acusticamente Inviato 28 Gennaio 2022 Inviato 28 Gennaio 2022 A seguito di alcune prove sto cercando di comprendere meglio il comportamento negli accoppiamenti tra elettroniche. Prendiamo l’esempio di due sorgenti diverse che vanno a collegarsi, in alternanza, con un amplificatore cuffia mediante lo stesso cavo. Avendo un risultato molto differente nelle due configurazioni (non solo di resa timbrica) mi viene da pensare: A) questo è dovuto comunque alle caratteristiche differenti delle due sorgenti. B) questo è dovuto ad una interazione elettrica tra due apparecchi e quindi la variabile sarebbe una differente compatibilità tra i due, a prescindere dal cavo che rimane sempre quello. In sostanza mi chiedo se lo specifico carattere di un cavo (ad esempio Kimber e Nordost giudicati più brillanti della media) rimane costante al cambio dell’apparecchio a monte, e quindi l’ipotesi A è la spiegazione, oppure prevale la B. Possibile anche esserci una convivenza di A e B in percentuali diverse… Voi cosa ne pensate ?
ascoltoebasta Inviato 28 Gennaio 2022 Inviato 28 Gennaio 2022 @acusticamente Guarda, durante i periodi di lockdown più severi ho fatto alcune prove coi cavi in mio possesso, dettate solo da curiosità, potrei sbagliare ma credo di aver avuto conferma di ciò che già pensavo, ovvero che il cavo di segnale mantiene comunque le sue caratteristiche, ero in attesa di vendere un Nordost Frey e provai a metterlo tra lettore cd e pre, e da pre a finale i miei MIT, in questa configurazione le caratteristiche timbriche del Nordost si facevano sentire poco, invertendo i cavi, il carattere "aperto" del Nordost era più evidente nel suono finale. Credo che nel tuo caso siano le 2 diverse sorgenti ad avere timbriche differenti.
Ggr Inviato 28 Gennaio 2022 Inviato 28 Gennaio 2022 Il cavo che collega 2 apparecchi, diventa parte integrante del circuito formato dalla impedenza e capacità di uscita, con impedenza e capacità di ingresso, ovviamente alterandone il rapporto. Siccome questi valori variano da apparecchio ad apparecchio, i cavi si comportano diversamente a seconda di cosa collegano. A puro livello teorico, si può calcolare matematicamente il cosa fanno e anche a quali frequenze. Normalmente quelle alte. Sul fatto che sia udibile o meno, non mi voglio pronunciare. 1
acusticamente Inviato 28 Gennaio 2022 Autore Inviato 28 Gennaio 2022 La mia premessa non esplicitata è infatti che queste differenze per me sono molto marcate ma finisce lì, nel senso che il motivo della discussione non è convincere altri che le differenze ci siano. Quello che sento è però così diverso tra una e l’altra sorgente che mi fa pensare anche ad una questione di differente compatibilità tra sorgenti. Mi sembra però che questa ipotesi sia in genere tralasciata nelle discussioni quando si ipotizza che il solo cavo sia il responsabile di suo
ascoltoebasta Inviato 28 Gennaio 2022 Inviato 28 Gennaio 2022 @acusticamente 8 ore fa, acusticamente ha scritto: In sostanza mi chiedo se lo specifico carattere di un cavo (ad esempio Kimber e Nordost giudicati più brillanti della media) rimane costante al cambio dell’apparecchio a monte Il mio intervento intendeva confermare,almeno nelle prove da me fatte, che il timbro di un cavo rimane, oltre al lettore cd, nell'impianto principale ho anche un lettore cd/dvd/SAcd e nel secondo impianto un lettore cd/dvd, e sempre il Nordost ha rivelato la sua timbrica rispetto al MIT, ma credo possa esserci anche una differente compatibilità tra le diverse sorgenti e la medesima catena che sta a valle.
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