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Italia 58a nella classifica della libertà di stampa


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Inviato

https://www.lindipendente.online/2022/05/04/liberta-di-stampa-litalia-sprofonda-al-58-posto-nella-classifica-mondiale/

 

Senza dubbio una grande prestazione, perfettamente in linea con altri primati negativi che il nostro Paese continua ad inanellare da alcuni lustri.

 

Poi, parlando sul serio, io ho superato i 60 anni, e vengo da un'epoca in cui leggere due o tre quotidiani significava imbattersi in altrettante letture differenti degli eventi di cronaca. Era un'epoca ogni cui esistevano gli opinionisti, i Montanelli, i Bocca, i Biagi etc... e lo stesso valeva per i telegiornali, che erano sì lottizzati dai partiti, ma che non raccontavano tutti la stessa cosa.

Il pluralismo si è un po' alla volta trasformato in un coro, e - se guardo soprattutto alla narrazione degli eventi davvero importanti di questi ultimi anni - è stridente la differenza con quanto avviene negli altri Paesi del mondo occidentale: molte notizie di importanza capitale bisogna andarsele a cercare sui siti internet dei giornali stranieri. I nostri neppure le riportano di striscio.

 

Questo dato di fatto poco lusinghiero, che ci vede in compagnia di paesi autocratici, dovrebbe far riflettere coloro le cui opinioni (e ne leggo moltissime, senza entrate nel dettaglio, anche in questa sede virtuale, oltre che nei luoghi reali che frequento) rispecchiano la lettura unanimista e supina ai dettami del Potere che ci viene propinata quotidianamente dai media.

 

Forse sarebbe opportuno porsi qualche domanda su cosa è accaduto in Italia in questi ultimi 20-30 anni, perché il problema della libertà di informazione nel nostro Paese non è nuovissimo. Ma sarebbero riflessioni molto lunghe, che lascio volentieri a chiunque voglia rifletterci su o lo abbia già fatto.

Inviato

ahhhhh, sò soddisfazioni.

ma non dimentichiamoci tra chi e chi, cioè piazzati tra la macedonia del nord ed il niger.

 

Inviato

Dal link: https://www.open.online/2022/05/05/reporters-without-borders-classifica-liberta-stampa-come-funziona/

 

"Chi osserva la classifica dall’esterno per sostenere che l’Italia non sia un Paese libero o addirittura “paragonabile” alla Nigeria, [...] compie un’operazione di semplificazione estrema che non considera la complessità della metodologia utilizzata. Una metodologia che, tra le altre cose, è imperfetta."

 

L'articolo di open.online spiega anche nel dettaglio la metodologia utilizzata, i combiamenti introdotti di recente e come l'Italia è giunta a tale risultato. non che ci sia da gioire, ma le cose non stanno proprio come vuole farci credere chi strumentalmente estrapola ciò che fa più comodo per dimostrare tesi pre-confezionate.

  • Melius 1
Inviato

Esultate... solo un po' di tempo fa eravamo messi peggio.

  • Haha 1
briandinazareth
Inviato

uno dei motivi principali della caduta in classifica sono le aggressioni di vario tipo durante la pandemia verso i giornalisti considerati troppo "governativi"... 

 

Inviato

chiedetevi anche come mai la norvegia è al primo posto.

sarà mica anche perchè perfino ad un soggettone come

il famoso stoltenberg nomen omen viene permesso di

parlare in pubblico ?

Inviato

Forse non è tanto la libera espressione che latita nel nostro Paese, quanto piuttosto il pluralismo nei media principali.

Ad esempio, negli anni 80-90 del secolo scorso i 3 TG di stato esprimevano posizioni diverse e ben distinguibili, e lo stesso dicasi per i canali di Mediaset o per LA7. Anche i quotidiani "storici" avevano un'impronta che li rendeva identificabili sul piano delle idee, grazie anche alla presenza di opinionisti che adesso latitano o sono di livello neppure paragonabile a quelli del passato: in due parole, siamo passati da Montanelli a Gramellini... o, se preferite, da Biagi a Scanzi.

 

Oggi i TG nazionali e i grandi quotidiani dicono tutti le stesse cose, esprimono le stesse idee, sono tutti espressione della stessa visione del mondo. 

Ma se penso che, come una decina di anni fa con Mario Monti, abbiamo di nuovo un governo simile a quello della defunta DDR, dove tutti i partiti sono maggioranza e non c'è opposizione (la Meloni??... insomma....), potrei dedurre che tutto sia legato ad un profondo problema di rappresentanza, che riguarda allo stesso modo le istituzioni ed i media.

In sintesi, siamo un Paese in cui non manca la libertà di espressione, ma la sana dialettica democratica... almeno a mio modesto parere.

Inviato
8 minuti fa, Don Giuseppe ha scritto:

siamo un Paese in cui non manca la libertà di espressione

secondo me manca anche quella, infatti i reati di opinione ci sono ancora.

Inviato

Ma pare che da noi, al di la del pluralismo, sia molto basso il livello dei principali quotidiani nazionali...articolo scritti con i piedi, infarciti di notizie di scarso o nessun interesse, molto attenti ai pettegolezzi e poco alla qualità, e pure molto uniformati...per cui è facile pure scambiare l'uno per l'altro...

  • Melius 1
Inviato

No non vedo questa uniformita’ che peraltro riguarderebbe i canali di informazione oramai seguiti solo dagli adulti (quale giovane si informa col tg o con il corriere).

In certi eccezionali momenti peraltro le voci vanno filtrate, penso ad esempio al periodo della pandemia, perche’ il rischio e’ dare l’impressione a chi ascolta che le opinioni abbiano tutte le stesso peso cosa non vera quando ci sono questioni scientifiche di mezzo.

Sempre in certi momenti e’ poi auspicabile per cosi’ dire una unita’ di intenti che non si costruisce seminando dubbi non di rado speciosi o da prime donne in cerca di applauso.

L’argomento e’ delicato ma chi ha strumenti di sufficiente critica sa secondo me valutare.

In uesto periodo di guerra mi sembra che le posizioni che si dibattono un po’ ovunque sono chiarissime non vedo cosa altro si possa dire: sono chiare le ragioni di risentimento della Russia, e’ chiaro l’atteggiamento dell’occidente e degli Usa, ciascuno sta dibattendo di questo ovunque anche qui.

piu’ liberta’ di cosi’ dove la troveremmo a Mosca e a Pechino o al Cairo?

  • Melius 1
ascoltoebasta
Inviato

Credo non si debba confondere con libertà d'informazione qualche sparuta apparizione di personaggi non allineati al contesto di pensiero dominante,in fatti così gravi come questa guerra, anche perchè se queste apparizioni cominciano ad essere frequenti,le  pressioni politiche si accentuano..... per quanto riguarda l'informazione in rete,gode e subisce dei pregi e dei ben più gravi e diffusi pericoli che si insinuano in un mondo in cui è presente una bulimia di informazioni veloci e di facile "digestione",nemiche acerrime dell'approfondimento,opinione mia personale..

Inviato

Classifiche che lasciano il tempo che trovano.

Sono alto (o basso) 176 cm e peso 84 kg.

Il mio smartphone dice che peso meno del 18% della popolazione, e che dovrei pesare 67 kg.

Ma dove? Li conosco tutti e solo io quelli più grassi di me?

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