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Melius Club

Il narcisismo che sta distruggendo la democrazia.


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Inviato

@audio2 però questo non è colpa loro. Li chiamano dirigenti ma è solo il solito modo per pagarli con una pacca sulle spalle, in realtà non hanno nessun potere oltre quello di chiamare il comune per fare riparare l’infiltrazione di acqua e quello di approvare l’orario che gli fa la vicaria.

Ma non è colpa loro ripeto.

Ma il nostro @Gaetanoalberto a me pare che stia più su... profuma di provveditorato (è un complimento)

briandinazareth
Inviato
20 minuti fa, maurodg65 ha scritto:

Ma tu sai leggere e comprendere ciò che viene scritto da altri o interpreti a razzo ciò che uno scrive dando una tua personale interpretazione? 

 

ma come, fino a poco fa si diceva che quasi nessuno può permettersi una casa, che con i soldi che risultano dalle cifre ufficiali siamo un paese poverissimo e che, non essendoci evasione o essendo totalmente marginale, sono cifre corrette e adesso si protesta? vedi gli interventi di @audio2 ad esempio. 

io non sono d'accordo sul fatto che siamo così incredibilmente poveri, pensa  che secondo me un ragazzetto di 20 anni con uno stipendio di entrata di 1600 euro se la cava benissimo per la sua età!

 

15 minuti fa, Jack ha scritto:

quanti libri di shwaichel urbensdorf e smithie smith hai letto? solo dieeeciii ?!! e non sai niente allora. 

 

signora mia questi professoroni! mica abbiamo tempo di leggere noi che produciamo! e poi quando sento la parola cultura... (continua tu 😂)

 

Inviato
3 minuti fa, Jack ha scritto:

però questo non è colpa loro

ma infatti, mai nemmeno pensato questo. però qua leggo cose sul pil, sull' economia, sulla corretta amministrazione e quant' altro ci possa essere di utile che è quantomeno un understatement definire azzardate. detta semplice, il mondo alla rovescia.

briandinazareth
Inviato
8 minuti fa, audio2 ha scritto:

però sarebbe bello se gaetanoalberto e giobbe l' apulico meglio noto anche come savgal aprissero un bel tread congiunto sulla  produttività dei bidelli ed il loro apporto al pil del paese ( gaetanoalberto, savgal è un collega tuo )

 

sono essenziali non solo al pil del paese ma anche per il futuro di questi bistrattati giovani in questo bistrattato paese.

molto più di tantissimi traffichini e di idioti fissati con i soldi.

trovo questo classismo abbastanza disgustoso.

Gaetanoalberto
Inviato

@Jack Mah, veramente avrei titolo per insegnarla l'economia politica e la Scienza delle finanze, non sono poi cosí giovane.

Per farlo ho superato un concorso ordinario a cattedra cui hanno partecupato circa. 15000 laureati, e pensa che ho vinto senza raccomandazioni uno dei 150 posti. 

Poi ho vinto un concorso per dirigente scolastico in cui su 35000 concorrenti laureati, hanno vinto 2700 persone, ed io stavo molto altino in graduatoria. Sempre senza raccomandazioni. 

In fondo gestisco un bilancio, 200 dipendenti, 1100 alunni. Ma sono sicuro che uno vale uno. 

D'altronde siamo tutti medici ed allenatori, per cui insegnala pure tu. 

Non fosse che gli organismi internazionali e di bilancio la calcolano allo stesso modo, uno vale uno, quindi se uno a caso (tu) spara una grassa risata, questa sui social vale quanto qualche anno di professionalità. 

Adesso non dirmi che siccome hai avuto a che fare con le multinazionali, hai maggior titolo per parlare di economia. 

L'imprenditore edile e i muratori costruiscono le case, ma i progetti devono fiemarli gli ingegneri. 

Facendo l'avvocato in giovane età, ed assistendo alcune imprese, si meravigliavano sempre dell'esistenza di un mondo che non avevano capito nonostante milioni di fatturato. 

Ricchezza e conoscenza non coincidono, soprattutto in chi si pavoneggia ed ha poca umiltà, quindi pochi dubbi. 

@maurodg65

La spesa pubblica è un semplice trasferimento, che produce effetti moltiplicativi del reddito, trasformandosi in domanda in relazione alla propensione al risparmio. È elementare che rimanendo nelle tasche dei più ricchi, la propensione al risparmio di questi è maggiore. Quindi si riduce la domanda generale, pertanto si riduce il reddito. 

Da quando gli Stati, attraverso tasse e debito, hanno assunto questo ruolo, il benessere si è diffuso, distribuito ed è cresciuto. 

Quando lo stato dá uno stipendio, questo viene speso. Si teaafoema in domanda sul mercato, a favore dell'impresa. 

 

  • Melius 1
Inviato
1 minuto fa, briandinazareth ha scritto:

secondo me un ragazzetto di 20 anni con uno stipendio di entrata di 1600 euro

secondo te, ma se poi non li trovi vuol dire che c'è qualcosa che non va, e non credo che siano sempre i ragazzetti.

briandinazareth
Inviato
13 minuti fa, Jack ha scritto:

giovane preside ma veramente vuoi insegnare l’economia a me?

 

accidenti, avevamo kanheman nel forum e non lo sapevamo 😂 

Inviato
1 minuto fa, briandinazareth ha scritto:

trovo questo classismo abbastanza disgustoso

qua dentro l' unico classista manifesto sei tu.

briandinazareth
Inviato
1 minuto fa, audio2 ha scritto:

secondo te, ma se poi non li trovi vuol dire che c'è qualcosa che non va, e non credo che siano sempre i ragazzetti.

 

come già scritto, il problema non erano gli stipendi ma il tipo di impegno richiesto. 

 

possibile che occorra scrivere le stesse cose 10 volte?

Inviato

puoi scriverla quante volte ti pare, ma se le offerte sono congrue i lavoratori li trovi. evidentemente lo stipendio

offerto non era congruo in relazione all' impegno richiesto. comunque alla fine con un pò di sforzo li avete trovati,

quindi va sempre  bene così.

Gaetanoalberto
Inviato

@audio2 In questo momento i bidelli, quelli che lavorano e non quelli che si lamentano, per un reddito inqualificabilmente basso, assicurano ai vostri figli igiene e prosecuzione della scuola, dove potete parcheggiarli per proseguire le importantissime attività che svolgete. 

A proposito, io ingenuamente ho parlato del mio lavoro non avendo nulla da nascondere e di cui vergognarmi, ma voi che caspita fate? 

 

  • Melius 2
Inviato

mò adesso la scuola va bene a noi per parcheggiarci i figli. a posto stiamo.

io sono un piccolo proprietario immobiliare, affitto residenziale e commerciale.

Inviato

@Gaetanoalberto io non insegno niente a nessuno... ognuno se la studi per 40 anni come ho fatto io se vuole capirne un po’. Mi limito a praticarla nella sua quintessenza e a mio vantaggio e sembra mi riesca parecchio bene. 

Ti faccio solo notare che l’economia è una disciplina sociale, quindi indeterminata per definizione, e qualsiasi dogma tu possa recitare vi è qualcuno che può recitare con la medesima attendibilità il dogma opposto.

Vedi quell’omino che ho in avatar? ecco quello è uno che diceva l’opposto di quello che dici tu... la scelta su chi ha ragione è meramente politica e dipende dalla propria scala di valori e dallo scopo che ci si prefigge. 

La prima cosa che serve per insegnarla è rendersi conto di questo. 

Inviato
5 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

di cui vergognarmi

Se per caso son sembrato irriverente mi scuso, era il contrario, non vi è assolutamente nulla di cui vergognarti, anzi io ti ringrazio per fare il tuo lavoro nelle condizioni inaccettabili in cui il datore di lavoro vi costringe a farlo. Conosco diversi presidi e mia moglie è stata Vice in un grosso plesso per cui conosco a fondo la situazione... lei voleva fare il concorso ma due anni le sono bastati per non volerne nemmeno più parlare. 

briandinazareth
Inviato
43 minuti fa, Jack ha scritto:

Vedi quell’omino che ho in avatar? ecco quello è uno che diceva l’opposto di quello che dici tu...

 

si, quell'omino era un sostenitore del kkk, della segregazione razziale e per tenere i poveri il più possibile nella povertà... 😂

fortunatamente irriso da qualunque economista degno di questo nome e da ogni essere umano minimamente decente.

 

certo che hai proprio un bel pantheon, da pinochet al kkk... 😂

Inviato

 

6 ore fa, maurodg65 ha scritto:

Certo, però scusami non possiamo considerare il trasporto pubblico uno spreco solo perché i biglietti non coprono le spese vive, fermo restando una corretta ed economica gestione delle spese nessun privato fornirebbe mai quei servizi perché tra investimenti strutturali e personale necessario non ci starebbe mai dentro con i costi, figuriamoci se dovesse persino fare dell’utile, i costi del servizio sarebbero proibitivi, questo credo sia comune a tutti i paesi del mondo e non uno “spreco” esclusivamente italiano.

diciamo che in termini di costi benefici, alla collettività costa meno calmierare leggermente il costo del biglietto dei mezzi pubblici che affrontare le spese derivanti dall'utilizzo del trasporto privato. Peraltro se il trasporto pubblico dovesse essere gestito in modo remunerativo ci sarebbero sicuramente tratte che non verrebbero servite perché poco remunerative condannando, p.e. gli abitanti di qualche paese di montagna che non possono permettersi un'auto, all'isolamento. Ma per capire queste cosette occorre avere una concezione delle società moderne leggermente differente da quella tribale.   

  • Melius 1
Inviato

@wow certo, però un conto è il contributo pubblico alle piccole comunità un conto è che il biglietto in molte città lo paga il 30-40% dell’utenza. 

Non mettiamo sullo stesso piano un’oggettiva necessità di intervento con un banalissimo menefreghismo di chi dovrebbe far rispettare quest’obbligo 

Io per mandare mio figlio al liceo pago oltre 1000€ l’anno di trasporti, non sono contento che metà paghino il nulla nel silenzio assordante.

Devo essere contento?

Gaetanoalberto
Inviato

@Jack Ho studiato in un liceo classico intitolato a "Gorgia", caposcuola dei sofisti, il cui pensiero rappresentava la possibilità di sostenere qualunque tesi ed il suo opposto. 

Poi ho fatto l'avvocato (ho smesso causa separazione coniugale e non perche fossi bestia), e quindi ho sostenuto ogni tesi ed il suo opposto. 

Tuttavia alcuni dati storici ed economici sono inoppugnabili. 

Al di là delle diverse sfumature in cui questo può avvenire, nessuno si sognerebbe oggi di mettere Adam Smith a governare neppure il Lussemburgo. Il motivo è sia storico, che economico: la crisi del 1929 ha dimostrato che nessuna mano invisibile porta al benessere comune, e che la somma degli egoismi può causare il fallimento di una società. 

Certo, può avvenire anche che interventi poco accorti dell stato portino ugualmente al fallimento (Grecia docet). 

Tuttavia è motivo per non essere catastrofisti, ma al contrario attenti a non lasciarsi prendere la mano, altrimenti rischiamo davvero che a governare vadano i bibitari. 

Il benessere individuale e quallo collettivo non coincidono. 

Per fortuna qualcuno lo mette in pratica. Altrimenti il cosiddetto ceto medio non si sarebbe talmente allargato da permetterci si star qui a parlare. Saremmo col secchio a lavare il pacimento dell'ufficio. 

 

  • Melius 1

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