mozarteum Inviato 7 Ottobre 2021 Inviato 7 Ottobre 2021 Vedremo come va a finire ma trovo del tutto normale che un maestro agevoli la carriera universitaria di un suo pupillo: cosi’ si afferma una scuola di pensiero scientifico. L’idea che un concorso universitario debba essere oggettivato come uno alle poste mi pare peregrina. Certo gli eccessi vanno puniti (nepotismi o clamorosi favoritismi senza merito). Ma l’Universita’ e’ stata sempre cooptazione Poi come si fa a stabilire il merito? C’e’ chi ha cento pubblicazioni di peso relativo e chi ne ha due formidabili. Chi merita di piu’? Chi giudica la meritevolezza? Facebook?
briandinazareth Inviato 7 Ottobre 2021 Inviato 7 Ottobre 2021 12 minuti fa, mozarteum ha scritto: Vedremo come va a finire ma trovo del tutto normale che un maestro agevoli la carriera universitaria di un suo pupillo: cosi’ si afferma una scuola di pensiero scientifico. L’idea che un concorso universitario debba essere oggettivato come uno alle poste mi pare peregrina. Certo gli eccessi vanno puniti (nepotismi o clamorosi favoritismi senza merito). Ma l’Universita’ e’ stata sempre cooptazione se deve essere cooptazione, e potrei pure essere concorde, dovrebbe esserlo alla luce del sole e con conseguenze chiare ed evidenti per chi fa le scelte, come accade altrove. altrimenti la cooptazione diviene piccolo o grande mercimonio senza alcun vantaggio per la ricerca. in questo momento diviene pilotaggio dei concorsi, ovvero la peggiore e ipocrita delle situazioni.
audio2 Inviato 7 Ottobre 2021 Inviato 7 Ottobre 2021 già solo il proibire che padre, madre e figlia esercitino nella stessa università sarebbe un ottimo passo in avanti. 2
Martin Inviato 7 Ottobre 2021 Inviato 7 Ottobre 2021 Poi bisogna vedere pure se coopti un piccolo Gauss per affidargli calcolo numerico o se coopti la cognata per una cattedra di ricostruzione unghie... 2
briandinazareth Inviato 7 Ottobre 2021 Inviato 7 Ottobre 2021 9 minuti fa, Martin ha scritto: Poi bisogna vedere pure se coopti un piccolo Gauss per affidargli calcolo numerico o se coopti la cognata per una cattedra di ricostruzione unghie... per questo chi coopta dovrebbe essere in qualche misura responsabile della scelta. purtroppo da noi funziona poco la condanna morale per aver fatto assumere degli incapaci...
audio2 Inviato 7 Ottobre 2021 Inviato 7 Ottobre 2021 e poi sulle scuole di pensiero: in genere cercano solo di perpetuare se stesse tramite i propri interpreti cristallizzati dalla consuetudine routinaria. quindi fino a che si tratta di umanesimo, che la fuffa si automoltiplichi pure, si mette un tetto salariale e li finisce, ma per quanto riguarda il ramo scientifico, li vanno bene i purosangue selvaggi che raramente nascono dentro gli allevamenti in batteria. 2
Velvet Inviato 7 Ottobre 2021 Inviato 7 Ottobre 2021 A vedere il ranking europeo del 90% delle università italiane direi che se la cooptazione in sè è cosa buona, allora abbiamo solo sbagliato le dinastie di babbei che cooptano i loro pupilli da qualche generazione. 1
P.Bateman Inviato 7 Ottobre 2021 Inviato 7 Ottobre 2021 La cooptazione porta a preferire i fedeli ai competenti, che poi potrebbero rivelarsi pericolosamente competenti. Quando la legge stabilirà che a determinati incarichi si acceda per cooptazione si coopterà, adesso si procede per concorso. Per aggirare la norma si cuciono su misura i bandi addosso ai prescelti.
extermination Inviato 7 Ottobre 2021 Inviato 7 Ottobre 2021 Io sono per la meritocrazia senza se e senza ma. Dopodichè si può dire che il sistema funzioni solo ove sia applicato un sistema di valutazione degno di tale nome che preveda, tra le altre cose, controlli e monitoraggio. Uno bravo può ( e deve) "oggettivamente " dimostrare di esserlo. 1
Martin Inviato 7 Ottobre 2021 Inviato 7 Ottobre 2021 Il rischio è che una volta raggiunti i titoli per soddisfare una meritocrazia rigorosa, il candidato sia già in cattedra da qualche altra parte più prestigiosa e magari più attenta nel cogliere i segni della brillanza in fase giovanile, e in quella cattedra stia benissimo. Come dire: Se Cambridge avesse preteso da Turing la bella calligrafia, se lo sarebbe perso.
extermination Inviato 7 Ottobre 2021 Inviato 7 Ottobre 2021 16 minuti fa, Martin ha scritto: rischio è che una volta raggiunti i titoli per soddisfare una meritocrazia rigorosa, il candidato sia già in cattedra da qualche altra parte più prestigiosa Certo! ma il problema non ce l'ha colui che nel frattempo ha trovato qualcos'altro di migliore ma, semmai, colui che pur meritando, non riesce a trovare neanche qualcosa di peggiore.
ferdydurke Inviato 7 Ottobre 2021 Inviato 7 Ottobre 2021 Se le università fossero private il problema non si porrebbe, non mi risulta che alla Columbia o al MIT ci siano questi problemi di infima lega come da noi… 1
Martin Inviato 7 Ottobre 2021 Inviato 7 Ottobre 2021 D'altronde non è vietato fondare università private.
Velvet Inviato 8 Ottobre 2021 Inviato 8 Ottobre 2021 A me pare che "le menti più brillanti" italiane facciano carriera e ricerca più che altro all'estero. Mentre qui siamo incrostati di baroni che fanno carriera al Circolo Canottieri e quando va bene pubblicano una ricerca sulle origini dello gnocco fritto. 1
Martin Inviato 8 Ottobre 2021 Inviato 8 Ottobre 2021 In un sistema sano le menti brillanti saltano di fior in fiore come api operose: Cambridge, MIT, Tubingen, Sorbonne, Karolinska, Leyda... E' uno scambio virtuoso. Il sistema incrostato le espelle senza attrarne di equivalenti in pari numero. 1
mozarteum Inviato 8 Ottobre 2021 Autore Inviato 8 Ottobre 2021 Quanti luoghi comuni… ma avete visto chi insegna alla Sapienza e alla Statale di Milano? Sono fior di universita’ tuttora 1
Messaggi raccomandati