Akla Inviato 18 Marzo 2022 Inviato 18 Marzo 2022 @melos62 condivido..fa tuonare il cannone senza grandi disponibilita ricorda il giugno 1940
senek65 Inviato 18 Marzo 2022 Inviato 18 Marzo 2022 1 ora fa, Velvet ha scritto: Vabbè, anch'io vorrei la pace nel mondo e la felicità universale. Sulla felicità non mi esprimo, ma sulla pace si. Non sono un beota idealista, ma è inspiegabile, se non forse con un aspetto squisitatmente genetico-biologico o con dissertazioni sull'esistenza del male contrapposto al bene, che dopo circa 200.000 anni di presenza sulla terra, si sia ancora al punto di partenza: ovvero all'idea di contrapporsi gli uni agli altri invece di collaborare. Oltretutto, negli ultimi anni, la scienza ha pure rivelato la nostra solitudine: siamo qualche miliardo di organismi sperduti in uno spazio infinito, senza alcuna possibilità, almeno per ora, di avere contatti con altre forme di vita. Siamo noi sulla terra: non ce ne possiamo andare altrove. Qui siamo e qui dobbiamo restare, qui dobbiamo convivere. Nulla, ma davvero nulla, ci impedisce di rendere questo nostro passaggio migliore di quello che è: ma non lo facciamo e non lo faremo. Abbiamo messo in piedi e accettato un modo di vita che predilige la competizione, lo sfruttamento, il conflitto, individuale, sociale, tra stati, rispetto alla riceca di un bene comune. Mi vien da pensare che siamo così, che sia la nostra intima natura a spingerci in questa direzione: o che, anche noi, come tutto nell'universo, non possiamo far altro che rispondere alle leggi della fisica e scivolare verso il caos, vittime dell'entropia cosmica.
mozarteum Inviato 18 Marzo 2022 Inviato 18 Marzo 2022 Come diceva il compianto Tortora, big ban ha detto stop 2
briandinazareth Inviato 18 Marzo 2022 Inviato 18 Marzo 2022 6 minuti fa, senek65 ha scritto: Mi vien da pensare che siamo così, che sia la nostra intima natura a spingerci in questa direzione: o che, anche noi, come tutto nell'universo, non possiamo far altro che rispondere alle leggi della fisica e scivolare verso il caos, vittime dell'entropia cosmica. la nostra intima natura è complicata e comprende sia il conflitto che la collaborazione. le condizioni di contorno spingono in una direzione o in un'altra. (secondo le strategie evolutive stabili, c'è il famoso esempio dei falchi e colombe e come si espandono in una popolazione). se vogliamo persone più collaborative e meno conflittuali dovremmo lavorare sul funzionamento della società nel suo complesso.
wow Inviato 18 Marzo 2022 Inviato 18 Marzo 2022 1 ora fa, 31canzoni ha scritto: Per quel che riguarda invece Zelensky, In Italia e, si spera, in tempo di pace, non avrei votato uno Zelensky, ma per cortesia, non confondiamo vittime e carnefici. Io sono per la pace e detesto la violenza ma non per offrire l'altra guancia. La libertà si difende anche con i denti. 1
maurodg65 Inviato 18 Marzo 2022 Inviato 18 Marzo 2022 3 ore fa, 31canzoni ha scritto: Mai stato, a differenza di molti, fan di Putin; Sinceramente questa affermazione dopo aver scritto una sequela di minchiate ha stufato, in questa guerra una delle fazioni ha il torto e l’altra la ragione e non è difficile capire chi sia dalla parte della ragione e chi da quella del torto. 3 ore fa, 31canzoni ha scritto: cioè che sono dieci anni che si armano e addestrano gli ucraini Si assestano militari da decine, centinaia di anni, in Ucraina come in Russia e come in tutto il resto del mondo, quale è la novità? 3 ore fa, 31canzoni ha scritto: compresi i nazisti che vanno a fare festa da tutto il mondo in Ucraina. Nazisti che oggi combattono sotto la bandiera dello Zar, mercenari da una parte e mercenari dall’altra, Ghandi come testimonial non lo stampano sulle magliette. 3 ore fa, 31canzoni ha scritto: che molti degli ex innamorati di ieri dello Zar, oggi siano i pasdaran della democrazia vien da rider, Infatti non lo sono, stanno tutti in religioso silenzio, eccetto un minchione che si da sbeffeggiare in Polonia dal sindaco di un paesino.
maurodg65 Inviato 18 Marzo 2022 Inviato 18 Marzo 2022 P.S. @31canzoni Orsini resta un opportunista da quattro soldi falso come una moneta da tre euro.
wow Inviato 18 Marzo 2022 Inviato 18 Marzo 2022 La resistenza eroica degli ucraini è l’avanguardia morale dell’europa futura Il Foglio Quotidiano 18 Mar 2022 Alfonso Berardinelli E così, dopo due anni di pandemia, all’improvviso tutto è di nuovo cambiato e tutto cambierà. Nelle interazioni globali di ogni fenomeno, gli effetti di una guerra nel cuore dell’europa, inaspettata fino a un momento prima, non siamo ancora in grado di prevederli, che pure sappiamo, sentiamo che ci saranno, e anche la nostra pace sarà diversa da quella che abbiamo finora conosciuto. Per la prima volta è la nostra tranquilla, imbelle e traballante Europa a essere coinvolta e colpita. Anche chi si ostina a chiudere gli occhi, presto dovrà aprirli. I regimi autoritari, le dittature in paesi enormi e popolosi, non riguardano solo i loro abitanti, minacciano e minacceranno tutti: anzitutto le nostre democrazie, imperfette per definizione, che riflettono sulle proprie crisi di governabilità, spesso dimenticando che cosa e quanto valgono. Si è tanto parlato, come di un grave errore, dell’aver tentato per anni e decenni, quelli postcoloniali, di esportare con le armi la democrazia dove non c’era. Sembrava soltanto l’evidente paradosso di cui parlare usando la nostra abitudinaria ironia e la pigrizia del nostro scetticismo generalizzato. In effetti è difficile esportare la democrazia dove non c’è mai stata. La tirannia invece si esporta velocemente con un colpo di stato. Eppure in passato si poteva ricordare ancora, benché fosse un ricordo sempre più sbiadito, che ci vollero proprio le armi e una tenacia, un eroismo eccezionali per contrastare e infine abbattere in Europa occidentale nazismo e fascismo. Restarono al potere Stalin e Franco; e quindi doveva essere facile, già negli anni quaranta, vedere che il trionfo delle liberaldemocrazie era solo parziale. Il confine era ferreo, divideva in due la Germania e quel famoso muro sarebbe crollato solo nel 1989. La lunga pace europea, il benessere, l’odio della guerra e l’estraneità all’uso delle armi, cioè la delega militare dell’europa agli Stati Uniti, definiti peraltro “gendarme del mondo”, ci ha fatto sentire a lungo civilissimi e al sicuro. Le guerre erano “guerre lontane” o strettamente locali, o non contagiose, come quella nella ex Yugoslavia. Il bello della pace e delle società in cui una nuova, stratificata, culturale classe media copre i quattro quinti della superficie sociale, ci ha fatto sentire dei privilegiati. Ma ci ha anche reso sempre meno sensibili al valore dei nostri privilegi: e questo, a lungo andare, diventa un vizio pericoloso, perché il peggio che vige oltre i confini del nostro nevrotico idillio può diventare contagioso, pericoloso. Ora è una dittatura, quella di Putin, a voler esportare sé stessa. E questo non è un paradosso su cui ironizzare, come l’esportazione armata della democrazia. La guerra in Ucraina ci priva dei piaceri dell’ironia. E’ semmai un’amara ironia di fatto che gli infaticabili accusatori dell’imperialismo statunitense si siano lamentati dell’abbandono dell’afghanistan a un governo di talebani. Qualcuno ha detto che sacre sono le cose di cui non si può ridere. Di quello che sta succedendo in Ucraina, ridere non si può. Non è possibile distrarsi e difendersi mentalmente dalla realtà di questa guerra. Il nostro voyeurismo questa volta non ci lascia illesi. Inviterei i nostri comici a sospendere la loro normale attività. Il presidente ucraino Zelensky, ebreo e ex attore comico, è oggi l’incarnazione politica della tragedia e della serietà dell’eroismo. All’inizio la sorpresa è sembrata quella di un Putin sia calcolatore che impazzito, due tipiche caratteristiche di ogni uomo solo al potere, che osa invadere militarmente con una guerra subdola e vigliacca, neppure dichiarata, un paese confinante democraticamente governato. Ma subito dopo si è visto che la vera sorpresa, per lui e per noi europei, è stata un’altra. E’ stata la decisione immediata, istintiva e ideale degli ucraini di combattere, di resistere fino alla morte contro un nemico tanto più odioso perché smisuratamente più dotato di mezzi. L’europa è sorpresa e dovrà capire che ha bisogno di una coscienza politica della quale non si era mai prima mostrata capace. Era un’evidenza e un problema la mancanza di patriottismo europeo, di un amore degli europei per l’europa. Ma come potremo non cambiare di fronte a questa guerra? C’è chi ha provato a ricostruire la storia degli eventi e delle dichiarazioni di Putin che hanno preceduto l’invasione rendendone chiari i presupposti. Risulta infatti che la trasformazione del Putin cauto e moderato di un tempo nel Putin ciecamente aggressivo di oggi ha seguito un crescendo facilmente interpretabile. Senza dubbio la sospettosità di un ex agente del Kgb e la mentalità imperiale che ha dominato la storia russa da Pietro il Grande a Stalin e successori, doveva essere valutata negli Stati Uniti e in Europa occidentale. Gradualmente è accaduto che la megalomania di un dittatore e gli antichi istinti espansivi della più estesa nazione della Terra si siano fusi in un sentimento di rivalsa per le umiliazioni subite dalla Nato, non importa quanto reali e quanto presunte. Chi si sente in declino essendo ossessionato dall’idea di una grandezza passata, può diventare inusitatamente reattivo. L’offesa per la preferenza che gli ucraini hanno mostrato nello scegliere rapporti economici con l’europa piuttosto che con la Russia, ha infine scatenato l’accecamento di Putin. I dittatori come i boss della mafia sono sempre più permalosi di quanto si creda: il che non significa che il loro isterismo omicida vada compreso e accettato. La conclusione è che il mondo non avrà pace finché esisteranno regimi dittatoriali e poteri assoluti. Qualunque cosa accada, la resistenza eroica degli ucraini militari e civili, è diventata l’avanguardia morale dell’europa futura. In questi giorni non siamo pochi a pensarlo. Questi ragionamenti sono sia emotivi che inadeguati. Di fronte a una guerra in corso non essere emotivi è una colpa, ma prima ancora è un rifiuto di capire. 1
extermination Inviato 18 Marzo 2022 Inviato 18 Marzo 2022 Il 9 maggio la Russia festeggia il Den’ Pobedy (il giorno della vittoria nella Grande guerra patriottica) considerata dai Russi una delle feste più importanti con celebrazioni in tutto il paese. Nel mentre Pootin cosa fa? continua a bombardare - distruggere - uccidere? Non credo.
gianventu Inviato 18 Marzo 2022 Inviato 18 Marzo 2022 14.45 Giallo alla tv di Stato russa, tagliato improvvisamente il discorso di Putin La Tv di Stato russa ha tagliato improvvisamente il discorso del presidente Vladimir Putin allo stadio Luzhniki di Mosca, dove era intervenuto in occasione dell'anniversario dell'annessione della Crimea. Al taglio brusco delle parole del presidente sono seguiti canti patriottici. E' successo qualcosa al momento impiegabile perché il presidente russo ad un certo punto è proprio scomparso dalla scena. Le parole di Putin sono state proprio tagliate a metà della frase: "Per pura coincidenza, l'inizio dell'operazione speciale è stato il giorno del compleanno di ...". Ma a quel punto la sua figura è scomparsa dallo schermo. 15.01 Ucraina: Peskov, interruzione Putin "per guasto tecnico" Le parole del presidente russo, Vladimir Putin, di fronte all'oceanica folla - al concerto della primavera per l'annessione della Crimea, allo stadio Luzhniki di Mosca- sono state interrotte "a causa di un guasto tecnico al server". Lo ha spiegato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo Ria Novosti. E' rimasto senza benzina anche il server...😀😀😀
criMan Inviato 18 Marzo 2022 Inviato 18 Marzo 2022 8 minuti fa, gianventu ha scritto: 15.01 Ucraina: Peskov, interruzione Putin "per guasto tecnico" Le parole del presidente russo, Vladimir Putin, di fronte all'oceanica folla - al concerto della primavera per l'annessione della Crimea, allo stadio Luzhniki di Mosca- sono state interrotte "a causa di un guasto tecnico al server". Lo ha spiegato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo Ria Novosti. forse voleva annunciare un'altra operazione di pace tipo in Finlandia e Polonia e hanno tagliato il segnale. A qualcuno sta per arrivare un dolce te' al polonio.
solitario Inviato 18 Marzo 2022 Inviato 18 Marzo 2022 “Qualsiasi popolo, e in particolare quello russo, è capace di distinguere i veri patrioti dalla feccia e dai traditori, e sputare via questi ultimi come fossero mosche che gli sono finite in bocca. Sono convinto che questa purificazione naturale e necessaria della società non farà altro che rafforzare il nostro paese”. Direi che come frase detta da poootin le premesse ci sono tutte, non sò perche ma mi riecheggia il "passo dell'oca" ed altre amenità, chissà i vari filo russi, putiniani , quelli contro la guerra, e quelli che la guerra possono farla, ma che non tocchino il loro portafoglio, ecc.ecc.ecc. se non sentono un brivito lungo la schiena, che si ferma all'attacatura delle chiappe, mah.
criMan Inviato 18 Marzo 2022 Inviato 18 Marzo 2022 scusate la traduzione; Lo spettacolo di Vladimir Putin: Strongman tiene un enorme raduno di fronte a decine di migliaia di russi che sventolano bandiere "Z" nello stadio della Coppa del Mondo e saluta il successo dell'"operazione speciale" dell'Ucraina mentre chiede "un mondo senza nazismo".... L'evento pro-guerra si è tenuto per celebrare l'ottavo anniversario dell'annessione illegale della Crimea da parte della Russia nel 2014 Ma Putin ha anche parlato dell'invasione russa dell'Ucraina, che sostiene sia una "operazione speciale". Le forze ucraine hanno montato una dura resistenza e l'Occidente ha imposto sanzioni radicali alla Russia A un certo punto del discorso di Putin, si sentiva la folla cantare "Russia, Russia, Russia" La polizia di Mosca ha detto che più di 200.000 persone erano dentro e intorno allo stadio Luzhniki per la manifestazione Lo stadio ha ospitato la finale della Coppa del Mondo 2018 e ha una capacità di 81.000 persone. La "Z" bianca è diventata un simbolo del nazionalismo filo-russo da quando Putin ha lanciato la sua brutale invasione del suo vicino il 24 febbraio, come è dipinta su molti dei veicoli militari di Mosca. Mentre le sue bombe continuavano a cadere a poche centinaia di chilometri di distanza in Ucraina, Putin si vantava del "destino condiviso" della Russia e della Crimea e ha elogiato il popolo della penisola per aver votato in un referendum per far parte della Russia - che si è tenuto mentre era ancora occupata dalle truppe russe. "Siamo uniti dallo stesso destino", ha detto del popolo di Russia e Crimea. "Questo è il modo in cui la gente pensava ed è quello da cui è stata guidata quando ha avuto il referendum a Sebastopoli. "Vogliono condividere il loro destino storico con la loro patria Russia - congratuliamoci con loro in questa occasione, è la loro occasione. Congratulazioni", ha detto tra gli applausi più grandi. Putin ha ripetuto false affermazioni sui neonazisti in Ucraina, una linea che ha usato ripetutamente nel tentativo di giustificare la sua invasione - nonostante il presidente ucraino Volodymyr Zelensky fosse ebreo e i partiti di estrema destra che godono di quasi nessun sostegno politico nel paese. "Sebastopoli ha fatto la cosa giusta quando hanno eretto una barriera ai neonazisti e ai radicali, cosa che sta già accadendo in altri territori", ha detto. "Anche il popolo di Danbass non era d'accordo con questo, e immediatamente organizzò operazioni militari contro di loro". -->Insomma se ci fossero ancora dubbi mad vlad si rifa' ai piu' classici dittatori europei del novecento usando le stesse tecniche comunicative arcaiche , sicuramente ci ricorda Benito Mussolini. Segue foto del dittatore e sudditi ;
criMan Inviato 18 Marzo 2022 Inviato 18 Marzo 2022 la "Z" non e' nazionalismo filo-russo e' nazismo filo-russo.
Martin Inviato 18 Marzo 2022 Inviato 18 Marzo 2022 La cosa terribile è che dietro Pootin in Russia non c'è la democrazia liberale. C'è un brodo psichiatrico fatto di ducetti frustrati, filosofi alla Dugin, misticismo ultraortodosso, sciamanesimo d'accatto, tagliagole barbuti tipo Kadirov, decine di gruppi etnici ansiosi di sopraffare altri gruppo etnici, aspiranti oligarchi, mafie e mafiette e quel senso diffuso dell'opportunismo di sussitenza che le mollezze occidentali hanno rimosso dalla nostra memoria. Tutto costoro oggi stanno buonini solo perché Pootin li tiene sotto il tallone. (un film già visto col maresciallo Tito Broz) Sto rivalutando la posizione dei falchi americani che sostenevano l'opportunità di uno strike preliminare di bonifica quando la Russia era al tappeto politico, economico e di leadership. 1
Velvet Inviato 18 Marzo 2022 Inviato 18 Marzo 2022 Oltre a tutto ciò, c'è anche il solito pueblo obnubilato dalla propaganda di stato, dalle TV a senso unico che fanno il lavaggio del cervello, una stampa messa al cappio e i social che ammaestrano le scimmiette. Insomma una situazione abbastanza tragica.
EdoM Inviato 18 Marzo 2022 Inviato 18 Marzo 2022 Rimane però sospesa la solita grande questione !! MA IL PD ??? 1 1
criMan Inviato 18 Marzo 2022 Inviato 18 Marzo 2022 HORROR PUTIN SHOW dal corriere della sera; Il presidente russo Vladimir Putin parla allo stadio «Luzniki» di Mosca davanti a migliaia di persone. L’occasione è l’anniversario dell’annessione della Crimea (strappata all’Ucraina nel 2014) alla Federazione russa. Il ministero degli interni russo parla di 200.000 persone radunate all’interno e all’esterno dell’impianto sportivo. L’evento, trasmesso in diretta tv ha per titolo «Per un mondo senza nazismo, per la Russia, per il presidente». I conduttori hanno appuntata sulla giacca la «Z» che contraddistingue le truppe che hanno invaso l’Ucraina (qui il significato del simbolo). Vladimir Putin ha fatto il suo ingresso allo stadio alle 14.15 (ora italiana) acclamato dalla folla, indossando un abbigliamento informale: giacca a vento blu e maglione a collo alto. «Gli abitanti della Crimea vogliono abitare nella loro terra, con la loro patria storica, la Russia» è stata la prima frase pronunciata; «Hanno fatto la cosa giusta opponendosi ai nazisti». Passando agli eventi di oggi Putin ha detto che «Kiev organizzava operazioni militari punitive contro il Donbass, qui siamo intervenuti con un’operazione speciale per fermare un genocidio dei russi: ora porteremo a termine i nostri piani». Il leader del Cremlino ha proseguito citando la Bibbia: «Non c’è amore più grande che donare l’anima per gli amici; in Russia vediamo un’unità che non c’era da molto tempo» ha detto citando il Vangelo di San Giovanni. Il discorso di Putin è durato poco più di due minuti conclusi con un’ovazione da parte di tutto lo stadio. Nel telegrafico messaggio il presidente ha usato molti dei vocaboli chiave della sua retorica: il richiamo alla lotta ai nazisti, il sentimento della patria, della Madre Russia, l’invasione dell’Ucraina definita «operazione speciale», la missione condotta in nome dei valori della cristianità, il presunto genocidio commesso contro i russi. Il clou dell’evento ha avuto però un «giallo»: le immagini della tv di Stato si sono improvvisamente oscurate pochi istanti dopo l’inizio dell’intervento di Putin. La trasmissione è ripresa subito dopo, quando però sul palco si stava esibendo un gruppo musicale. Un disguido al momento inspiegabile. Il portavoce del Cremlino Dimitri Peskov lo ha definito «un guasto tecnico». Nel corso della mattinata, prima del discorso alla nazione, ha avuto anche un colloquio con il cancelliere tedesco Scholz, cui ha detto che «da Kiev arrivano proposte sempre più irrealistiche». Non ha voluto invece commentare le parole che gli sono state rivolte dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che lo aveva definito «assassino» e «criminale di guerra». Secondo quanto riportano le agenzie russe Tass e Interfax, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha parlato di un «insulto personale» e ha aggiunto: «Considerando l’irritazione del signor Biden, la fatica e talvolta la sua smemoratezza, che alla fine si traduce in affermazioni aggressive, noi preferiremmo astenerci dal fare qualunque duro commento che possa causare un’ulteriore aggressione». - Il Duce del Cremlino usa ancora una modalita' di comunicazione anni '50 che non puo' che essere perculata in tutto il resto del mondo che lo ascolti. A differenza degli americani che sono soliti mettere una verita' in mezzo a 2 bugie capire la propaganda russa e' lavoro facilissimo. Basta fare la negazione della frase. Ci dice in sostanza che il duce ringrazia le forze filo naziste russe Z per il loro lavoro di occupazione della democratica Ucraina. Le proposte di Kiev sono ponderate ma loro vogliono una Ucraina fantoccio tipo Bielorussia . Richiamando il sentimento della russia unita ci sta' dicendo che sta perseverando in un obbiettivo tutto suo e che affamera' la popolazione , ma non gli frega niente. La loro sfiga e' averlo al potere.
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