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Parliamo di Storia: Il referendum sulla momarchia e l’italia spaccata in due


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Inviato

@appecundria Ho sempre pensato, magari sbagliando, che il cittadino meridionale tipo dell'epoca fosse piuttosto allineato al potere, contrariamente allo spirito ribelle del romagnoli, ad esempio. Ho anche sempre pensato, spero erroneamente, che all'epoca le masse meridionali vivessero ancora in gran parte nell'ignoranza, quindi più facilmente manipolabili dall'ordine costituito.

Inviato
16 minuti fa, appecundria ha scritto:

Io poi non capisco una cosa: perché un norvegese può essere per la monarchia e un meridionale no, o c'è il voto di scambio o si fanno infinocchiare dai preti. Mah!

Su questo hai perfettamente ragione.

Inviato

@Guru a grandi linee, in meridione c'erano grandi masse di popolazione che per una serie di fattori socioeconomici avevano altri pensieri per la testa che la politica (eseguivano tutto ciò che ordinava la chiesa e, in seguito, la DC), un ceto borghese, proprietari terrieri, nobili etc molto conservatori e gli immancabili progressisti (socialisti, comunisti anticlericali). Al nord più o meno la stessa cosa solo che si è verificato, per una serie di motivi, non ultimi l'industrializzazione e la ripresa partite nel dopoguerra, un più forte rigetto dell'esperienza fascista. Specie in Emilia Romagna, poi ci è stata una forte tradizione cooperativa e ovunque, più o meno, forse di meno in Veneto, il partito comunista, bene o male, ha favorito la formazione di una coscienza di classe e l'emancipazione dalle influenze clericali e conservatrici. 

  • Melius 1
Inviato
34 minuti fa, appecundria ha scritto:

nessuno dei due, so che ti sembrerà strano. Io poi non capisco una cosa: perché un norvegese può essere per la monarchia e un meridionale no, o c'è il voto di scambio o si fanno infinocchiare dai preti. Mah!

Bruno, perché la nostra monarchia era roba da operetta. È il votato che determina il giudizio sul votante. Non si può essere, consapevolmente e razionalmente, a favore di una roba da operetta e paragonarsi così a un norvegese o a un britannico... 😄

Inviato
4 minuti fa, wow ha scritto:

la nostra monarchia era roba da operetta

Questo mi sembra riduttivo.

Come ti spieghi che sia  De Nicola che Einaudi si dichiararono, prima del referendum, a favore  della monarchia.

Per divenire poi i primi due Presidenti della Repubblica.

appecundria
Inviato
21 minuti fa, Guru ha scritto:

contrariamente allo spirito ribelle del romagnoli, ad esempio

se non vado errato, i romagnoli sono stati gli inventori delle rivolte popolari nel senso moderno del termine, forse al tempo di Napoleone. La provincia di Forlì-Rimini si vantava anche di essere la patria del Duce e la culla del fascismo. Insomma, teste calde. I meridionali diedero filo da torcere sia ai francesi che ai piemontesi per 10 anni ma era guerriglia, non rivolta popolare.

Inviato
4 minuti fa, appecundria ha scritto:

Insomma, teste calde

Vero.

Gaetanoalberto
Inviato

Lancio alcuni spunti. 

Temo per voi che ci ritroveremo da queste parti ancora con qualche idea diversa. 

In primo luogo osserverei che comunque vi furono non pochi voti per la Repubblica, con differenze regionali anche nel sud, ed indubbia prevalenza monarchica. 

Lancio anche una riflessione: la vera guerra passa dal Sud, con il movimento di eserciti e fronti. In questo contesto nasce la Repubblica Sociale Italiana, con capitale Salò. 

Il sud paga con maggiore miseria il prezzo di entrambe le guerre mondiali, per la sua natura prevalentemente agricola e per l'assetto fondiario. 

La prosecuzione della guerra vede protagonista la Repubblica Sociale. 

Io ricordo lo sguardo disilluso di mio padre, ed il suo "sunu tutti m'pugnu ri curnuti".

Non è che l'esperienza della RSI, questo naturale scetticismo di chi aveva subito le precedenti vicende di norma impoverendosi, accompagnato dalla naturale tendenza conservatrice e dall'estraneità rispetto alle discussioni e decisioni che come al solito avvenivano lontano, abbia in qualche modo influito? 

Non dimentichiamo che il regno aveva spostato la capitale a Brindisi e amministrato durante la fase luogotenenziale. 

La Repubblica poteva apparire l'ennesima fregatura? 

 

 

appecundria
Inviato
58 minuti fa, wow ha scritto:

la nostra monarchia era roba da operetta


figurati, il re era chiamato Vittorio Amanuvella. Però Umberto II aveva i suoi estimatori.

appecundria
Inviato
2 ore fa, goldrake7 ha scritto:

aggiungo: o forse sognavano e speravano ad un ritorno di  "chiddu cà era na vota"


Umberto II dava quella impressione (così mi hanno detto i vecchi di famiglia), anche in chi votò repubblica.

Inviato
1 ora fa, otaner ha scritto:

De Nicola che Einaudi

Sinceramente non lo so. Però i giudizi storici sugli ultimi decenni di monarchia italiana sono poco lusinghieri. E anche sui primi. 

1 ora fa, appecundria ha scritto:

ma era guerriglia, non rivolta popolare.

Più nobile 

loureediano
Inviato

Nel dopo guerra l'ignoranza tra il sud e il nord era pari pari.

Poi se contiamo solo gli intellettuali, il sud vinceva a mani basse.

appecundria
Inviato
32 minuti fa, loureediano ha scritto:

l'ignoranza

La differenza era forse la coscienza di classe. Al nord l'operaio sapeva di essere operaio, al Sud non sapevano di essere meridionali. 

Gaetanoalberto
Inviato
2 ore fa, appecundria ha scritto:

Umberto II

Ha avuto il grande merito di non aver ceduto alle sirene della guerra civile e di essere andato in esilio per risparmiare altri anni di sofferenza. 

Non tutti sono uguali, e lui non era uguale al padre. Non ha avuto grande fortuna coi figli. 

Inviato
3 ore fa, appecundria ha scritto:

La differenza era forse la coscienza di classe. Al nord l'operaio sapeva di essere operaio, al Sud non sapevano di essere meridionali. 

Molto interessante. Credo condivisibile 

  • Thanks 1
Inviato

Non ho mai saputo cosa votó mio padre ed i parenti. Mia mamma troppo piccola ma lei non ha mai svelato il suo voto. 
Io, non so perché, è irrazionale, ho sempre pensato che avrei votato monarchia. Ma bisogna essere nel tempo degli accadimenti altrimenti sono minchiate. 

Inviato

E’ una questione di carte. Non si puo’ dire a scopone ho il presidente di coppe


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