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Ricercatori M.I.T. inventano l'altoparlante a film sottile


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  • Amministratori
Inviato

 

Gli ingegneri del MIT hanno sviluppato un altoparlante sottilissimo in grado di trasformare qualsiasi superficie in una sorgente audio attiva.

 


La tecnologia è semplice e può essere ampliata per produrre altoparlanti ultrasottili abbastanza grandi da coprire l'interno di un'automobile o per tappezzare una stanza. Usato in questo modo, l'altoparlante a film sottile potrebbe fornire una cancellazione attiva del rumore in ambienti rumorosi, come la cabina di un aereo, generando un suono della stessa ampiezza ma di fase opposta; i due suoni si annullano a vicenda. Il dispositivo flessibile potrebbe essere utilizzato anche per l'intrattenimento immersivo, magari fornendo audio tridimensionale in un teatro o in un parco a tema. E poiché è leggero e richiede una quantità così piccola di energia per funzionare, il dispositivo è adatto per applicazioni su dispositivi intelligenti in cui la durata della batteria è limitata.
 

"È straordinario prendere quello che sembra un sottile foglio di carta, attaccarvi due fermagli, collegarlo alla porta per le cuffie del computer e iniziare a sentire i suoni che emanano da esso. Può essere utilizzato ovunque. Uno ha solo bisogno di energia elettrica per funzionare", afferma Vladimir Bulović, leader del Laboratorio di elettronica organica e nanostrutturata (ONE Lab), direttore di MIT.nano e autore senior dell'articolo. Bulović ha scritto il documento con l'autore principale Jinchi Han, un postdoc di ONE Lab, e il co-autore senior Jeffrey Lang, il professore di ingegneria elettrica a Vitesse. La ricerca è pubblicata oggi su IEEE Transactions of Industrial Electronics .
 

 

 

  • Melius 1
Inviato

Da studiare l'uso in sottili diffusori da parete opppure in grandi diffusori planari da pavimento se non ci sono controindicazioni tecniche.

Inviato

Ho delle cuffie vintage "Isodinamiche" della Wharfedale, una tecnologia basata appunto su una membrana vibrante priva di una bobina esterna (credo che la "bobina" fosse costituita da una spirale di materiale conduttore "stampato" sulla membrana ma potrei anche sbagliare). Hanno la strana caratteristica di avere auricolari rettangolari e decisamente ingombranti, sembra poi che siano scarsamente efficienti (usandole con l' integrato stereo non ci avevo mai fatto caso).

Direi che in tanti anni non hanno certo sconvolto il mercato anche se la W. all' epoca le vendeva a prezzi "popolari" (credo sulle 30.000 lire nei tardi anni '70, grosso modo sui 150 euro).

.

Di sicuro in campo audio è mancata una rivoluzione paragonabile a quella degli LCD in campo video, il principio fisico su cui si basa il 99% dei trasduttori audio è lo stesso dai tempi della diatriba  Meucci vs Bell  (= bobina+magnete+membrana variamente assemblati, di forma generalmente rotonda o tondeggiante  e dalle più disparate dimensioni).

 

 

 

Inviato

Risultati che farebbero la felicità di Amar Bose, certe innovazioni soltanto dal MIT possono essere sfornate. 🙂

Sarebbe ben contento di sapere che regalare loro le proprie azioni prima di passare a miglior vita danno finalmente i loro frutti nella ricerca audio. 🍎

  • 2 settimane dopo...
Inviato

devo dire che la notizia mi meraviglia ma nemmeno tanto; anni fa stavo smanettando un ampli autocostruito, ad un certo punto mi sono accorto che anche scollegando le casse si continuava a sentire debolmente l'audio; cerca e ricerca, il suono proveniva dall'interno dell'ampli ed era generato da una saldatura fatta male che faceva vibrare qualcosa!  quindi ben vengano le ricerche di altri modi di convertire segnali elettrici in suono.

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