Questo è un messaggio popolare. Jack Inviato 9 Novembre 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 9 Novembre 2021 https://milano.corriere.it/notizie/lombardia/21_novembre_09/adelina-l-ex-prostituta-che-aveva-denunciato-racket-tragico-salto-ponte-tante-sofferenze-d321740c-4138-11ec-a1e6-e21970a0d145.shtml "Adelina aveva aiutato l’Italia, denunciando i suoi sfruttatori. Lo stesso Paese che l’ha accolta non le ha mai riconosciuto la cittadinanza, l’ultimo suo desiderio, un chiodo fisso. Adelina Sejdini, 47 anni, nata a Durazzo, sfuggita al racket della prostituzione, domenica si è lanciata dal cavalcavia ferroviario di ponte Garibaldi, a Roma. Grazie alle sue dichiarazioni rese alle forze dell’ordine, dopo che a 22 anni era stata portata in Italia, picchiata e violentata, erano state arrestate 40 persone e denunciate altre 80, membri del racket albanese che controllava lo sfruttamento della prostituzione in tutta Italia negli anni 90. Una operazione senza precedenti che l’aveva però costretta a lasciare Varese, città dove era stata portata dopo esser stata venduta ai suoi protettori, per raggiungere Pavia, dove cercava di rifarsi una vita, e chiedeva aiuto per una casa popolare. Poco dopo il suo arrivo, un altro ostacolo nella sua complicata esistenza: il cancro al seno l’aveva costretta a continui ricoveri in ospedale, al Policlinico San Matteo. «I medici si prendono cura di me, sono in buone mani - diceva alle amiche -. Ma quando avrò bisogno di altra assistenza, come farò senza soldi né una casa...». Combatteva contro quel male aggressivo, e per ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana. Nel suo permesso di soggiorno, infatti, le era stato tolto lo stato di apolide e indicata la cittadinanza albanese. Cosa che aveva di fatto rallentato l’iter per l’assegnazione dell’alloggio popolare. Adelina viveva a Pavia da quasi vent’anni. Aveva lasciato il suo Paese nel 1996, quando aveva 22 anni. Una vita di sacrifici e lotte continue. Malata, senza una casa e con un’invalidità al 100% per cui percepiva un assegno mensile di 285 euro. Più volte dal suo letto di ospedale, e sui social, si era rivolta al presidente Sergio Mattarella. Nel 2019 ad una sua lettera indirizzata al Ministero dell’Interno, aveva anche ricevuto risposta. «Si sarebbero occupati del suo caso». Ma il tempo passava e per Adelina, provata dalla malattia, l’avverarsi dell’ultimo desiderio sembrava sfumare. Per protestare contro la burocrazia, alla fine di ottobre aveva deciso di andare a Roma, sperando di poter incontrare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Non riuscendoci, si era cosparsa di alcol e si era data fuoco. Soccorsa e trasportata all’ospedale Santo Spirito dove è stata curata per le ustioni riportate, Adelina sarebbe dovuta rientrare a Pavia, ma è rimasta a Roma dove sabato ha deciso di porre fine alla sua lotta." -- magari non ha nessuno che la ricorderà. Ricordiamo tanti personaggi possiamo ricordare anche questa povera e sfortunatissima donna. Riposa in pace Adelina 🌹 7 5
wow Inviato 9 Novembre 2021 Inviato 9 Novembre 2021 2 minuti fa, Jack ha scritto: Riposa in pace Adelina 🌹
Martin Inviato 9 Novembre 2021 Inviato 9 Novembre 2021 10 minuti fa, Jack ha scritto: per ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana. Nel suo permesso di soggiorno, infatti, le era stato tolto lo stato di apolide e indicata la cittadinanza albanese. Cosa che aveva di fatto rallentato l’iter per l’assegnazione dell’alloggio popolare. Le idiozie burocratiche mi irritano come poche altre, perché create ad arte in modo che nessuno sia responsabile, è il sistema che permette che "ognuno faccia il suo" in modo ineccepibile, ma il risultato non si ottiene. Un pensiero di grande rispetto per questa donna, con un sottofondo di vergogna per quanto sopra. 1
eduardo Inviato 9 Novembre 2021 Inviato 9 Novembre 2021 E' in situazioni come questa che un Paese dimostra la sua umanita' ed il suo grado di civilta'.
diego_g Inviato 9 Novembre 2021 Inviato 9 Novembre 2021 Quando leggo queste storie, oltre all'infinita pietà, mi sovviene anche cosa possa significare avere una vita davvero dura. E metto le mie preoccupazioni in un'altra e forse più giusta prospettiva.
gennaro61 Inviato 10 Novembre 2021 Inviato 10 Novembre 2021 Bruttissima storia che fa riflettere molto. Del resto basta guardare cosa accade alla stragrande maggioranza degli imprenditori italiani che denunciano il racket .
redhot104 Inviato 11 Novembre 2021 Inviato 11 Novembre 2021 Povera donna, che trovi in cielo il sollievo che non ha avuto in terra. R.i.p
artepaint Inviato 11 Novembre 2021 Inviato 11 Novembre 2021 Il 9/11/2021 at 15:30, Martin ha scritto: Le idiozie burocratiche dalle idiozie si passa al malcostume e poi a veri e propri atti delinquenziali ricordiamoci che prostituirsi (e la sventurata non l'aveva scelta) non è reato ma neanche riconosciuta come libera professione per cui lasciata in mano a varie mafie, da quella albanese a quella cinese
wow Inviato 12 Novembre 2021 Inviato 12 Novembre 2021 Per completezza occorrerebbe anche complimentarsi, se non troppo da brachettone e non scarsamente machista, con chi acquista sesso da queste infelici, facendo finta di ignorare ciò che c'è dietro ... 1
nullo Inviato 13 Novembre 2021 Inviato 13 Novembre 2021 Il 12/11/2021 at 11:28, wow ha scritto: con chi acquista sesso da queste infelici, facendo finta di ignorare ciò che c'è dietro ... Occorre complimentarsi anche con lo stato che permette tale scempio a cielo aperto sulle strade italiane, senza prendere decisioni e provvedimenti. Insomma una qualsiasi soluzione semplice a problemi complessi.... Ps Anticipo la scontata replica per guadagnare tempo....
wow Inviato 13 Novembre 2021 Inviato 13 Novembre 2021 2 ore fa, nullo ha scritto: Anticipo la scontata replica per guadagnare tempo.... Sono invece assolutamente d'accordo con te e non replico
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