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Melius Club

Rubli per gas [thread unico sul gas]


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Inviato
8 ore fa, ClasseA ha scritto:

Togli " in Russia" e metti " parecchi forumers di melius club" stiano rimediando... 

Veramente sul campo di battaglia l’esercito russo sta rimediano pessime figure, sta facendo la fine di Golia contro Davide.

Inviato
8 ore fa, ClasseA ha scritto:

Gli ultimi sviluppi mi confermano quanto già avevo correttamente detto in precedenza dal momento che Gazprombank domandera' rubli e offrirà euro sul mercato delle valute  per effettuare il pagamento a Gazprom in rubli. In tal modo sosterrà il valore di cambio del rublo che peraltro è già tornato ai valori pre operazione militare pari a 82 rubli per un dollaro dopo aver toccato i 140 per un dollaro.

https://amp24.ilsole24ore.com/pagina/AErJn9NB

Si certo, ora però vedremo

cosa accadrà quanto la Russia chiuderà le forniture perché la UE non accetterà la modifica unilaterale del contratto e l’imposizione di pagare in rubli e soprattutto cosa accadrà all’economia nel momento in cui non solo dollari ed euro non verranno più usati per pagare il gas, ma in Russia non arriverà più moneta “pesante”, dando il colpo di grazia all’economia russa ed al rublo.

Inviato

 

L’ultimatum (ambiguo) di Putin «Rubli o stop alle forniture»

Il pagamento potrà avvenire attraverso un doppio conto Colloquio tra Draghi e il cancelliere Scholz. Gli Usa preleveranno un milione di barili di petrolio al giorno dalle riserve strategiche

Corriere della Sera

1 Apr 2022

Di Federico Fubini

 

....

Secondo l’ordine di Putin ogni «compratore estero» dovrebbe aprire due conti presso Gazprombank, l’istituto di Stato che intermedia gli acquisti perché esente dalle sanzioni. Un conto sarebbe in euro, l’altro in rubli. Il compratore europeo verserebbe euro sul proprio conto presso Gazprombank, la quale li venderebbe in cambio di rubli sulla Borsa di Mosca, per poi depositare la somma sul secondo conto del compratore: quello in rubli. A quel punto il pagamento passerebbe dal conto in rubli del compratore (la compagnia occidentale) al conto in rubli del venditore (Gazprom), in cambio dei volumi di gas stabiliti.

L’intero ingranaggio sembra disegnato per non cambiare niente, ma salvare la faccia a tutti: Putin otterrebbe i pagamenti «in rubli», come aveva promesso il 23 marzo; gli europei invece potrebbero continuare a pagare in euro come previsto dai contratti, senza però toccare la valuta di Mosca. 

 

Il 25/3/2022 at 10:29, wow ha scritto:

ma veramente non riusciamo a capirci su questo?

La banca centrale in un caso riceve valuta pregiata e compra rubli per sostenerlo, in un altro riceve rubli, sempre rubli si ritrova in queste condizioni, ma deve comprare valuta pregiata per acquistare merci e pagare interessi.

Allora, cari economisti di melius ?

A parte il fatto che parlavo di banca centrale russa, mentre il giochetto delle tre carte lo farà Gazprom bank, cosa cambia? 

 

Inviato
10 ore fa, ClasseA ha scritto:

Gli ultimi sviluppi mi confermano quanto già avevo correttamente detto in precedenza dal momento che Gazprombank domandera' rubli e offrirà euro sul mercato delle valute  per effettuare il pagamento a Gazprom in rubli. In tal modo sosterrà il valore di cambio del rublo che peraltro è già tornato ai valori pre operazione militare pari a 82 rubli per un dollaro dopo aver toccato i 140 per un dollaro.

Quindi i russi per sostenere il rublo fanno esattamente quello che facevano anche prima. 

Ricevevano valuta pregiata e la usavano per pagare interessi per le loro obbligazioni in euro e dollari e per comprare merci all'estero. Vendendo valuta pregiata sostenevano il rublo. 

Adesso ricevono valuta pregiata e la convertono in rubli. 

A te il prossimo Nobel per l'economia. 

Se scopri il moto perpetuo ti danno anche quello per la fisica... 

🤣

  • Melius 2
Inviato

comunque la propaganda russa funziona alla grande

Inviato

La propaganda funziona finche’ non e’ smentita dai fatti che per le persone comuni sono gli scaffali vuoti 

Inviato

Faremmo cosi’ anche con la lira. Chi vuole ferrari deve aprire un doppio conto e pagare la ferrari in lire per sostenere il corso di questa. E cosi’ l’albergo di positano.

 

Inviato
3 ore fa, wow ha scritto:

Allora, cari economisti di melius ?

A parte il fatto che parlavo di banca centrale russa, mentre il giochetto delle tre carte lo farà Gazprom bank, cosa cambia?

Non è la stessa cosa perché come ho provato a dire più volte la banca centrale non può intervenire non essendo soldi sui 

A parte il fatto che trovo la cosa improponibile...

Dovremmo aprire 2 conti e fare transitare i soldi da un conto all'altro scambiando euro in rubli 

È la stessa cosa che pagare direttamente in rubli visto che dovremmo farlo noi, o meglio incaricare la banca di farlo 

Non è che possano spostare soldi loro sui nostri conti a nostra insaputa 

Inviato
38 minuti fa, Cano ha scritto:

Non è la stessa cosa perché come ho provato a dire più volte la banca centrale non può intervenire non essendo soldi sui 

fermo restando cosi le cose, il risultato è che tu paghi in euro o dollari e loro ricevono rubli.

Che è la stessa cosa che succedeva prima.

Mi pare inutile girarci intorno.

Il soggetto che fa la conversione (Gazprom o Russian National Bank) è un  dettaglio per voi economisti che nulla toglie o aggiunge al merito della discussione.

Come pare resti un dettaglio il fatto che precedentemente (e probabilmente anche adesso) Gazprom era costretta a convertire l'80% delle entrate in valuta pregiata in rubli.

Analogamente, dal punto di vista strettamente contabile, se fossimo noi a pagare in rubli il corrispettivo fissato in contratto in euro.

I russi, con la valuta pregiata che forniamo loro, possono fare quello che vogliono, tra cui comprare rubli.

Lo sto dicendo da quando abbiamo iniziato questa discussione. 

Sarebbe stato differente se avessero preteso di pagare le forniture in rubli sulla base di un prezzo di contratto fissato originariamente in dollari (o euro) e convertito in rubli. In quel modo ci saremmo accollati il rischio cambio, ma si sarebbe trattato di un ulteriore arbitrio su un arbitrio, però insostenibile in caso di arbitrato internazionale, peraltro invocato dai russi per causa di forza maggiore.

E' chiaro che visto il soggetto, tutto è possibile, anche che pretendano che si vada a lavare i piatti nelle loro dacie. 

Inviato
1 ora fa, Cano ha scritto:

Non è che possano spostare soldi loro sui nostri conti a nostra insaputa 

è tutta una procedura fittizia. Tu depositi dollari o euro, poi autorizzi l'acquisto di rubli, loro li depositano nel secondo conto e Putin è contento.

Qualcuno paventa giochetti sulla valuta nel lasso di tempo tra il primo deposito e la conversione, ma mi pare improbabile, fermo restando che, nel momento in cui si mette in discussione un contratto in essere, può succedere di tutto, ma restiamo nel campo degli ulteriori arbitri.

Gazprom, non ha alcun interesse a perdere credibilità in questo senso tanto è vero che pare che queste nuove procedure debbano entrare in vigore alle prossime scadenze di maggio. 

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Inviato
4 ore fa, wow ha scritto:

Secondo l’ordine di Putin ogni «compratore estero» dovrebbe aprire due conti presso Gazprombank, l’istituto di Stato che intermedia gli acquisti perché esente dalle sanzioni. Un conto sarebbe in euro, l’altro in rubli. Il compratore europeo verserebbe euro sul proprio conto presso Gazprombank, la quale li venderebbe in cambio di rubli sulla Borsa di Mosca, per poi depositare la somma sul secondo conto del compratore: quello in rubli. A quel punto il pagamento passerebbe dal conto in rubli del compratore (la compagnia occidentale) al conto in rubli del venditore (Gazprom), in cambio dei volumi di gas stabiliti.

l'ho scritto ieri e non mi ricordo chi su Melius.. prima dell'articolista..

perche' c'e' chi diceva il contrario??

 

Inviato

 

Sfidare i rubli. Un report segreto del governo spiega perché rinunciare al gas russo non è un tabù (e non è neanche una cattiva idea)

Il Foglio Quotidiano

1 Apr 2022

Se la parola “gas” fosse un acronimo, le tre lettere che la compongono coinciderebbero con un concetto che più passa il tempo e più risulta evidente: la Grande Autobiografia dello Stato. Il gas è la grande autobiografia di uno stato, e se volete di una nazione, per questioni che riguardano il passato, il presente e il futuro. Il presente è quello che sappiamo e si lega alla giravolta fatta ieri da Vladimir Putin. Due giorni fa, nel corso del colloquio con Mario Draghi, il presidente russo ha detto al capo del governo italiano che “i contratti esistenti rimangono in vigore” e dunque chi paga in euro di fatto continuerà a pagare in euro. Ieri, però, Putin si è rimangiato la parola (anche se non è proprio così: andate a pagina tre). Ha detto che i paesi che potranno non pagare in rubli saranno solo quelli che verranno scelti dalla Russia. E ha costretto molti paesi europei a fare un passo verso la direzione imboccata due giorni fa dalla Polonia, che ha annunciato un embargo sul carbone russo entro maggio e sul petrolio e sul gas entro dicembre. Il gas è la grande autobiografia di uno stato sia per misurare le tensioni del presente (è più dipendente l’europa dal gas russo o la Russia dai soldi europei?), sia per ricordare le ipocrisie del passato (esiste in Italia un solo partito che abbia fatto qualcosa per combattere le politiche nimby e spingere così il nostro paese verso una sua indipendenza energetica?), sia per monitorare il coraggio dell’europa (che cosa si aspetta a fissare per il gas un price cap, un massimale sui prezzi del gas?), sia per mettere a fuoco le trasformazioni della globalizzazione (meno gas dalla Russia, più gas dagli Stati Uniti), sia per osservare fino a che punto i paesi che lottano per difendere la libertà dell’ucraina (e quella dell’europa) sono disposti a usare non solo le armi da fuoco ma anche quelle della creatività. Ecco. Ma cosa si intende quando ci si immagina di armarsi di creatività, di fronte alle minacce sul gas? Significa fare una cosa semplice: non aver paura di rinunciare al gas russo e prepararsi a fare ciò che ieri hanno annunciato di essere pronte a fare Germania e Francia. Ovverosia: non considerare più un tabù il blocco dell’importazione di gas e petrolio dalla Russia. Problema: si può fare? Sì, si può fare. Lo dice il buon senso? No: lo dice un report interno commissionato dal governo alle sue società partecipate specializzate in energia. E cosa dice quel report? Il report è lungo 120 pagine e a pagina 39 si rompe un tabù. E si dice che sì: rinunciare al gas russo, anche nell’anno in corso, non sarebbe un dramma. L’italia, allo stato attuale, con il blocco delle importazioni di gas dalla Russia, “non sarebbe in grado di soddisfare la domanda di energia nel prossimo inverno e avrebbe autonomia fino a ottobre”. E in caso di condizioni climatiche rigide, la carenza di gas potrebbe avere un impatto sul nostro fabbisogno a luglio. Dunque, che fare? I numeri sono questi (e riguardano un piano di dodici mesi). Il gas da recuperare per fare a meno del gas russo nel prossimo anno è stimato tra i 20 e i 27 miliardi di metri cubi. La produzione interna può aumentare di un miliardo. Le importazioni di gas possono aumentare tra 5 e 10 miliardi soprattutto dal Nordafrica. Le importazioni di Gnl (gas naturale liquefatto) possono arrivare fino a 5 miliardi. La riduzione di un grado nel riscaldamento delle nostre case può portare a un risparmio di un miliardo di metri cubi. La riduzione volontaria dei consumi delle imprese industriali, “cinque giorni al mese durante il periodo invernale”, potrebbe far risparmiare 20 milioni di metri cubi al giorno e porterebbe a un risparmio di un miliardo all’anno. La riduzione dell’illuminazione pubblica nel corso della notte, con un allineamento alla media Ue dei consumi, farebbe risparmiare un altro miliardo. Le attivazioni delle centrali a carbone infine offrirebbero 5 miliardi. Sfidare il gas russo si può. Non è un tabù. Non è impossibile. Nonèun’utopia. Eforse smettere di finanziare Putin e la sua guerra non è neppure una cattiva idea, no?

 

Inviato
24 minuti fa, wow ha scritto:

Il soggetto che fa la conversione (Gazprom o Russian National Bank) è un  dettaglio per voi economisti che nulla toglie o aggiunge al merito della discussione.

Come pare resti un dettaglio il fatto che precedentemente (e probabilmente anche adesso) Gazprom era costretta a convertire l'80% delle entrate in valuta pregiata in rubli.

pensa come saranno arrabbiati gli oligarchi che non possono mandare dollari e euro off shorrrrrrrrr ma devono convertirli in rubli con il rischio che diventino carta straccia.

 

 

Inviato
1 ora fa, peng ha scritto:

comunque la propaganda russa funziona alla grande

confermo.

 

Inviato
32 minuti fa, wow ha scritto:

fermo restando cosi le cose, il risultato è che tu paghi in euro o dollari e loro ricevono rubli.

Che è la stessa cosa che succedeva prima.

Mi pare inutile girarci intorno.

Se dovessimo  aprire 2 conti saremmo noi a convertirli 

Loro lo avranno magari fatto per la quota di partecipazione statale 

Inviato
28 minuti fa, wow ha scritto:

è tutta una procedura fittizia. Tu depositi dollari o euro, poi autorizzi l'acquisto di rubli

Appunto 

Che è la stessa cosa che pagare in rubli 

Per come è descritta l'operazione, se vero, i conti sono nostri e loro si comportano come qualsiasi ente energetico che ti preleva i soldi addebitando un rid alla scadenza 

Inviato
13 minuti fa, criMan ha scritto:

pensa come saranno arrabbiati gli oligarchi che non possono mandare dollari e euro off shorrrrrrrrr ma devono convertirli in rubli con il rischio che diventino carta straccia.

Sicuramente non saranno contenti ma possono tranquillamente andare sul mercato e scambiarli con la valuta che preferiscono 

Inviato
1 ora fa, Cano ha scritto:

Sicuramente non saranno contenti ma possono tranquillamente andare sul mercato e scambiarli con la valuta che preferiscono 

i rubli sono una moneta agognata dagli operatori, non vedono l'ora di averne e dare in cambio valuta pregiata. 😄 


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