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Melius Club

Un bel dilemma economico, la ricerca e sviluppo, le tecnologie innovative...


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Inviato
12 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

nulla a che spartire con ciò che si poteva ipotizzare o vedere decenni fa…basta guardare un qualsiasi video.

Mauro, il concetto di base quello è, non cambia nulla. Che poi una Panda Elettra del 1990 sia diversa da una Tesla S lo capisco pure io senza vedere i video.

Ma è la stessa differenza che passa fra una Fiat 600 del '58 ed una Panda multiair del 2021. Di base, ai fini dell'ambiente, sono entrambe auto con motori a combustione interna che vanno a benzina.

Inviato
7 minuti fa, Velvet ha scritto:

Poi se fra 30 anni le batterie saranno fatte in sapone biodegradabile non lo possiamo sapere, ma per il momento stiamo incentivando l'acquisto di bombe ecologiche che esploderanno nel giro di un lustro o due.

Ecco appunto, la spinta degli incentivi sulla tecnologia cambia le variabili in gioco, se noi facciamo l’errore di considerare l’impatto degli incentivi sull’innovazione tecnologica analizzandola sulla base della situazione attuale, della tecnologia attuale e del mercato attuale facciamo un errore metodologico nell’analisi, se cambi un elemento del quadro globale questo a sua volta potrà portare ad altri cambiamenti, se incentivi l’elettricità nell’automobile questo darà, indirettamente, anche un’impulso anche alla ricerca tecnologica nel settore delle batterie, già strategico oggi per lo sviluppo dei dispositivi portatili, smartphone e tablet, ma orientato solo su una specifica direzione, ma che oggi potrebbe essere diversificata…

  • Melius 1
Inviato
15 minuti fa, Velvet ha scritto:

Mauro, il concetto di base quello è, non cambia nulla. Che poi una Panda Elettra del 1990 sia diversa da una Tesla S lo capisco pure io senza vedere i video.

Ma è la stessa differenza che passa fra una Fiat 600 del '58 ed una Panda multiair del 2021. Di base sono entrambe auto a combustione interna che vanno a benzina.

Scusami, ma una Panda Elettra del 1990 era un esercizio tecnologico, la Panda elettrica del 2021 è un’auto sul mercato che viene venduta regolarmente, come molte altre di diversi competitor, in un settore che oggi vede le auto elettriche sempre più “desiderate” e vendute, questo non fuga i miei dubbi che hanno originato il thread ma di certo oggi non possiamo dire che siamo dove eravamo nel 1990, comunque la si pensi oggi l’elettrico nell’automotive è una realtà, se lo sarà ancora ed in misura maggiore, se non proprio assoluta, tra qualche decennio lo vedremo, ma il punto è questo.

Inviato
12 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

oggi non possiamo dire che siamo dove eravamo nel 1990

Nel concetto di base lo siamo: una serie di accumulatori chimici (la cui produzione sta già provocando disastri per l'estrazione dei metalli rari indispensabili, per non parlare del loro smaltimento) che vengono ricaricati dall'energia proveniente per l'80% da fonti non rinnovabili.

Non stiamo a discutere che siano più desiderabili (soprattutto grazie ai generosi incentivi finanziati anche dal poveraccio che non se le può comunque permettere e continua a girare con la Punto a gasolio, ovviamente) ma se siano utili allo scopo di base: l'impatto ambientale.

Lo sono?

Io non ne sono così certo. Si sposta solo la monnezza dal nostro giardino portandola nelle miniere in Cile.

Come al solito facciamo finta che un mondo pulito corrisponda solo all'occidente, il resto che si fotta perché a noi serve il litio.

Inviato
20 minuti fa, audio2 ha scritto:

 

i contributi non hanno il loro perchè, ovvero sono mance date in giro, una legislazione fatta come si deve ha il suo perchè, ad esempio togliere i contributi alle fonti " rinnovabili e/o assimilate " dove nelle assimilate ci hanno messo dentro ogni porcheria e quindi rifiscalizzare il tutto. il bonus 110 non ha il suo perchè, dove invece avrebbe senso fare una legge che blocchi il consumo di suolo.

 

Che tra i contributi ci siano anche le cose che indichi è un fatto acclarato, ma non tutto rientra in ciò che hai descritto, parliamo di questo perché su quello di cui parli siamo sicuramente tutti d’accordo, tra l’altro anche le leggi che impediscono determinate azioni sono un freno all’innovazione ed in alcuni casi un freno allo sviluppo tecnologico in determinati settori, un esempio legato all’altro fatto precedentemente sui pannelli solari, oggi noi possiamo installare pannelli in una quantità sufficiente ad alimentare una abitazione privata rendendola indipendente senza che ci sia la necessità di “attaccarsi” ad un fornitore di energia elettrica, ma di fatto oggi siamo obbligati ad avere un fornitore, questo potrebbe rappresentare un limite allo sviluppo del settore fotovoltaico, se il fotovoltaico potesse renderci indipendenti dal fornitore di energia elettrica ma anche da quello del gas forse, dico forse perché onestamente lo ignoro, l’impulso all’innovazione potrebbe essere maggiore a fronte di una convenienza certamente superiore da parte dell’utilizzatore finale.

Pensa nel tuo caso poter affittare abitazioni tutto compreso, utenze domestiche incluse con l’energia in questione prodotta direttamente da te, non sarebbe una figata?  😄😉 

  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

non mi fare il luddista. sono ragionamenti che si facevano nell'ottocento, ma i posti di lavoro creati dalla industria dell'auto sono stati una infinità di più di quelli persi nel settore carrozze e cavalli.. il discorso auto elettriche è complesso, possiamo anche decidere di non prendere quella strada, ma le la prendono tutti gli alri la componentistica che ohhi esportiamo chi se la  accatta?

i cambiamenti si governano, non si subiscono o si rifiutano in toto

e' ovvio che la tecnologia cambia tante cose, una volta òa maggior parte dei lavoratori erano agricoltori, oggi nei paesi sviluppati l'occupazione è nel settore terziario, mentre nel novecento era nella industria pesante

vogliamo continuare a costruire oggetti che il mercato rifiuta?

e' fascinosa l'idea di tornare al passato, ma non si può  disinvenrare la ruota

se voglimo essere razionali la pressione antropica sul pianeta è avvenuta con il passaggio degli uomoni dalla fas cacciatori e raccoglitori a quella di agicoltori. ma il riorno a quel passato non è percorribile

  • Melius 1
Inviato
1 minuto fa, Velvet ha scritto:

Nel concetto di base lo è:

Il concetto di base non ha nulla a che fare con il fatto che oggi ci sono prodotti commerciali pronti all’uso che è possibile immatricolare e vendere con la soddisfazione dell’utente finale.

2 minuti fa, Velvet ha scritto:

una serie di accumulatori chimici (la cui produzione sta già provocando disastri per l'estrazione dei metalli rari indispensabili, per non parlare del loro smaltimento) che vengono ricaricati dall'energia proveniente per l'80% da fonti non rinnovabili.

Certo ma questo con la produzione di auto immatricolabili e vendibili c’entra indirettamente ma molto poco, poi lo ripeto, non ragionano con l’oggi ragioniamo in prospettiva futura, altrimenti ragioniamo sempre da signor-no.

Le materie prima per la produzione di batterie sono state già messe in crisi dalle batterie degli smartphone e dalla loro diffusione, e non solo le materie prime necessarie alla costruzione delle batterie.

Inviato
2 minuti fa, cactus_atomo ha scritto:

 

non mi fare il luddista.

 

Sto facendo l’esatto contrario. 😄😉 

Inviato
3 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

non ragionano con l’oggi ragioniamo in prospettiva futura,

Infatti a me (ma non solo a me, sono in buona compagnia di persone più titolate) pare che questa discutibile ed accelerata incentivazione di una tecnologia già vecchia soddisfi solo l'oggi e non pensi in prospettiva.

Mi pare si stia confondendo la lampada ad acetilene con il Led.

Inviato
16 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Pensa nel tuo caso poter affittare abitazioni tutto compreso, utenze domestiche incluse con l’energia in questione prodotta direttamente da te, non sarebbe una figata?

eccerto come no. attualmente quello che ti danno con una mano te lo tolgono con l' altra ed in futuro non credo che sarà diverso, quando invece il succo della questione sarebbe come creare ricchezza e come migliorare il valore aggiunto. detto questo, al momento non sono capace di affittare certi immobili nemmeno sotto prezzandoli.

Inviato
1 minuto fa, Jack ha scritto:

ncentivare la produzione finale attraverso sgravi all’acquirente va bene per i paesi in via di sviluppo, forse. 
Purtroppo trasformare l’ottica della governance italiana da breve a lungo termine è de facto impossibile. È tutti un florilegio di meglio un uovo oggi che una gallina domani:

Perfettamente d'accordo.

Una visione terzomondista di economia e progresso che alla fine ci renderà sempre più consumatori di beni indotti (pensati, prodotti e venduti da altri) e sempre meno innovatori.

 

Inviato
Adesso, audio2 ha scritto:

quando invece il succo della questione sarebbe come creare ricchezza e come migliorare il valore aggiunto.

Scusa ma perché ritieni che permettere di rendersi autonomi dalle utenze domestiche di forniture energetiche non debba rappresentare un valore aggiunto valido e non sia anche creazione di ricchezza? 

Inviato

@maurodg65 mauro, ma credi che lo stat rinunci alla propria fetta di torta ? via le bollette su l' imu.

 

Inviato

su l' imu,  su gli affitti. piccolo problema l' economia non gira la gente non paga. ergo affitti giù. solo che con i canoni concordati non puoi scendere sotto un certo minimo. no canone concordato no sconto imu. l' hanno pensata bene eh ?

Inviato
2 minuti fa, audio2 ha scritto:

al momento non sono capace di affittare certi immobili nemmeno sotto prezzandoli.

Questo è legato a problemi diversi e rischia in futuro di diventare un problema simile a quello dei “maniscalchi”, se sempre più persone comprano le proprie abitazioni e se il Governo offre contributi e garanzie per l’acquisto della prima casa alle giovani coppie, sarà sempre più difficile affittare delle case perché diminuisce sempre più il numero dei potenziali clienti, sempre che non si possiedano immobili da affittare nei centri storici delle grandi città ovviamente.

Inviato

invece c'è un enorme bisogno di case in affitto, questo per agevolare la mobilità delle persone legate al lavoro che cambia; a meno che non si voglia andare in albergo per chi può, o in roulotte per chi non può.il futuro può anche essere nomadland.

Inviato
2 minuti fa, audio2 ha scritto:

mauro, ma credi che lo stat rinunci alla propria fetta di torta ? via le bollette su l' imu.

Io sto facendo delle ipotesi legate allo sviluppo tecnologico ed alle innovazioni di alcuni settori, come gli incentivi possono spingere in una precisa direzione è innegabile che vi siano delle norme di legge che frenino la crescita di determinati comparti economici, nello specifico volevo solo sottolineare come una precisa norma possa frenare lo sviluppo del settore dei pannelli solari, esattamente come gli incentivi l’hanno aiutato, tutto qui. 


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