Gaetanoalberto Inviato 20 Giugno 2022 Inviato 20 Giugno 2022 6 ore fa, Cano ha scritto: quali fossero le 7 sorelle Infatti fratello Eni è stato il primo ad aprire il conto in rubli: pare scemo Draghi, che vorrebbe perseguire il prezzo unico al ribasso, ma non lo seguono sempre per bottega. Però non è servito ugualmente, perché hanno tagliato il 50%. In Libia abbiamo trovato l'opposizione di Haftar russo: non dimentichiamo chi lo ha armato e contro chi. Hanno fatto la guerra a chi appoggiavamo noi, per prendere il controllo di risorse su cui l'Italia è l'Eni avevano un peso determinante. Di questo non parliamo: cioè del fatto che i buonisti russi hanno appoggiato i cattivi sostenuti dagli italiani per fregarci fin sotto casa. Perché sono lí, sotto casa, non a 2800 chilometri. Ed in Libia non si muore, grazie al cielo, perché Maometto li mette subito nei verdi pascoli di Allah. Resto del parere che non siamo noi, che abbiamo tutto l'interesse alla pace, a volere le guerre. Non è che l'Italia vada in giro a fomentare disordini, ed ha sempre fatto politiche di pace. Sono le 70 sorelle che fanno le guerre. A quel punto, vieni trascinato tuo malgrado. Puoi stare con i piedi in due scarpe, ed essere marginalizzato, oppure far finta di partecipare, ed essere marginalizzato, oppure avere un ruolo attivo, ed almeno ci hai provato. Questo ha fatto Mattei. Non sappiamo bene cosa sia successo, forse nulla, ma di sicuro aveva capito l'importanza dell'energia e ha dato all'Italia un peso di cui ancora oggi fruiamo attraverso l'Eni, che non è l'ultima arrivata. Io cercherei di non trovarmi spiazzato.
maurodg65 Inviato 20 Giugno 2022 Inviato 20 Giugno 2022 https://www.repubblica.it/esteri/2022/06/20/news/blocco_di_kaliningrad_si_riaccende_la_tensione_europarussia-354732012/amp/ Blocco di Kaliningrad, la Lituania applica le sanzioni. Si riaccende la tensione Europa-Russia 05 Maggio 2022 Un ufficiale della dogana russa nel porto commerciale di Baltiysk, nella regione di Kaliningrad (reuters) La fortezza sotto assedio apre un nuovo fronte di tensione. Kaliningrad, il pezzo di terra russa incastrato in mezzo ai Paesi della Nato e caposaldo strategico sul Baltico, da tre giorni è tornato al centro del confronto tra il Cremlino e l'Occidente. La Lituania infatti ha deciso di bloccare il trasferimento via ferrovia di una lunga lista di beni sottoposte alle sanzioni europee. Da venerdì le autorità di Vilnius vietano l'importazione e l'esportazione di metalli, materiali da costruzione, carbone e apparati tecnologici. Secondo le indiscrezioni, metà dei treni merci diretti a Kaliningrad sarebbero stati fermati e questo avrebbe provocato una corsa alle scorte, spingendo il mezzo milione di abitanti a prendere d'assalto i supermercati. Il blocco lituano Il governatore Anton Alikhanov ha cercato di tranquillizzare la popolazione, annunciando che la flotta di traghetti russi garantirà i rifornimenti: "Ci sono due navi in servizio, presto saranno sette". Ma la vicenda è già stata impugnata da Mosca. Il capo della Commissione del Consiglio della Federazione per la protezione della sovranità, Andrey Klimov, ha dichiarato che o Bruxelles "correggerà la situazione relativa al blocco di Kaliningrad, o la Russia avrà mano libera per risolvere la questione del transito con qualsiasi mezzo". E ha minacciato: "Questa è un'aggressione diretta contro la Russia", che potrebbe costringere Mosca a "ricorrere all'autodifesa". Per poi accusare la Nato di avere ispirato la decisione della Lituania. Sulla stessa linea, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov: "E' un atto illegale. La situazione è davvero molto grave e richiede un'analisi approfondita per preparare una risposta". Il ministro degli Esteri Gabrielius Landsbergis questa mattina arrivando al vertice Ue ha ribadito la volontà del suo Paese di applicare le sanzioni e di avere agito dopo essersi consultato con la Commissione di Bruxelles. "La Russia vuole mostrare quale livello di pressione può esercitare sull'Europa. Questo è il momento di testimoniare la nostra determinazione". E Landsbergis ha ripetuto la linea del suo Paese: "Se forniamo all'Ucraina il 90 per cento degli aiuti militari che ha chiesto, e non il 10 per cento, la guerra sarà chiusa in fretta. I porti del Mar Nero? Per togliere il blocco ci vuole deterrenza, se consegniamo le armi antinave a Kiev sarà garantito che i russi non possano fermare il trasferimento del grano". Una storia segnata dagli assedi La storia di Kaliningrad è sempre stata segnata dagli assedi. L'ex Konigsberg, maniero dei cavalieri teutonici e poi prima capitale della Prussia, ha vissuto l'ultimo nel 1945: dopo l'occupazione dell'Armata Rossa c'è stata l'annessione a Mosca e la "russificazione" della popolazione, che ha resistito al crollo dell'Urss e a tutti i cambiamenti delle mappe mondiali. Nell'ultimo decennio Putin ha trasformato l'enclave in una base missilistica, che domina l'accesso alle rotte del Baltico e può colpire con testate nucleari Berlino, Stoccolma, Helsinki, Varsavia, Copenaghen, Riga e Vilnius. Prima dell'invasione dell'Ucraina, la guarnigione è stata ulteriormente potenziata con uno stormo di caccia armato degli ordigni ipersonici Kinzhal e altri sottomarini d'attacco. E il Cremlino intende far pesare la sua armata nel confronto con l'Occidente. La provocazione russa Venerdì scorso proprio nel Baltico due navi militari russe sono entrate nelle acque territoriali della Danimarca, presentandosi davanti a un'isola danese. L'iniziativa è stata letta da alcuni analisti come una ritorsione contro lo schieramento in Ucraina dei missili anti-nave Harpoon donati da Copenaghen a Kiev, che avrebbero affondato un grande rimorchiatore russo a largo dell'Isola del Serpente. Poche ore dopo due pattugliatori della Flotta del Mar Nero si sono avvicinati a una piattaforma petrolifera romena, rimanendo per ore a distanza di tiro dei loro armamenti. Dei tanti punti di attrito tra Nato e Mosca, però, Kaliningrad è quello che desta maggiore preoccupazione. Si tratta infatti di territorio russo: una situazione che giustifica, agli occhi dei falchi di Mosca come Andrey Klimov - senatore del Partito di Putin e regista legislativo dell'annessione della Crimea -, il ricorso "all'autodifesa": una minaccia che può includere l'impiego di armi nucleari.
Martin Inviato 20 Giugno 2022 Inviato 20 Giugno 2022 La pericolosissima illusione cullata dall' "occidente" e dall' "europa" è che sia possibile trattare con la Russia, (e in generale con gli slavoidi) tramite la "diplomazia". Con rispetto parlando: Ah ah ah. La loro mentalità li porta a considerare qualsiasi esitazione e qualsiasi colpo non sferrato come un atto di debolezza, di pusillanimità, di quaqquarraquismo umano prima ancora che politico, e di questo pensiero si pascono e si fanno sempre più forti coesi e determinati. Serve la botta fissa sui denti. E qui siamo molto indietro, essendoci imposti da oltre mezzo secolo l'autocastrazione militare. 2
piergiorgio Inviato 20 Giugno 2022 Inviato 20 Giugno 2022 5 minuti fa, Martin ha scritto: Con rispetto parlando: Ah ah ah. La loro mentalità li porta a considerare qualsiasi esitazione e qualsiasi colpo non sferrato come un atto di debolezza, di pusillanimità, di quaqquarraquismo umano prima ancora che politico, e di questo pensiero si pascono e si fanno sempre più forti coesi e determinati. non sono mica pirla (cit.) 6 minuti fa, Martin ha scritto: Serve la botta fissa sui denti. eh già, ci abbiamo già provato e ci hanno ribaltato in 2 secondi
Gaetanoalberto Inviato 20 Giugno 2022 Inviato 20 Giugno 2022 La Russia considererâ una minaccia qualunque cosa diversa dall'accettazione dei suoi diktat
Membro_0023 Inviato 22 Giugno 2022 Inviato 22 Giugno 2022 "Gas: Iea, l'Europa si prepari allo stop totale dalla Russia" Secondo il capo dell'Agenzia internazionale per l'energia (Iea) l'Europa deve prepararsi immediatamente a uno stop completo delle forniture di gas russo questo inverno. (ANSA) A questo punto, mi sorge un dubbio: chi sanziona chi? 1 1
maurodg65 Inviato 22 Giugno 2022 Inviato 22 Giugno 2022 45 minuti fa, Paperinik2021 ha scritto: A questo punto, mi sorge un dubbio: chi sanziona chi? La certezza è invece che ognuno capisce quel che vuol capire e in una articolo legge quello che si aspetta di trovare. Forse faresti meglio a rileggerlo. P.S. Che il gas sarebbe stato usato dai russi come arma di ricatto contro la UE era chiaro fin da subito, lo stesso ente riportato nell’articolo aveva già accusato la Russia un anno fa: “L'Iea, finanziata principalmente dai Paesi Ocse, ricorda l'Ft, lo scorso anno è stato tra i primi organismi ufficiali ad accusare pubblicamente la Russia di manipolare le forniture di gas all'Europa in vista dell'invasione dell'Ucraina.” Che è il motivo per cui sarebbe stato preferibile fermare gli acquisti già dal mese successivo all’invasione togliendo a Putin i miliardi di euro che gli abbiamo garantito in questi mesi ed anche l’arma di ricatto, forse oggi racconteremmo una storia diversa.
audio2 Inviato 22 Giugno 2022 Inviato 22 Giugno 2022 si che saremmo falliti prima ps : chi si è sempre ciulato il gas è stata casomai l' ucraina
maurodg65 Inviato 22 Giugno 2022 Inviato 22 Giugno 2022 15 minuti fa, audio2 ha scritto: si che saremmo falliti prima Non falliva nessuna tranquillo, magari oggi vedremmo la luce in fondo al tunnel e non sarebbe un treno che sta arrivando. La verità è che l’unica cosa su cui Putin ha piena ragione e che l’Occidente è molle, troppo benessere ci ha reso deboli.
Membro_0023 Inviato 27 Giugno 2022 Inviato 27 Giugno 2022 Mi tocca riesumare questo post. Ma la buffonata di default si, default no?
maurodg65 Inviato 28 Giugno 2022 Inviato 28 Giugno 2022 https://www.bbc.com/news/business-61929926.amp Trigger di rimborso Il default innescherà rimborsi su gran parte del debito russo, secondo Weafer. Circa 40 miliardi di dollari di debiti della Russia sono denominati in dollari o euro, con circa la metà detenuta al di fuori del paese. "Alcune parti di quel debito ora diventeranno automaticamente dovute perché ci saranno clausole di rimborso anticipato in tutti gli strumenti di debito, quindi se sei inadempiente su uno di solito innesca la richiesta immediata di pagamento sugli altri debiti, quindi la Russia potrebbe certamente affrontare un rimborso immediato del debito di circa 20 miliardi di dollari in questa fase", ha detto al programma Today della BBC.
audio2 Inviato 28 Giugno 2022 Inviato 28 Giugno 2022 oggi il rublo sta a 53 contro dollaro, il valore più basso dal 2015 in qua.
Martin Inviato 28 Giugno 2022 Inviato 28 Giugno 2022 Sarà curioso vedere come finirà questo "default" atipico, pare infatti sia la prima volta che l'incapacità del debitore è determinata esclusivamente da decisioni dei creditori: Quanto sapranno resistere i "governi occidentali" ai piagnistei dei detentori del debito russo e in generale ai traffichini di quei mercati che si ritrovano in casa, tra le loro elite e "gruppi di interesse" ?
audio2 Inviato 28 Giugno 2022 Inviato 28 Giugno 2022 fino a novembre dicembre, poi ci penserà il generale inverno.
Martin Inviato 28 Giugno 2022 Inviato 28 Giugno 2022 Il furore ideologico di Putin è dimostrato anche dalla chiusura del gas. Fosse stato, che ne so, un cinese, avrebbe inondato comunque l'occidente di metano scontato in qtà infinite, lasciando in mano ai vari Draghi, Scholz, Macron, etc, la patata bollente di dire ai rispettivi paròni, Bonomi, Kempf, Roux de Bézieux e rispettivi cindacati perché non si coglie l'occasione... Sarebbe l'equivalente di una shrapnel tirata nel salotto buono al momento dei sigari-e-distillati...
Membro_0023 Inviato 28 Giugno 2022 Inviato 28 Giugno 2022 Io riesco solo a ribadire che Putin è un gran giocatore di scacchi. Gli altri un po' meno. E lo dico con la morte nel cuore, perché essere manovrati da lui non è per niente bello.
criMan Inviato 28 Giugno 2022 Inviato 28 Giugno 2022 @Paperinik2021 si ma e' una partita di scacchi anomala. Lui ha mezzi scacchi nostri + i suoi , la scacchiera e ogni tanto puo' pure cambiare le regole. Perche' a questo livello siamo. Nel breve cosi' sono le cose; A rivederla oggi , essendo improponibile l'idea di continuare ad avere rapporti diplomatici con un dittatore che ha come obiettivo il vecchio impero ed e' ad uno sputo da noi, dovevamo prendere tempo e a tappe obbligate scollegarci dall'URSS. Ma viste tutte le divergenze interne europee sinceramente non credo mai si sarebbero mossi tutti all'unisono. Si poteva provare a prendere tempo e rimanere neutrali mentre infuriava la guerra in Ucraina per staccarsi dalla canna del gas. La guerra in Ucraina sarebbe durata meno e si sarebbe trasformata in una guerriglia civile nel frattempo.
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