maurodg65 Inviato 1 Luglio 2022 Inviato 1 Luglio 2022 2 ore fa, Jack ha scritto: 🙄 Aspettiamo e vedremo. 11 minuti fa, audio2 ha scritto: alla domanda se si può chiudere il gas ha appena risposto gazprom tubature del nord stream 1 chiuse per "manutenzione" dall' 11 al 21 luglio Ma che chiudano tutto subito e per sempre.
wow Inviato 1 Luglio 2022 Inviato 1 Luglio 2022 8 ore fa, mozarteum ha scritto: il ritiro dei russi dall’isola dei serpenti Questo ritiro probabilmente esclude la chiusura degli sbocchi a mare per l'Ucraina.
wow Inviato 1 Luglio 2022 Inviato 1 Luglio 2022 7 ore fa, Jack ha scritto: Però io dico che si stoppano. Io non vorrei insistere, ma nel thread del gas ho riportato degli articoli di giornali (tra cui sole24) e anche qualcosa di più tecnico che dicono che i giacimenti di gas (e di petrolio) se si stoppano si deteriorano.
peng Inviato 1 Luglio 2022 Inviato 1 Luglio 2022 @wow e niente, qui si immaginano il putinone che chiude il rubinettone 2
criMan Inviato 1 Luglio 2022 Inviato 1 Luglio 2022 3 ore fa, audio2 ha scritto: tubature del nord stream 1 chiuse per "manutenzione" dall' 11 al 21 luglio audio , die a Gazcomesichiama che e tubbature le chiudesse fino al 1 dicembre anno da destinarsi. Vediamo questa mano di poker chi bleffa..
Jack Inviato 2 Luglio 2022 Inviato 2 Luglio 2022 18 ore fa, criMan ha scritto: Le problematiche sono tante e intricate e non si risolvono certo battendo moneta , perche' quello aprirebbe il baratro dell'inflazione e della definitiva fine del rublo. Poi certezze non le ha nessuno di quello che possa accadere in uno scenario di guerra Che certezze non ne esistano è assolutamente … certo 🙂 Sono scenari possibili ed attendibili con il beneficio delle probabilità che accadano. Io dico che se mi tengo il gas nel sottosuolo in attesa di finire i gasdotti verso la Cina e non incasso dall’esterno, esempio, 200 miliardi anno e nel sistema inietto 200 miliardi dalla banca centrale non sposto di un centimetro la massa monetaria circolante ed ho comunque quasi tutto il valore di merce a fronte. (Famosa teoria quantitativa della moneta che l’inflazione di oggi ci rammenta essere ancora valida) Purtroppo questo funziona tanto meglio quanto meno si sa che è ciò che sta accadendo nella realtà. Infatti il grande convitato di pietra in economia - essendo scienza sociale - è la consapevolezza del fenomeno economico in corso - se c’è, la consapevolezza cambia automaticamente il divenire del fenomeno. Quindi vedremo. Il mio ragionamento era per provocare consapevolezza, appunto, che in ipotesi Putin può - potrebbe- fare a meno di vendere il gas per un po’ molto di più di quanto noi si possa smettere di bruciarlo. Infatti abbiamo scatenato le apine bottinatrici a cercarne disperatamente per altri mari ed altri Monti
criMan Inviato 2 Luglio 2022 Inviato 2 Luglio 2022 3 ore fa, Jack ha scritto: consapevolezza, appunto, che in ipotesi Putin può - potrebbe- fare a meno di vendere il gas per un po’ molto di più di quanto noi si possa smettere di bruciarlo. Come andrà non lo so. La mia paura più che concentrarsi sul fatto che il duce chiuda il "rubinettone" è che a livello europeo si siano fatti male i conti il giorno in cui si dovesse per davvero arrivare ad essere in sofferenza (aziende, riscaldamento urbano..). Li' vedremo la caratura di chi ha preso le decisioni dall'alto.
Roberto M Inviato 2 Luglio 2022 Autore Inviato 2 Luglio 2022 @Jack Le tue preoccupazioni, legittime e non manifestamente infondate, dovrebbero spingere l’Alleanza atlantica ad impegnarsi di più e in maniera più efficacia a supporto militare degli Ucraini. Armi più potenti ed anche un intervento diretto della nato (aviazione e marina) in Ucraina, accogliendo le richieste in tal senso dell’Ucraina. La guerra finirebbe subito e non avremmo più problemi.
aldofranci Inviato 2 Luglio 2022 Inviato 2 Luglio 2022 Ste discussioni finiscono sempre e immancabilmente a derby: "Noi stiamo fottendo lui" vs. "Lui sta fottendo noi". Il dubbio che la Russia stia lentamente sprofondando all'inferno, epperò ci stia trascinando (noi Europa) con sé tirandoci per il bavero...a nessuno viene?
senek65 Inviato 2 Luglio 2022 Inviato 2 Luglio 2022 34 minuti fa, Roberto M ha scritto: La guerra finirebbe subito e non avremmo più problemi Giusto. Saremmo tutti morti dentro una nube nucleare. 1
ferrocsm Inviato 2 Luglio 2022 Inviato 2 Luglio 2022 46 minuti fa, aldofranci ha scritto: Il dubbio che la Russia stia lentamente sprofondando all'inferno, epperò ci stia trascinando (noi Europa) con sé tirandoci per il bavero...a nessuno viene? Come a nessuno viene @aldofranci? E' dall'inizio di questa guerra che ci raccontiamo quanto sia pericolosa per noi anche se non coinvolti direttamente in prima persona, ci dividiamo questo è vero sulle soluzioni da adottare, ma non è un po' quello che sta succedendo nell'intera Europa? Però sul fatto che sia estremamente pericolosa per noi tutti questo penso sia innegabile. Mi ricordo che nel thread fiume aperto proprio quando questa guerra era ancora da iniziare più di qualcuno scrivere : "tu che soluzioni proporresti?" La stessa domanda dopo aver preso coscienza del tragico problema che hai giustamente evidenziato e che io ho quotato la si potrebbe scrivere ora.
criMan Inviato 2 Luglio 2022 Inviato 2 Luglio 2022 2 ore fa, Roberto M ha scritto: Armi più potenti ed anche un intervento diretto della nato (aviazione e marina) in Ucraina, accogliendo le richieste in tal senso dell’Ucraina. ho letto proprio oggi l'articolo di un politologo americano tale Francis Fukuyama , che ribadisce l'importanza di respingere il piu' fermamente possibile la russia che altro non e' che una protesi della Cina in Europa.
maurodg65 Inviato 3 Luglio 2022 Inviato 3 Luglio 2022 La dimostrazione di come oramai la Russia stia combattendo una guerra all’Occidente e stia cercando in ogni modo, anche quelli non leciti, di creare ed alimentare la tensione nei mercati al solo scopo di trarne un profitto economico illecito e mettere pressione all’Occidente affinché accetti di girarsi dall’altra parte, lasciando mani libere a Putin affinché possa proseguire indisturbato nella sua politica neocoloniale. È arrivato il momento di reagire in modo più energico, costi quel che costi, perché la Russia non si fermerà. https://www.japantimes.co.jp/news/2022/07/02/business/russia-gas-japan-europe-supply/ La mossa della Russia sull'impianto di gas Sakhalin-2 intensifica la concorrenza per il carburante Un dipendente di Sakhalin Energy si trova nell'impianto di gas di liquefazione del progetto Sakhalin-2 a Prigorodnoye, a circa 70 km a sud di Yuzhno-Sakhalinsk, in Russia, nell'ottobre 2006. | REUTERS DI ANNA SHIRYAEVSKAYA, TSUYOSHI INAJIMA E STEPHEN STAPCZYNSKI BLOOMBERG CONDIVIDI 2 luglio 2022 La mossa della Russia di rimescolare la proprietà del progetto di gas naturale Sakhalin-2 potrebbe restringere ancora di più i mercati globali spingendo il Giappone a competere con l'Europa per fonti di approvvigionamento alternative. Il decreto del presidente Vladimir Putin di trasferire i diritti per l'impianto a una nuova società russa non ha alcun impatto immediato sul più grande cliente del progetto, ha detto il primo ministro Fumio Kishida. Un portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha anche affermato che al momento non vi è alcuna minaccia per le forniture di GNL dall'impianto. Le case commerciali giapponesi Mitsubishi Corp. e Mitsui & Co. possiedono un totale del 22,5% del progetto. Anche così, il secondo più grande acquirente di GNL al mondo sta prendendo in considerazione la sostituzione dei flussi russi acquistando di più dal mercato spot o da altri paesi, ha detto il ministro del commercio Koichi Hagiuda. Il Giappone ha già chiesto ai funzionari governativi negli Stati Uniti e in Australia una maggiore offerta al fine di ridurre la dipendenza dalla Russia, ha detto. Ciò replica gli sforzi dell'Unione europea per svezzarsi dalle forniture russe come punizione per aver invaso l'Ucraina, anche accettando di acquistare extra dagli Stati Uniti quest'anno. La Russia ha gravemente ridotto le importazioni di gasdotti in Europa il mese scorso mentre Putin intensificava il suo uso del gas come arma, causando nuovi shock sui prezzi in vista del picco della domanda invernale. "Se il progetto Sakhalin, che ha fornito al Giappone a prezzi competitivi, è in un tale stato di limbo, i prezzi spot rischiano di aumentare ulteriormente, il che potrebbe persino scatenare un panico sul mercato", ha affermato Hiroshi Hashimoto, analista presso l'Istituto di Economia Energetica in Giappone. I prezzi europei del gas sono più che raddoppiati dall'inizio dell'anno, mentre i prezzi asiatici sono aumentati di circa un terzo. Il GNL non contratto è già limitato. Inoltre, gli acquirenti asiatici hanno perso contro l'Europa sui prezzi, il che significa che il GNL flessibile dagli Stati Uniti ha favorito destinazioni dal Regno Unito alla Spagna invece che al Giappone o alla Cina. Le utility giapponesi si sono già affrettate ad acquistare più carburante superfreddo durante un'ondata di caldo record a fine giugno, contribuendo all'aumento dei prezzi del GNL asiatico. Il mercato globale del GNL dovrebbe rimanere stretto fino al 2026, secondo BloombergNEF. Un'ulteriore fornitura da nuovi impianti in Qatar e negli Stati Uniti richiederà diversi anni per arrivare, innescando potenzialmente una continua concorrenza e carenze in quelle nazioni incapaci di pagare prezzi più alti. È la seconda volta che il Cremlino interferisce direttamente nel progetto Sakhalin-2, minacciando gli investimenti stranieri. Nel 2006, il fornitore di gasdotto Gazprom PJSC, che non aveva esperienza nel GNL, ha preso il controllo dello sviluppo da Shell PLC dopo che le autorità di regolamentazione hanno minacciato di chiudere il progetto da 22 miliardi di dollari per motivi ambientali. Il progetto di proprietà straniera al 100%, approvato come accordo di condivisione della produzione nel 1994, era diventato un'anomalia mentre Putin rafforzava il controllo sull'industria energetica nazionale. Shell, che detiene una partecipazione del 27,5% nella struttura nell'estremo oriente russo, ha annunciato che sarebbe uscita dal progetto dopo che la Russia ha invaso l'Ucraina. Inoltre, non si impegnerebbe in nuovi investimenti nel paese. Il Giappone determinerà se può rimanere dopo aver valutato le condizioni offerte, ha detto Hashimoto. E sarebbe sempre più difficile fare affari in Russia negli anni a venire, incluso il coinvolgimento in futuri progetti di liquefazione come Arctic LNG 2 di Novatek PJSC. "Questo aggiunge un nuovo livello di complessità agli accordi di vendita e acquisto esistenti, che potrebbero dover essere trasferiti alla nuova società", ha affermato Kaushal Ramesh, analista del consulente norvegese Rystad Energy. "Nel breve termine, è probabile che continueranno a fornire contratti a lungo termine".
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