audio2 Inviato 30 Marzo 2023 Inviato 30 Marzo 2023 se guardate i dati del loro pil pro capite che continua ad aumentare, è anche ovvio che importino siccome i soldi li hanno. ps: rapporto debito/pil 107 %, roba che noi manco ci sogniamo di notte
Velvet Inviato 30 Marzo 2023 Inviato 30 Marzo 2023 Una riflessione interessante, abbastanza recente: https://www.ilfoglio.it/eu-porn/2022/12/15/news/la-faccia-triste-della-brexit-madre-di-tutte-le-illusioni-4765339/
Questo è un messaggio popolare. campaz Inviato 30 Marzo 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 30 Marzo 2023 Ai britannici ho sempre invidiato il sistema bipartitico (unica eccezione: i liberali che hanno sempre fatto da, utilissimo, contrappeso democratico). La sera delle elezioni sapevi chi aveva vinto e di conseguenza chi avrebbe governato nei cinque anni a venire. L’alternanza era la vera marcia in più di quel sistema. Poi è arrivato Farage, una specie di Beppe Grillo ma molto, molto più elegante. Populismo come se piovesse, promesse irrealizzabili, ammuffito patriottismo nel paese più cosmopolita del vecchio continente. Non l’hanno preso sul serio, soprattutto non l’ha preso sul serio Cameron, astro nascente del partito conservatore che aveva appena messo fine alla fortunata era di Blair. E gli inglesi (non gli scozzesi, i nord-irlandesi o i gallesi: solo gli inglesi) sono cascati nel tranello. I soldi che non daremo più all’Europa andranno alla sanità pubblica, questa era la promessa… si è visto come è andata a finire. Ormai sui giornali inglesi si parla di governi all’italiana per la loro breve durata. Il problema è stato anche generazionale: i vecchi hanno votato una certa idea imperiale, i giovani volevano rimanere in Europa. Adesso il problema sono i camionisti e i contadini: erano tutti dell’est. Il problema immediato è soprattutto logistico, in un mondo sempre più interconnesso alzare i muri si rivela controproducente. Mentre Parigi e Amsterdam godono del neo-isolazionismo inglese, attirando attività londinesi,anche gli emigrati di lusso (i laureati) preferiscono altre destinazioni perché (come i camerieri, d’altronde) non si sentono più benvenuti. Un gestore di un wine bar londinese l’altra sera alla BBC1 ammetteva che ha dovuto limitare l’orario di apertura per mancanza di personale. La sua conclusione: agli inglesi piace bere bene, ma quelli che ci capiscono di vino sono tutti stranieri… una bella metafora. 4 1
ferrocsm Inviato 30 Marzo 2023 Inviato 30 Marzo 2023 @campaz virtualmente ti stringo la mano per essere riuscito a condensare in poche righe quello che a noi da settembre del 2021 sono servite ben 19 pagine. Guadagnare non c'ha guadagnato nessuno, ma gli inglesi tanto hanno perso.
briandinazareth Inviato 30 Marzo 2023 Inviato 30 Marzo 2023 secondo me dobbiamo uscire da un equivoco fondamentale. la brexit ha avuto solo effetti negativi per la gran bretagna, ormai ne è convinta non solo la maggioranza dei sudditi di sua maestà, ma anche gli stessi che hanno voluto la brexit e pure i giornali"exiter". i dati sono troppo chiari e troppo brutti. questo però non significa che siano diventati economicamente il bangladesh, non lo è diventata neppure l'argentina dopo il fallimento... figuriamoci la perfida albione :) per cui togliamo dal tavolo l'argomento che non hanno cominciato a mangiarsi fra di loro per la fame per colpa della brexit, nessuno lo afferma ne lo ha mai affermato.
Membro_0023 Inviato 30 Marzo 2023 Autore Inviato 30 Marzo 2023 1 ora fa, campaz ha scritto: desso il problema sono i camionisti Mi stai dicendo che l'Europa è uscita dall'Europa? https://www.repubblica.it/economia/2022/05/19/news/mancano_30_mila_camionisti_cosi_i_prezzi_saliranno_ancora-350167584/
Membro_0023 Inviato 30 Marzo 2023 Autore Inviato 30 Marzo 2023 1 ora fa, campaz ha scritto: e i contadini https://www.lisottigroup.it/notizie/carenza-lavoratori-aziende-agricole/
campaz Inviato 30 Marzo 2023 Inviato 30 Marzo 2023 @Paperinik2021 sto dicendo che la politica di Blair, non esattamente il mio beniamino, aveva fatto aumentare la ricchezza britannica attraendo tanta forza lavoro. La differenza fra un immigrato caraibico o asiatico e uno europeo era però, da un punto di vista economico, enorme. Il caraibico quando invecchia rimane in GB, il rumeno tende a tornare a casa (anzi, moltissimi est europei erano addirittura stagionali, arrivavano per la raccolta delle fragole o delle mele e poi andavano subito via). Quindi quella europea era un'immigrazione controllata che tendeva a pesare meno sull'affaticatissimo welfare albionico. In pratica davano molto più di quello che prendevano. Tornando alla tua battuta: sono due realtà, quella inglese e quella italiana, diverse. Sempre sulla BBC c'è una commediola gradevole su un medico indiano che prende servizio in una realtà di provincia per la cronica mancanza di personale locale. Piccolo particolare, quella storia è ambientata sessant'anni fa... all'epoca gli unici italiani di colore che conoscevi erano figli di soldati americani nati durante l'occupazione alleata. La Brexit ha rotto un sistema imperfetto che però funzionava: GB attraeva sia forza lavoro di basso che di alto, altissimo livello. C'erano gli idraulici polacchi ma, sempre dalla Polonia, anche gli scienziati. La genialità di Blair era stata quella di trasformare l'immigrazione da problema a risorsa. Oggi in Inghilterra gli immigrati sbarcano con i barconi e la risposta politica è "mandiamoli in Ruanda" (ricorda qualcosa?). Dopo la Thatcher il Regno Unito si è deindustrializzato, erano davvero all'avanguardia (un'avanguardia egoista, capitalista, ma che produceva tantissima ricchezza). Così si sono appoggiati agli immigrati (italiani compresi, e infatti hanno imparato a mangiare ). Con la Brexit hanno mandato tutto a carte quarantotto senza però delineare politiche alternative. Insomma, la GB non è un paese del terzo mondo (non toccatemela: guardo solo la BBC) ma stavano meglio prima. E soprattutto la loro classe politica sta scadendo, dopo Cameron non se ne salva uno (Corbyn in primis).
audio2 Inviato 30 Marzo 2023 Inviato 30 Marzo 2023 @campaz se eri la ai tempi di blair non potrai non ricordare che la riccchezza aumentò perchè stamparono moneta alla massima velocità permessa dalle rotative. mentre oggi non potrai fare a meno di non osservare che se stai lassù, li da te c'è circa il 4% di disoccupazione, mentra qua da noi circa l' 8 % ovvero il doppio.
campaz Inviato 30 Marzo 2023 Inviato 30 Marzo 2023 @audio2 però non confondiamo le mele con le pere: se dobbiamo parlare male della politica e dell'economia italiana (ovverosia degli italiani) sono in prima fila. Io sto cercando di articolare un discorso sulle conseguenze della Brexit per i britannici. E, secondo me, stavano meglio prima. Lo dico perché amo quel paese, quella cultura, quella lingua, leggo i quotidiani, seguo la vita politica, guardo i telegiornali e i programmi di approfondimento (e la qualità del loro giornalismo, tabloid a parte, è altissima). Quindi nemmeno mi fa piacere dirlo. Poi, sul confronto fra nazioni: io non sono un economista, ma i confronti vanno fatti su tutto. Noi abbiamo un debito pubblico altissimo, altre nazioni europee hanno un debito decisamente più basso. Ma i debiti dei cittadini di quelle nazioni tendono ad essere molto più alti di quelli degli italiani. Non si possono estrapolare i singoli dati, ho amici di altre nazioni (ricche) che quando vedono i macchinoni che girano per le nostre strade mi chiedono se siamo tutti miliardari... Ma ripeto: io non mi voglio perdere in confronti fra noi e loro, io sto analizzando come stavano prima e come stanno adesso.
audio2 Inviato 30 Marzo 2023 Inviato 30 Marzo 2023 1 minuto fa, campaz ha scritto: un discorso sulle conseguenze della Brexit per i britannici pure io, ma qua si continua a spalare letame sulla brexit con non ho ancora ben capito quali fini politici se non di spavenatre le persone e magnificare l' eu ( dei trolley ) la brexit avrà avuto i pro e i contro come tutto, ma sempre col 4% di disoccupazione stanno ed il lavoro è stato uno dei motivi scatenanti. 2 minuti fa, campaz ha scritto: io non sono un economista manco io, ma ho vissuto la per un bel pezzo, e tempo per capire le differenze ne ho avuto parecchio.
audio2 Inviato 30 Marzo 2023 Inviato 30 Marzo 2023 ah, e qua come penso anche la, quando dicono che non si trova personale vogliono dire che non ci sono in fila 10/20/30 persone da pagare con un tozzo di pane per un posto invece che solo 3/4 da pagare il giusto rispetto al costo della vita e alle condizioni generali. come ovunque, perchè i soldi non li ha mai regalati nessuno.
lello64 Inviato 30 Marzo 2023 Inviato 30 Marzo 2023 in pratica è come se Berlusconi facesse un investimento sbagliato e uno dicesse si va beh... ma è sempre più ricco di te ok, sicuramente ma ciò non toglie che abbia fatto un investimento sbagliato per cui brexit? un disastro! ogni volta che leggo questo titolo mi crepo di risate... scusate... è più forte di me...
Jack Inviato 31 Marzo 2023 Inviato 31 Marzo 2023 a chiudersi su se stessi, in economia ma anche socialmente, non si fa mai un buon affare. La ricchezza, esteriore ed interiore, è sempre aumentata con i grandi flussi che hanno portato uomini in gamba ad incontrare aree favorevoli a sviluppare meraviglie. Al di là di conti da pizzicagnoli sul tasso di disoccupazione e punti di PiL misurati oggi per domani. Altrimenti perché chiuderci solo in nazioni? chiudiamoci in regioni, poi in città ed infine in quartieri. https://youtu.be/fQa1XH8FMOc 2
ferrocsm Inviato 31 Marzo 2023 Inviato 31 Marzo 2023 32 minuti fa, Jack ha scritto: Al di là di conti da pizzicagnoli sul tasso di disoccupazione e punti di PiL misurati oggi per domani. Altrimenti perché chiuderci solo in nazioni? chiudiamoci in regioni, poi in città ed infine in quartieri. Ogni tanto un melius tocca dartelo, stavolta ne meriteresti almeno un paio.
vizegraf Inviato 31 Marzo 2023 Inviato 31 Marzo 2023 Brexit. Non capisco molto di queste cose e leggo volentieri i vostri commenti. Tutti. Mi par di capire che per la maggior parte di voi la decisione della Gran Bretagna sia stata un grave errore. Però oggi sul Corriere leggo questo: https://www.corriere.it/economia/finanza/23_marzo_31/brexit-quasi-archiviata-londra-tornata-forse-evitera-gelata-economica-397da0ee-cc8a-11ed-8f1e-2019226a677d.shtml
campaz Inviato 1 Aprile 2023 Inviato 1 Aprile 2023 @vizegraf una bella analisi; in pratica: dopo un certo numero di anni dalla brexit il paese partenne vedere finalmente la luce in fondo al tunnel. Due domande: perché infilarsi, volontariamente, per sette anni in un tunnel? E risolvere una politica isolazionista occorre appoggiarsi ad una politica di immigrazione non è una contraddizione di termini? Senza considerare che quella stessa politica isolazionista sta minacciando come non mai la coesione nazionale britannica… e non mi riferisco solo alla Scozia, ma soprattutto all’Ulster che oltre ad essere diventato ormai a maggioranza cattolica si sta trasformando in un pezzo di Europa Unita dentro la Gran Bretagna.
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