Vai al contenuto
Melius Club

Parliamo del sistema scolastico?


Gaetanoalberto

Messaggi raccomandati

Inviato

@Gaetanoalberto decreti delegati. Non intendevo colorare di sarcasmo o ironia,  mi sono limitato a collocare temporalmente le norme,  che oggettivamente nacquero in quel periodo diciamo particolare e ne presero i connotati.  Circa la necessità della partecipazione,  con me sfondi una porta aperta, sono sempre stato convinto che le varie categorie che ruotano intorno alla scuola debbano essere e rappresentarsi come parti, non controparti, di un rapporto giuridico che vede coincidere l'interesse di tutti: educare e istruire,  far crescere la persona dello studente.  Poi ovviamente le prospettive dei diversi attori sono distinte,  ma non possono essere conflittuali. La dimensione comunitaria del fenomeno educativo impone forme collegiali, si dovrebbe però limitare la burocrazia e andare sulla sostanza della qualità del rapporto educativo,  che deve essere fiduciario e libero. 

Inviato

@Gaetanoalberto

Durante il periodo degli esami ho viaggiato con 4 colleghi, tra cui la con una sorella dirigente tecnico (quelli che un tempo erano chiamati ispettori). La questione di cui si discuteva era se i dirigenti tecnici erano retribuiti meglio di noi presidi.Considera che i dirigenti tecnici rientrano a tutti gli effetti nella dirigenza pubblica come dirigenti di II fascia al pari di tutti gli altri. Lo stipendio tabellare e la retribuzione di posizione fissa è identica, ciò che può cambiare è la retribuzione di posizione variabile, che per noi è identica alla posizione fissa. Tuttavia sono pochi i dirigenti di II fascia dei ministeri che percepiscono una posizione variabile sensibilmente superiore alla nostra, peraltro i dati sono disponibili in rete. Per chi fosse interessato, sulla Gazzetta ufficiale del 17/07/2019 è pubblicato il nostro ultimo contratto, gli articoli in qustione sono il 42 e il 45.

Inviato
2 ore fa, melos62 ha scritto:

Io qualcosina ho trovato in giro per l'italia...

sei stato fortunato a trovare un ago in un pagliaio così grande.

Inviato
47 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto:

modificare il funzionamento degli organi collegiali in coerenza con le diverse attribuzioni del preside, che da Primus inter pares diventava "Dirigente scolastico", con una sua posizione "speciale" tra i dirigenti dello Stato. 

In virtù di tale posizione, gli ex presidi hanno visto allargare a dismisura le proprie responsabilità a confronto con quelle degli altri dirigenti dello Stato di pari livello, e naturalmente hanno ancora oggi lo stipendio più basso, ma questo è un inciso che lasciamo a questi aridi ometti che dirigono le scuole: il contrappasso, direte, per il fatto che non si chiedono come funziona la loro scuola e quali risultati ottiene. Gli sta bene! 

Fatto sta che la scuola azienda non decolla, l'opposizione del personale e sindacale non è neanche troppo latente. 

Non voglio infierire, ma di quale azienda si parla? Una in monopolio in cui la clientela è obbligata a sceglierti, dove non esiste un prezzo esposto, dove non esiste la responsabilità patrimoniale perché non esiste un bilancio da pareggiare, dove il dirigente o manager non sceglie i collaboratori,  non può premiarli o punirli e non può neanche cambiare l'offerta del proprio prodotto o indicare obiettivi?  Qui sarò sarcastico: il ruolo e più quello di un custode di greggi che deve evitare che le pecore si facciano male e che i lupi facciano danni. Ma il padrone delle greggi è altrove.

  • Melius 2
Inviato

Una mia esperienza sui disabili, soprattutto i genitori degli autistici. Gran parte di loro proietta il rifiuto inconscio della condizione del figlio sulla scuola e sugli insegnanti. Di aneddoti sull'argomento potrei raccontarne molti.

Inviato
Adesso, Savgal ha scritto:

Una mia esperienza sui disabili, soprattutto i genitori degli autistici. Gran parte di loro proietta il rifiuto inconscio della condizione del figlio sulla scuola e sugli insegnanti. Di aneddoti sull'argomento potrei raccontarne molti.

Confermo. Talvolta aggrediscono legalmente le uniche persone che fanno o hanno fatto sacrifici per loro... è quel cinismo che nasce dal sentirsi soli contro tutti. 

Inviato

@melos62

Consentimi, la responsabilità patrimoniale esiste e non possiamo impegnare delle somme se queste non sono a bilancio, pur per competenza e non per cassa.

La tua concezione di padrone del vapore che può andar bene se l'impresa ha poche unità di dipedenti, la gestione di organizzazioni con centiania di persone è altra cosa. Infine, le considerazioni sono frutto di una esperienza diretta?

Inviato

i genitori di chi ha problemi, abbandonati come sono, reagiscono e si atteggiano di media fin troppo bene

Inviato

 

2 ore fa, melos62 ha scritto:

Io qualcosina ho trovato in giro per l'italia...

Esperienza vissuta di persona, come azienda collaboriamo con due università (Parma e Padova) e anche se molto poco con il politecnico di Torino, ebbene io ho trovato tanta preparazione e tanta professionalità unita a tanta educazione nei ragazzi che si stanno laureando, a Padova ad esempio presentavano un programma innovativo da loro sviluppato in stretta partecipazione con uno studio di progettazione di Piacenza, ebbene di fronte ad una platea di responsabili degli uffici tecnici delle più grandi aziende del settore sia italiano che europeo (tanto che noi ci si sentiva inadeguati e fuori posto) hanno dato prova di vera competenza, tanto che poi a fine presentazione dopo aver risposto ad ogni domanda ed a ogni cavillo che siamo andati a cercare ci siamo alzati tutti e siamo andati a stringere la mano a questi tre nuovi laureandi, del politecnico di Torino che vi parlo a fare dato che penso sappiate tutti la professionalità, abbiamo in azienda due nuovi laureandi dell'Università di Parma che stanno preparando la tesi che davvero sono molto molto preparati e professionali nel loro porsi e nella loro competenza, ora voi direte: e grazie sei andato a tirare fuori gli universitari, si ma non sono nati imparati, qualcuno gli avrà insegnato prima di iscriversi all'università, quindi attenti a denigrare sempre e comunque la scuola italiana e chi vi insegna.     

  • Melius 2
Inviato
16 minuti fa, melos62 ha scritto:

Non voglio infierire, ma di quale azienda si parla? Una in monopolio in cui la clientela è obbligata a sceglierti, dove non esiste un prezzo esposto, dove non esiste la responsabilità patrimoniale perché non esiste un bilancio da pareggiare, dove il dirigente o manager non sceglie i collaboratori,  non può premiarli o punirli e non può neanche cambiare l'offerta del proprio prodotto o indicare obiettivi?  Qui sarò sarcastico: il ruolo e più quello di un custode di greggi che deve evitare che le pecore si facciano male e che i lupi facciano danni. Ma il padrone delle greggi è altrove.

intervento spettacolare. 

Non si deve nemmeno misurare quanto latte e quanti agnelli abbia prodotto la pecora.

Non si ha nemmeno contezza che ci siano un latte da raccogliere e degli agnelli da valorizzare.

  • Melius 1
Inviato
10 ore fa, melos62 ha scritto:

Quindi non devi meravigliarti se a Torino oggi non sono presenti istituti di rilievo.

In realtà esiste ancora qualche Istituto storico come quello dei salesiani, situato sulla precollina di Torino a Valsalice. Mio fratello ha frequentato lì per i cinque anni delle superiori, biennio ginnasiale e triennio liceo classico. La scuola era molto impegnativa e l’insegnamento di prim’ordine. Massima ed esagerata serietà e rigore. Anche sua figlia ha, successivamente, frequentato lo stesso Istituto: nel frattempo le cose erano però molto cambiate tanto che le iscrizioni erano aperte anche alle ragazze. Insegnamento molto buono ( mia nipote si è successivamente laureata con successo in economia aziendale anche in altre due università estere) con taglio molto diverso, innovativo e moderno con possibilità di creare aggregazioni e contatti con scambi all’estero. Sparito comunque quell’atteggiamento rigoroso e severo. Clima e mentalità decisamente più aperto. 
Da segnalare anche l’Istituto Sociale, storico e simile, retto dai Gesuiti e collegato alla Sacra Famiglia che ha sedi anche nella prima cintura torinese.

I Rosminiani credo che, dopo aver attraversato un periodo molto critico quanto criticabile, abbiano chiuso.

Gli Istituti esclusivamente femminili, per fortuna non esistono più. Ne ho frequentato uno per 8 anni ed è un miracolo se ne sono uscita viva. (due compagne si sono suicidate). L’insegnamento era comunque ottimo e severissimo. 
p.s.: mio figlio ha frequentato solo istituti statali, un liceo a Torino con ottimi professori e quindi il Politecnico, sempre a Torino, con laurea a pieni voti in  ingegneria gestionale. Poi un master negli USA.

  • Melius 1
Inviato

Jack quale coda di paglia non capisco. Per me e tanti altri la scuola

e’ stata essenziale (le superiori sopratutto), le

conoscenze strutturate si hanno in una buona scuola, non nella vita.

La vita premia altre cose, il carattere, l’impegno nel lavoro ecc.

Ma in nessun modo si puo’ sostituire a una valida scuola.

Questo intendevo.

Siccome poi tu sei una mente economica immaginavo - e ho sbagliato- che ti riferissi poi ai successi che possono certamente nascere dalla vita oltreche’ dalla scuola.

Trovo anche io molto bello l’intervento di analogico, il punto e’ che cio’ che lui dice non puo’ costituire oggetto di una norma o di una circolare,ma di una speciale capacita’ degli insegnanti di trattare la scuola come una cosa viva.

Devo pero’ ricordare che quando ero al

liceo io questa idea mal si realizzo’ perche’ la scuola venne annegata nella vita e fu un trionfo di cioe’, nella misura in cui, di lotta senza quartiere al nozionismo per cui non aveva importanza se la rivoluzione francese fosse anteriore o successiva a quella

americana.

Ecco questa e’ una scuola che neanche va bene. Il sapere e’ faticoso e necessario, va agevolato ma non annegato nella

seduttiva piacioneria gradita agli studenti che consiste nel degradare e adattare il sapere alla moda e al sentiment

del momento.

 

  • Melius 2
Inviato
9 minuti fa, mozarteum ha scritto:

nella misura in cui

Questa non me l'aspettavo. 

Gaetanoalberto
Inviato

@Savgal Non vorrei che tutti sti pipponi che scrivo sembrassero orientati a quationi corporative, anche se la retribuzione di insegnanti e dirigenti è un elemento non secondario. In realtà nessuno di noi agisce solo per la retribuzione, ed ho lavorato tantissimo sia come insegnante, guadagnando poco, che come vice, guadagnando ancor meno rispetto alla "quantità" di tempo impiegato sul lavoro, che come dirigente. Lavoro perchè mi piace lavorare. Poi per colpa di Melius sto perdendo unpo' il ritmo, ma il covid mi ha salassato i cosiddetti, perciò ci sta.

Comunque un contributo non recentissimo, ma che ha un certo valore. So bene che precede il momento in cui è stata aumentata la retribuzione di parte fissa, ma se guardi alle cifre assolute, restano significative.

https://www.eticapa.it/eticapa/wp-content/uploads/2017/07/Retribuzioni-medie-PA-per-macrovoce_2015_SITO.pdf

Per inciso, confrontandomi con un grande amico dirigente di seconda fascia dell'Agenzia delle Dogane, che coordina una trentina/quarantina di addetti, la differenza di stipendio si aggira sui 700 netti al mese, almeno finchè non ci pagheranno la parte variabile e di risultato finora bloccata, poi scenderà a 4/500 euro.

 

 

Inviato
27 minuti fa, mozarteum ha scritto:

le

conoscenze strutturate si hanno in una buona scuola, non nella vita.

Confermo. Io non ho fatto scuole e sento fortemente la mancanza di conoscenze strutturate, o meglio: Della capacità di strutturare le conoscenze che la vita mi ha offerto in modo da trarne massimo giovamento.  E' una capacità che a mio avviso può essere impartita solo da insegnanti che la possiedono a loro volta, il che è difficilmente quantificabile con valutazioni asettiche, ma non può comunque fare a meno di un solido telaio (mi sia consentito il dire) "nozionistico" .

Inviato
1 minuto fa, Savgal ha scritto:

La tua concezione di padrone del vapore che può andar bene se l'impresa ha poche unità di dipedenti, la gestione di organizzazioni con centiania di persone è altra cosa. Infine, le considerazioni sono frutto di una esperienza diretta?

Sarò franco. Se vuoi ragionare con me di questi temi occorre che tu tolga le lenti deformanti dell'ideologia. Padrone del vapore è paccottiglia lessicale anacronistica che mortifica te prima del tuo interlocutore. Se si parla di azienda si parla di una organizzazione quale strumento di uno scopo. Nella scuola lo scopo dovrebbe essere l'educazione /istruzione "in un certo modo". Il modo lo deve determinare l'imprenditore. 

Si, ho esperienza diretta di gestione, per oltre dieci anni ho fatto parte del centro servizi di un'associazione nazionale del terzo settore, io mi occupavo della ristrutturazione e del risanamento di aziende no profit in difficoltà,  ho anche fatto parte di  cda di enti piccoli e grandi per il tempo necessario allo sviluppo dei piani.

Inviato
26 minuti fa, Velvet ha scritto:

Questa non me l'aspettavo. 

Non l’avevi sentita negli anni 70? Era insieme ai cioe’ 

Inviato

@mozarteum Ero infante ma ne è stata tramandata memoria, però credevo fossero frasi da borsa di tolfa,  sandali e barbe troppo lunghe che non mi aspettavo da te... 


  • Notizie

  • Badge Recenti

    • Badge del Vinile Arancio
      music.bw805
      music.bw805 ha ottenuto un badge
      Badge del Vinile Arancio
    • Contenuti Utili
      Eiji
      Eiji ha ottenuto un badge
      Contenuti Utili
    • Reputazione
      Ultima Legione @
      Ultima Legione @ ha ottenuto un badge
      Reputazione
    • Contenuti Utili
      Capotasto
      Capotasto ha ottenuto un badge
      Contenuti Utili
    • Contenuti Utili
      fabio76
      fabio76 ha ottenuto un badge
      Contenuti Utili
×
×
  • Crea Nuovo...