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Cameriere sciampagn’


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Inviato

oggi i giovani sono disillusi e privi di ideali, quindi non lottano, non intendono impegnarsi, anche  sacrificarsi se necessario,  per migliorare se' stessi, per crearsi un futuro e magari una famiglia 

non tutti sono cosi', per fortuna, pero' il lassismo, la vacuita',  la voglia di sopravvivere e non di vivere  intensamente hanno preso il sopravvento 

i genitori non dedicano  tempo e mancano di volonta' nell' instillare educazione ed ideali, sono dei bancomat,  scuciono i 50 euro per il fine settimana  e fuori dalle balle 😎

i giovani non sognano un futuro per se stessi, si accontentano di un mediocre carpe diem

e la crisi di valori va di pari passo con la crisi della famiglia, quest'ultima spesso ridotta ad una mera convivenza    di convenienza 

 

 

 

ascoltoebasta
Inviato
1 minuto fa, radio2 ha scritto:

io mi chiedo se non sono le colpe dei genitori a ricadere sui figli....

Credo si debba considerare il grande cambiamento che la società ha scelto/subito, che non poteva non condizionare la quotidianità e i rapporti sociali, relegando questi ultimi ad esser considerati poco più che attività marginali, abbiamo avuto in "dono" la possibilità di coltivare e alimentare il nostro ego virtualmente attraverso i vari social,poco altro riesce ad annientare in tal misura l'uso del buon senso, il mondo per troppe persone si trova all'interno di una cornice di pochi pollici,e questo lascia poche buone speranze,almeno per me.

  • Melius 1
Inviato

Mah… si stava peggio quando si stava meglio…. Ma la vita disimpegnata nell’agio ha grandi riferimenti letterari: non e’ quindi ne’ una cosa d’oggi ne’ una cosa in se’ disdicevole.

Solo che oggi anche il contadino ha scoperto quanto puo’ essere buono il formaggio con le pere

Inviato
2 minuti fa, ascoltoebasta ha scritto:

il grande cambiamento che la società ha scelto/subito

 

piu' che cambiamento parlerei di involuzione  

Inviato
6 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Solo che oggi anche il contadino ha scoperto quanto puo’ essere buono il formaggio con le pere

Si ma si limita a vederlo in foto su Instagram. Il sapore e l'odore non lo riguardano.

ascoltoebasta
Inviato
24 minuti fa, radio2 ha scritto:

piu' che cambiamento parlerei di involuzione  

Penso che ci sia un grande errore di fondo,e cioè pensare che il progresso equivalga sempre a evoluzione,il che non è sempre vero,anzi a volte sono in antitesi. Il progresso  da la possibilità di scaricare una APP che  consente di far partire la lavatrice,lontani da casa, mentre si è indaffarati in una vita frenetica per riuscire a sbarcare il lunario,che bello eh?  l'evoluzione  dovrebbe invece consentire di avere il tempo per fare la lavatrice senza frenesie e gastriti da stress. E' un esempio magari stupido ma forse rende l'idea.

Membro_0022
Inviato
45 minuti fa, Velvet ha scritto:

Oppure possiamo dirci tranquillamente fra adulti che se prendi 750 in nero totale e hai il RDC oltre alla mancetta della nonna una volta al mese allora il giochetto vale la candela.

Poi da qualche elezione scappa fuori una maggioranza che può permettersi di pigliare a calci i 5S e tutto quello che di danno hanno fatto, la nonna diparte per ragioni anagrafiche e il lavoretto al nero diventa talmente nero che non lo vede più. Nel frattempo anche i genitori si sono rotti le balle di mantenere il fancazzista trentenne, e a quel punto che si fa ?

(p.s. conosco personalmente un caso di nullafacente che a 30 anni e passa cerca lavoro pregando di non trovarlo, e quando lo trova - sempre temporaneo e di breve durata - sbuffa come una locomotiva perchè "non ce la fa". La sua unica fortuna è che suo padre non sono io.)

 

Membro_0022
Inviato
4 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Bisogna anche osservare che l'impresa dovrebbe avere un percorso formativo al proprio interno, poiché nessuna scuola può sostituirsi completamente alla realtà lavorativa.

C'è anche un diverso atteggiamento dei ragazzi.

Quando ero sui banchi io, quasi tutti "sapevano fare" qualcosa: c'era quello che ti smontava un motore in due ore e lo rimontava a testa in giù raddoppiandone la potenza, quell'altro che pasticciava coi transistor, quello che suonava in garage con gli amici, etc...  insomma la capacità lavorativa ce la costruivamo da soli perchè ci interessava capire, imparare, "zazzicare" (termine aretino, spero si capisca il senso) su tutto.

Oggi parecchi ragazzi che vedo [salvo rare eccezioni che si troveranno sicuramente molto bene nella vita, in base al principio che nel paese dei ciechi chi ha un occhio solo fa il re e chi ne ha due è imperatore assoluto] non sono capaci neanche ad allacciarsi le scarpe senza un tutorial su youtube. Cosa faranno quando si troveranno di fronte a un problema nuovo, per cui non esiste un video, Dio solo lo sa. Ma non sono così sicuro che gli riuscirà bene.

 

 

Inviato
1 ora fa, Velvet ha scritto:

Oppure possiamo dirci tranquillamente fra adulti che se prendi 750 in nero totale e hai il RDC oltre alla mancetta della nonna una volta al mese allora il giochetto vale la candela. Ed in più hai tempo libero a volontà

Vero, ma dalle parti tue e mie mi sa che di queste situazioni ce ne sono poche. Come si è detto più sopra il sacrificio è figlio della fame, intesa come fame fisica o metaforica. Senza arrivare all'rdc credo sia preferibile finire alle 17:00 in fabbrica con sabato e domenica liberi e tutte le tutele del caso piuttosto che farsi il mazzo in un ristorante. Gli stranieri che si trovano oggi sono persone con poche possibilità di scelta e che quasi sempre hanno modi di divertirsi diversi da quelli delle società come la nostra.

Gaetanoalberto
Inviato

@lufranz Beh, sicuramente è cosí in città e per chi ha genitori non occupati nel fare concreto. Magari si può sperare meglio per i centri piú piccoli, gli agricoltori, i figli di artigiani e impremditori. Quello che tu hai detto è vero. Non si va in giro, non si truccano le vespe, non si va nelle cantine a suonare, fare radio…Mah.

Inviato
6 ore fa, lufranz ha scritto:

Oggi parecchi ragazzi che vedo [salvo rare eccezioni che si troveranno sicuramente molto bene nella vita, in base al principio che nel paese dei ciechi chi ha un occhio solo fa il re e chi ne ha due è imperatore assoluto] non sono capaci neanche ad allacciarsi le scarpe senza un tutorial su youtube. Cosa faranno quando si troveranno di fronte a un problema nuovo, per cui non esiste un video, Dio solo lo sa. Ma non sono così sicuro che gli riuscirà bene.

Questo è un argomento interessante su cui rifletto spesso, infatti li definisco la "generazione app" (o la generazione boh). A differenza dei ragazzi fino agli anni 200x, quelli di oggi non fanno mistero di certe loro incapacità. 

Se prima era punta d'orgoglio per un ragazzo dire di saper fare tutto e di sapere tutto (anche se non era vero , ma so' ragazzi) oggi è più facile trovarsi davanti ad una bocca semispalancata in attesa del tutorial. 

Come già scritto, il lavoro (compreso quello da cameriere) richiede spesso anche capacità di risoluzione immediata dei problemi, responsabilità e presenza di spirito... Insomma bisogna essere un po' svegli.

 

Queste cose su YouTube non ci sono e se ci sono le hanno quelli che producono i tutorial guadagnandoci, non certo quelli che li guardano con la mascella pendula.

Inviato
5 ore fa, Guru ha scritto:

Senza arrivare all'rdc credo sia preferibile finire alle 17:00 in fabbrica con sabato e domenica liberi e tutte le tutele del caso piuttosto che

Il problema è che se ne stanno ben lontani anche dalle fabbriche oltre che dai ristoranti. Sia mai che se passano troppo vicini vengano risucchiati dal cartello "si assumono operai" 

Inviato

Ma veramente,nella fabbrica(di scarpe) che confina con casa mia, di giovani ne vedo parecchi e ogni 6 mesi cambiano,ma non penso dipenda da loro.

  • Melius 1
Inviato

Di solito durano anche meno, dopo una settimana se ne vanno ... Troppa fatica, e poi 8 ore al giorno!!

 

Anche su questo argomento mi raccontano aneddoti spettacolari, ai confini della realtà..

 

 

 

 

 

Inviato

Di giovani incapaci, sfaticati e con la mandibola pendula ce ne sono più che in passato, però non generalizziamo. Quelli che non han voglia di lavorare preferiscono vivacchiare alle spalle dei genitori, ma chi è volenteroso di certo al lavoro in un ristorante preferisce altro. Per me è comprensibile. Va anche detto che oggi sono pochi i giovani che si fermano alla terza media, e comprendo chi chi ha almeno la maturità non abbia voglia di passare la vita chiuso in un ristorante. I miei numerosi nipoti durante gli studi sono passati tutti da bar a ristoranti, ma una volta laureati nessuno s'è fermato lì. Al nord per i pochi con la terza media mal che vada al nord un lavoro in fabbrica si trova sempre, ed offre tutto di meglio rispetto a quello in un ristorante.

Al sud invece quanti camerieri assunti in regola ci sono?  Ci sta che queste attività vengano snobbate o considerate temporanee per studenti.

  • Melius 1
Inviato

Altro che "i giovani", è già iniziata con i nostri genitori dagli anni 70. Una volta che il protagonista è il consumo, il lavoro diventa merce di scambio, in se priva di  connotati valoriali per la persona.

Del resto 100 anni fa si  lavorava per sopravvivere, meglio oggi😁

Membro_0022
Inviato
9 ore fa, mozarteum ha scritto:

vivono gia’ in una sorta di metaverso.

Fin che papà e mammà pagano, funziona benissimo. 

E poi ?

 


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