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La questione ucraina


newton

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Inviato

Oggi;

Quasi tutta la città di Irpin, alla periferia nordoccidentale di Kiev, - fa sapere, però, il sindaco di Kiev citato dalla Bbc - è tornata in mani ucraine. Vitalij Klitshcko afferma che la controffensiva ha respinto l'attacco russo anche a Makariv, altra località a una settantina di chilometri a ovest della capitale. L'esercito ucraino ha "distrutto il piano per circondare Kiev", ha aggiunto Klitshcko. E secondo iil Wall street Journal che cita un alto dirigente della Nato potrebbe arrivare a 40mila il numero di soldati russi morti, feriti, presi prigionieri o dispersi nella guerra in Ucraina. Gli analisti dell'Alleanza sono arrivati a questa cifra usando le medie statistiche degli ultimi conflitti, secondo cui per ogni morto ci sono circa tre feriti. La Nato stima che siano morti finora tra i 7.000 e i 15.000 militari russi.

appecundria
Inviato

 

Perchè il discorso di Zelensky all’Italia è “diverso” dagli altri.

scritto da Flavia Perina https://lecontemporanee.it/voci/4400/
 

 

Il discorso del Presidente Zelensky al Parlamento italiano ha scelto le chiavi dell’umanità e dell’idem-sentire sul dramma di vecchi e bambini, piuttosto che puntare su quelle del bellicismo e della rivendicazione di aiuti militari. Il motivo è molto semplice: Zelensky, come tutti in Europa e altrove, sa bene che il nostro Paese è quello che maggiormente si è esposto nelle relazioni con la Russia, quello che ha più ammirato Vladimir Putin, con una storia di continuità negli affari e negli accordi economici con Mosca che attraversa almeno due generazioni della politica e del management.
 

La tentazione neutralista è da noi più forte che altrove. Nel 2018, il Contratto per il Governo del cambiamento stipulato da Movimento Cinque Stelle e Lega, nel capitolo della politica estera, sanciva testualmente l’”apertura alla Russia, da percepirsi non come una minaccia, ma quale partner economico e commerciale potenzialmente sempre più rilevante”. E a tal proposito, giudicava “opportuno il ritiro delle sanzioni imposte alla Russia, da riabilitarsi come interlocutore strategico al fine della risoluzione delle crisi regionali (Siria, Libia, Yemen)”. Il capitolo concludeva sostenendo che la Russia “non costituisce una minaccia militare, ma un potenziale partner per la Nato e per l’UE” e invitava quindi a cercarsi i nuovi nemici “nel Mediterraneo”, incarnato dall’estremismo islamico e dai “flussi migratori incontrollati, con conseguenti tensioni tra le potenze regionali”. Il Parlamento a cui martedì ha parlato Zelensky è lo stesso che, quattro anni fa, ha espresso una maggioranza convinta che queste fossero le linee di politica estera più consone all’Italia.

I deputati e i senatori sono sempre quelli. I leader delle forze che stipularono il Contratto sono gli stessi, Matteo Salvini e Giuseppe Conte. Il loro consenso nel Paese è scemato, ma dalla loro parte hanno comunque milioni di italiani. Tutto questo per dire che il fronte “Ne’ Ne’” di cui ci si stupisce, i professori e gli intellettuali neutralisti che fanno audience in tv, le prudenze verbali di molti attori della politica e la difficoltà di associare la parola “Putin” alla critica alla guerra che accomuna esponenti di destra e di sinistra, non sono una sorpresa: sono l’ovvia conseguenza di un approccio acritico o addirittura simpatizzante al tema Russia. Vladimir Putin incarna di fatto un doppio desiderio, diventato centrale nel racconto pubblico italiano degli ultimi vent’anni. Il decisionismo, innanzitutto, e chissenefrega se è espresso nella forma malata dell’autocrazia e delle punture di polonio a chi si mette di traverso: la retorica della politica “senza lacci e lacciuoli” non guarda a questi dettagli. E poi, il provincialismo bigotto ostile a ogni modernità di cui non riesce a essere protagonista, diffidente di ogni “casta” che non lo includa o non lo porti in palmo di mano.

Come parlare a un Paese così? Se altrove aveva citato la storia, precedenti ed eroiche resistenze, le frasi di Churchill, la disperazione del Muro, a noi Zelensky parla di bambini, di barche, di meravigliosi luoghi di vacanza, di cibo, di grano e dunque di pasta: parla delle cose che pensa ci stiano a cuore, e si tiene alla larga dalle citazioni che in teoria avremmo dato per scontate, tipo la Resistenza, forse consapevole che in Italia persino l’Associazione Partigiani è in larga parte schierata col “Ne’ Ne’”. Zelensky sa quel che noi preferiamo dimenticare: il sostegno di Roma alle sanzioni e all’invio di armi a Kiev è legato alla determinazione di un Premier anomalo, sostenuto da una maggioranza anomala. Solo un anno fa, ai tempi del governo Giallo-Rosso, sarebbe stato assai difficile e comunque lacerante. Quattro anni fa, ai tempi del governo Giallo-Verde, sarebbe stato impossibile o altamente improbabile.

Insomma, le parole del presidente ucraino – oltre la commozione che suscitano in chi ancora non si è venduto l’anima alla realpolitik di basso conio – sono uno specchio in cui è utile guardarsi. Ci mostrano come ci vede lui e come ci vede il mondo. Ci mostra come siamo. E ci rivela la gran fortuna che abbiamo ad affrontare un così colossale voltapagina della storia, con questo governo anomalo e con questo premier anomalo, che ha obbligato un po’ tutti a preferire la via della responsabilità e del dovere a quella del consenso.

 

 

  • Thanks 2
Inviato
1 ora fa, appecundria ha scritto:

Insomma, le parole del presidente ucraino – oltre la commozione che suscitano in chi ancora non si è venduto l’anima alla realpolitik di basso conio – sono uno specchio in cui è utile guardarsi. 

Esattamente quello che alcuni di noi ripetono in loop da 20 giorni, di fronte alle orfane di Putin e a quelli che facciamoci i caxxi nostri perché prima di tutto rendiamo tributo a Kissinger.

Inviato
5 ore fa, extermination ha scritto:

Si divide l'ucraina esattamente  a metà con un righello

Non si chiamava muro? Ho come un dejavu

appecundria
Inviato
10 minuti fa, Velvet ha scritto:

Esattamente quello che alcuni di noi ripetono in loop da 20 giorni, di fronte alle orfane di Putin

Non esattamente, tu ti ostini a non considerare che abbiamo un problema con mezzo parlamento e metà dell'elettorato. I rivoltamenti di gabbana in corsa ingannano l'apparenza ma sotto ci sono sempre le stesse persone. 

  • Melius 1
Gaetanoalberto
Inviato
14 minuti fa, Coltr@ne ha scritto:

Non si chiamava muro?

No, no! Si chiama << Alt. Zona militare. Limite invalicabile. Farsi riconoscere .>>

Gaetanoalberto
Inviato

@appecundria Ed infatti la parte del duro tocca farla a Draghi, che deve farla per obbligo di alleanza UE/Nato. Solo che, a mio avviso, non abbiamo capito che essere ondivaghi non paga. Alla fine ci attacchiamo sempre al carro, ma dopo. Il buon Andreotti è perfino il mitico Craxi, avevano posizioni politicamente più redditizie a livello internazionale.

Inviato
28 minuti fa, appecundria ha scritto:

Non esattamente, tu ti ostini a non considerare che abbiamo un problema con mezzo parlamento e metà dell'elettorato.

Io questo lo so benissimo, e non da oggi. Quel "problema" sono i partiti populisti filoputiniani e il loro elettorato. 

Tre di essi sono anche al governo.

Ma che ci posso fare, non avendoli votati non è che posso dare un giro di vite al cilicio per sentirmi più sereno di fronte a certe cose che leggo anche qui...

 

 

  • Melius 2
Inviato

Posso aggiungere una cosa?

Magari ci siamo cullati e illusi nell'idea che gli ultimi 70 anni di relativa pace in Europa fossero la normalità.

Forse sono stati solo una piccola parentesi in una lunghissima  storia che ha visto un susseguirsi di conflitti continui.

Yalta mi pare si possa considerare superata, a questo punto.

 

  • Melius 1
Inviato
52 minuti fa, Velvet ha scritto:

Io questo lo so benissimo, e non da oggi. Quel "problema" sono i partiti populisti filoputiniani e il loro elettorato. 

Tre di essi sono anche al governo.

Ma che ci posso fare, non avendoli votati non è che posso dare un giro di vite al cilicio per sentirmi più sereno di fronte a certe cose che leggo anche qui...

ribadisco come ho scritto nell'altra discussione che il duce putinesco ha sapientemente fatto 15 anni di cultura della sua immagine da condottiero potente. Quelle foto a cavallo di putin facevano parte di una propaganda rivolta a tutti gli europei di destra e ovviamente ai tanti italiani di destra piu' o meno fascisti.

Tutto talmente ben edulcorato che oggi non fanno fatica a trovare colpe altrove.

 

 

appecundria
Inviato
14 minuti fa, Velvet ha scritto:

cullati e illusi

Mah! Guarda, c'era una specie oggi misteriosamente estinta, l'antieuropeista. A questi amici io ricordavo sempre proprio il valore della pace in Europa. 

  • Melius 2
appecundria
Inviato
4 minuti fa, criMan ha scritto:

tanti italiani di destra piu' o meno fascisti.

Che, ricordiamolo, non esistono. 

  • Haha 2
appecundria
Inviato

Quando, nel suo discorso, Draghi ha paragonato Putin a Mussolini, quasi metà del Parlamento ha applaudito. 

ascoltoebasta
Inviato
4 ore fa, appecundria ha scritto:

Il discorso del Presidente Zelensky al Parlamento italiano ha scelto le chiavi dell’umanità e dell’idem-sentire sul dramma di vecchi e bambini,

Non dimentichiamo che è un grande comunicatore con un entourage esperta , e dopo lo scivolone in Israele hanno aggiustato il colpo, anch'io mi attendevo riferimenti alla resistenza ma.......effettivamente faccio altro nella vita e un motivo ci sarà.

briandinazareth
Inviato
2 minuti fa, ascoltoebasta ha scritto:

Non dimentichiamo che è un grande comunicatore con un entourage esperta

 

Diciamo che oggi chi non si esprime con grugniti e gesti da scimmione sembra quasi un intellettuale... Mi scuso per la parola.

 

Quando la politica la fanno i discorsi di Trump, Boris, Vladimir, Salvini e le pen, un qualunque primate capace di camminare eretto e parlare potrebbe sembrare un eccezionale comunicatore e politico...

ascoltoebasta
Inviato
1 minuto fa, briandinazareth ha scritto:

Quando la politica la fanno i discorsi di Trump, Boris, Vladimir, Salvini e le pen, un qualunque primate capace di camminare eretto e parlare potrebbe sembrare un eccezionale comunicatore e politico...

D'accordissimo con te, purtroppo ci siam quasi abituati a certe personalità, io intendevo che lui e la sua squadra generalmente sanno quali tasti sia più opportuno pigiare nelle varie situazioni.

Inviato
10 ore fa, appecundria ha scritto:

. I rivoltamenti di gabbana in corsa ingannano l'apparenza ma sotto ci sono sempre le stesse persone. 

Verissimo, ma sinceramente da quando è scoppiata questa guerra non sto neanche guardando al nostro parlamento e più in generale alla nostra classe politica, non lo sto facendo dall’inizio della pandemia a dire il vero, dobbiamo solo ringraziare le istituzioni che, per l’ennesima volta, in un momento di crisi ci hanno “regalato” un governo tecnico perché oramai il livello della classe politica è di infimo livello e il livello dell’elettorato non è da meno ed anche a leggere queste pagine ne abbiamo la conferma.

Voltagabba e deputati con il mal di pancia ci avrebbero regalato volentieri una UE disgregata e politicamente inesistente, una NATO sciolta, la Lira come moneta nazionale, Trump a guidare gli USA ed oggi probabilmente un Putin che a torso nudo ed in groppa al suo destriero, dopo l’Ucraina, starebbe sfogliando la margherita per scegliere con quale altro paese cominciare, tra quelli in predicato di essere ammessi alla grande madre Russia, una nuova campagna di conquista.

Noi invece saremmo stati tra quelli con il piattino in mano a mendicare gas ed aiuti ovviamente.

  • Melius 2
Ospite
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