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Melius Club

Fusibili: impressioni e utilizzo (parte 2)


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Inviato

@ferroattivo In un post di fine ottobre descrivi il miglioramento complessivo apportato al cd player Pioneer dovuto alla sostituzione di tutti e sette i fusibili.

Vorrei chiederti se il suono in gamma alta ti soddisfa pienamente oppure potrebbe essere migliore ,visto che tu lo definisci brillante. Ti chiedo questo perché avendo già il mio impianto un'impostazione con gli alti in evidenza, (a causa di vari fattori ambiente compreso) non vorrei esasperare ancora di più questa caratteristica. Grazie.

Inviato
1 ora fa, Crosstown ha scritto:

ti scrivo in PM

 

Inviato
11 ore fa, ferroattivo ha scritto:

mi sono spiegato male , ma è anche difficile descrivere un ascolto in poche righe che non si venga fraintesi, nel mio caso bisogna considerare che ho un un impianto a tromba multiamplificato con 4 finali, la multiamplificazione ben settata trasmette un suono molto piu' ralistico di un impianto tradizionale e i fusibili hanno migliorato non di poco questa caratteristica.

 

Si per carità, sistemi diversi e dinamiche diverse, poi anche scelte diverse, c'è chi predilige la dinamica, chi la ricostruzione scenica o un altro parametro.

Però solitamente si cerca di allontanare la scena non avvicinarla.

Inviato

@PietroPDP

Non sono d’accordo; quando il suono è poco presente … è un difetto dell’impianto, non un pregio.

Non bisogna sentire gli strumenti lontani per far sembrare più profonda la scena; un po’ di senso di distanza, la chiamerei così, si ottiene con il controllo dei volumi di emissione … amplificata o no, cambia poco.

Un suono “lontano” perde molto della sua reale timbrica, assumendo un senso di “radiolina” anni 70.

  • Melius 1
Inviato
4 ore fa, gorillone ha scritto:

Non bisogna sentire gli strumenti lontani per far sembrare più profonda la scena

ho sempre avuto casse con una scena abbastanza presente, ( Khorn, Altec A7 ) se per profondità della scena, si intende quella che si sente in lontananza, allora sono d'accordo con te , con una scena ben presente il suono assume un realismo impressionante, che comunque è corredato con un piano sonoro che si sviluppa sia in profondità che larghezza , chi predilige la profondità sentita in lontananza, dovrebbe ascoltare quello che noi intendiamo per capire di cosa parliamo !!!

Inviato
12 ore fa, gorillone ha scritto:

Non sono d’accordo; quando il suono è poco presente … è un difetto dell’impianto, non un pregio.

Non bisogna sentire gli strumenti lontani per far sembrare più profonda la scena; un po’ di senso di distanza, la chiamerei così, si ottiene con il controllo dei volumi di emissione … amplificata o no, cambia poco.

Un suono “lontano” perde molto della sua reale timbrica, assumendo un senso di “radiolina” anni 70.

 

Basta andare ad un concerto di un gruppo jazz per capire cosa intendo.

Perchè già il rock è amplificato e la classica con oltre 100 strumenti in un salotto a me fa ridere, hai una parvenza di un qualcosa.

Comunque avere il suono "lontano" non significa averlo piccolo e a 50 metri, anche perchè bene che ti vada i diffusori li metti a 2 metri dalle pareti, ma solitamente molto meno, calcolando che bucare il muro ci si riesce difficilmente trai tu le conclusioni.

Quando vai ad ascoltare il gruppo jazz è normale che arriva il suono anche verso di te, ma la fondamentale dello strumento deve essere collocato dietro i diffusori come anche la voce.

Per quello che ho detto prima calcolando le dimensioni di una stanza media quindi non si parla di metri e metri, ma se il suono come capita spesso su alcuni impianti viene molto verso di te vuol dire che diventa molto monitor e solitamente ha una certa aggressività.

Sono regole basilari di audiofilia che non le dice Pietro che conta come il 2 di coppe quando regna bastoni o quando non si gioca proprio a carte, ma basta un minimo di esperienza di ascolto anche in altri sistemi e vedrai che quelli ben messi a punto hai una sorta di ricostruzione scenica con gli strumenti realmente collocati dietro i diffusori.

Quando ascolti stai seduto ad almeno più di qualche metro da chi suona, non stai suonando insieme a loro.

Di conseguenza deve esserci una certa distanza anche tra te che ascolti e il tuo sistema.

Già i classici circa 3 metri del triangolo vuol dire che la scena dovrebbe iniziare sempre a circa 3 metri e andare dietro.

Ho fatto uno schemino al volo per farmi capire, ovviamente non mi sono messo col calibro con misure ultra precise e magari potevo mettere che ne so una tromba o un sax, comunque si capisce.

Ed è a questo che in linea di massima si dovrebbe provare a raggiungere in un ascolto di un certo livello.

Poi alla fine ognuno ascolta come meglio crede, ma in teoria ci sarebbero alcune regole da seguire.

 

Strumentinellascena.thumb.jpg.ffcd84542f38e3ad9b102ae7d3c70e7b.jpg

Inviato

Io con le mie elettroniche Naim ho già fatto alcune prove con fusibili AHP e la serie 285 della Littelfuse. Nonostante abbia trovato miglioramenti i valori inseriti non riuscivano a sopportare la corrente di avvio all'accensione e ne ho bruciati parecchi. Se non alla prima accensione magari alla seconda. Alla fine non me la sono sentita di mettere un valore più alto rispetto a quello nominale e ho rimesso gli originali. Avevo adocchiato gli Hi-Fi tuning Supreme 3 in rame ma costano circa 60€ e non mi pare il caso. Se sono avessi la certezza che hanno una caratteristica di intervento più lenta degli altri 🤔

Inviato

@PietroPDP

Pietro, la mia risposta non è un attacco alle tue convinzioni, ci tengo a precisarlo … ma ascolto da più di 50 anni e dei teoremi e delle filosofie audiofile non mi importa, lo dico sinceramente … ognuno può ascoltare come vuole, ma non ho bisogno di lezioni … come ognuno può ascoltare come vuole, anch’io ho questo diritto e quello di esprimere il mio pensiero.

Jazz dal vivo ne ascolto raramente, ma io prediligo sempre presenza, coerenza tonale e senso di realtà degli strumenti.

Ciao Pietro, mi sembri una persona seria ed appassionata, leggo spesso con interesse i tuoi interventi, anche se questa volta non sono d’accordo, ma non è un problema 

Inviato
2 ore fa, PietroPDP ha scritto:

Ed è a questo che in linea di massima si dovrebbe provare a raggiungere in un ascolto di un certo livello.

Poi alla fine ognuno ascolta come meglio crede, ma in teoria ci sarebbero alcune regole da seguire.

 

 

32 minuti fa, gorillone ha scritto:

Pietro, la mia risposta non è un attacco alle tue convinzioni, ci tengo a precisarlo … ma ascolto da più di 50 anni e dei teoremi e delle filosofie audiofile non mi importa, lo dico sinceramente … ognuno può ascoltare come vuole, ma non ho bisogno di lezioni … come ognuno può ascoltare come vuole, anch’io ho questo diritto e quello di esprimere il mio pensiero.

Jazz dal vivo ne ascolto raramente, ma io prediligo sempre presenza, coerenza tonale e senso di realtà degli strumenti.

Ciao Pietro, mi sembri una persona seria ed appassionata, leggo spesso con interesse i tuoi interventi, anche se questa volta non sono d’accordo, ma non è un problema 

 

 

Riporto la parte finale di quanto ho scritto e da parte mia sono solo discussioni tra appassionati, nessun attacco personale e non credo ci fosse bisogno di specificarlo, poi che la si può vedere o sentire in maniera diversa ci sta, infatti ho detto che giustamente ognuno poi ascolta come meglio crede.

Comunque giusto per puntualizzare non significa che non ci sia presenza o coerenza tonale lasciando gli strumenti dietro i diffusori, anche perchè come ho scritto non parliamo di 50 m di distanza.

Alcune regole forse anche non scritte ci sono pure perchè poi capitano ascolti dove ad esempio in molti sistemi mi è capitato di ascoltare addirittura il gigantismo degli strumenti, in altri sono striminziti.

Ripeto ci sarebbero alcune regole, poi per carità ripeto nuovamente ognuno se la canta e se la suona da solo e sotto certi punti di vista è giusto così, l'importante è essere contenti del proprio sistema.

Il se la canta e se la suona mi sembra una frase perfetta per la nostra passione :classic_biggrin:

Inviato
6 ore fa, PietroPDP ha scritto:

Comunque avere il suono "lontano" non significa averlo piccolo e a 50 metri,

Beh guarda che il mio impianto supera di gran lunga i 50 metri di profondità, tanto che per riportare il tutto su canoni normali ed avere l'orchestra a poca distanza da me, sono costretto a portarmi appresso la poltrona a casa della famiglia del palazzo di fronte e chiedere loro il permesso di ascoltare la mia musica 😎

Inviato
17 ore fa, hififreelens ha scritto:

Beh guarda che il mio impianto supera di gran lunga i 50 metri di profondità, tanto che per riportare il tutto su canoni normali ed avere l'orchestra a poca distanza da me, sono costretto a portarmi appresso la poltrona a casa della famiglia del palazzo di fronte e chiedere loro il permesso di ascoltare la mia musica 😎

 

Ma infatti personalmente non lo vedo un problema, con la media delle stanze delle case già un salone da 25/30 mq non se lo possono permettere tutti, alla fine i diffusori se sono a 3 m di diagonale vuol dire che al centro è circa 2.60 m, quindi la voce può stare a 2.80, non so quanto spazio gli altri hanno dietro, lo strumento "più lontano" starà sui 4/4.5 m o veramente poco più.

Poi se si ha una sala da 100 mq allora è diverso, ma non so quanti se lo possono permettere.

Sono conti della serva fatti al volo.

Quindi tutto questo timore di avere gli strumenti lontanissimi onestamente non lo capisco.

Pure quando si va ad ascoltare qualcuno suonare si ha una certa distanza da chi suona.

Per me è un non problema e sono abituato ad ascoltare così, ma come detto ognuno lo farà nel modo che ritiene più opportuno per il proprio gusto e piacere personale.

Inviato
14 ore fa, PietroPDP ha scritto:

"più lontano" starà sui 4/4.5 m o veramente poco più.

Magari riuscissi ad arrivare a questo senso di profondità!

La mia stanza non permette di allontanare i diffusori in modo particolarmente soddisfacente, purtroppo!

14 ore fa, PietroPDP ha scritto:

Quindi tutto questo timore di avere gli strumenti lontanissimi onestamente non lo capisco.

Pure quando si va ad ascoltare qualcuno suonare si ha una certa distanza da chi suona.

Per me è un non problema e sono abituato ad ascoltare così

Non potrei tollerare un suono davanti ai diffusori che è, tral 'altro, quanto ho cercato di evitare in assoluto tra sostituzione di elettroniche e ammennicoli vari.

14 ore fa, PietroPDP ha scritto:

ma come detto ognuno lo farà nel modo che ritiene più opportuno per il proprio gusto e piacere personale.

Assolutamente!

Ognuno si tiene i propri gusti e scelte.

Inviato
11 ore fa, hififreelens ha scritto:

Magari riuscissi ad arrivare a questo senso di profondità!

La mia stanza non permette di allontanare i diffusori in modo particolarmente soddisfacente, purtroppo!

 

Si altri 2 metri abbonadanti dalla partenza della scena che dovrebbe essere la voce essendo solitamente quella più avanzata non sono pochissimi e in pochi se lo possono permettere.

Appunto dico che pure se si parte da dopo i diffusori non è che poi si fanno centinaia di metri.

Inviato
57 minuti fa, PietroPDP ha scritto:

Si altri 2 metri abbonadanti dalla partenza della scena che dovrebbe essere la voce essendo solitamente quella più avanzata non sono pochissimi e in pochi se lo possono permettere.

Sono certo che un ambiente completamente differente come da te descritto stravolgerebbe la resa del mio impianto.

 

57 minuti fa, PietroPDP ha scritto:

Appunto dico che pure se si parte da dopo i diffusori non è che poi si fanno centinaia di metri.

Beh no certo.

Per rimanere sul tema "profondità", seppure ormai OT, qualche tempo fa ho ascoltato un impianto full Blue Moon e quella è stata una delle rarissime volte in cui ( forse l'unica ) ho avuto davanti a me la perfetta ricostruzione scenica dietro ai diffusori. La stanza ed i suoi riverberi!

E' stata un esperienza in cui sono rimasto stupefatto sia, appunto, per quanto detto sopra, sia per l'estremo realismo, trasparenza e dinamica; senza sbavature.

Quello fu un ascolto illuminante in cui l'impianto sembrava spento.

E niente, a parte tutto, preferisco una riproduzione con l'evento dietro i diffusori ed esattamente non il contrario.

 

Inviato
Il 19/11/2023 at 21:12, PietroPDP ha scritto:

Ed è a questo che in linea di massima si dovrebbe provare a raggiungere in un ascolto di un certo livello.

Poi alla fine ognuno ascolta come meglio crede, ma in teoria ci sarebbero alcune regole da seguire.

 

 

O.T. Questo CD  della Naim Audio   aiuta   in merito a  molti  parametri  tra cui a profondità,  la collocazione degli strumenti  e larghezza del palcoscenico.  

https://www.amazon.co.uk/True-Stereo-Unprocessed-Analog-Recordings/dp/B00080CMW6

 

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