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Melius Club

Concorsi universitari


mozarteum

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Inviato

Vedremo come va a finire ma trovo del tutto normale che un maestro agevoli la carriera universitaria di un suo pupillo: cosi’ si afferma una scuola di pensiero scientifico.

L’idea che un concorso universitario debba essere oggettivato come uno alle poste mi pare peregrina.

Certo gli eccessi vanno puniti (nepotismi o clamorosi favoritismi senza merito).

Ma l’Universita’ e’ stata sempre cooptazione 

Poi come si fa a stabilire il

merito? C’e’ chi ha cento pubblicazioni di peso relativo e chi ne ha due formidabili.

Chi merita di piu’? Chi giudica la meritevolezza? Facebook?

briandinazareth
Inviato
12 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Vedremo come va a finire ma trovo del tutto normale che un maestro agevoli la carriera universitaria di un suo pupillo: cosi’ si afferma una scuola di pensiero scientifico.

L’idea che un concorso universitario debba essere oggettivato come uno alle poste mi pare peregrina.

Certo gli eccessi vanno puniti (nepotismi o clamorosi favoritismi senza merito).

Ma l’Universita’ e’ stata sempre cooptazione 

 

se deve essere cooptazione, e potrei pure essere concorde, dovrebbe esserlo alla luce del sole e con conseguenze chiare ed evidenti per chi fa le scelte, come accade altrove. 

altrimenti la cooptazione diviene piccolo o grande mercimonio senza alcun vantaggio per la ricerca. 

in questo momento diviene pilotaggio dei concorsi, ovvero la peggiore e ipocrita delle situazioni.

Inviato

già solo il proibire che padre, madre e figlia esercitino nella stessa università sarebbe un ottimo passo in avanti.

  • Melius 2
Inviato

Poi bisogna vedere pure se coopti un piccolo Gauss per affidargli calcolo numerico o se coopti la cognata per una cattedra di ricostruzione unghie...

  • Melius 2
briandinazareth
Inviato
9 minuti fa, Martin ha scritto:

Poi bisogna vedere pure se coopti un piccolo Gauss per affidargli calcolo numerico o se coopti la cognata per una cattedra di ricostruzione unghie...

 

per questo chi coopta dovrebbe essere in qualche misura responsabile della scelta. 

purtroppo da noi funziona poco la condanna morale per aver fatto assumere degli incapaci... 

Inviato

e poi sulle scuole di pensiero: in genere cercano solo di perpetuare se stesse tramite i propri interpreti cristallizzati dalla consuetudine routinaria. quindi fino a che si tratta di umanesimo, che la fuffa si automoltiplichi pure, si mette un tetto salariale e li finisce, ma per quanto riguarda il ramo scientifico, li vanno bene i purosangue selvaggi che raramente nascono dentro gli allevamenti in batteria.

  • Melius 2
Inviato

A vedere il ranking europeo del 90% delle università italiane direi che se la cooptazione in sè è cosa buona, allora abbiamo solo sbagliato le dinastie di babbei che cooptano i loro pupilli da qualche generazione.

  • Haha 1
Inviato

La cooptazione porta a preferire i fedeli ai competenti, che poi potrebbero rivelarsi pericolosamente competenti.

Quando la legge stabilirà che a determinati incarichi si acceda per cooptazione si coopterà, adesso si procede per concorso. Per aggirare la norma  si cuciono su misura i bandi addosso ai prescelti.

extermination
Inviato

Io sono per la meritocrazia senza se e senza ma. Dopodichè si può dire che il sistema funzioni solo ove sia applicato un sistema di valutazione degno di tale nome che preveda,  tra le altre cose, controlli e monitoraggio. Uno bravo può ( e deve) "oggettivamente " dimostrare di esserlo.

  • Melius 1
Inviato

Il rischio è che una volta raggiunti  i titoli per soddisfare una meritocrazia rigorosa, il candidato sia già in cattedra da qualche altra parte più prestigiosa e magari più attenta nel cogliere i segni della brillanza in fase giovanile, e in quella cattedra stia benissimo.  Come dire: Se Cambridge avesse preteso da Turing la bella calligrafia, se lo sarebbe perso. 

extermination
Inviato
16 minuti fa, Martin ha scritto:

rischio è che una volta raggiunti  i titoli per soddisfare una meritocrazia rigorosa, il candidato sia già in cattedra da qualche altra parte più prestigiosa

Certo! ma il problema non ce l'ha colui che nel frattempo ha trovato qualcos'altro di migliore ma, semmai, colui che  pur meritando,  non riesce a trovare neanche qualcosa di peggiore.

Inviato

Se le università fossero private il problema non si porrebbe, non mi risulta che alla Columbia o al MIT ci siano questi problemi di infima lega come da noi…

  • Melius 1
Inviato

D'altronde non è vietato fondare università private.  

Inviato

A me pare che "le menti più brillanti"  italiane facciano carriera e ricerca più che altro all'estero. Mentre qui siamo incrostati di baroni che fanno carriera al Circolo Canottieri e quando va bene pubblicano una ricerca sulle origini dello gnocco fritto.

  • Melius 1
Inviato

In un sistema sano le menti brillanti saltano di fior in fiore come api operose: Cambridge, MIT, Tubingen, Sorbonne, Karolinska, Leyda... E' uno scambio virtuoso. Il sistema incrostato le espelle senza attrarne di equivalenti in pari numero.

  • Melius 1
Inviato

Quanti luoghi comuni…

ma avete visto chi insegna alla Sapienza e alla Statale di Milano? 
Sono fior di universita’ tuttora

  • Melius 1

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