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L'analfabetismo scientifico del classico: l'origine dei noncielodicono?


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briandinazareth
Inviato

però l'assunto iniziale ha un grosso problema, ed è proprio con le quantità.

in germania, francia e inghilterra hanno più novaxdi noi...

Inviato
23 minuti fa, Jack ha scritto:

Nella vita il classico, lo scientifico, l’itis o anche una scuola professionale lo si frequenta per dieci volte tanto. 
Quei tre anni adolescenziali stanno all’apprendimento ed alla formazione di una vita come l’Abbecedario alla Treccani.

Lode al pragmatismo.

Quanto sopra, assieme a doti personali, curiosità e interessi, chiude ogni discorso.

ps

Per @Jackil caldo che va in alto, tanto per essere attuali, è infatti ricorrente anche fra chi viene dallo scientifico.

un rappresentate Verisure, sempre dello scientifico, recentemente mi ha magnificato le doti di una batteria a stilo da 1500 mega amper ( sua lettura di mA) che equipaggiava un dispositivo.

  • Haha 1
Inviato

Al di là dell'iperbole, penso che il liceo scientifico (almeno quello dei miei tempi), conferisca un'ottima preparazione: i singoli monte ore delle materie umanistiche, nelle due scuole, erano i medesimi, le ore destinate allo studio del greco, nei licei sc. incrementavano quelle destinate per le materie tecnico scientifiche.

Allo scientifico alla fine ho studiato letterature italiana (con due testi di critica letteraria), letteratura latina, Storia (con testo di critica storica), Filosofia, inglese biologia, geografia, geografia astronomica, storia dell'arte, oltre a fisica e matematica che nelle classi finali diventa analisi matematica.

Parlo di impostazioni di licei dei miei tempi per comodità, anche se non penso che l'impostazione dei due licei non sia cambiata.

L'impostazione dei l. sc. credo sia più versatile, anche in ottica superamento test universitari.

Secondo me però alla preparazione scientifica è necessario assolutamente integrare e affiancare una solida cultura umanistica storica, letteraria, filosofica anche da autodidatta anche negli anni successivi a quella degli studi. 

Il l. sc. consente di farlo, perché fornisce anche validi strumenti critici, vedo un po' più difficile per un diplomato al classico, eventualmente con studi universitari umanistici, l'ampliamento della sua cultura scientifica. 

Alla fine dei conti, credo che imputare il noncielodicono, come fa l'articolo che tra poco leggerò, a una cultura prettamente umanistica sia un po' tirata, anche se la scarsa dimestichezza con il metodo scientifico predispone.

Forse il noncielodicono è semplicemente causato da ignoranza.   

Inviato

Il bacino di utenza dei NONCIELODICONO non è appannaggio di scientifici/classici/tecnici/professionali, ma della trasversale categoria dei presuntuosi e di chi ha pochi dubbi e troppe certezze

Di seguito un simpatico schemino del bias cognitivo che sottostà al fenomeno

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Da non sottovalutare poi l'effetto catartico del complottismo (per modo di dire, ma il nocciolo è quello)

  • Melius 2
Inviato

Per conto mio la scuola ideale è quella che dà una buona cultura generale sulla quale si costruisce la propria specializzazione, poi ci sono le simpatie-antipatie personali che possono precludere un percorso di studi e favorirne un altro. Il Classico dà una cultura umanistica col rischio di mettersi in testa idee sbagliate nel campo tecnico-scientifico. I noncielodicono si smontano usando la logica: quale governo avrebbe mai interesse a controllare le masse attraverso l'esposizione ad un virus compromettendo l'economia col rischio che appena scoperto il tutto scoppi una rivoluzione che lo destituirebbe?

Inviato

@Velvet la tesi è suggestiva ma non spiega come mai quelli del classico si fidano della scienza contenuta nel Viagra. Si potrebbe ipotizzare una sfiducia selettiva del catalogo prodotti Pfizer?

Inviato

Se è per quello ho conosciuto una persona che non credeva alla possibilità di elevare una tensione per mezzo di un trasformatore e aveva fatto il classico, con chissà quale professore di Fisica.

Inviato

@appecundria Temo sia solo una questione di prove empiriche (εμπειρια, per chi ha fatto il classico), ovvero l'osservazione diretta dei fatti e conclusione direttamente conseguente:

 

- caso A:

il classicista prende il Viagra, osserva l'oggetto cui è destinata la funzione del farmaco e vede nel giro di poco tempo se cambia stato o meno. Se cambia stato (è ammesso anche lo stato di "barzottum" così definito dal noto luminare De Pisis nel 1857 durante la conferenza medica di Jena), il farmaco funziona, è evidente.

 

- caso B:

il classicista si inocula il vaccino e poi osserva attentamente tutto il proprio corpo per ore e giorni  interi ma non vede cambiare nulla.

Il dubbio nella mente del letterato si  insinua repentino: sarà scienza o stregoneria?

  • Haha 1
Inviato
4 ore fa, Velvet ha scritto:

Greci prima di noi, ci stiamo beando del nostro status di culla della classicità e del rinascimento, di paese d'arte e di belcanto.  

La classicità, il mondo greco e romano, hanno potuto prosperare e sono arrivati fino a noi perché avevano dietro un grande patrimonio di conoscenze tecnico - filosofico/scientifiche.

 

4 ore fa, Fabio Cottatellucci ha scritto:

Ma che stai a di'?
Ma ancora campate con la leggenda che al Classico non si fa matematica? 

Fabio, abbi pazienza, anche il bambino che studia le tabelline fa matematica.

La matematica inizia con l'algebra banale e finisce (per esempio) con lo studio della singolarità del vertice di un cono o con le equazioni differenziali di ordine superiore non lineari.

Allo scientifico si arriva al calcolo differenziale.

Al classico?

La fisica allo scientifico inizia con la cinematica e finisce con le equazioni di Maxwell (dopo aver fatto p.e. Termodinamica come dio comanda.

Al classico?

Inviato
11 minuti fa, Paolo 62 ha scritto:

Se è per quello ho conosciuto una persona che non credeva alla possibilità di elevare una tensione per mezzo di un trasformatore e aveva fatto il classico, con chissà quale professore di Fisica.

Mi nipote ha finito da poco lo scientifico, ho visto e sentito cose al riguardo che manco puoi immaginare, visto che mi giravano per casa diversi suoi compagni di merende.

5 minuti fa, wow ha scritto:

La fisica allo scientifico inizia con la cinematica e finisce con le equazioni di Maxwell (dopo aver fatto p.e. Termodinamica come dio comanda.

Al classico?

Dio è morto assieme a Marx. Se oggi li interroghi ti cadono  le braccia nel 90% dei casi.

A due mesi dalla lezione poi ...calma piatta.

Inviato
5 minuti fa, nullo ha scritto:

Mi nipote ha finito da poco lo scientifico, ho visto e sentito cose al riguardo cheanco puoi immaginare, visto che mi giravano per casa diversi suoi compagni di merenda

E chissà che razza di professori hanno avuto.

Inviato

Qui un paio di classi dello scientifico hanno visto tutti i futuri medici azzeccare il test al primo tentativo, qualcosina sapevano anche se giovani né. 

  • Melius 1
Inviato
4 minuti fa, Panurge ha scritto:

Qui un paio di classi dello scientifico hanno visto tutti i futuri medici azzeccare il test al primo tentativo, qualcosina sapevano anche se giovani né.

Anche qua c'è chi ha preso la strada del politecnico e altro senza problemi.

ma stiamo parlando di quali percentuali?

perché il problema non è tanto nella scelta dell'istituto, seppur conta, ma nelle teste.

Inviato

Comunque seriamente

Il L.C. è formativo, allena e prepara la mente per qualsivoglia corso di studi successivo si voglia intraprendere.

Il liceo scientifico e gli altri istituti sono solo nozionistici.

Inviato

Lo scientifico nelle materie umanistiche aveva ore identiche al classico ai miei tempi, greco a parte, ora ci sono ennemila tipi ma uno scientifico tradizionale esiste ancora credo. 

Inviato

Il fatto è che non a tutti piacciono le materie del classico. Il cervello lo alleni con qualsiasi materia.

briandinazareth
Inviato
9 minuti fa, vizegraf ha scritto:

Il L.C. è formativo, allena e prepara la mente per qualsivoglia corso di studi successivo si voglia intraprendere.

Il liceo scientifico e gli altri istituti sono solo nozionistici.

 

ma mi faccia il piacere 😂

come giustamente diceva panurge prima anche le ore "classiche" erano le stesse escluso il greco. 

è proprio il pensare alla scienza come qualcosa di nozionistico che tradisce il non averla capita (o studiata).

poi è vero che conoscere la scienza in genere ma essere capre. in epistemologia può portare comunque al novax, come giustamente si diceva prima.

non basta studiare fisica insomma, anche se aiuta moltissimo.

  • Melius 1
Inviato
4 minuti fa, Panurge ha scritto:

greco a parte

Hai detto niente

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