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Crisi energetica fai da te


mozarteum

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Inviato

I paesi europei cercano di attenuare la dipendenza energetica dalla Russia in ordine sparso.

La Germania dal Qatar noi dall’Algeria (oggi c’e’ un italiano in algeri per la gioia dei rossiniani), la Francia dalle proprie nucleari ecc.

La risposta quindi e’ individuale e non comunitaria.  Essa potrebbe essere ottimamente cavalcata dai sovranisti: vedete al dunque ognuno va per i fatti suoi e senza manco tutti sti sfracelli. Bastano accordi multilaterali coi signori dell’energia. Se questa ricetta funzionasse, allora tutto l’armamantario eu finora spiegato come unico modo possibile di stare al mondo scricchiolerebbe. 
O no?

  • Melius 1
Schelefetris
Inviato

credo che tra pagare in euro o dollari o lire da convertire faccia un po' di differenza

Inviato

La geografia ha un certo peso, anche se oramai è una materia cenerentola.  A livello comunitario si può discutere di prezzi, per le fonti non si può inventare molto.

Inviato

la base mancante è che non c'è politica energetica comune e quando si è in emergenza non si è nelle condizioni migliori per un'azione comune - vaccini a parte, dove le cose hanno parzialmente funzionato, ma in quel caso l'unità di intenti era più forte e la questione logistica più semplice.

che l'Europa sia un'opera incompiuta sotto molti aspetti - energia, politica estera, difesa - è chiaro a tutti, la soluzione politica però è fare passi avanti e non indietro. poi in emergenza/urgenza si fa quel che si può.

Schelefetris
Inviato
5 minuti fa, peng ha scritto:

l'Europa sia un'opera incompiuta

 

se l'Italia, unita dal 1860, è ancora una giovane nazione con un buon 20% di preferenze ad un partito con nello statuto la scissione nord/sud, figuriamoci un'Europa nata ieri con decorrenza domani...

Sono questi i momenti (IMHO) in cui bisogna non perdere fiducia e costruire migliori basi.

Inviato
16 minuti fa, Schelefetris ha scritto:

credo che tra pagare in euro o dollari o lire da convertire faccia un po' di differenza

appunto. ai sovranisti basta rispondere di andare a negoziare gas e petrolio con le cariole di lire.

Inviato
9 minuti fa, Schelefetris ha scritto:

se l'Italia,

Ecco questo è un bel post.

Bravo @Schelefetris

cionondimeno mi corre obbligo di far notare che l’euro non è certo la liretta ma che stia perdendo smalto è sotto gli occhi di tutti. Almeno di chi pratica queste cose 
 

Inviato

La politica energetica comune è ancora tutta da costruire sia a livello appunto politico che a livello di strutture (gasdotti, rigasificatori, siti di stoccaggio comuni). Non è una cosa semplice, da improvvisare in pochi giorni sotto emergenza.  

briandinazareth
Inviato
33 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Se questa ricetta funzionasse, allora tutto l’armamantario eu finora spiegato come unico modo possibile di stare al mondo scricchiolerebbe. 
O no?

 

che la ue e l'euro sia l'unico modo di stare al mondo, soprattutto per noi italiani, mi pare ormai evidente in quasi tutti i campi. 

anche facendo finta di non vedere quanto sia positivo per l'economia non avere più le frontiere e le tensioni fra i vari stati.

i sovranisti usano strumentalmente ogni cosa, per poi rifugiarsi sotto la gonna dell'europa appena le cose diventano difficili, appena la ue si muovo e si supera l'emergenza tornano con le loro idiozie. 

è un giochino sciocco che serve a convincere la gente su fb 😂

Inviato
9 minuti fa, wow ha scritto:

La politica energetica comune è ancora tutta da costruire

Solo quella energetica? 
UE è tuttora un’unione doganale e monetaria che nel mondo ha la fessa funzione di fornitore di ricchi consumatori. 
Sto perdendo le speranze di avere uno stato europeo di stampo e prestazioni nordici che spazzi via il bizantinismo della politicanza italiana e la pochezza della sua amministrazione. 
Non potendo importare buona amministrazione continuerò ad esportare buoni figli ed amici

Non che sia colpa solo dell’Italia la non coesione europea naturalmente 

Inviato

Un(ennesimo)  assaggio delle vere intenzioni UE quanto a politica comune dell'energia l'abbiamo appena avuto sulla proposta di price-cap al metano...

  • Melius 1
Inviato

Meglio la Russia, l'eu non funziona. O la Turchia. Ma di questo passo ci arriveremo, le forze autodistruttive prevalgono e su questo è difficile dare torto a Putin che sui sovranisti ha puntato, con un sacco di  soldi anche.

Basterebbe guardare al 2018, elezioni italiane ad aprile, crisi finanziaria autoindotta, un anno di governo di cui si ricorda il no al Tap, Ilva e capacità estrattiva del gas domestico. 

Poi è saltato tutto per incapacità manifesta dei protagonisti.

Aspettiamo il prossimo giro di giostra.

Inviato

Certo un bel dittatorello che comanda minimo vent'anni (erdogan, putin, maduro, Xi...) aiuta a rimettere in fila le priorità dello stato, pensiamoci, magari conviene. Altro che i soliti tentennamenti della politica, della commissione, del csm

Inviato
1 ora fa, mozarteum ha scritto:

La risposta quindi e’ individuale e non comunitaria.

Però Mozarteum a parziale giustificazione ci sono soluzione per l’immediato più tattiche che strategiche e strategie a lungo termine, su queste ultime sarebbe giusto andare uniti, sull’immediato la soluzione Algeria che può servire all’Italia perché c’è già il gasdotto in funzione e le forniture aperte, non è detto che possa essere altrettanto percorribile per i paesi del Nord Europa, Germania in testa, più per motivi logistici che politici.

Inviato

L’eccesso di burocrazia che si imputa all’Italia non e’ da meno a Bruxelles.

Fra l’altro rallenta la giurisdizione. Il Consiglio di Stato manda in continuazione alla Corte europea quesiti sulla compatibilita’ di norme italiane (che sarebbero anche chiare) con quelle comunitarie. Tre anni di ritardo nella soluzione del caso che spesso riguarda appalti energia contributi.

Sono in Austria in questi giorni e ho ritrovato dopo la pandemia vecchi amici e conoscenti: non sapete i novax che ci sono qui altro che da noi.

Il grillismo non e’ un fatto italiano ma oramai europeo vedi anche il successo del terzo in francia. C’e’ un malcontento diffuso di cui tener conto e che deriva dai sacrifici che il

modello europeo sta imponendo in nome della globalizzazione.

Globalizzazione che peraltro sta rivelando la sua fragilita‘ in queste settimane. Quindi sacrifici per cosa alla fine? Credo che a fronte di questa domanda non bisogna alzare spallucce o peggio sopracciglio

  • Melius 1
Inviato
2 ore fa, mozarteum ha scritto:

risposta quindi e’ individuale e non comunitaria

Dipende molto dagli impianti di ricezione disponibili da ciascuno. Chi ha il tubo, chi ha la bombola...

Inviato
2 ore fa, mozarteum ha scritto:

C’e’ un malcontento diffuso di cui tener conto e che deriva dai sacrifici che il

modello europeo sta imponendo in nome della globalizzazione.

Io vedo gente che si lamenta e ha votato le peggiori robe e che realisticamente ha poche giustificazioni nel lamentarsi. Si è perso il senso del limite, del merito, dell'accontentarsi. Gente che non ha alcun merito particolare ad avere sanità, casa (calda), cibo in tavola, occupazione strapagata per quello che vale e che si lamenta e sega l'albero sopra cui è seduta. Qual è il modello a cui tende? 

E' una decadenza molto comoda che ci vorrebbe cervello per gestire, cervello che manca più dei soldi.

 

  • Melius 1

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