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Melius Club

Il lavoro nero e i bassi salari: i veri mali dell'Italia altro che RdC


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Inviato
1 ora fa, appecundria ha scritto:

Questo è un assaggio di quello che ci aspetta tra qualche mese. Chiacchiere roboanti e pezze al cūlus, nel solco della tradizione delle corazzate del Duce.

Guarda che ti stai sbagliando.

Ancora.

La forza politica che si oppone con piu’ determinazione contro quella vergogna nazionale che e’ il reddito di cittadinanza non e’ a destra.

E’ nel centrosinistra e si chiama Italia Viva.

Tanto e’ vero che Renzi, e non la Meloni, ha proposto un referendum contro il reddito di criminalità.

E questa volta, stanne certo, ci sarà il quorum.

Ma forse non ce ne sarà bisogno perché i 5 stelle verranno spazzati via, cancellati dalla politica.

Inviato

https://www.ilsole24ore.com/art/se-oxford-boccia-pubblica-amministrazione-dell-italia-AEAadWyB
 

È un articolo del 2017 ma è ancora attuale:

 

 

Se Oxford boccia la pubblica amministrazione dell’Italia

(Agf) 

Una delle grandi occasioni perse dal governo Renzi è stata un’incisiva riforma dell’amministrazione pubblica italiana. Lo dicono i dati.

Fatta 100 la frontiera tecnologica di come una burocrazia di un Paese avanzato può gestire regolamentazione, risorse umane, incentivi, servizi pubblici, trasparenza dei processi decisionali (caso in specie: il Canada o la Nuova Zelanda), l’Italia è a 20. La media dei Paesi economicamente avanzati è 60. Questi sono nuovi dati recentemente pubblicati dal International Civil Service Effectiveness (InCiSE) Index della scuola di amministrazione pubblica dell’Università di Oxford. L’InCiSE compara l’amministrazione pubblica statale di 31 Paesi, di cui 22 europei, utilizzando una serie di indicatori provenienti da varie fonti e sintetizzando i risultati in un indice di efficacia amministrativa. L’Italia risulta al 27esimo posto, precedendo solo Repubblica Ceca, Grecia, Ungheria e Slovacchia.

 

Titolo Provvisorio

(Fonte:) The International Civil Service Effectiveness (InCiSE) Index - Scuola amministrazione pubblica Università di Oxford

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Molto si è parlato negli ultimi tempi di produttività delle aziende italiane e di come stimolarne la crescita. A seconda del settore, le interazioni con la Pa rappresentano una voce di costo di varia entità che in maniera diretta entrano nel calcolo della produttività del lavoro per le nostre imprese (quanto valore aggiunto l’azienda riesce a ottenere per unità di lavoro). Sulla base di questo indice, tale voce di costo potrebbe essere cinque volte più alta per un’azienda italiana che canadese.

Quando uno dei due autori di quest’articolo deve rinnovare la patente di guida in Canada, sono sufficienti 15 minuti all’ufficio della motorizzazione civile di Vancouver e l’equivalente di 50 euro. Quando lo stesso autore deve eseguire la stessa procedura in Italia, l’attesa è nell’ordine di alcuni giorni e, a meno che non si abbia un costo opportunità del proprio tempo pari a zero, si devono fare pratiche attraverso autoscuole al costo di circa 120 euro.

Sembra un esempio sciocco, ma non proprio. Negli anni novanta l’economista peruviano Hernando de Soto fondava nelle periferie di Lima piccole imprese sartoriali dotate di pochi dipendenti e due macchine da cucire e ne misurava gli ostacoli burocratici all’attività commerciale. Con una serie di misurazioni di questo tipo de Soto ha poi ispirato il professore di Harvard Andrei Shleifer e i suoi collaboratori a estendere tali misurazioni a livello internazionale e, successivamente, la Banca Mondiale a sviluppare il più comprensivo report Doing Business. Si tratta, insieme al più nuovo InCiSE, di uno dei principali indicatori dei costi indiretti imposti alle imprese dalla cattiva gestione della Pa, e probabilmente il più famoso. Per intenderci, il governo Renzi cercava di puntare al miglioramento dei rating del nostro Paese sui vari indicatori del DB in maniera esplicita. Nel report più recente (il DB2017 basato su dati aggiornati al 1 giugno 2016) l’Italia si posiziona al numero 33 tra i 57 Paesi ad alto reddito (e al numero 50 nella graduatoria completa dei 190 Paesi presi in esame).

 

Inviato

Quindi è facile dedurre come la PA in Italia rappresenti una zavorra che peggiora la produttività delle aziende e con essa zavorra in basso le retribuzioni dei dipendenti delle aziende private, ovviamente il discorso produttività non intacca per nulla le logiche della PA perché a nessuno realmente interessa valutarlo.

Inviato

dal 2017 è decisamente peggiorato anche perchè con la scusa del covid e della digitalizzazione la pa adesso è virtualmente inavvicinabile

Inviato

Il reddito di cittadinanza di per sé non era male come idea di partenza. 

Ma è diventato uno strumento costoso di consenso elettorale. 

Io una soluzione per uscire da questa situazione (percepire reddito senza fare niente) l'avrei. 

Lo stato non potendoli collocare lavorativamente li inserisce come risorsa nei lavori pubblici. 

Es. : c'è da ritinteggiare la scuola si chiama un capo mastro che dirige e si affidano i lavori ai titolari di reddito. In caso si accampino scuse verrà tolto.

Messo così è una vergogna e sarà pure dura toglierlo. 

Inviato

C'è tantissimo verde pubblico da risistemare nelle città, si mettano al lavoro. 

appecundria
Inviato

@criMan Quelli che già fanno questi lavori li licenziamo.

Inviato
2 minuti fa, appecundria ha scritto:

.

???

appecundria
Inviato
Adesso, maurodg65 ha scritto:

??

Volevo spiegare perché questa cosa è praticamente impossibile, salvo limitatissime eccezioni (sono stati impiegati nei centri vaccinali per aiutare a gestire le file).

Ma poi mi sono detto: chi me lo fa fare?

Inviato
3 minuti fa, appecundria ha scritto:

Volevo spiegare perché questa cosa è praticamente impossibile, salvo limitatissime eccezioni (sono stati impiegati nei centri vaccinali per aiutare a gestire le file).

Ma poi mi sono detto: chi me lo fa fare?

Ah, ok non capivo cosa volesse dire quel post. 😉 

appecundria
Inviato

@maurodg65 osservo, su certi argomenti, una notevole difficoltà nel ragionamento astratto, lontano dall'esperienza.

A parte quelli in campagna elettorale per Giorgia, gli altri sembrano non interessati ad osservare i fenomeni nella loro complessa interezza, preferendo ricondurre tutto al loro personale vissuto, per di più spesso vissuto diversi anni fa.

Qua oggi si mandano indietro gli ordini per scarsità di personale qualificato (e non) ma il problema sono la targa del mezzo agricolo, i camerieri a nero e la rava e la fava di cento anni fa. 

Inviato
1 minuto fa, appecundria ha scritto:

Qua si mandano indietro gli ordini per scarsità di personale qualificato (e non) ma il problema è la rava e la fava. 

Lo so, è un problema che non vede solo chi non lo vuole vedere, ma il problema è complesso

ed articolato al punto che sperare di risolverlo parlando del livello dei salari è assurdo tanto quanto sperare di risolverlo parlando di RdC, discorso analogo vale anche per l’evasione e così via, sostanzialmente chiunque discuta non è interessato a capire e risolvere i problemi, si da in pasto all’opinione pubblica ciò che fa gioco alla propria posizione o ai propri obiettivi e si dà fuoco alle polveri, solita strategia che è il motivo per il quale nel nostro paese i problemi non si risolvono mai, ma in compenso si riempiono pagine di giornali per mesi od anni discutendo sempre delle stesse cose…ciclicamente.

  • Melius 1
Inviato

Da giovane ingenuo, oltre 30 anni fa, chiesi ad un collega che come me lavorava in un'associazione di categoria perché non si semplificavano massicciamente gli obblighi burocratici per le imprese individuali. Ossia, nessun obbligo formale e il pagamento di tasse ed imposte su una media ponderata dei redditi similari nell'area geografica. La risposta fu "lavoro negli uffici fiscali, poi noi che facciamo". Osservando ho poi constatato che sono non poche le categorie che lavorano grazie a procedure non propriamente utili. Si parlava di motorizzazioen civile, cosa farebbero le tante agenzie che operano nel settore? E mi risulta che questi gruppi di interesse siano particolarmente attivi nei corridoi del parlamento.

  • Melius 1
Inviato
29 minuti fa, appecundria ha scritto:

Quelli che già fanno questi lavori li licenziamo.

E perché bisogna licenziarli. 

Se io mi giro intorno vedo tantissimo lavoro da fare se parliamo per esempio di decoro urbano. 

Tantissimo lavoro che può essere fatto dai percettori di reddito di cittadinanza in attesa di essere collocati. 

Non mi pare che iavoratori attuali riescano a stare dietro a tutto ciò! 

 

 

appecundria
Inviato
4 minuti fa, Savgal ha scritto:

non poche le categorie che lavorano grazie a procedure non propriamente utili

Sono quelli che all'inizio ho definito "gli altri redditi".

appecundria
Inviato
7 minuti fa, criMan ha scritto:

Tantissimo lavoro che può essere fatto

Va bene. 

Inviato

Continuo a fare fatica a capire, sarà che non ci arrivo. Leggo che la PA sarebbe un ostacolo allo sviluppo delle aziende private; questo concetto è stato anche enunciato palesemente. La PA ha tante colpe, senza alcun dubbio, ma vederla come unico responsabile di quello che non funziona mi pare esagerato. La PA è l'unico soggetto che investe continuamente, anche quando c'è crisi (anzi maggiormente, come adesso) e le aziende private ne traggono beneficio: spesa pubblica è PIL. Forse questo concetto ai più sfugge, ma ridurre con l'accetta la spesa comporterebbe ridimensionamento generale che non possiamo permetterci (col livello attuale di debito). Io, per dire, l'unico problema l'ho avuto con un privato che non mi ha pagato mentre con la PA mai avuto problemi di incasso, magari dilatato nel tempo.

Io lo farei l'esperimento, per vedere l'effetto che fa, chiudere tutti, ma proprio tutti i rubinetti della PA. La motorizzazione, che pare sia il primo dei mali, se chiudesse domani ci sarebbe un contraccolpo devastante sulla miriade di fornitori che la servono, o no?

Ciao 

D.


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