roop Inviato 19 Marzo 2022 Inviato 19 Marzo 2022 Ciao, qualche persona competente e di buon cuore sa dirmi se un' intervento di insufflaggio del tetto non accessibile (a muricci) di una casa singola ha una buona efficacia o non serve a nulla (beh, serve a far prendere un po' d' aria al conto corrente...). Si leggono mirabilie (strano...) ma con i ponti termici come la mettiamo? Escludo il rifacimento della copertura e relativo isolamento causa costi eccessivi dei quali mai e poi mai rientrerei, anche perchè è probabile che tra qualche anno rivenderò l' immobile causa mutate esigenze abitative/familiari. Grazie
audio2 Inviato 19 Marzo 2022 Inviato 19 Marzo 2022 se hai idea di rivendere non so se ti conviene fare qualcosa. la cellulosa può anche andare ma è altamente igroscopica quindi ci sono delle controindicazioni. in un paio di mie case ho pompato nel sottotetto un isolante a base di perlite e cemento, ce ne vuole uno strato spesso, almeno 20/25 cm, per isolare funziona , però pesa quindi devi far valutare la faccenda.
roop Inviato 19 Marzo 2022 Autore Inviato 19 Marzo 2022 @audio2 grazie per la risposta. In realtà non ho preferenze sul materiale da utilizzare. Piuttosto volevo capire se e quanto fosse efficace tale tipo di intervento. Costo/benefici sarebbero poi oggetto di verifica. Ma già sapere che lo ritieni un intervento abbastanza risolutivo mi rincuora,
audio2 Inviato 19 Marzo 2022 Inviato 19 Marzo 2022 se opti per la perlite okkio che sono dei furboni, ci vuole tanta perlite e poco cemento ( non il contrario ) il resto è acqua che fa da reagente, poi si asciuga lentamente però a seconda di che tipo di soffitto hai può gocciolare di sotto per qualche ora, quindi sporca.
Peuceta Inviato 19 Marzo 2022 Inviato 19 Marzo 2022 Potresti impiegare l'isolamento con fibra di cellulosa, adatto per ogni tipo di solaio, grazie alla leggerezza del materiale. La posa dell’isolante avviene direttamente sulla soletta del sottotetto, creando un “materasso” che può avere spessore di 20 – 30 cm ma hai al contempo un peso aggiuntivo molto basso. Purtroppo per i ponti termici non puoi intervenire efficacemente dall'interno. Presumo in ogni caso che già con questo intervento dovresti ridurre notevolmente lo scambio termico con l'esterno sia d'estate che d'inverno. Nella tua zona cerca di trovare qualche rappresentante o qualche agente di commercio di questo materiale economico.
Jack Inviato 19 Marzo 2022 Inviato 19 Marzo 2022 Isolare solo il tetto fa giusto qualcosa e basta. comunque va fatto un calcolino serio su quanto migliorano i consumi energetici raffrontati al costo dell’intervento ed alla condizione dell’immobile nel suo complesso. Interventi spot non organici su non spostano più di tanto i consumi a mio avviso.
roop Inviato 19 Marzo 2022 Autore Inviato 19 Marzo 2022 @Jack Innanzitutto grazie per la risposta. Mi sembra abbastanza lapalissiano che per avere risultati ottimali bisognerebbe isolare tetto (dall' esterno), cappotto ai muri, serramenti e magare isolare anche le fondazioni. Ma spenderei ben più di 100mila euro (la casa sono circa 300 mq), avrei cantieri per mesi e nessuno mi garantisce che le maestranze non facciano cappellate. It's not an option! Ora, ho sempre sentito dire che la maggior fonte di dispersione in un immobile tipo il mio (unifamiliare su due livelli) sia attribuibile al tetto (certo concorrono anche muri e serramenti in maniera paritaria). Visto che il costo dell' insufflaggio è relativo rispetto ad altre tipologie di intervento maggiormente invasive, penso possa essere una discreta soluzione tampone. Se, come viene pubblicizzato, il risparmio energetico fosse di un 20% la cosa starebbe ampiamente in piedi, considerate anche le detrazioni fiscali. Il piano terra lo scaldo più facilmente e d' estate il condizionatore lo accendo raramente. Il piano primo invece ha un delta di temperatura di 2/3 gradi in -/+ (inverno/estate) rispetto a quello inferiore. Ergo, a parità di serramenti e muratura, la prima cosa che mi viene in mente sia discriminante è proprio il tetto. Però, magari, sbaglio.
audio2 Inviato 19 Marzo 2022 Inviato 19 Marzo 2022 8 minuti fa, roop ha scritto: il risparmio energetico fosse di un 20% mi sa che è meno.
roop Inviato 19 Marzo 2022 Autore Inviato 19 Marzo 2022 7 minuti fa, audio2 ha scritto: mi sa che è meno. Mi sa anche a me. Infatti, per quello sono qui a chiedere se c'è qualcuno con maggiori conoscenze o esperienze.
audio2 Inviato 19 Marzo 2022 Inviato 19 Marzo 2022 o chiami un termotecnico e ti fai fare due conti oppure te sai come è messa la casa che caldaia c'è tipo di muratura esposizione, zona climatica vetrature cubatura interna, altezza soffitti devi anche vedere quanto spendi adesso di riscaldamento e pensare cosa vale la pena fare in un' ottica di rivendita futura.
Jack Inviato 19 Marzo 2022 Inviato 19 Marzo 2022 @roop i tuoi sono ragionamenti fatti usando buonsenso ma In questi casi ci vogliono i conti. Il tetto può contare di più ma anche meno sul totale involucro. Dipende dal dettaglio della composizione dell’involucro. Se non è di molti decenni fa dovresti avere il calcolo della legge 10. È un attimo aggiungere l’effetto dell’isolamento del tetto con la cellulosa. Il rischio è che spendi sí poco ma che poco recuperi. Poniamo una relazione lineare col 20% (tanto per semplificare). Paghi 2000 € di gas (ma temo sia di più se stai al nord) e recuperi 400€ di spesa con cui ripagare l’intervento che penso costi sui 2500-3000€. Lo pago in 6-7 anni. Sono d’accordo che un intervento serio non lo pagheresti mai. Ci sono in mezzo, ho tre case in superbonus più la mia su cui faró interventi miei di FV e PdC perché è decentemente già isolata Ecco due conti su FV e PdC li farei insieme al tetto perché lí carne ci può essere ma devi capirne sennò ti sti tempi ti stuprano.
roop Inviato 20 Marzo 2022 Autore Inviato 20 Marzo 2022 @audio2 @Jack La casa è dei primi anni 80, ed essendo singola è esposta da tutti i lati. muratura classico bimattone e intercapedine d' aria (o almeno credo), serramenti in vetrocamera (non troppo moderni...), zona climatica E, caldaia a doppia condensazione fatta da poco, termosifoni in ghisa, classe energetica E. L' isolamento del tetto serve cmq molto anche (soprattutto) d' estate, non solo d' inverno (minor uso di condizionatori). Come dicevo tra piano terra e primo ci sono sempre 2/3 gradi di differenza. Cos' altro potrebbe essere se non il tetto a fare la differenza? Fotovoltaico avevo già in mente di farlo (ma solo 6 kw) ma lo vedo più come un investimento che una risoluzione dei problemi di scarsa efficienza (d' inverno non coprirebbero il fabbisogno energetico, specie in caso di pompa di calore). Pdc e termosifoni in ghisa? Anche no. Se con la caldaia normale imposto una temperatura di mandata a 40 45 gradi non riesco a scaldare, quindi se metto la pdc che lavora in quel range di temperatura vuol dire consumare per avere lo stesso risultato. Mi sa che prendo una bella stufa a legna 🤣
audio2 Inviato 20 Marzo 2022 Inviato 20 Marzo 2022 56 minuti fa, roop ha scritto: Cos' altro potrebbe essere se non il tetto a fare la differenza? infatti può essere una soluzione relativamente semplice, chiedere dei preventivi costa anche poco. se nel secondo piano hai i soffitti alti puoi anche pensare di pannellarli dall' interno, per funzionare funziona ma ci sono delle controindicazioni anche li.
Jack Inviato 20 Marzo 2022 Inviato 20 Marzo 2022 @roop sei sufficientemente esperto sulle questioni. Il discorso correttissimo su pdc e caloriferi in ghisa fanno capire che non ti sei fatto impapocchiare da sedicenti esperti di settore 😁 e se hai testato il funzionamento a 40-45 gradi hai fatto la cosa giusta. Però, però... 1. intercapedine, verificalo immantinente con un piccolo carotaggio su un punto del muro esterno dove poi si guarisce senza troppo patema il foro. Basta una telecamerina ed un cell o pc, pochi euro su amazon 2. se hai l’intercapedine, stesso trattamento del tetto ma con poliuretano (googla per il sistema). Ti fanno due fori in posizione strategica parete per parete e insufflano il coibente, 4-5 cm di PU fanno parecchio, 3. Due casi: cambi i termosifoni aumentandone di un 20-25% la superficie (si può sempre fare se si vuole facilmente) o si fa un radiante a pavimento col sistema fresato, che si può fare stanza per stanza in due giorni. 4. metti pdc e FV anche con 6kw vai bene 3 la pdc da 9-12 kw termici e 3 il resto ma una volta calda la casa la pdc non assorbe certo 3kw... con il 50% ed in scambio sul posto senza quasi inutili batterie Il tutto anche po’ alla volta negli anni, iniziando dalla coibentazione e dall’aumento delle superfici di immissione del calore così da portare la T dell’acqua sotto il livello a cui la caldaia condensa davvero (10-12% di risparmio solo per questo) Altra cosa importante: gestione della t interna con sonda interna e curva climatica buttando via lo stupido termostato. T giorno 21° (ma coi caloriferi purtroppo ci vuole un po’ di più) e 19° di notte, anche 20. Al più 20° nelle fasce di non occupazione se di almeno tre quattro ore durante il giorno (ma meglio no). Quest’anno con st’inverno gelido ho consumato il 12% meno e con migliore confort. Insomma ci devi lavorare ma carne ce n’è Ps se la casa è in un luogo commercialmente vivo, dove c’è compravendita insomma, metà dell’investimento lo recuperi in 7-8 anni (FV più PDC cubano bene sul totale) e metà minimo sul valore della casa quando in ipotesi la venderai, non fosse altro che per il fatto che una casa a bassi consumi si venderà le altre molto molto meno. Ormai è come per le auto, c’è il nuovo, il ben tenuto e l’usato da rottamazione che vale poco più del terreno. Secondo me e mia esperienza 1
roop Inviato 20 Marzo 2022 Autore Inviato 20 Marzo 2022 @Jack Grazie per i numerosi consigli, sempre ben accetti. Trovo un po azzardato il paragone case ed auto. Come dicono gli ammerigani quello che fa vendere una casa sono tre cose: location, location, location. Una casa super efficiente ma fuori prezzo la vendo solo a qualche sodale di Greta Thunberg dopo anni. Specie se, come nel mio caso, insiste su di un quartiere residenziale di un paesino.
Jack Inviato 20 Marzo 2022 Inviato 20 Marzo 2022 @roop forse in tutto il mio ciarlare si è perso ma c’era la premessa : “se la casa è in un luogo commercialmente vivo, dove c’è compravendita insomma”… altrimenti l’efficientamento non si paga, lo so. il resto puoi valutarlo solo tu.
domenico80 Inviato 21 Marzo 2022 Inviato 21 Marzo 2022 @roop non ho ben capito cosa tu intenda con < insufflaggio del tetto > Se ti riferisci ad una colata di materiale isolante sul solaio del sottotetto esistono alternative rapide ed economiche oltrechè non invasive io lo feci ed i risultati sono ottimi , anche se ricorsi ad un controsoffitto , ma , nel tuo caso , se ho ben capito , avresti circa lo stesso risultato Mi riferisco alla stesura dell'Over-all , un rotolo simile millebolle da imballaggio , in versione sia termica che acustica , lavoro che puoi fare anche tu , lavoro in sè assai banale L'azione è semplice : riflette esterno esterno il calore estivo riflette interno interno il calore invernale del riscaldamento Insomma , ottieni la stratificazione delle temperature nei locali sottostanti e non scaldi il tetto
audio2 Inviato 21 Marzo 2022 Inviato 21 Marzo 2022 scusate se mi intrufolo con una questione mia, ma che può servire anche all' opener: qualcuno qui ha già provato dei cappotti corazzati a basso spessore ( sui 2 cm ) prefiniti da posare in opera e fine del discorso ? potrebbe anche essere una soluzione, ma ho dubbi su risultati e affidabilità. grazie.
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