wow Inviato 2 Aprile 2022 Autore Inviato 2 Aprile 2022 9 minuti fa, gemoi ha scritto: oligarchi compreranno sempre dove, come è quando gli pare. Per Putin il vero problema è quello di alimentare il consenso della popolazione non facendogli trovare gli scaffali vuoti. Non è il problema dei soli oligarchi, ma di una vasta borghesia urbana e dei giovani Gli scaffali non li possono riempire i cinesi o gli indiani, triangolando la bottiglia di prosecco, la nike, o l'aifon.
maurodg65 Inviato 2 Aprile 2022 Inviato 2 Aprile 2022 Giusto per capire di cosa si parla e come funzioni gli scambi internazionali, gli scambi con la Cina si fanno prevalentemente con la moneta cinesi, il renminbi. https://www.lavoce.info/archives/93457/russia-e-cina-alleate-per-forza/ “…Eppure, si teme in misura crescente una virata della Russia verso la Cina, sul fronte finanziario e commerciale. Secondo i dati della Banca Mondiale e delle Nazioni Unite sul commercio internazionale, per effetto delle sanzioni in vigore dal 2014, la Cina è emersa come la più grande destinazione per l’export russo. Il timore pertanto è che le nuove sanzioni spingano ancor di più la Russia ad approfondire i suoi legami con Pechino nel tentativo di aggirare le restrizioni, in particolare gli scambi commerciali non denominati in dollari, come suggerito da Harry Broadman, un ex negoziatore commerciale degli Stati Uniti e funzionario della Banca Mondiale con esperienza in Cina e Russia. Già ben oltre la metà del commercio sino-russo avviene in renminbi, quindi non sarà bloccato dalle sanzioni, e ci si deve aspettare che la Cina rinforzi il canale dei pagamenti in renminbi. Va in questa direzione l’accordo strategico Russia-Cina stretto a Pechino durante le recenti Olimpiadi invernali: aiuterà Mosca ad alleggerire la pressione delle sanzioni.
maurodg65 Inviato 2 Aprile 2022 Inviato 2 Aprile 2022 P.S. Sempre dal link qui sopra, la come paga il gas russo non in dollari ma in euro: Un altro esempio di sostegno cinese a Putin è il contratto trentennale firmato il mese scorso dalla statale Gazprom per fornire gas naturale al nord-est della Cina dall’Estremo Oriente russo. Le due parti hanno concordato che il pagamento sarà in euro per ridurre l’uso di dollari, la valuta comunemente usata nei mercati delle commodities. Tuttavia, per nostra fortuna, è molto meno rapido e agevole una distorsione dei flussi di export di gas dall’Europa verso la Cina, come spiega Alicia Garcia Herrero.
Cano Inviato 2 Aprile 2022 Inviato 2 Aprile 2022 26 minuti fa, maurodg65 ha scritto: Eppure, si teme in misura crescente una virata della Russia verso la Cina, sul fronte finanziario e commerciale. Secondo i dati della Banca Mondiale e delle Nazioni Unite sul commercio internazionale, per effetto delle sanzioni in vigore dal 2014, la Cina è emersa come la più grande destinazione per l’export russo. Il timore pertanto è che le nuove sanzioni spingano ancor di più la Russia ad approfondire i suoi legami con Pechino nel tentativo di aggirare le restrizioni, in particolare gli scambi commerciali non denominati in dollari, Esatto È da un po' che russia e cina stanno collaborando contro il biglietto verde e lo stanno facendo tuttora Questa cosa non ha un peso marginale in questa crisi
extermination Inviato 2 Aprile 2022 Inviato 2 Aprile 2022 Ma qualcuno di voi pensa davvero che la Russia abbia davanti a sé anni ed anni di sanzioni, ogni sorta di restrizione ed isolamento economico da parte dei cosiddetti paesi " civili"? Ma non diciamo boiate!
Panurge Inviato 2 Aprile 2022 Inviato 2 Aprile 2022 Si collaborano, ma è un po' come la lotta della pepsi contro la coca cola.
Cano Inviato 2 Aprile 2022 Inviato 2 Aprile 2022 12 minuti fa, extermination ha scritto: Ma qualcuno di voi pensa davvero che la Russia abbia davanti a sé anni ed anni di sanzioni, ogni sorta di restrizione ed isolamento economico da parte dei cosiddetti paesi " civili"? Non converrebbe a nessuno O meglio...agli usa
newton Inviato 2 Aprile 2022 Inviato 2 Aprile 2022 Anche perché l'occidente sta spiegando bene a tutti che il problema non è la russia ma putin. Quindi gli interessi convergenti hanno un obiettivo chiaro. Non semplice ma nitido, cosa che differenzia la situazione attuale da quella della guerra fredda.
wow Inviato 2 Aprile 2022 Autore Inviato 2 Aprile 2022 Le sanzioni sono sempre delle misure di breve periodo (escluso Cuba) finalizzate ad un cambio di regime o di atteggiamento. Analogamente non si può pensare che una volta conclusa la guerra, eventualmente con un trattato che lascia invariato il quadro politico russo, torni tutto come prima, chi ha avuto, ha avuto.
mozarteum Inviato 2 Aprile 2022 Inviato 2 Aprile 2022 Una guerra costa. Un semplice javelin (la panda dei missili a spalla) costa quanto una bella automobile e serve -sperando che vada a segno- a un solo modesto obiettivo. L’ucraina (probabilmemte sovrastimando) parla di dieci miliardi al giorno. Non ho nessun elemento al riguardo. Ma qualche centinaio di milioni in armi certamente. Quindi una guerra non puo’ durare molto in condizioni di isolamento economico e finanziario, anche perche’ la spesa militare non esaurisce il fabbisogno di uno stato di forte impronta pubblica. Quindi se la Cina non appoggia la Russia, le munizioni reali ed economiche tenderanno a flettere col tempo. Il tempo e’ dalla parte della Russia fino a un certo punto, la partita Putin deve chiuderla in qualche modo
Coltr@ne Inviato 2 Aprile 2022 Inviato 2 Aprile 2022 1 ora fa, mozarteum ha scritto: Quindi se la Cina non appoggia la Russia se non lo sta gia facendo
maurodg65 Inviato 3 Aprile 2022 Inviato 3 Aprile 2022 https://www.instagram.com/p/Cb3BOo-OwoR/?utm_medium=copy_link
criMan Inviato 5 Aprile 2022 Inviato 5 Aprile 2022 mi ricollego su questa discussione che riguarda indirettamente anche la gestione della liquidita' da parte dello stato Russo, alla luce delle sanzioni del mondo occidentale. NEW YORK/WASHINGTON, 5 aprile (Reuters) - Gli Stati Uniti hanno impedito lunedì al governo russo di pagare ai detentori del suo debito sovrano più di 600 milioni di dollari dalle riserve detenute presso le banche statunitensi, in una mossa destinata ad aumentare la pressione su Mosca e a erodere le sue partecipazioni in dollari. Sotto le sanzioni messe in atto dopo che la Russia ha invaso l'Ucraina il 24 febbraio, le riserve di valuta estera detenute dalla banca centrale russa presso le istituzioni finanziarie statunitensi sono state congelate. Ma il Dipartimento del Tesoro aveva permesso al governo russo di utilizzare quei fondi per effettuare pagamenti di cedole sul debito sovrano denominato in dollari caso per caso. Lunedì, quando il più grande dei pagamenti era dovuto, incluso un pagamento del capitale di $ 552,4 milioni su un'obbligazione in scadenza, il governo degli Stati Uniti ha deciso di tagliare l'accesso di Mosca ai fondi congelati, secondo un portavoce del Tesoro degli Stati Uniti. La mossa aveva lo scopo di costringere Mosca a prendere la difficile decisione se avrebbe usato i dollari a cui ha accesso per i pagamenti sul suo debito o per altri scopi, incluso il sostegno al suo sforzo bellico, ha detto il portavoce. "La Russia deve scegliere tra il drenaggio delle rimanenti preziose riserve in dollari o nuove entrate in arrivo, o il default", ha detto il portavoce. .... La Russia ha i mezzi per pagare dalle riserve, dal momento che le sanzioni hanno congelato circa la metà di circa 640 miliardi di dollari in riserve auree e in valuta estera della Russia. Ma un ritiro aggiungerebbe pressione proprio mentre gli Stati Uniti e l'Europa stanno pianificando nuove sanzioni questa settimana per punire Mosca per le uccisioni di civili in Ucraina. . . "Quello che stanno fondamentalmente legando per fare è forzare la mano e mettere ancora più pressione su (per esaurire) le riserve di valuta estera a casa", ha detto David Wolber, un avvocato di sanzioni presso Gibson Dunn a Hong Kong. "Se devono farlo, ovviamente ciò toglie alla Russia la capacità di usare quei dollari per altre attività, in sostanza per finanziare la guerra". Potrebbe anche mettere sotto pressione le richieste russe di essere pagati rubli per il gas da parte dei clienti europei, ha aggiunto. Mentre la Russia non è in grado di accedere ai mercati internazionali dei prestiti a causa delle sanzioni, un default le impedirebbe di accedere a quei mercati fino a quando i creditori non saranno completamente rimborsati e qualsiasi caso legale derivante dal default non sarà risolto.
maurodg65 Inviato 11 Aprile 2022 Inviato 11 Aprile 2022 Ritornando sulle questioni legate alla stato di salute dell’economia russa sotto sanzioni, uno spaccato di ciò che sta accadendo all’economia reale russa proprio mentre le discussioni si concentravano sul valore nominale del rublo tenuto “alto” con degli “artifici finanziari” legati al tentativo di far pagare il gas e delle materie prime russe esportate in rubli: https://24plus.ilsole24ore.com/art/guerra-economica-via-russia-piu-600-multinazionali-AEdHFEQB Guerra economica: via dalla Russia più di 600 multinazionali È un fenomeno senza precedenti. Che quanto e forse più delle sanzioni governative stringe oggi l’embargo attorno a Vladimir Putin 10 aprile 2022 Sono più di 600 le multinazionali che hanno deciso e annunciato uscite, totali o parziali, dalla Russia da febbraio. Nei più diversi settori, da petrolio e hamburger a tech e media, da banche a contabilità. Da Exxon Mobil e BP a McDonald’s, da Citigroup ai re delle carte di credito, da McKinsey e Bain fino a Apple e Disney. ….
maurodg65 Inviato 11 Aprile 2022 Inviato 11 Aprile 2022 …e sempre sul discorso gas e sanzioni quello che, pur non essendo un sondaggio in piena regola, ha coinvolto molti più cittadini di quanto non faccia realmente un sondaggio e che da uno spaccato del paese un po’ diverso dalla narrazione riportata da molti media e da quanto si legge anche in queste pagine a firma di molti: https://www.ilsole24ore.com/art/sanzioni-russia-oltre-4-cinque-disponibili-ridurre-consumi-energetici-AEW53EQB Sanzioni alla Russia, oltre 4 italiani su 5 disponibili a ridurre i consumi energetici Oltre 6mila follower della pagina LinkedIn del Sole 24 Ore in larga maggioranza si sono detti disposti ad abbassare le temperature di casa, ridurre la corrente elettrica e usare di meno la propria auto Ucraina, Draghi: "Pronti a ulteriori passi per sanzioni Russia, anche su energia" Oltre 4 italiani su cinque sono disponibili a ridurre in misura rilevante i propri consumi energetici, come conseguenza delle sanzioni alla Russia. L'83% di chi ha partecipato al sondaggio pubblicato sulla pagina LinkedIn del Sole 24 Ore si è detto risposto a ridurre i consumi in tema di energia elettrica, il carburante per la propria auto oltre che il riscaldamento o il raffrescamento della propria abitazione. Nel dettaglio, il 43% si dice disponibile a ridurre i consumi energetici del 30% circa, mentre un altro 40 per cento asserisce di esser disposto a tagliarli del 10%. Il 16% delle persone che hanno partecipato al sondaggio ha invece dichiarato di non avere in previsione una modifica dei propri consumi energetici, mentre il 2% prevede di aumentare nel prossimo futuro l’uso dell’auto, della corrente elettrica e dei consumi per riscaldamento o raffrescamento della propria abitazione. Un risultato che, almeno negli intenti, conferma come gli italiani siano pronti ad accettare di adattarsi alle conseguenze che il conflitto in Ucraina sta generando per l'approvvigionamento energetico, in ragione delle crescenti sanzioni che l'Ue ha imposto a Mosca. Le intenzioni espresse Anche se è appena il caso di sottolineare che l'espressione della propria intenzione non corrisponde direttamente a un conseguente comportamento. E alla prova dei fatti è probabile che una fetta di quell'83%, messa alle strette, non partecipi davvero a un “sacrificio energetico”. Ma l’esito del sondaggio proposto dalla redazione del Sole 24 Ore alla propria community di follower che ci leggono su LinkedIn, non lascia adito a dubbi: Alla rilevazione hanno partecipato 6.466 follower della nostra pagina, è stata vista da circa 250mila lettori e ha generato diverse decine di commenti ad opera di una community che si è espressa in materia. Numeri che confermano come venga percepito il legame tra i comportamenti individuali e dipendenti dalle esigenze personali e il contesto in cui ci si muove, condizionato dalle conseguenze del conflitto in Ucraina che, com'è noto, ha portato la Ue a imporre diversi pacchetti di sanzioni per quanto riguarda il gas proveniente dalla Russia, con inevitabile dibattito interno sulle conseguenze del caso.
wow Inviato 14 Aprile 2022 Autore Inviato 14 Aprile 2022 Questi sono quelli che volevano chiuderci il gas e facevano tante storie sulle modalità di pagamento? 1
Coltr@ne Inviato 14 Aprile 2022 Inviato 14 Aprile 2022 @wow Sarà uno stro,,, figlio di buona donna, di certo non è pazzo, se la prepara da anni e gli paghiamo noi (europa) tutti i costi, mi sto convincendo sia geniale stu figlio e ndrocchia https://www.rai.it/programmi/report/inchieste/Gas-una-storia-damore-e-di-guerra-9fca9f91-0336-46ae-ad7c-ff1de4ac6ca3.html https://www.rai.it/programmi/report/inchieste/Gas-non-olet-b05f5bee-a661-4fde-b49e-2c4a0dcde0e4.html
Messaggi raccomandati