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Cavo usb hi end, ha senso?


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Inviato

Personalmente ho trovato delle differenze molto più evidenti tra diversi "cavi da stampante".

Mi spiego meglio. Ora sto usando un Supra, onesto cavo USB con buone prestazioni, ma, per il concetto che il segnale digitale "non dovrebbe" risentire del cavo di collegamento, ho anche provato diversi cavetti che avevo a casa, i quali hanno esibito delle prestazioni timbriche parecchio diverse tra loro. Qualcuno più aperto sulle alte, qualcuno con le basse più gonfie... In nessun caso ho riscontrato parità di prestazioni.

Il Supra è il più lineare tra quelli che ho provato, con una resa che mette d'accordo un po' tutti.

Anche se non ho avuto la possibilità di provare cavi costosi ritengo che un minimo di spesa vada considerata, come avviene per il cablaggio delle altre elettroniche, anche per il cavo USB, altrimenti rischieremo di ridurre le prestazioni dal nostro DAC

  • Melius 1
Inviato
4 ore fa, cactus_atomo ha scritto:

questo può essere un problema se iol dac necessità di vedere anche la alimentazione da usb.

Vero. Se il dac alimenta la usb dal suo interno,  senza bisogno del cavo, in pratica i cavi di alimentazione contenuti nel cavo usb, è come se non ci fossero, visto che non ci scorre corrente, quindi non possono apportare comunque alcun danno. A sto punto, è sempre meglio prendere un cavo con i fili di alimentazione, se dal lato dac non c'è nessun circuito, è come se non ci fossero, se invece il dac ha bisogno della alimentazione della usb, ce li ho. 

 

 

Inviato
20 ore fa, Forest ha scritto:

L’ultimo che ho creato è una cosa spaziale c’è tutto Trasparenza, Precisione, Equilibrio tonale e piacevolezza di ascolto poi adesso ho acquistato anche dei cavi di potenza Duelund (sono in rodaggio 50.ore

... ora sono fatti tuoi... te la sei cercata e la trovi...
... non verrà mancata l'occasione di farti notare, con bonaria presa per i fondelli inclusa, che "Trasparenza, Precisione, Equilibrio tonale" sono tutte tue pippe mentali banalmente riconducibili alla psico-acustica e alla infiammazione della prostata
... quanto poi al rodaggio... RODAGGIO? ma rodaggio che? non è mica un motore diesel degli anni 70... ma sei impazzito? che sei uno di quelli che credono agli alieni?

p.s.: il cavo usb fa differenza eccome 😉

acusticamente
Inviato
1 ora fa, Ggr ha scritto:

Al di la che abbiano o no effetti sul suono, più di 1.000 euro per un cavo usb, ha senso su un dac da 10.000 e oltre. Non credo abbia senso su un dac che vale meno di lui.

A meno che non ribaltiamo la realtà ( oramai tutto è possibile) e spendiamo più per il cavo, che per il dac, oppure risparmiamo sul dac, intanto il mega cavo farà i miracoli. 

Giusto.

A parte l’invito ad un certa proporzionalità nelle nostre spese mi piacerebbe conoscere le argomentazioni di chi premette che un cavo digitale non può, per questioni tecniche, mostrare differenze da un modello ad un altro.

Quali sono queste questioni ?

Inviato

@lupoal ma no dai. È già passato più di un giorno,  e non si è visto nulla 🙂

Potrebbe anche essere, che non si abbia più nemmeno voglia di replicare. 

Alla fine quando si tratta di percezioni, nessuno può mettere in dubbio nulla. 

Inviato
5 minuti fa, acusticamente ha scritto:

mostrare differenze da un modello ad un altro.

Quali sono queste questioni ?

Mi vengono in mente 2 cose.

L'impedenza caratteristica, che se non giusta potrebbe dar luogo a riflessioni dei segnali trasportati, e la reiezione ai disturbi elettromagnetici.

Poi se il cavo trasporta anche l'alimentazione ( occorre che il dispositivo ricevente abbia un circuito a cui far capo), potrebbe disturbare se non fatta bene.

Come vedi, ho messo tutti condizionali, perché per far si che tutto ciò si traduca in qualcosa di udibile, occorre la sinergia di troppe situazioni, difficilmente predicibili. 

acusticamente
Inviato
6 minuti fa, Ggr ha scritto:

Alla fine quando si tratta di percezioni, nessuno può mettere in dubbio nulla. 

Purtroppo contraddetto da quello che accade talvolta, e nemmeno molto di rado…

acusticamente
Inviato
4 minuti fa, Ggr ha scritto:

Mi vengono in mente 2 cose.

L'impedenza caratteristica, che se non giusta potrebbe dar luogo a riflessioni dei segnali trasportati, e la reiezione ai disturbi elettromagnetici.

In teoria cavi un po’ costosi dovrebbero garantire la corretta impedenza, però non si sa mai.  Comunque più che ai possibili difetti mi riferivo all’affermazione che “per questioni tecniche i cavi digitali non possono mostrare differenze”

Da quello che ogni tanto leggo penso che a monte ci sia la convinzione che perché “digitale” un cavo non possa modificare nulla.

Però è la mia impressione fino a spiegazione diversa

Inviato

Diciamo che c'è del vero in tutte e 2 le tesi.

I dati digitali non cambiano, e nemmeno si perdono, altrimenti i danni al suono sarebbero chiaramente avvertibili. Però quei dati entrano in un dospositivo che lavora a frequenze elevatissime, e che necessita di una precisione estrema, oltre ad avere nello stesso chip una parte digitale e una analogoca.

Ecco, se assieme agli zeri e agli uno, ci entra anche della sporcizia di alimentazioni o altri tipi di disturbi,  allora può sentirsi. Ma molto dipende dal dac, se ha gli ingressi isolati galvanicamente, se ha circuiti di recupero del jitter, se ha filtri fatti bene, se il percorso dei dati digitali è lontano dai disturbi ecc ecc. Quindi capisci bene che poi alla fine, è difficile stabilire chi apoorta più acqua al mulino di quello che sentiamo.

Per quanto mi riguarda, il mio dac è fatto con tutti i criteri, quindi mi sono limitato ad un cavo da 60 euro, ben schermato e con l'impedenza giusta, e vivo sereno cosi.

acusticamente
Inviato

@Ggr  comprendo, come metti in evidenza, che la questione è più complicata dell’apparenza però non trovi che indicare “zeri e uno” come “attori” possa essere un po’ fuorviante ?  Perché magari uno pensa che un segnale modulato possa essere più influenzabile mentre uno zero entra e uno zero esce… a prescindere.

Ma questi numeri diventano segnali elettrici anche loro e quindi (?)

Inviato

@acusticamente quesito interessante, ma c'è un ma...

Il segnale analogico, non ha margini di errore. Come entra, deve essere riprodotto, senza approsimazioni.

I segnali digitali, normalmente vanno da zero a -5 volt, per lo zer, e da zero a + 5 volt per l'uno. ( sto semplifocando).

Di norma, per evitare errori, si considera uno una tensione efficace compresa  tra 2 e 4,volt scartando 1 e 5, per l'uno, e una tensione negativa compresa  tra -2 e - 4, volt, per lo zero. Quindi il margine di errore è molto piccolo.

acusticamente
Inviato
4 minuti fa, Ggr ha scritto:

Il segnale analogico, non ha margini di errore. Come entra, deve essere riprodotto, senza approsimazioni.

Deve o dovrebbe ? Se fosse sicuro che a valle arriva lo stesso identico segnale non esisterebbero le differenze tra cavi.  Lo so, qualcuno lo sostiene anche…

Il discorso sul segnale per definire zero e uno è chiaro ma la sua semplicità, e quindi la sua sicurezza di trasmissibilità, come si modifica con la complessità di “spedire” le migliaia di impulsi che rappresentano un evento musicale ?

Certe caratteristiche costruttive di un cavo digitale non possono influire su questa complessità e quindi marcare differenze di suono ?

Inviato

... occorre tener conto non solo dei livelli ma anche dell'ampiezza degli zeri e degli uni... e di come questa sia influenzata dalle caratteristiche elettriche del cavo... e siccome quello che fa il dac è convertire un segnale che è fatto anche di ampiezza e non solo di livello oltre ad un buon isolamento dai disturbi elettrici RF ed a quelli iniettati dal +5V nel conduttore usb, spesso inutili, allora cavi che trasportano perfettamente un flusso di bit più che perfetto per una stampante possono essere inadatti a svolgere bene il compito in ambito audio

quì viene spiegato molto bene --> https://www.youtube.com/watch?v=grzoqEb2KMk

la mia esperienza è che differenza fra i cavi ve ne sia e sia chiaramente percepibile, che non sia sempre la stessa cosa con tutti i cavi e con tutti i sistemi, che le differenze NON giustifichino i prezzi folli che talvolta si vedono in giro... ma magari sono più che sensati per gente con budget significativamente molto diversi dal mio

p.s.: non sono interessato a nessuna guerra di religione, se qualcuno si sente in dovere di rispondere per farmi capire che sono matto e che se non lo dice l'oscilloscopio allora non esiste... bene, ha ragione lui. Punto.

acusticamente
Inviato

Lasciando per un attimo da parte quello che ognuno sente, o non sente, il mio dubbio deriva dal fatto che un cavo analogico e un cavo digitale non funzionano con due sistemi diversi.

Semplificando e banalizzando non è che con il primo c’è una serie infinita di furgoncini che trasportano qualcosa da una città all’altra e nel secondo c’è qualcuno che espone un cartello con zero, oppure uno, e dall’altra parte c’è chi legge e scrive quello che ha visto.  Entrambi vanno su strada e usano gli stessi furgoncini.

Può essere che il carico in un caso sia più semplice da fare ma il trasporto avviene sempre nello stesso modo.

Inviato

@acusticamente il segnale analogico non è interpretabile. È riproducibile.

Il segnale digitale, è interpretabile. Quindi posso stabilire dei confini piu ampi,  Per definire cosa è zero e cosa è uno. Quindi ho molta meno possibilità di sbagliare.

Il segnale analogico è quello. Un picco di segnale che equivale ad esempio a una tono a 1.000 hz, a 80 db, cosi è, e cosi devo riprodurlo. Non ho un margine di +o-.

Un uno digitale, per essere interpretato come uno, va bene una tensione compresa tra ad esempio 3 e 5 volt. Non mi occorre i 5,000000.

  • Melius 1
Inviato

 

Aggiungo alcune informazione, per rispondere all’opener del thread si può acquistare un cavo Hi End solo se si ha un setup Digitale adeguato altrimenti il risultato sarà scarso e o inadeguato si avrà sempre un suono digitale!!

 

Per setup digitale adeguato intendo quanto segue:

questo è il mio

1-PC dedicato Fanless solo per gestire musica con sistema operativo depurato dei servizi/processi inutili nel mio Pc ne ho 42 solo sul Pc di controllo e 31 nel Pc Audio Dedicato al DAC è sotto inteso che i pc devono essere alimentati con alimentazione Lineare (no switching).

2-Software JPALY 7D ­+ Tunebrowser per gestione file audio

3- Pc Control -I7 4790S - con Alimentatore Lineare + SSD- slc

4- Pc Audio-I7 3770S dedicato al Dac - con Alimentatore Lineare + SSD- slc

5-Scheda Usb Paolo Pang V3 + Alimentatore dedicato 5V Paul Hynes

6-Cavo lan Cat 8 + Filtro di rete - SOtM ISO-CAT6

7-Dac Holo Audio L3 ­+ Fusibile Synergistic Research - Purple 2A

8-Filtro Usb - IFi iPurifier 3 + Audioquest Jitterburg x 2

9-Cavo Usb fatto con criterio 5v separata con cavo schermato 2 volte

 

Nonostante ci siano tanti componenti a formare il mio setup digitale il suono che ne esce compresi i cavi di potenza che ho appena installato è super analogico penso possa competere con setup in vinile molto importanti senza lo sbattimento del metti il disco togli il disco e fruscii vari non li ho mai tollerati!!.

 

Posso affermare che il cavo USB messo in condizioni ottimali fa una bella differenza anzi è determinante! per ascoltare in modo ottimale e avere un suono corretto, Immagine, Trasparenza, Precisione e voci incisive e poi una cosa molto importate è ascoltare musica senza fatica di ascolto.

 

@lupoal

Chi non crede al rodaggio vuol dire che non ha l’impianto audio adeguato o è lui che non lo rileva!!

  • Melius 1
acusticamente
Inviato

@Ggr  questo l’ho capito, e ti ringrazio per la chiara spiegazione, però inevitabilmente torno al mio esempio di prima e cioè a pensare che se in un caso ci sono meno possibilità di casini nel trasporto (come scrivi “molta meno possibilità di sbagliare”) non si possono però escludere totalmente.

Mi viene in mente a proposito che anni fa la Yamaha aveva commercializzato una unità specificamente orientata all’audio, che ho anche avuto (modello crw-f1)

Nelle caratteristiche tecniche a proposito della funzione Audio Master Quality Recording si diceva:

”con questa modalità di scrittura Yamaha promette una riduzione degli errori riferiti al jitter di circa il 30%, garantendo, sulla carta, una migliore definizione dei toni acuti e medi, una migliore resa dinamica dei bassi ed una stereofonia più netta.

Come è possibile tutto ciò? Vengono utilizzati settori di disco più ampi a parità di quantità di dati scritti, utilizzando una velocità lineare di scrittura di 1.4m/s contro i normali 1.2m/s.” 
Non so se l’esempio sia applicabile anche al nostro discorso però potrebbe suggerire che non è sempre garantito che una trasmissione di dati digitali avvenga in modo semplice e perfetto.  A meno che non si contesti la validità di quel masterizzatore.

 

Inviato

... ma vi prendeste la briga di guardare il video di cui ho messo il link sopra... mica morde eh

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