gianventu Inviato 17 Marzo 2022 Inviato 17 Marzo 2022 La NATO non fornisce armi, sono i singoli paesi che lo stanno facendo: E molti di questi, manco appartengono alla NATO, tipo il Giappone, che ha interrotto la sua decennale neutralità, inviando "equipaggiamento militare" a Kiev. Ma che te lo dico a fare... 1
maurodg65 Inviato 17 Marzo 2022 Inviato 17 Marzo 2022 26 minuti fa, veidt ha scritto: allo stesso modo cosa c'entra la NATO con l'Ucraina visto che quest'ultima non ne fa parte?😂😂😂Eppure tanti di voi chiedono l'intervento della NATO, eppure la NATO sta di fatto fornendo armi e munizioni. Accusate me di essere fazioso (di Putin poi!) quando è lapalissiano che i faziosi siete voi. Credo che non interverrò più in questa discussione. Buona faziosità. Perché ti risulta che la NATO sia intervenuta in Ucraina? Sinceramente comincio a pensare che abbiate delle fissazioni.
maurodg65 Inviato 17 Marzo 2022 Inviato 17 Marzo 2022 28 minuti fa, veidt ha scritto: Eppure tanti di voi chiedono l'intervento della NATO, Nessuno l’ha fatto perché, tra l’altro, neppure potrebbe. 29 minuti fa, veidt ha scritto: eppure la NATO sta di fatto fornendo armi e munizioni. Accusate me di essere fazioso (di Putin poi!) quando è lapalissiano che i faziosi siete voi. Credo che non interverrò più in questa discussione. Buona faziosità. Ti hanno già risposto.
nixie Inviato 17 Marzo 2022 Inviato 17 Marzo 2022 2 ore fa, luimas ha scritto: ringrazia che sei in questo paese dentro la Nato e puoi tranquillamente criticare .. Cioè, è perchè siamo nella Nato che si può criticare,io pensavo fosse per altre ragioni,il "fiasco" andrebbe posato un poco da tutti.
Questo è un messaggio popolare. keres Inviato 17 Marzo 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 17 Marzo 2022 1 ora fa, vizegraf ha scritto: quasi glielo mando a Putin 'sto libro. Chissà che gli possa servire Non scordarti l'antrace tra le pagine. 3
Questo è un messaggio popolare. wow Inviato 17 Marzo 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 17 Marzo 2022 Per la serie: Perché non si arrendono e ci fanno passare l'estate al fresco con l'aria condizionata a manetta? L’Ucraina non sarà una colonia russa di Yaryna Grusha Possamai La mattina del 24.02.2022 le sirene nella capitale Kiev e nelle città di Kharkiv, Kherson, Chernihiv, Sumy hanno anticipato i bombardamenti aerei. Paura, panico, fuga degli ucraini. Cinque minuti prima dell’attacco su larga scala del mio paese il presidente russo, con un discorso che proponeva gli stessi argomenti contenuti in un articolo pubblicato nel luglio del 2021 pieno di falsità sulla storica fratellanza tra i popoli russo e ucraino, annunciava quello che è il cuore della sua politica coloniale. Oggi le analisi sulla guerra della Russia all’Ucraina ruotano intorno a politica, economia, geopolitica e interessi finanziari senza però tenere in considerazione l’aspetto storico- culturale che invece è quello al quale dobbiamo guardare perché è lì che il presidente russo ha pescato le giustificazioni per l’aggressione di un Paese che, al contrario del suo, ha intrapreso una strada democratica. La manipolazione dell’opinione pubblica in Russia è avvenuta attraverso la strumentalizzazione della storia. Quella fredda mattina di febbraio gli ucraini hanno capito che la storia si stava ripetendo. Non esiste una generazione di ucraini che non sia stata sfregiata dalla politica coloniale russa e dalle sue scelte rovinose, a partire dal Settecento con la distruzione dell’Hetmanato (1649-1764), primo nucleo statale gestito dai cosacchi nei territori dell’odierna Ucraina, fino alla circolare di Valuev (1863) e al decreto di Ems (1876) che proibivano qualsiasi opera letteraria in ucraino, compresa la traduzione dal russo. I territori ucraini appartenenti all’impero russo sono stati chiamati Piccola Russia, per sottolineare il rapporto di forza tra il centro colonizzatore e la periferia colonizzata. La politica coloniale con il proprio centro a Mosca è proseguita con la sottomissione di Kiev anche durante l’Unione Sovietica: purghe staliniste con centinaia di intellettuali ucraini arrestati e fucilati a Solovki e Sandarmokh all’inizio degli anni Trenta, lo sterminio per fame — noto come Holodomor tra il 1932 e il 1933 — dei contadini ucraini, l’occupazione di Leopoli nel 1939, la deportazioni dei tartari di Crimea nel 1944, la repressione tra gli anni ’60 e ’70. Nel 1985 nella colonia sovietica di Kuino, odierna regione di Perm’ in Russia, muore in seguito a uno sciopero della fame il poeta e traduttore ucraino Vasyl’Stus. Nel 1986 esplode la centrale nucleare di Chornobyl’ incidente causato da una cattiva gestione e le cui conseguenze hanno prodotto migliaia di profughi rimasti a lungo senza una casa e un posto di lavoro. Io sono un’ucraina con un bisnonno fucilato dal NKVD (Commissariato del popolo per gli affari interni, ndr ), mentre l’altro bisnonno è stato mandato al fronte senza un fucile, in prima linea con l’Armata Rossa ed è tornato senza un braccio. Mia nonna è cresciuta con il marchio di “figlia del nemico del popolo” la quale cosa ha significato niente studi e niente lavoro. I miei genitori — insegnanti di lettere che non potevano nominare durante le lezioni i nomi di scrittori e poeti ucraini sterminati dal regime sovietico — sono scappati da Chernobyl’ solo due settimane dopo l’incidente (avvenuto il 6 aprile 1986, ndr ), perché il potere centrale teneva tutti all’oscuro, e sono rientrati a casa nell’agosto successivo perché la loro zona, qualificata come Zona 3, non è stata considerata da evacuare. Oggi quei territori — con scuole e case bombardate e centinaia di civili morti — sono afflitti dalla guerra. La vera storia dell’Ucraina il cui cuore pulsante è Kiev è stata cancellata per creare un mito, un mito intorno al quale la Russia ha inventato una versione della storia a proprio uso e consumo. Tra la fine del 2013 e il 2014 la “periferia” ucraina ha cercato nuovamente di sottrarsi all’influenza del “popolo fraterno” proclamando — attraverso la Rivoluzione della dignità (nota in Italia come Euromaidan) — di aver scelto una strada europea. La risposta del “centro” è arrivata con l’utilizzo dei soliti vecchi mezzi del terrore: l’espropriazione della penisola della Crimea, l’invasione e i bombardamenti del Donbass. Ma l’ideologo della Russia ha ottenuto l’effetto contrario: l’Ucraina non si è sottomessa ed è cresciuto il divario, incolmabile per le nuove generazioni, tra il popolo ucraino e il popolo russo. La guerra del 2022 con i suoi bombardamenti colpisce al cuore con ferocia la storia e la cultura ucraine: le scuole, i centri come Budynok Slovo, casa-museo degli scrittori ucraini attivi a Kharkiv negli anni Venti del Novecento, gli edifici storici del centro di Kharkiv e Chernihiv, il luogo del massacro degli ebrei a Kiev nel 1941, Babyn Yar. La resistenza dimostrata dagli ucraini in questa guerra è quindi la ribellione di un popolo traumatizzato che da secoli subisce la politica coloniale di chi lo ha aggredito. E in questa lotta ci sono gli ucraini ucrainofoni e russofoni, ci sono città con storie diverse come Kiev, Kharkiv, Mariupol’e Odessa. La risposta degli ucraini è la lotta decoloniale per l’indipendenza e per l’esistenza stessa, è la resistenza per preservare la propria incolumità e identità e per evitare che le nuove generazioni debbano subire ancora. 2 1
Fabio Cottatellucci Inviato 17 Marzo 2022 Inviato 17 Marzo 2022 50 minuti fa, wow ha scritto: Per la serie: Perché non si arrendono e ci fanno passare l'estate al fresco con l'aria condizionata a manetta? E' assolutamente così. Un altro driver è: "Perché non si sottomettono alla Russia, erede della gloriosa URSS e patria del vero antiamericanismo militante?" 2
criMan Inviato 17 Marzo 2022 Inviato 17 Marzo 2022 Le reti elettriche di Ucraina e Moldavia sono state collegate a quella dell’Unione europea. L’annuncio è stato dato con un tweet dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. «Do il benvenuto al passo importante compiuto oggi per tenere le luci accese e le case riscaldate in questi tempi bui grazie alla sincronizzazione delle reti elettriche di Ucraina, Moldavia e Ue. Condividiamo valori, energia e solidarietà». Da quando era stata disconnessa dalla rete elettrica russa, quella ucraina era isolata e quindi a rischio di blackout in caso di distruzione di stazioni di trasformazione, caduta di linee di alta tensione o di danni alle centrali elettriche. 1
keres Inviato 17 Marzo 2022 Inviato 17 Marzo 2022 Siamo nel 2022 ed io dopo 30 anni di internet non mi aspettavo proprio che in occidente (o quasi) per soddisfare le voglie di zio Vladimiro ci fosse gente disposta ad imbracciar fucili per morire e far la guerra, e' chiaro che avevo una percezione sbagliata. Potevo aspettarmi certe derive in altri continenti e contesti.
LUIGI64 Inviato 17 Marzo 2022 Inviato 17 Marzo 2022 https://tg24.sky.it/mondo/2022/03/16/no-vax-pro-putin-guerra-ucraina
Questo è un messaggio popolare. Panurge Inviato 17 Marzo 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 17 Marzo 2022 La madre dei no vax è sempre incinta. 1 2
criMan Inviato 17 Marzo 2022 Inviato 17 Marzo 2022 @LUIGI64 il video e' di 6 anni fa e gia' parlava del gas. Notare il mega pacco del Duce Vladimiro. Forse e' l'unico motivo se ancora non ha preso un te al polonio!
LUIGI64 Inviato 17 Marzo 2022 Inviato 17 Marzo 2022 https://www.dailymail.co.uk/news/article-5081513/Russian-cadets-vow-grab-Alaska-propaganda-video.html
LUIGI64 Inviato 17 Marzo 2022 Inviato 17 Marzo 2022 https://video.repubblica.it/dossier/crisi_in_ucraina_la_russia_il_donbass_i_video/i-miliziani-ceceni-conquistano-l-acciaieria-a-mariupol-e-festeggiano-gridando-allah-akbar/410905/411610
bost Inviato 17 Marzo 2022 Inviato 17 Marzo 2022 10 ore fa, password ha scritto: Comunque questi sono i nostri connazionali. @Panurge @Panurge @melos62 @macmac1950 ...io nel mio piccolo ho fatto servizio per un periodo sul F581, il Carabiniere precedente a quest'ultima fregata ... 1
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