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Guerra in Ucraina e rischio nucleare [thread unico]


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@UpTo11 e si un battito di ali di farfalla a kapracotta equivalgono ad uno tsunami a fukushima.image.thumb.png.81dfcffcdb6e00a9c97fd4f71edaae62.png

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@akla Preferisco lui:

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zichichi-crozza.gif

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Anche se l'originale fa più ridere.

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Appunto un sorriso di una ballerina brasiliana a timbuctu puo far esplodere un vulcano in groenlandia image.png.27a4e9ea4108e4a509676b1d8fc1cbf9.png

  • 1 anno dopo...
Inviato

Ieri l'Institute for the Study of War, nella sua analisi sulla controffensiva ucraina (sono passati, ricordo, quasi quattro mesi) ha prodotto un altro capolavoro linguistico. Non è che la controffensiva va male: è che, traduco, "Putin potrebbe avere ordinato al comando militare russo di tenere tutte le posizioni difensive iniziali russe per creare l'illusione che le controffensive ucraine non abbiano raggiunto alcun effetto tattico o operativo nonostante il sostanziale aiuto occidentale". Quindi non è che gli ucraini non sono avanzati, nonostante gli aiuti occidentali: sono i russi che, non essendosi ritirati, danno l'illusione (manco l'impressione: l'illusione) che gli ucraini non siano avanzati. È commovente. Mi immagino questo ragionamento applicato, che so, al calcio: "l'allenatore della squadra X ha detto ai suoi giocatori di non far segnare la squadra Y, in modo tale da dare l'illusione che non abbia segnato".
Altre news. L'ammiraglio Viktor Sokolov, comandante della Flotta russa del Mar Nero, che l'Ucraina (e quindi tutti i media) davano per morto nell'incursione missilistica del 22 settembre è ricomparso vivo e vegeto oggi, nella videoconferenza tra Shoigu e i vertici militari. Che Sokolov non fosse morto era ovvio, visto che il Quartier generale era vuoto, come tutti i quartier generali di questa guerra (incluso, ad esempio, il quartier generale dei servizi segreti ucraini a Kiev, che i russi avevano colpito qualche mese fa), e non è di certo l'unico alto ufficiale russo di cui gli ucraini annunciano la morte senza che sia vero (ovviamente lo stesso hanno fatto i russi per alcuni comandanti ucraini, tra cui lo stesso Zalužnyj). Però è un cambio di strategia interessante il fatto che stavolta, anche se indirettamente, la Russia abbia quasi subito smentito la notizia facendo circolare il filmato della riunione alla quale partecipava anche lui, ben sapendo che la notizia sarebbe stata immediatamente ripresa dai media e fatta circolare, come molto lentamente sta succedendo. I motivi di questo cambio di strategia vanno ricercati, presumibilmente, nelle difficoltà che l'Ucraina sta incontrando proprio sul fronte mediatico. Se prima infatti il meccanismo di propaganda occidentale era pressoché granitico e intervenire per i russi era molto difficile, ora le voci dissonanti si fanno sempre più insistenti è possibile e conveniente far sentire la propria voce.

Francesco Dall'Aglio. 
 

  • Melius 1
  • Confused 1
Inviato

Viva il nazi (se è ucraino)
di Marco Travaglio
da il fatto quotidiano 26 settembre 2023

Non ha commesso errori né gaffe il presidente della Camera canadese Anthony Rota, quando venerdì ha chiesto la standing ovation per “l’eroe ucraino e canadese della Seconda guerra mondiale che combatté per l’indipendenza dell’ucraina contro i russi” Yaroslav Hunka, 98 anni, che sedeva sugli spalti per applaudire Zelensky. Né lui, né i deputati che si sono alzati ad applaudirlo, né Zelensky che non ha detto una parola. Nessuno poteva sapere che Hunka“prestò servizio nella 14ª divisione Waffen Grenadier delle SS naziste i cui crimini contro l’umanità durante l’olocausto sono ben documentati” (come han reso noto gli Amici del Centro Wiesenthal). Ma chiunque avesse letto un Bignami della Seconda guerra mondiale sa che chi combatteva in Ucraina contro i russi stava con i nazisti. Lo sanno gli ucraini, che venerano come eroe nazionale il collaborazionista delle SS Stepan Bandera, eleggono partiti neonazisti in Parlamento e vantano milizie neonaziste nelle forze armate. E lo sanno i canadesi, che dichiararono guerra alla Germania 26 mesi prima degli Usa e combatterono i nazisti al fianco dell’urss (che ci rimise circa 27 milioni di morti).
Quello che è accaduto al Parlamento di Ottawa durante la visita di Zelensky è l’ultima tappa dello strisciante sdoganamento del neonazismo ucraino iniziato il 24 febbraio ’22 con l’invasione russa. Fino ad allora media e politici occidentali, Onu, Osce e Amnesty denunciavano i partiti neonazisti in Ucraina e i crimini delle loro milizie in Donbass. Poi è scattata la sordina e infine la beatificazione degli “eroi” del battaglione Azov con le rune stilizzate e le svastiche tatuate. Un pietoso velo sul paradosso di un presidente ebreo che loda le milizie neonazi e arringa il Parlamento greco in tandem con un figuro dell’azov, fra le proteste di governo e opposizione. L’ha notato, rara avis, il Pulitzer Glenn Greenwald: “È incredibile che la stampa occidentale, dopo un decennio passato a chiamare gli Azov fanatici neonazisti, ora ne parli con ammirazione e dica che il loro nazismo è propaganda russa”. A furia di lasciar correre per carità di patria (ucraina), un anno fa l’ambasciatore di Kiev a Berlino celebrò come “combattente per la libertà” Bandera, criminale di guerra coinvolto nella deportazione e uccisione di migliaia di ebrei. E il 4 novembre l’onu approvò l’annuale risoluzione russa per la “lotta alla glorificazione del nazismo, del neonazismo e di altre pratiche che alimentano razzismo e xenofobia”. Ma con soli 106 Sì (contro i 121 dell’anno precedente), incluso quello di Israele. Contrari, come sempre, Usa e Ucraina; e, per la prima volta, tutti i Paesi Nato e alleati, esclusa la Turchia e inclusa l’italia. Gli antinazisti, com’è noto, sono dei fottuti putiniani.

  • Melius 1
Inviato
19 ore fa, claravox ha scritto:

Non è che la controffensiva va male: è che, traduco, "Putin potrebbe avere ordinato al comando militare russo di tenere tutte le posizioni difensive iniziali russe per creare l'illusione che le controffensive ucraine non abbiano raggiunto alcun effetto tattico o operativo nonostante il sostanziale aiuto occidentale". Quindi non è che gli ucraini non sono avanzati, nonostante gli aiuti occidentali: sono i russi che, non essendosi ritirati, danno l'illusione (manco l'impressione: l'illusione) che gli ucraini non siano avanzati. È commovente. Mi immagino questo ragionamento applicato, che so, al calcio: "l'allenatore della squadra X ha detto ai suoi giocatori di non far segnare la squadra Y, in modo tale da dare l'illusione che non abbia segnato".

la discussione e'  : Guerra in Ucraina e rischio nucleare [thread unico] , quindi?

devi venire a fare propaganda pro duce putin anche in questa discussione?

apriti una discussione apposita.

Inviato

Mannaggia m'avete fatto venire un mezzo infarto, stavo già trasferendo il rosso buono e la salama da sugo in cantina preparandomi a morire con i trigliceridi sparati e il fegato kaputt....e caspita ho guardato le date. Non si fanno questi scherzi.

  • Haha 2
Inviato

Dialogo sottotraccia USA-Russia. Zelensky incontra Kissinger

Arrivano gli ATACMS ma, come le V2, non cambieranno l'esito della guerra. Lo sanno tutti, per questo si è iniziato a parlare di una exit strategy


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“Spiacente di deludervi, ma la notizia della mia morte è grossolanamente esagerata”. Il telegramma di Mark Twain a commento della pubblicazione di un suo necrologio si attaglia all’ennesima boutade propagandistica sulla guerra ucraina, con il comandante in capo della flotta russa redivivo dopo l’annuncio urbi et orbi della sua uccisione avvenuta nel corso di un attacco missilistico a Sebastopoli.

Un attacco diretto da USA e Gran Bretagna, accusano i russi, come peraltro è ovvio che sia, dal momento che gli ucraini non hanno né mezzi né competenze per attacchi tanto mirati.

Accuse che, peraltro, si susseguono da tempo e che trovano smentite non credibili o cadono nel vuoto, col rischio che prima o poi i russi perdano la pazienza e tirino giù i droni o gli aerei Nato che gravitano nei pressi della Crimea a tale scopo (col rischio di un conflitto su ampia scala, che agli strateghi anglosassoni sembra non importare granché).

Al di là, la smentita della morte dell’alto ufficiale russo induce a una piccola riflessione. La propaganda è parte integrante della guerra, ma in questa ha assunto contorni grotteschi perché i press agent ucraini sanno che possono contare sulla connivente indulgenza dei media mainstream, che accreditano e rilanciano acriticamente tutto quel che affermano, non tenendo in nessun conto le tante smentite pregresse, che pure dovrebbero indurre a una minimo di cautela.

Ma al di là della boutade, buona per rilanciare per due-tre giorni l’immagine di un’Ucraina vincente, c’è poco da segnalare sul fronte orientale, dove prosegue la diuturna mattanza dei soldati ucraini, mandati a schiantarsi contro le linee difensive nemiche.

Gli ATACMS come le V2. Il dialogo – sottotraccia – prosegue

Le uniche novità sono l’arrivo sul campo di battaglia degli Abrams made in Usa, che nulla spostano ma sono buoni per la propaganda, e sembra anche dei missili a lungo raggio ATACMS, almeno a stare alle denunce dei russi e alle notizie in tal senso pubblicate sui media occidentali.

Se fosse così, sarebbero arrivati senza un annuncio ufficiale della Casa Bianca, un modo per smussare l’irritazione dei russi per l’ennesima, sconsiderata escalation, altro passo verso il precipizio di una guerra globale. Al solito, i coraggiosi strateghi NATO giocano col fuoco sulla pelle di quei cittadini che l’Alleanza avrebbe il compito di proteggere, quelli che peraltro pagano i loro lauti stipendi con le tasse.

Non si tratta di gridare al lupo, ma di una possibilità reale. Infatti, come scrivono Jacob Nagel e Boaz Golany sul National Interest:, “anche se le probabilità che la guerra in Ucraina si trasformi in un conflitto globale non sono elevate, non sono nemmeno pari a zero” (titolo dell’articolo: “La guerra Russia-Ucraina porterà alla terza guerra mondiale“).

Fortunatamente, non tutti i leader d’Occidente sono consegnati a tale follia. E, nonostante gli influenti Stranamore proseguano nelle loro provocazioni, il dialogo sottotraccia con la Russia prosegue, perché tutti sanno (anche i falchi) che la guerra ucraina è ormai persa, dal momento che tutto converge verso tale destino.

L’arrivo degli ATACMS, da questo punto di vista, richiama alla memoria i fasti delle ultime armi magiche dei nazisti, le V2, che martellarono la Gran Bretagna, ma non impedirono la disfatta della Germania.

Dell’esistenza di tale dialogo se ne sono accorti anche personaggi dell’establishment più che ingaggiati nelle fumisterie NATO, come ad esempio Ian Bremmer, presidente dell’Eurasia Group, la cui intervista a Repubblica è sintetizzata dal titolo dell’Huffington Post: “Neanche con i missili ATACMS Zelensky vincerà la guerra. I negoziati sono già in corso”.

La confidenza della Zelenskaya e l’incontro con Kissinger

Qualcosa è cambiato, come ha palesato il mesto viaggio di Zelensky a New York, del quale abbiamo scritto in una nota pregressa. Probabile che il compimento dei negoziati segnerà anche il destino di Zelensky, presidente di guerra che difficilmente resisterà alla fine delle ostilità.

Da questo punto di vista, la confidenza della moglie Elena Zelenskaya, che ha detto di non sapere se il marito si ricandiderà nel 2024, non sembra un passo falso quanto un segnale al mondo su una possibile exit strategy del marito, che a questo punto vuole salvare la pelle (rischia di subire la rabbia dei sopravvissuti alla macelleria e di finire sotto inchiesta a motivo della corruzione dilagante).

Probabile che di questo, e di altro molto più importante, il presidente ucraino abbia parlato anche con Henry Kissinger, che ha partecipato a una riunione riservata tra Zelensky e alcune figure di spicco della Finanza americana (gli avvoltoi reclamano la preda…).

La presenza di Kissinger alla riunione è attestata dalla CNN e non è stata certo marginale, dal momento che in quella sede Zelensky e il suo team si sono appartati con l’ex Segretario di Stato americano per una conversazione che Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente, ha definito “davvero profonda“.

La posizione di Kissinger sul conflitto ucraino è nota. Pur non essendo certo un pacifista (anzi), ha una visione più realista di altri e da tempo suggerisce di dare spazio alla diplomazia, suscitando l’ira funesta di Kiev e dei falchi.

Qualcosa è evidentemente cambiato, anche se tempi e modi con cui certe iniziative andranno a concretizzarsi restano incerti e probabilmente lunghi. Salvo imprevisti.

https://www.piccolenote.it/mondo/dialogo-usa-russia-zelensky-da-kissinger

 

Inviato

https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/09/29/presi-300-kmq-piu-di-kiev-la-mini-offensiva-e-di-mosca/7307445/
 

“Presi 300 kmq più di Kiev”. La mini-offensiva è di Mosca

“Le parti combattono per posizioni rimaste le stesse per mesi”.
Stoltenberg: “Le forze ucraine avanzano” 


DI GIAMPIERO CALAPÀ
Il risultato di questi mesi segnati, in Italia, da abbondante retorica sulla controffensiva eroica di Kiev? “Mentre l’Ucraina ha ottenuto piccoli avanzamenti al Sud, la Russia ha conquistato complessivamente più territorio, soprattutto nel nord-est”: non lo scrive la Pravda, ma – udite, udite – il New York Times. “Entrambe le parti stanno combattendo per posizioni che sono rimaste le stesse per mesi”. Niente di nuovo sul fronte orientale, verrebbe da dire. E, a fronte dei fiumi di inchiostro sprecati da gran parte della stampa italiana per convincerci della potenza dell’offensiva ucraina con toni da Istituto Luce dell’Italia fascista, il New York Times specifica: “Sommando gli avanzamenti di entrambe le parti, la Russia ora controlla quasi 200 miglia quadrate (circa 320 chilometri quadrati, ndr) in più di territorio in Ucraina rispetto all’inizio dell’anno”.

Il segretario generale della Nato a Kiev
Mentre l’articolo del Nyt faceva il giro del mondo, ieri il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg è volato a Kiev per continuare, vicino a Zelensky, anche la guerra di propaganda: “Le forze ucraine stanno avanzando, stanno guadagnando gradualmente terreno”. Stolteberg ha continuato a promettere a Kiev l’ingresso nella Nato: “L’ultima volta che sono stato qui, in aprile, abbiamo discusso dei nostri preparativi per il vertice dell’Alleanza e dei vostri preparativi per la controffensiva. Oggi le vostre forze stanno andando avanti. Più l’Ucraina diventa forte, più ci avviciniamo alla fine dell’aggressione russa: la Russia potrebbe deporre le armi e oggi la guerra sarebbe finita. Kiev non ha questa opzione. La resa dell’Ucraina non significherebbe la pace”. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha colto la palla al balzo: “Abbiamo dimostrato che l’adesione di Kiev alla Nato sarebbe naturale e rafforzerebbe l’Alleanza, è solo questione di tempo”.

Putin: “Stiamo creando armi nucleari avanzate”
Dall’altra parte della barricata di propaganda, invece, il presidente russo Vladimir Putin ha arringato i lavoratori dell’industria nucleare della società statale Rosatom: “La Russia sta lavorando alla creazione di armi nucleari avanzate in grado di mantenere l’equilibrio strategico nel mondo”. Un avvertimento che sa di nostalgismo per i vecchi tempi della guerra fredda, a cui poco dopo segue l’annuncio del Cremlino: Mosca aumenterà nel 2024 la spesa per la Difesa. Il portavoce Dmitry Peskov lo definisce un aumento “assolutamente necessario poiché viviamo in uno stato di guerra ibrida che è stata scatenata contro di noi e per non parlare poi dell’operazione militare speciale in Ucraina che richiede costi elevati”. E come ulterirore provocazione a Kiev e all’Occidente Putin ha deciso di istituire il 30 settembre la giornata della “Riunificazione con le regioni ucraine” ora in parte o interamente sotto il controllo di Mosca, ovvero le repubbliche autoproclamate di Donetsk, Zaporizhzhia, Lugansk e Kherson. Il presidente russo può contare poi anche sulla rinnovata fedeltà del sanguinario leader ceceno Ramzan Kadyrov, ricevuto al Cremlino ed elogiato da Putin per “la situazione positiva della regione e per il buon lavoro svolto sempre in collaborazione con il governo di Mosca”.

Attacco interno a Belgorod
In Russia però c’è anche chi a Putin tenta di opporsi, come i combattenti della “Legione libertà della Russia”, che hanno annunciato di essere entrati nella regione di Belgorod. “Continuiamo a ripulire la nostra casa dalla sporcizia di Putin – hanno scritto sui loro canali social –, la battaglia è in corso” contro le guardie di frontiera e le forze di sicurezza russe. Ma informazioni certe e più precise su questo focolaio interno alla Russia ovviamente non ce ne sono.

 

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Inviato

Ricordiamo che Piccolenote è un sito di disinformazione. 

@claravoxsei di nuovo off topic.

Per scrivere commenti pro duce o che mettano in cattiva luce la resistenza Ucraina ci sono le apposite discussioni. 

Non capisco questo spam anche su discussioni che trattano di altro e in modo continuativo da mesi. Fai parte di qualche gruppo di disinformazione tipo V_V? 

😀 

 

Inviato
18 minuti fa, jani ha scritto:

che vedo un post di claravox

Vedere?

Post?

Claravox?

  • Haha 2
Inviato

Venerdì 29 settembre 2023   : aggiornamento,,, così facciamo contenti alcuni, anche qui, ma orsini in primis

"La Federaziojne Russa ha sganciato nelle prime ore dell'alba, a titolo di avvertimento, sette atomiche tattiche nello stato del Nebraska"

ad ore 13:15 in Italia

 

  • Haha 2
Inviato
4 minuti fa, artepaint ha scritto:

"La Federaziojne Russa ha sganciato nelle prime ore dell'alba, a titolo di avvertimento, sette atomiche tattiche nello stato del Nebraska"

Sarebbe un'ottima notizia

Inviato
4 ore fa, criMan ha scritto:

Non capisco questo spam

io invece non capisco come mai la moderazione non segua la dritta di Ettore Petrolini allorchè venne disturbato (spammato) a Teatro (forum) da uno spettatore che stava su un palco

"Io nun ce l'ho cò te ma cò quelli che te stanno vicino e nun t'hanno buttato de sotto"

 

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