ediate Inviato 10 Ottobre 2024 Inviato 10 Ottobre 2024 @Velvet La foto mi ispira lo stesso rispetto e silenzio di quando andai a Redipuglia. Lì, ho visto il sacrario vecchio e quello nuovo, il dolore è identico. Spero di poter andare anche a Fortogna. 1
Velvet Inviato 10 Ottobre 2024 Inviato 10 Ottobre 2024 Parzialmente OT ma neanche tanto, il dramma del Vajont lì intorno si portò via tutto, anche il cimitero di Maè. Marco Zanuso assieme a due altri architetti fu incaricato di ricostruirlo e ne uscì un altro luogo di grande profondità spirituale che oggi si può visitare, il cimitero di Muda Maè. Una sorta di necropoli scavata nel ventre della montagna, simbolo di eterna memoria.
maverick Inviato 10 Ottobre 2024 Inviato 10 Ottobre 2024 La ferita del Vajont è ancora aperta, perché passando sulla diga, meraviglioso e perfetto esempio di ingegneria costruita nel posto sbagliato, la morfologia e la dinamica del disastro è lì, ancora chiara ed evidente. Consiglio a tutti di passare, almeno una volta. Forse è stato il primo esempio eclatante di opera dell'uomo costruita sulla certezza che "tanto, cosa vuoi che succeda", fenomeno poi ripetuto in vari campi (il ponte Morandi è l'ultimo, ma non il solo). Mio padre mi diceva sempre che passando per motivi di lavoro in quelle zone, a metà degli anni 50, quando della diga si iniziava a parlare, tra le gole strettissime del monte Toc, tutti gli anziani del luogo definivano il monte "marcio e inaffidabile ", e bofonchiavano. Non sono stati ascoltati.
hifi_marco Inviato 10 Ottobre 2024 Inviato 10 Ottobre 2024 Io sono nato due anni dopo il disastro, ma, essendo i miei nonni e mio padre, di Cortina ne ho sempre sentito parlare. Mia nonna diceva sempre di avere più paura dell'acqua che del fuoco! Faccio solo una considerazione... da quello che si legge, i vecchi del paese lo "sapevano" che non era da fare... e, purtroppo, il mondo è pieno di "professori" che se ne infischiano bellamente del buon senso popolare. Senza fare tanta strada, quando hanno costruito il tratto di A27 da Vittorio Veneto nord a Belluno, pare che i vecchi del paese sconsigliassero di fare una galleria in una certa zona.... ovviamente i "professori" la fecero, per poi, a metà buco, rendersi conto che era franoso e passare ad altra zona.. con conseguente dispendio di tempo e soldi. Altro esempio: per le tanto "agognate" olimpiadi a Cortina era previsto un impianto di risalita dal centro (zona cimitero) fino a Socrepes, per togliere traffico e congestione al parcheggio della seggiovia. Tale impianto sarebbe dovuto passare per Mortisa, una frazione notoriamente in area franosa (la strada che vi ci porta è continuamente in movimento). I "professori", dopo una serie di annunci mirabolanti sulla realizzazione dell'impianto, hanno scoperto che lì è altamente instabile e non si può fare.... bastava chiedere a qualsiasi vecchietto della zona!
Velvet Inviato 10 Ottobre 2024 Inviato 10 Ottobre 2024 1 ora fa, maverick ha scritto: monte Toc Nomen omen. Toc nell'idioma locale indica qualcosa di fradicio, marcio oppure il pezzo di un qualcosa che s'è staccato.
Velvet Inviato 10 Ottobre 2024 Inviato 10 Ottobre 2024 32 minuti fa, hifi_marco ha scritto: il tratto di A27 da Vittorio Veneto Il più grande scempio paesaggistico nelle alpi a memoria d'uomo. La val Lapisina completamente devastata da viadotti con piloni alti 35 metri ed oltre (che si stanno già sbriciolando ma vabbè...), il sottostante torrente Cervada inquinato dagli scarichi reflui della strada che portano le acque di dilavamento. Eh ma bisognava portare più gente a Cortina. Ora ce n'è troppa e tutta in coda ogni w/e , perchè poi a Ponte nelle Alpi l'autostrada finisce di botto.... Quando si dice appunto la lungimiranza.
liboize Inviato 10 Ottobre 2024 Inviato 10 Ottobre 2024 Di quella tragedia conservo un ricordo personale legato alla scuola . All' epoca frequentavo la quinta elementare e il nostro Maestro , un insegnante eccezionale all' avanguardia per i tempi , ci propose una colletta per aderire a una sottoscrizione promossa dal Giornale di Brescia , nostro capoluogo . Ricordo che andammo , in tre o quattro , in auto con lui alla sede del giornale , a circa 30 chilometri a consegnare il gruzzolo raccolto : erano circa 5000 lire . Fu un piccolo gesto ma per noi fu motivo di orgoglio poter contribuire , nel nostro piccolo , ad aiutare quelle povere persone . Questo ricordo mi commuove ancora oggi mentre lo scrivo . 1
UpTo11 Inviato 10 Ottobre 2024 Inviato 10 Ottobre 2024 37 minuti fa, Velvet ha scritto: Eh ma bisognava portare più gente a Cortina. Del resto non c'è nemmeno un aeroporto a Cortina (cit.).
audio2 Inviato 10 Ottobre 2024 Inviato 10 Ottobre 2024 il vero riccastro su distanze medio brevi gira in elicottero, ovviamente personale.
Martin Inviato 10 Ottobre 2024 Inviato 10 Ottobre 2024 1 ora fa, Velvet ha scritto: Il più grande scempio paesaggistico nelle alpi a memoria d'uomo. La val Lapisina completamente devastata da viadotti con piloni alti 35 metri E dire che pochissimi anni prima nello stesso luogo bocciarono dei generatori eolici per "ragioni paesaggistiche" (era una delle pochissime lochèscion interessanti a livello regionale per quel tipo di impianti)
Velvet Inviato 10 Ottobre 2024 Inviato 10 Ottobre 2024 Eh ma vuoi mettere l'ingrumare colonne di auto a longarone ? Top!
Martin Inviato 10 Ottobre 2024 Inviato 10 Ottobre 2024 @Velvet Ho segnato con la freccia rossa il luogo dove si volevano installare i generatori eolici (il cui ingombro visivo ho cercato di rendere cui trattini bianchi) e con la freccia gialla l'autostrada realizzata successivamente... Oddio, è vero che dal punto di osservazione quest'ultima "non invade la skyline"...
Velvet Inviato 10 Ottobre 2024 Inviato 10 Ottobre 2024 @Martin Nella vista opposta, ovvero presa dall'ipotetico lato turbine (che al contronto sarebbero state un grazioso decoro nel panorama) o dal lato Col Visentin, lo scempio autostradale è ancora più evidente. Il mostro di cemento in pochi lustri ha praticamente ucciso la valle, hanno chiuso ristoranti bar ed alberghi un tempo frequentatissimi ed i borghi intorno si sono quasi completamente spopolati. Ultimamente ci sono segni di una certa resilienza, pare che i giovani abbiano scoperto che la quiete dei vari laghi, la bellezza dei luoghi e l'assenza di overtourism rendano sopportabile la presenza del mostro, che tra l'altro ha devastato anche alcuni abitati medievali a nord di Vittorio Veneto, dove ci sono antiche case con il pilone da 30 metri in giardino e sopra il viadotto. Come possano aver voluto e permesso una cosa simile negli anni 80/'90 (quindi già in epoca di coscienza ambientale e paesaggistica) resta per me uno dei tanti misteri italiani.
maverick Inviato 10 Ottobre 2024 Inviato 10 Ottobre 2024 28 minuti fa, Velvet ha scritto: Eh ma vuoi mettere l'ingrumare colonne di auto a longarone ? Top! L'evitare il Fadalto era doveroso, non poteva più sopportare il traffico verso Cortina; di certo è una struttura molto impattante, forse troppo (il troppo è eufemismo) Non so di preciso, non avendo visto le carte e non conoscendo nessuno che sia stato coinvolto nel progetto, se il motivo per cui non si è spostato il percorso più in galleria, sia stato di ordine economico o geotecnico. Ad esempio il tratto Aosta- Monte Bianco, realizzato molto più di recente, è molto meno impattante. Bisognerebbe conoscere più i dettagli, di certo il tratto terminale della A27 dal punto di vista ambientale è terribile.
Velvet Inviato 10 Ottobre 2024 Inviato 10 Ottobre 2024 @maverick Non sono un tecnico e non so dare info al riguardo. Più che il Fadalto (dove la SS51 era comunque allargabile in molti tratti o bypassabile in galleria come è stato fatto altrove) era doveroso tagliare fuori Serravalle che per decenni ha visto passare nella strettoia migliaia di mezzi all'ora. E poi il tratto da Longarone a Pieve, (anche lì a spizzichi e bocconi ma sicuramente meglio). Ma il tratto del Fadalto/val Lapisina dai, è una cosa tremenda. Tra l'altro è diventato il punto preferito per i suicidi nel vuoto, il che mette ancora più i brividi. Ora dovrebbero realizzare (Olimpiadi di Cortina?) il bypass di Longarone praticamente nel greto del Piave in zona industriale. Staremo a vedere.
hifi_marco Inviato 10 Ottobre 2024 Inviato 10 Ottobre 2024 11 minuti fa, Velvet ha scritto: bypass di Longarone praticamente nel greto del Piave una ca..zata mostruosa. Si poteva farlo tutto in galleria nella riva sx del piave, con un "ponte" sulla gola del Vajont.
Velvet Inviato 10 Ottobre 2024 Inviato 10 Ottobre 2024 15 minuti fa, hifi_marco ha scritto: Si poteva farlo tutto in galleria nella riva sx del piave Questo non lo so, tieni presente che lì dentro (proprio in riva sinistra) c'è una miriade di gallerie e condotte dell'impressionante sistema Boite/Piave/Vajont/Maè (che prima della tragedia doveva diventare Boite/Piave/Maè/Vajont/Cellina collegando l'invaso del Vajont a quello di Barcis sul versante friulano delle prealpi, un progetto per certi versi geniale e ciclopico) che collegano i vari invasi e portano acqua in giro per le centrali, compensano i livelli dei laghi ecc ecc. Questo è un vecchio schema SADE ma credo le condotte siano oggi più numerose. La principale in riva sinistra è comunque quella che arriva da Pieve e passando per la forra del Vajont alimenta Soverzene per poi proseguire verso Santa Croce. Il ponte-tubo nella forra (ora bypassato) è ancora visibile davanti alla diga. Così come è ancora visibile il ponte tubo (sopra la SS51 dopo Longarone) che unisce le acque del Boite alla condotta in arrivo da Pieve.
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