Renato Bovello Inviato 24 Settembre 2021 Inviato 24 Settembre 2021 Amo i soldi per quello che mi permettono di fare ma , soprattutto, odio i soldi per quello che la gente è disposta a fare per essi . Un giorno me ne andrò e mi dispiacerà lasciare il mondo ma non mi dispiace affatto lasciare questo mondo https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/campania/caserta-madre-picchia-figlioe-gli-spacca-i-denti-per-intascare-soldi-dell-assicurazione_38549231-202102k.shtml 2
mozarteum Inviato 24 Settembre 2021 Inviato 24 Settembre 2021 Il caso Ziliani e’ a Brescia direi di lasciar perdere la geografia. d’accordo con Renato 1
Renato Bovello Inviato 24 Settembre 2021 Autore Inviato 24 Settembre 2021 4 minuti fa, mozarteum ha scritto: Il caso Ziliani e’ a Brescia direi di lasciar perdere la geografia. d’accordo con Renato Infatti sarebbe riduttivo strumentalizzare il discorso a fini geopolitici . Il mio è un discorso di fondo 1
Renato Bovello Inviato 24 Settembre 2021 Autore Inviato 24 Settembre 2021 Cazzarola , io ho dato una spinta su una poltrona a mio figlio quando aveva tre anni e ho ancora i sensi di colpa ( oggi ne ha 26).
bungalow bill Inviato 24 Settembre 2021 Inviato 24 Settembre 2021 A volte il rimorso è duro a morire .
ferrocsm Inviato 24 Settembre 2021 Inviato 24 Settembre 2021 5 ore fa, Renato Bovello ha scritto: Infatti sarebbe riduttivo strumentalizzare il discorso a fini geopolitici . Il mio è un discorso di fondo Come moz sono d'accordo con te quando scrivi di soldi e quando @mozarteum scrive di non farne una questione geografica come ben riportato, a parti invertite e con qualche anno in più sul groppone, ma sempre di soldi si tratta. https://www.lastampa.it/cronaca/2021/09/24/news/brescia-svolta-nel-caso-ziliani-arrestate-le-2-figlie-della-ex-vigilessa-e-il-fidanzato-della-maggiore-1.40736286 1
crosby Inviato 24 Settembre 2021 Inviato 24 Settembre 2021 non sono i soldi ma sono le persone che non funzionano, che sono marce dentro. la terra, i soldi, l'amore, il possesso, l'avidità sono scatenanti.
Membro_0014 Inviato 24 Settembre 2021 Inviato 24 Settembre 2021 Ma non capite le cose non sono andate così come raccontate, la mamma ha rotto di proposito gli zigomi al figlio con uno zoccolo di legno lanciato in faccia dopo una grossa marachella; poi a cose fatte da buona italiana (partenopea) ha pensato bene di inscenare un incidente per ricavarci soldini dall’assicurazione…😂
GianGastone II Inviato 25 Settembre 2021 Inviato 25 Settembre 2021 @bluesman74 Ricche e pervertite. Coi soldi si pagano i sensi di colpa. Per solito come sottofondo metto questo disco, le fotografa pienamente. In particolare la numero 8, Dominio e Sottomissione. 1
Angelo83 Inviato 25 Settembre 2021 Inviato 25 Settembre 2021 A casa quasi ogni domenica si andava a pranzo fuori e andavamo da amici di famiglia che avevano un ristorante in una frazione di Cerveteri chiamata I Terzi. Era un ristorante a conduzione familiare fondato dal padre da cui il ristorante prendeva il nome, Da Giovannino, e ci lavoravano tre famiglie (tra fratelli sorelle, consorti e figli). Era un ristorante che andava alla grande, cucina casareccia, sempre pieno quasi in aperta campagna. Uno dei proprietari aveva due figli uno affetto da autismo e un altro, Gianni, che il fine settimana aiutava al ristorante e durante la settimana stava in una pizzeria a taglio dentro Cerveteri che il padre gli aveva aperto e anche quella andava molto bene. Erano tre famiglie che economicamente stavano molto bene, intorno al ristorante avevano costruito tre villette dove abitavano. Inizio anni 90 (non ricordo se fosse precisamente il 1991) guardando il Tg diedero la notizia di un omicidio dove il padre e madre di questo Gianni (i genitori si chiamavano Paolo e Filomena) furono uccisi nella notte mentre dormivano e l'arma con cui fu commesso il delitto fu la pistola che il padre teneva nel comodino accanto al letto (regolarmente denunciata). Sentita la notizia i miei genitori accorsero al ristorante e dove abitavano e arrivarono pochi minuti prima che arrestassero il figlio. Praticamente il padre di questo Gianni era uno che voleva che gli incassi venissero depositati a lui ogni giorno, teneva controllo dell'attività del figlio (aperta con i soldi del padre) però senza fargli mancare nulla al figlio, gli stava facendo costruire una casa, girava all'epoca con una bella macchina e i soldi in tasca non gli mancavano (penso all'epoca il figlio avesse sui 25-27 anni). Siccome al figlio i soldi non bastavano ma ne voleva sempre di più ha inscenato l'omicidio dei genitori facendolo passare per una rapina. Ingaggió un tossicodipendente del paese che era pure un malato di Aids (infatti morì poco dopo) dicendo di andare a casa sua, mettere in piedi la rapina, prendere la pistola nel comodino del padre e sparare solamente al padre in modo che la madre, sentendo il colpo di pistola vedeva un personaggio che non era il figlio facendogli cosi da alibi. Nel mentre lui si giró tutti i locali di Cerveteri per farsi vedere. Fu beccato perché alla domanda del Maresciallo in cui gli veniva chiesto dove stava, tiró fuori una manciata di scontrini e iniziarono i dubbi perché chi è che si tiene 20 scontrini per il caffè, l'aperitivo. Arrestato, ci fu il processo e il figlio condannato all'ergastolo, il ristorante andò a picco mandando a vacca le famiglie degli zii oltre alla sua che non esisteva più. Ecco i soldi cosa portano a fare.
Membro_0022 Inviato 25 Settembre 2021 Inviato 25 Settembre 2021 2 ore fa, GianGastone II ha scritto: Per solito come sottofondo metto questo disco, Fossi il tuo impianto stereo, mi farei crescere le gambe per scappare 😂
Guru Inviato 25 Settembre 2021 Inviato 25 Settembre 2021 @Angelo83 Tragedia molto simile a quella nella quale fu coinvolto Pietro Maso. Ce ne fu anche una Parma. Se non erro, a distanza di anni l'assassino della famiglia si ritrovò erede. Fortunatamente sono casi limite...
mozarteum Inviato 25 Settembre 2021 Inviato 25 Settembre 2021 33 minuti fa, Angelo83 ha scritto: Ecco i soldi cosa portano a fare. Vabbe’ non sempre. Certo quelli guadagnati onestamente e non trovati per eredita’ ecc hanno altro sapore: costituiscono la misura del valore socioeconomico della propria partecipazione alla societa’ (che ha le sue regole, anche discutibili, ma quelle regolano entita’ e distribuzione dei compensi c’e’ poco da fare anche se siamo convinti di non meritare meno di bill gates) oppure il frutto di investimento oculato anch’esso espressione di capacita’. Peraltro - secondo me- troppo denaro genera assuefazione anche nella spesa: l’arco del desiderio va teso
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