netta maggioranza
wow Inviato 8 Agosto 2021 Inviato 8 Agosto 2021 Mauro, quale Sarebbe questa parte politica ? 🙂 Il luddismo risale al secolo delle rivoluzione industriale e per fortuna sto scrivendo da un tablet e non da un falò di foglie verdi dal quale lancio segnali di fumo. Uno dei difetti del luddismo è quello di non capire che il progresso (chiaramente sostenibile) giocoforza, crea nuove competenze, nuove specializzazioni e nuovo lavoro. 1
maurodg65 Inviato 8 Agosto 2021 Autore Inviato 8 Agosto 2021 1 ora fa, wow ha scritto: quale Sarebbe questa parte politica ? 🙂 Quella che non voleva l’euro per tornare alla lira, quella che negli anni ‘80 si stava meglio perché c’era la lira, quella per la quale il progresso tecnologico è visto come il “male”, mentre il bene è che tutto resti come era, perché lascia tutti nella propria zona di comfort. 😉 1
maurodg65 Inviato 8 Agosto 2021 Autore Inviato 8 Agosto 2021 1 ora fa, audio2 ha scritto: le transazioni da qualcosa a qualcos' altro portano sempre scompiglio e quindi vanno governate Allo stesso tempo però certi cambiamenti non partono se non accelerati e/o supportati dalla spinta politica ottenuta attraverso lo stanziamento di contributi pubblici, il punto è scegliere quei cambiamenti siano realmente un’opportunità e quindi siano necessari e soprattutto valutare attentamente se quei settori, ad un certo punto, finiti i contributi economici riescono a sostenersi da soli senza sgonfiarsi come un palloncino bucato, altrimenti avremmo solo gettato al cesso risorse importanti e perso del tempo.
audio2 Inviato 8 Agosto 2021 Inviato 8 Agosto 2021 secondo me il passaggio della spinta pubblica è nocivo ed alquanto aleatorio, il controllo e indirizzo andrebbe applicato a questioni di salute/ecologia/sicurezza. la rivoluzione industriale non è mica nata con l' ecobonus. basta che guardi dalle nostre parti, dove deve funzionare funziona ( circa ), e dove non funziona, non funziona comunque nonostante i dinari dello stat.
maurodg65 Inviato 8 Agosto 2021 Autore Inviato 8 Agosto 2021 1 minuto fa, audio2 ha scritto: secondo me il passaggio della spinta pubblica è nocivo ed alquanto aleatorio, Ne ero convinto anch’io, ma nello specifico dell’auto elettrica è probabilmente indispensabile, sempre ammesso e non concesso che la premessa del precedente post sia rispettata. Ma ad esempio nei contributi per l’edilizia del 110% non credo sia controproducente? Che senso hanno in prospettiva?
maurodg65 Inviato 8 Agosto 2021 Autore Inviato 8 Agosto 2021 4 minuti fa, audio2 ha scritto: il controllo e indirizzo andrebbe applicato a questioni di salute/ecologia/sicurezza. la rivoluzione industriale non è mica nata con l' ecobonus. basta che guardi dalle nostre parti, dove deve funzionare funziona ( circa ), e dove non funziona, non funziona comunque nonostante i dinari dello stat. Qui non ti seguo e non capisco a cosa tu faccia riferimento, puoi essere più chiaro? Grazie.
audio2 Inviato 8 Agosto 2021 Inviato 8 Agosto 2021 si ma quello che dico io è che se hai bisogno dei contributi ciò vuol dire che il discorso in realtà non funziona e va a detrimento di altro. poi se vieti il gasolio per questioni di inquinamento è un altro discorso, ma allora va fatto per bene e per tutto. i contributi dell 110 sono una cosa temporanea e mal escogitata. di edilizia c'è bisogno, però adesso è tartassata, la via è quella della defiscalizzazione standard su basi generali, non il contributino che non si regge.
audio2 Inviato 8 Agosto 2021 Inviato 8 Agosto 2021 2 minuti fa, maurodg65 ha scritto: puoi essere più chiaro? se ci sono le condizioni generali una cosa parte da se e funziona, altrimenti no. per avere un' industria che va serve pianura e acqua in abbondanza, dove ci sono solo monti cosa vuoi fare.
Velvet Inviato 8 Agosto 2021 Inviato 8 Agosto 2021 3 minuti fa, audio2 ha scritto: se ci sono le condizioni generali una cosa parte da se e funziona, altrimenti no. Sono sullo stesso pensiero: da che mondo è mondo le cose mature (ma anche quelle realmente innovative e rivoluzionarie) hanno sempre funzionato da sé senza bisogno di pantalone che paga il bollo della sua inquinante turbodiesel 3000cc per finanziare le vendite del signor Musk. A questo bisognerebbe aggiungere che l'auto elettrica è probabilmente solo un futuro temporaneo, perché è una tecnologia vecchia come mio bisnonno.
maurodg65 Inviato 8 Agosto 2021 Autore Inviato 8 Agosto 2021 7 minuti fa, audio2 ha scritto: se ci sono le condizioni generali una cosa parte da se e funziona, altrimenti no. Ok, ma questo avviene quando settori e prodotti sono maturi, il punto è fino a che punto gli incentivi possono accelerare la transizione, nel fotovoltaico la prima generazione di pannelli non era granché performante e, di fatto, gli incentivi permettevano di installare i pannelli in modo talmente conveniente per il consumatore che, oltre ad avere gratis i pannelli, aveva in più come guadagno la produzione di energia elettrica, produzione che in parte vendeva ed in parte utilizzava risparmiando. Via via i pannelli sono migliorati, producono sempre di più e costano, i contributi non sono più convenienti come in origine e sembra che le cose possano progredire ulteriormente…ora non so se il settore riuscita a sostenersi anche senza aiuti pubblici e se nel prossimo futuro i pannelli diventeranno un must nelle nuove costruzioni, ma di certo se questo accadrà gli incentivi avranno accelerato sensibilmente i tempi di una svolta che forse sarebbe avvenuta ugualmente ma in tempi molto più lunghi.
Velvet Inviato 8 Agosto 2021 Inviato 8 Agosto 2021 5 minuti fa, maurodg65 ha scritto: Ok, ma questo avviene quando settori e prodotti sono maturi, Le idee veramente innovative e rivoluzionarie partono ed hanno successo nel giro di pochissimi anni. Dalla rivoluzione industriale ad oggi è sempre stato così; l'auto elettrica è in giro da decenni (anzi, è più vecchia dell'auto a combustione interna) e non ha mai convinto per molte ragioni validissime. A partire dal bilancio ecologico in passivo, che sposta solo il problema dal tubo di scarico alle miniere di litio e alle centrali a carbone. L'esempio che fai dei pannelli fotovoltaici conferma ciò che dico io: nel giro di 10 anni la tecnologia è nel pieno della maturità e del successo. L'auto elettrica è qui da quasi un secolo e mezzo e ancora stiamo a parlà de batterie che immagazzinano energia prodotta altrove.
maurodg65 Inviato 8 Agosto 2021 Autore Inviato 8 Agosto 2021 3 minuti fa, Velvet ha scritto: A questo bisognerebbe aggiungere che l'auto elettrica è probabilmente solo un futuro temporaneo, perché è una tecnologia vecchia come mio bisnonno. Più che aggiungere direi che il punto è proprio questo, se è il futuro ed i contributi pubblici possono accelerare la transizione allora va bene, i contributi hanno il loro perché, se non sarà il futuro sono soldi gettati al cesso.
maurodg65 Inviato 8 Agosto 2021 Autore Inviato 8 Agosto 2021 4 minuti fa, Velvet ha scritto: Dalla rivoluzione industriale ad oggi è sempre stato così; l'auto elettrica è in giro da decenni (anzi, è più vecchia dell'auto a combustione interna) e non ha mai convinto per molte ragioni validissime. Questo è falso, le auto che vediamo oggi in commercio non hanno nulla a che spartire con ciò che si poteva ipotizzare o vedere decenni fa…basta guardare un qualsiasi video, oggi sono prodotti finiti, circolanti e di qualità. Tesla si vendeva anche prima dei contributi, non esistiamo solo noi come Paese, esiste il resto del mondo. 4 minuti fa, Velvet ha scritto: A partire dal bilancio ecologico in passivo, che sposta solo il problema dal tubo di scarico alle miniere di litio e alle centrali a carbone. Questo è già diverso come discorso ed andrebbe approfondito, il punto è la produzione di energia oggi, come avviene e come avverrà nel futuro, stesso discorso per la produzione delle batterie, come avviene e come avverrà in futuro.
Velvet Inviato 8 Agosto 2021 Inviato 8 Agosto 2021 4 minuti fa, maurodg65 ha scritto: sono soldi gettati al cesso. Temo sia così, anche perché non valuta nemmeno l'impatto mostruoso dello smaltimento di quei futuri milioni di bombe ecologiche che sono i pacchi batteria al litio. Oltre al problemino del reperimento dei metalli rari per produrre le stesse batterie, metalli che non sono infiniti come non lo è il petrolio. Poi se fra 30 anni le batterie saranno fatte in sapone biodegradabile non lo possiamo sapere, ma per il momento stiamo incentivando l'acquisto di bombe ecologiche che esploderanno nel giro di un lustro o due.
audio2 Inviato 8 Agosto 2021 Inviato 8 Agosto 2021 i contributi non hanno il loro perchè, ovvero sono mance date in giro, una legislazione fatta come si deve ha il suo perchè, ad esempio togliere i contributi alle fonti " rinnovabili e/o assimilate " dove nelle assimilate ci hanno messo dentro ogni porcheria e quindi rifiscalizzare il tutto. il bonus 110 non ha il suo perchè, dove invece avrebbe senso fare una legge che blocchi il consumo di suolo. 1
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