iBan69 Inviato 8 Marzo 2022 Inviato 8 Marzo 2022 Se fossi uno degli sponsor, gli chiederei i danni per aver associato il loro brand ad una figura di mer..da internazionale.
appecundria Inviato 8 Marzo 2022 Inviato 8 Marzo 2022 1 ora fa, briandinazareth ha scritto: Ma forse pure loro cominciano a stufarsi
Martin Inviato 8 Marzo 2022 Inviato 8 Marzo 2022 E se facessimo sapere a Putin che è andato in Polonia per convincerli dell'opportunità di dare gli aerei agli ucraini ? 2
ediate Inviato 8 Marzo 2022 Inviato 8 Marzo 2022 3 ore fa, mozarteum ha scritto: Ma non si vergogna? Mai suoi non riescono a rovesciare uno cosi’. Non si vergogna, perchè ha il c... al posto della faccia. I suoi? Sono peggio di lui, per fortuna. Ah, ricordiamoci che devono restituire allo Stato 49 milioni di euro....
Membro_0022 Inviato 8 Marzo 2022 Inviato 8 Marzo 2022 1 ora fa, wow ha scritto: C'è anche Audi, Ho fatto bene a non comprare mai un'Audi.
wow Inviato 8 Marzo 2022 Inviato 8 Marzo 2022 Eppure stanno spiegando in tutte le lingue che gli ucraini preferiscono morire anziché tornare sotto i russi, Zelinsky o non Zelinsky ...
il Marietto Inviato 8 Marzo 2022 Inviato 8 Marzo 2022 la giacchetta il tamarro ľavrà trovata ravanando in un cassonetto, fa freddo da quelle parti.
aldofranci Inviato 8 Marzo 2022 Inviato 8 Marzo 2022 Ma ha il cervello completamente in pappa? Ma con che cacio di neuroni ti presenti con sto coso davanti a disperati che scappano dalle bombe...
Velvet Inviato 8 Marzo 2022 Inviato 8 Marzo 2022 21 minuti fa, wow ha scritto: Eppure stanno spiegando in tutte le lingue che gli ucraini preferiscono morire anziché tornare sotto i russi, Zelinsky o non Zelinsky ... Non lo stanno però spiegando nella lingua dei marziani, quella compresa dai seguaci di Red Ronnie, Fuffaro, Povia, Montesano &c che sono il riferimento di chi non capisce il semplice concetto
criMan Inviato 8 Marzo 2022 Inviato 8 Marzo 2022 ho letto solo adesso il 3d; che figura di mela mamma mia! ma che e' sta' roba?
Martin Inviato 9 Marzo 2022 Inviato 9 Marzo 2022 Anche il TG3 notte stava dando la notizia in modo attenuato: Pareva quasi che il sindaco polacco avesse tirato fuori una generica maglietta per gusto della provocazione, il fatto che Salvini l'avesse indossata ed ostentata in più occasioni non faceva parte della notizia. Per fortuna un ospite collegato ha specificato e rimesso le cose nel giusto ordine.
Velvet Inviato 9 Marzo 2022 Inviato 9 Marzo 2022 Anche Mentana ieri ha chiuso il servizio con una mezza pezza
Questo è un messaggio popolare. Guru Inviato 9 Marzo 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 9 Marzo 2022 8 ore fa, lufranz ha scritto: Ho fatto bene a non comprare mai un'Audi. Avresti fatto meglio a non votare mai Lega. 1 2
Velvet Inviato 9 Marzo 2022 Inviato 9 Marzo 2022 Salvini, un clown triste e sconfitto (di G. Ferrara) Nella vita ci sono le occasioni. Il senatore Salvini, in circostanze ormai più che imbarazzanti, ne ha ora una. Si è ficcato dove non doveva, con un atto benevolente ma plateale, esibizionistico, al confine tra Polonia e Ucraina. Confidente nel messaggio su “aiuti e pace”, sfacciato, ha preso posto dopo un viaggio di propaganda pacifista vicino a un sindaco polacco al quale chiedeva un pass per la sua nuova identità di partigiano della pace a due passi da chi ha scatenato la guerra in Europa, e questi gli ha rinfacciato la maglietta con il volto idolatrato di Putin, gliela ha lasciata sul microfono del piccolo podio comune con un gesto raro di disprezzo e di castigo e lo ha abbandonato ai suoi balbettamenti e ai suoi pensieri affranti di reietto della comunità internazionale (...) L’occasione di Salvini è semplice. Ha agito con dabbenaggine, in considerazione piccina del suo interesse di leader rampante del populismo all’italiana, nei confronti di Putin, non con ragionamenti o opzioni politiche ma con il tifo aperto. Ci ha richiamati all’ammirazione per quel tipo d’uomo forte e di potere forte, nei giorni in cui preparava la sua non ricevuta richiesta di pieni poteri per la russificazione politica del governo italiano sulla scia dei Trump e dei Giuliani. A Roma si dice che questi non sono fiaschi che si abbottano. Si possono fare mille giravolte, e si verrà perdonati in nome del realismo, ma non questa: usare sé stessi una volta come simboli di russificazione armata della politica e una volta come colombe della pace presso un confine di dolore in cui si sono rifugiati un milione e duecentomila ucraini, vecchi donne e bambini, in una sola settimana, non è nemmeno tragico o intollerabile, è ridicolo. Se non vuole essere inchiodato alle puntualizzazioni atroci sul suo passato di groupie del capo russo, se vuole riconquistare un minimo di dignità e praticabilità politica, specie in virtù del sospetto documentato che lo scambio morale e materiale con il Cremlino abbia avuto ragioni materiali forti, tra le meno nobili, Salvini dovrebbe imboccare una nuova strada. Sarà dura ritrovare un barlume di credibilità psicologica e etica, dopo questa performance così disinvolta, che impallidisce rispetto alla riscoperta dell’Europa e di Draghi in clima di unità nazionale trasfigurante. L’unico modo di provarci non è una nuova giravolta o battersi il petto, ma esporsi senza pietà per la propria immagine pubblica. Il senatore dovrebbe raccontare per filo e per segno, in termini anche privati e di coscienza, che cosa può essere di devastante, specie per un giovane leader alla ricerca del potere, il perseguimento a ogni costo di una popolarità losca, quanto ci sia di sciocco e prepolitico, di narcisistico e illusorio, in quell’andare e venire tra piazza Rossa e hotel Metropol, fino al viaggio fatale ai confini dell’orrore. Dovrebbe finalmente mostrare un volto che non alluda alla stima infinita di sé, e della sua sciagurata disinvoltura e dabbenaggine, un volto che non sia balbettante come le parole inceppate e la fuga di lato davanti allo scandalo. Dovrebbe dirci che ha finalmente capito non già chi è, il che è sempre misterioso anche per il titolare dell’identità, ma chi è voluto apparire e perché. Solo a questo patto, senza dimenticare, gli sarà consentito di recuperare con fatica uno spazio di persona diverso da quello di un clown triste e sconfitto dalle sue stesse smorfie. 1 1
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