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Melius Club

Sulla teoria del diritto alla felicità e i suoi limiti


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briandinazareth
Inviato

qualunque società umana abbastanza numerosa e complessa è per forza di cose uno stato, è una caratteristica emergente ineludibile.

il controllo della violenza è uno dei primi motori della sua generazione, senza lo stato è solo guerra fra bande e famiglie. 

si parla della motorizzazione che, in tutto il mondo, è vista come la burocrazia più ottusa e irritante. ma non avere questa forma di controllo, per quanto a volte ridicola e sovietica, non sarebbe molto peggio?

e così via per tutto quello che lo stato norma.

inoltre questa contrapposizione gggente/stato è logicamente assurda perché lo stato siamo noi, anche quando creiamo le condizioni, nel nostro piccolo, perché funzioni peggio.


 

  • Melius 1
Inviato
Cita

 

Sono bellissime riflessione „alte“ sul senso sociale della vita… ma purtroppo viviamo in un‘epoca strabica dal pensiero vattinianamente debolissimo e monoclonale.. che confonde TikTok con il Vangelo, e … orrore  vacuo… con un portavoce come fedex (si scrive così?) che preso in castagna in una recente intervista, candidamente, pur milanese di Rozzangeles.. ammise di non aver mai sentito nominare Giorgio Strehler..

( il che equivale al concetto di non aver mai ripeto mai in tutta la vita solcato la soglia di un teatro qualsiasi)

I danni morali, etici, strutturali da imputare alla politica italiana degli ultimi decenni… sono incalcolabili.. e il conto, che ci presenterà la futura generazione sarà salatissimo… altro che citare Max Stirner..  sarà come raschiare Pindaro sull‘asfalto degli outlet.

 

Gaetanoalberto
Inviato
15 minuti fa, mozarteum ha scritto:

punto non e’ lo stato ma l’intermediazione politica clientelare e demagogica della spesa.

Potremmo, come esseri senzienti, darci un compito che è parte del senso civico che cerchiamo: 1) non stancarci di far notare la Luna oltre il dito; 2) ricordare l'importanza di non buttar via il bambino con l'acqua sporca; 3) non dimenticare che dal mettere assieme tutta l'erba, non può che venir fuori il fascio. 

Inviato

L'uomo è cattivo.

Nasce cattivo, vive da cattivo e muore cattivo.

(Giorgio Bracardi 😁)

 

Inviato
54 minuti fa, alexis ha scritto:

I danni morali, etici, strutturali da imputare alla politica italiana degli ultimi decenni… sono incalcolabili.. e il conto, che ci presenterà la futura generazione sarà salatissimo… altro che citare Max Stirner..  sarà come raschiare Pindaro sull‘asfalto degli outlet.

 

Max ha funzionato! (Io lo intendo come un sabotatore culturale) La discussione voleva portare a autocelebrare una generazione, ma in realtà il tuo intervento ha ribaltato lo scopo, dove era il "dovere" ieri?

Penso che per uno Stato serio, serissimo non sia importante un oggi quanto un domani, questi risultati tremendi sono frutto di politiche a lungo termine volute da una classe dirigente fallimentare che ha fatto solo i propri beceri interessi e ora si lamenta pure dei suoi risultati ottenuti (e che forse voleva avere.?)..non voglio comunque avviare uno scontro generazionale...sarebbe troppo basico..

Gaetanoalberto
Inviato
14 minuti fa, Alessiodom ha scritto:

politiche a lungo termine volute da una classe dirigente fallimentare che ha fatto solo i propri beceri interessi

Mi permetto solo di sollevare qualche interrogativo: 1) dov'era l'onesto cittadino quando ha deciso di fruire delle baby pensioni? 2) come si è manifestata la protesta dei dipendenti delle categorie privilegiate, ad esempio nel settore dei trasporti, per una politica dei costi incompatibile con la sopravvivenza delle imprese, poi sostenute con denaro pubblico? 3) negli anni '80 i percettori di interessi a due cifre sul debito (tra cui molte grandi imprese e banche) con rendite da godimento passivo, quando hanno sollevato la gravità della questione? 4) quando si è manifestata la protesta verso i meccanismi fis ali elusivi ed i sostegni alle imprese inefficienti ? 5) la protesta generale verso le sanatoria fiscali, dovrebbe aver generato un totale rifiuto di avvalersene... 

 

Inviato

La teoria dell'individuo libero e responsabile lascia il tempo che trova. Va bene come assunto filosofico. Il mondo reale è diverso. 

Diciamo meglio, si vuole essere più liberi e con meno vincoli rispetto alla collettivita' di cui facciamo parte. Ecco suona meglio. 

 

 

Inviato
54 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

5) la protesta generale verso le sanatoria fiscali, dovrebbe aver generato un totale rifiuto di avvalersene...

Seeeee... 

L'uomo inteso come componente del sistema economico si muove per massimizzare i profitti. I suoi. 

 

 

Gaetanoalberto
Inviato
37 minuti fa, Alessiodom ha scritto:

sono 1981

Io 1964

Il mio elenco sarebbe stato molto più lungo, mi contengo per far contento @Jack

Voglio solo riaffermare un punto dolente: i politici inseguono il consenso di persone che vogliono cose sbagliate. 

 

Inviato
6 ore fa, Alessiodom ha scritto:

La discussione voleva portare a autocelebrare una generazione

Scusa, parli dell'incipit?

Nel caso assolutamente no.

Ps

grazie per la stimolante citazione di Stirner, provocatore fino ad un certo punto.

 

Inviato
21 ore fa, nullo ha scritto:

Nel caso assolutamente no.

Io

21 ore fa, nullo ha scritto:

provocatore fino ad un certo punto.

(Da leggere in sequenza) 🙃


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