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Melius Club

Perché la ricchezza non fa la felicità.


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Inviato

I momenti felici vanno creati.

Magari aiutando il prossimo ad esser felice.

Senza disdegnare il ricorso al denaro.

In questo momento sono a stomaco pieno, ho bevuto 20 cubici di vino rosso ( 6,5 °C )sto comunicando con 'personaggi vari 'alcuni diabolici,ma tutti istruiti e illuminanti , a modo mio posso dire di essere felice.

È importante accontentarsi e voler essere felici.

Avere la consapolezza di potersi permettere 'di più ' in qualsiasi momento predispone ad accontentarsi.

Inviato

Il vecchio detto: "A tutto si può rinunciare, purché non si debba" continua a mietere conferme. 😁

Inviato
5 minuti fa, Panurge ha scritto:

Ancora con sta felicità? 

The question is...who care?

ps

sei quello a destra?

 

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acusticamente
Inviato

Ma non è che magari il noto scioglilingua “sopra la panca la capra campa, sotto la panca la capra crepa” sia invece un proverbio ?

Inviato
2 ore fa, mozarteum ha scritto:

che siamo amati da chi ci interessa, che sappiamo gustare con profondita’

Basta questo.

Kundera docet.

Inviato

Comunque mo' blocco Roberto/@mozarteum perchè a leggere quello che scrive sul forum stimola in me desideri da bonvivant fuori budget e di cui, fino a poco fa, nemmeno provavo l'esigenza.

Inviato
10 minuti fa, Robbie ha scritto:

Comunque mo' blocco Roberto/@mozarteum perchè a leggere quello che scrive sul forum stimola in me desideri da bonvivant fuori budget e di cui, fino a poco fa, nemmeno provavo l'esigenza.

E lamentati pure, adesso sarai felicissimo. 😉 

extermination
Inviato

La strada che porta a quella che semplificando si potrebbe definire "felicità economica" è data dal saper spendere nel superfluo con grande leggerezza emotiva - serenità mentale scevra da "pippe" di ogni genere.

Si lo so non ci sono studi a sostegno!!

Inviato
5 ore fa, vizegraf ha scritto:

Sono infelice.

Però non lo sapevo.

Senza volere hai detto una cosa intelligente. 😛 Saper vivere con leggerezza è sicuramente una chiave per la serenità. E anche la superficialità mi sembra un presupposto niente male. Essere riflessivi o porsi parecchie domande di certo ci mette davanti agli occhi scomode verità.

Inviato
5 ore fa, vizegraf ha scritto:

Ma chi è sto Gilbert?

Da Gilberto a Monte San Pietro (BO) fanno una cucina emiliana eccezionale. Anche gnocco e tigelle sono molto buoni.

Inviato

Pensavo che uno stato realmente attento alla salute pubblica dovrebbe individuare i massimali oltre i quali scatta l'infelicità con la minor approssimazione possibile, quindi tenendo conto di età, sesso, professione, titolo di studio e di qualsiasi altro parametro ritenuto utile per il calcolo... per poi sgravare dal reddito eccedente.

Inviato

Posso dire, da pezzente qual sono (che 6500 euro netti al mese manco so come si scrive) ?

Chi pensa di poter "misurare" la felicità, con qualsiasi metro, è un cogl..ne.

Amen.

Inviato
5 ore fa, pino ha scritto:

Avere la consapevolezza di potersi permettere 'di più ' in qualsiasi momento predispone ad accontentarsi.

Concordo! 

  • Thanks 1
Inviato

Anche questo e’ vero. Ma si parla sempre di oggetti (di cui siamo pieni tutti). Ma si puo’ spendere, molto semplicemente, per vivere bene senza che cio’ si traduca nell’acquisto di un oggetto.

Tutti i beni immateriali ad alto godimento possono essere economici (un libro) o costosissimi: un viaggio nell’antartide o un weekend con una donna nello scenario incantevole del San Pietro di Positano o dell’Excelsior di Sorrento e la pensione miramonti non e’ la stessa cosa soprattutto se si ha l’eta’ in cui la cornice aiuta il quadro 

Discorsi aleatori….

ciascuno sa il fatto suo

Inviato

Vabbe’ questa sarebbe la stessa anche senza denari

Inviato

Ciao a tutti, causa incompatibilita' tra status di pubblico dipendente ed esercizio della professione libera, non posso piu' lavorare come psicologo e psicoterapeuta. Ma l'ho fatto per 7 anni, nel mio studio e in un Centro Di Igiene Mentale come volontario. Delle centinaia di pazienti/clienti che ho visto, nessuno era infelice perche' aveva pochi soldi, quanto piuttosto per problemi personali e/o relazionali. Tanti, purtroppo, si suicidano perche' indebitati fino al collo. Pochi o forse nessuno si e' mai tolto la vita perche' non poteva comprarsi una Porche o 2 finali mono della Bricasti. Si puo' solo cercare di essere il "meno infelici" possibile vivendo in sintonia col proprio essere. Questo si puo' fare se ci si conosce veramente nel profondo e in questo anche coloro che ci circondano d'affetto sincero possono, con assertivita' e senza recriminazioni, aiutarci facendoci capire quando facciamo o diciamo cazxxxe!
L'ideale sarebbe avere una vita quanto piu' piena, ricca e significativa possibile. Ma che vuol dire poi? Vuol dire che per ognuno e' diverso e ci sono quasi 8 miliardi di sfumature dovute al fatto che siamo esseri bio-psico-sociali. Siamo il risultato di 3 fattori interindipendenti: eredita' genetica, struttura psicologica e stimoli esterni. Conosco una donna che ama viaggiare, non e' appassionata di cucina, ma quello che prepara e' semplice ma buono e ha la fortuna di avere un marito che ama pietanze elementari tipo "aglio e olio". Un altra donna non ha alcun interesse per i viaggi, e' stata solamente a Tenerife, in luna di miele, e va sempre e solo ad Ischia tutte le estati; adora, a differenza della prima, cucinare. Prepara piatti elaborati molto apprezzati dal coniuge. Be', sono entrambe soddisfatte di come sono. La "viaggiatrice" e' mia moglie😀, la "cuoca" una mia collega. Non c'e' nulla di male nel desiderare ardentemente, ed esserne soddisfatti un volta ottenuti, oggetti lussuosi e comodita' costosissime. I soldi per queste persone sono necessari per essere meno infelici e lo stesso vale per chi e' pieno di debiti, ovviamente, ma non e' questo il focus del thread. Per tanti altri non e' cosi' ed i soldi per costoro non fanno la felicita'. La felicita' in senso assoluto, del resto, non esiste nemmeno. Questo perche' ogni giorno piccolissime o piccole difficolta' (le grandi e grandissime non sono cosi' frequenti per fortuna), non di natura economica, ci fanno provare tristezza o rabbia o paura. In questo il milionario e il rom sono uguali. Valgono sempre le medesime regole: vivere il momento presente, accettare cio' che si prova pur se spiacevole, amare cio' che si e' e sapere che anche il tempo fara' il suo lavoro.
Saluti,
Pietro.

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