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Melius Club

Stax SR Sigma… i perché di una strada mai più ripercorsa da 40 anni…


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Inviato

Beh, lo devo mettere? Cosa? Il mio solito “cappello”… quello che ho usato per introdurre  la Sony CD 3000 dico..

E cioè… che essendo estate, e qui a Firenze l’estate ogni anno è più rovente, diventa difficile ascoltare in cuffia senza sudare… e allora si mettono via le “cuffie buone” e si rimettono in pista quelle vecchie, le cuffie vintage… che tanto ormai sono vecchie e …beh, non si può mica chiedere la vita eterna ..no?

Fra le cuffie che fanno “sudare meno” ce n’è una che in particolare trovo semplicemente super “aerata” …almeno ad ascoltarla con un bel ventilatore a un paio di metri di distanza e a “tutta valvola”…

È la Stax Sigma, quella strana cuffia che la Stax tirò fuori negli anni ‘70 e che diventò famosa negli ‘80….
Una cuffia particolarissima purché progettata per far sentire il suono “fuori dalla testa”… in pratica i piccoli pannelli elettrostatici vennero posizionati esattamente davanti e perpendicolari rispetto all’orecchio … 
Progetto rivoluzionario e “avanti nel tempo” con largo anticipo rispetto alla AKG K 1000, e decenni in anticipo rispetto alla RAAL e “affini”….

E, visto che proprio in questi caldi giorni di Luglio l’ho tirata di nuovo fuori e mi sono rimesso ad ascoltarla… ecco… mi sono chiesto: ma perché Stax non ha più ripercorso la strada tentata con questa cuffia?

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Inviato

Penso che pochi, su questo Forum, abbiano avuto modo di ascoltare la Stax Sigma, e per questo cerco di descriverne le caratteristiche confrontandole con quelle delle altre Stax più recenti e famose, così come con la RAAL sr1a.

Rispetto al “momento del concepimento” la mia Sigma può godere di due vantaggi che negli anni ‘70 non c’erano: un amplificatore a valvole SR 006t e una sorgente digitale di primo ordine.

Inizio da quest’ultima, dicendo che proprio da pochi giorni ho cambiato Mac Mini, prendendone uno recente con il chip M1 e ci ho messo su la versione più recente di Audirvāna Studio. Pur lasciando intatto il resto della catena digitale, cioè il Berkeley USB Converter e il solito DAC Schiit Yggy.

Il miglioramento percepibile con i file ad altissima risoluzione tipo i 24/192 era inatteso… in fondo i bit sono sempre bit… o no??

Fatto sta che ascoltando le sinfonie di Beethoven appena uscite per la DG, dirette da un grande direttore come Nezèt-Seguin e l’orchestra di Abbado e di Harnoncourt, la Chamber Orchestra of Europe, il suono che esce dalla Sigma è da “brividi”….  Per l’immenso spazio che occupa l’orchestra certo, ma anche per il meraviglioso suono degli archi, con i primi violìni a sinistra e i secondi a destra, dei legni e degli ottoni…

 

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  • Melius 2
Inviato

Di sicuro la Sigma ha una configurazione che la rende poco adatta per la musica Pop e Rock... in fondo come tutte le elettrostatiche ..o quasi tutte..

Ma la Sigma è ancora più penalizzata, in gamma bassa, dal fatto che i mini pannelli elettrostatici sono lontani dalle orecchie..

Ma con la musica classica e con il Jazz... ecco che la Sigma è ancora una cuffia assolutamente strepitosa... per la correttezza timbrica, certo, ma anche per questa “magia spaziale” che riesce a fare...

acusticamente
Inviato

@SimoTocca  grazie per il bel racconto.

In effetti con questo fetente caldo cittadino di entroterra (più malsano rispetto ad altre situazioni) diventa difficile ascoltare in cuffia, specialmente se si usano ampli a valvole.  Meglio forse ripiegare su iem e dap…

Inviato
12 ore fa, SimoTocca ha scritto:

purché progettata

ovviamente volevo scrivere “perché progettata...”

Le IEM... giuro che ci ho provato... e all’inzio con la Campfire Andromeda pensavo anche di esserci riuscito ...ma ecco...con la musica classica per grande orchestra le IEM falliscono nel “rendere” lo spazio e la dinamica della grande orchestra...

Inoltre con le IEM mi dá molto fastidio sentire i “legni”, in particolare i flauti suonare “piano” e in secondo piano...

Inviato

Di queste però non dire che sono più comode delle Sony Z1R 😂

Inviato
Il 15/7/2022 at 10:36, SimoTocca ha scritto:

Penso che pochi, su questo Forum, abbiano avuto modo di ascoltare la Stax Sigma

Fortunatamente, ho avuto il piacere di ascoltarla.

Si, in effetti magica per la spazialità, ma il resto non saprei, da ascoltare a basso volume perché arriva subito il suo limite fisico/meccanico.

Mi sembra strano che la reputi eccellente con la musica classica, visto i suoi limiti a riprodurre i registri più gravi.

Inviato
Il 15/7/2022 at 10:36, SimoTocca ha scritto:

Penso che pochi, su questo Forum, abbiano avuto modo di ascoltare la Stax Sigma


Io ero venditore Stax, e come ho gia' avuto modo di scrivere, personalmente non avevo dubbi nel preferire la Lambda.

Ok, l'headstage particolare (non realistico, non esistono cuffie con headstage realistico IMHO), ma per il resto non l'ho mai trovata attraente.

Limitata agli estremi, meno dinamica della Lambda...insomma, o ti innamoravi della sua ricostruzione spaziale o altrimenti non c'era storia.

Come dissi, ce ne sono poche in giro perche' la stragrande maggioranza degli utenti preferiva semplicemente le Lambda.

Su 10 cuffie che vendevo, 8 erano Lambda, 2 erano Sigma.

Da qui la (saggia) decisione di interromperne la produzione per puntare tutto sulla semipanoramica che e' arrivata fino ai giorni nostri.

La Sigma e' quindi un (mezzo) flop commerciale che sopratutto lo spirito collezionistico ha fatto riapparire da qualche anno a questa parte.

Poi, certo, a qualcuno puo' anche piacere un botto...

  • Melius 2
Inviato

@n.enrico Hehe... invece...sì! Queste addirittura non fanno alcuna pressione sull’orecchio e ...praticamente non si avverte la loro presenza! 😉

@MCnerone @2slow4u Come ho già un po’ spiegato nell’introduzione, al momento della sua uscita commerciale, metà anni ‘70 correggetemi se sbaglio, la Sigma non poteva contare su sorgenti adeguate.

Al tempo esisteva il giradischi che onestamente ad ascoltarlo in cuffia, presentava diversi limiti con la musica classica, in particolare il fruscio importante nei momenti di piano e pianissimo orchestrale o nelle registrazioni con un solo strumento, pianoforte o violino per es...

Poi certo, per i professionisti e per i pochi fortunati che disponevano di un registratore a bobine (mio padre aveva un Revox B77) allora nessun dubbio sulla sorgente ma... mancava in quel caso cosa sentire! insomma le bobine già registrate invece dei vinili erano poco o niente diffuse...

Io la Sigma l’ho sempre ascoltata, perché comprata dopo il 1985, con il CD Player, macchine anche importanti. Con il CD ho sempre preferito la Sigma alle varie Lamba, perché la Lambda era impietosa sugli acuti “asciutti e gelidi” del primo digitale.

Ascoltando la Sigma adesso, con una sorgente liquida in HiRes ed un eccellente DAC, si rimane di stucco, proprio a bocca aperta, nell’apprezzare quanto gioca, e giocava e giocasse, una buona sorgente nel fare esprimere al meglio una buona cuffia. 

In questo contribuisce certamente, come ricordavo in post precedenti, anche l’amplificatore Stax a valvole, lo 006 t, che al momento del lancio della Sigma non credo esistesse già  (ma in questo chiedo conferma a 2slow4u che, in quanto ex rivenditore Stax conosce perfettamente la materia).

Fatto sta che ascoltata oggi, con una sorgente moderna, la Sigma tende a superare tutta una serie di limiti che le si attribuivano, e che in parte ha sicuramente. Però ecco, ascoltando file ad alta definizione, quella sensazione di vago “impasto sonoro” sparisce completamente e, grazie anche alle maggiori informazioni spaziali dei file HIRes (che le cuffie tradizionali non riescono ad avvantaggiarsene completamente, rispetto ai diffusori) l’ascolto della Sigma diventa quasi “magico”.

I bassi, certo, non hanno l’impatto e la chiarezza delle 007, ma hanno un buon impatto lo stesso, e con la classica, anche la grande orchestra, spesso è più che sufficiente.

Ai volumi che ascolto io, che penso siano “normali” e non “bassi volumi”, anche la dinamica non manca più di tanto.

E la magia spaziale, specie con le registrazioni binaurali (iniziano ad essercene diverse nei servizi di streaming, e qualcuna l’ho già indicata in specifico Thread dedicato) fa semplicemente “dimenticare” i limiti di questa cuffia.

Ma, appunto, essendo un progetto di quaranta anni fa, probabilmente con driver più moderni, potrebbe essere...ancora più magico!

Del resto...anche la RAAL ha i suoi limiti...e in fondo la perfezione non esiste, no?, ma ecco... la magia spaziale fa dimenticare molte di queste limitazioni...  

  • Melius 1
  • Thanks 1
Inviato

Io sto parlando degli anni 80 e dei primissimi '90.

All'epoca gli ampli Stax erano l'SRM-1 (stato solido) e l'SRM-T1 (ibrido, da cui lo 006T deriva in modo estremamente diretto).

Le sorgenti (*) erano le stesse per entrambe le cuffie e il risultato era quello descritto.

Paradossalmente oggi col digitale (piu' musicale di allora), la situazione sarebbe ancora piu' a vantaggio della Lambda, la cui maggiore capacita' di analisi non rappresenterebbe un difetto (l'esasperazione dei difetti del digitale di allora), ma andrebbe a ulteriore vantaggio dell'ascoltatore.

 

(*) Non e' che in quegli anni il digitale facesse inesorabilmente schifo, eh, ricordo macchine onorevolissime gia allora (Meridian, Deltec, Madrigal...).

Certo, oggi e' comunque meglio.

  • Melius 1
Inviato

Beh, vero… se si parla dei primi anni ‘90 l’ampli era simile allo 006t… ma la sorgente era molto diversa! La sorgente e non solo… la cura dei cavi di connessione e di alimentazione è venuta dopo, iniziata proprio negli anni ‘90… 

Io a casa ho una SR 404 Lambda signature, che allora veniva data come evoluzione della Lambda signature (l’estetica la mantiene di sicuro… la firma sonora mi pare di ricordare anche, ma sono passati troppi anni da quando ho fatto il confronto diretto fra Lambda 404 Signature e la Lambda Signature…).

Ebbene, oggi a casa mia ho la possibilità del confronto diretto, sullo stesso identico impianto (sorgente, cavi, ampli) e il suono che preferisco di gran lunga è quello della Sigma rispetto alla Lambda 404.

Dirò di più: la recente evoluzione della serie Lambda, la L700, che ho a casa e che ascolto spesso, ha un’impronta sonora molto più simile alla Sigma che alla vecchia Lambda…

Questo per dire che forse si parla anche di preferenze soggettive (le mie) rispetto a quelle di chi preferiva (e preferisce) la Lambda. Del resto l’impronta sonora della Lambda Signature originale non era diversissima da quella dell’Omega originale. L’Omega, ricordo, era una “finestra sul mondo” per i medi, ma bassi davvero pochini… e acuti tendenti all’iperluciditá di una radiografia… per questo preferivo, e non di poco, il suono dell prima 007…

Questo giusto per far capire i miei gusti e quindi giustificare i miei giudizi…facendone capire il terreno soggettivo da cui nascono..

Detto questo, ad ascoltare oggi la Sigma, con il setup che ho in casa, viene da chiedersi, e da qui il mio thread, il perché la Stax abbia abbandonato una strada, che invece è stata più recentemente ripresa da altre ditte, la RAAL in primis…

Inviato
4 ore fa, SimoTocca ha scritto:

Beh, vero… se si parla dei primi anni ‘90 l’ampli era simile allo 006t

 

L' SRM-T1 e' della seconda meta' degli anni '80, usci' in contemporanea alla Sigma Pro e alla Lambda Signature (che montava le stesse celle elettrostatiche della Sigma Pro).

Lo 006T era un T1 con semiconduttori aggiornati (non piu' in produzione quelli del T1 ai tempi dello 006T), ma lo schema di base e' assolutamente lo stesso.


 

4 ore fa, SimoTocca ha scritto:

la cura dei cavi di connessione e di alimentazione è venuta dopo, iniziata proprio negli anni ‘90… 


Nope. I cavi "esotici" arrivarono ben prima. Monster Cable (chi la ricorda?) produceva gia' nella fine degli anni '70.

Negli anni '80 si trovavano cavi di ogni genere, alla stregua di oggi.

Sulle cuffie, e' chiaro che sia una questione meramente soggettiva.

La Sigma ha avuto e ha tuttora i suoi fans, ma numeri alla mano si vendeva veramente poco, perche' gli si preferiva quasi sempre la Lambda.

La 404 e' diversa dalla Lambda Signature, tecnicamente (la Signature originale aveva membrane piu' sottili, 1 micrometro, allora era fantascienza) e sonicamente. In comune c'era solo il colore.

Inviato
Il 26/7/2022 at 15:00, 2slow4u ha scritto:

L' SRM-T1 e' della seconda meta' degli anni '80, usci' in contemporanea alla Sigma Pro e alla Lambda

La Stax Sigma, quell’originale, non la Pro, è uscita nella seconda metà degli anni ‘70, ben prima quindi che uscisse l’ampli SRM -T1. La Sigma Pro, che conosco bene come la Sigma normale, regge più potenza (e ha il BiAS pro a 5 pin) suona però meno bene della Stax Sigma normale. Forse perché per il progetto Sigma era stata usata un altoparlante progettato ad hoc ed ex novo? Mentre per la Pro si usava la stessa della Lambda? Boh? Fatto sta che con la versione Pro si perde parte della “magia” di un suono più naturale…

Inviato
Il 26/7/2022 at 15:00, 2slow4u ha scritto:

Negli anni '80 si trovavano cavi di ogni genere, alla stregua di oggi.

No, direi proprio che per il settore cuffie i “cavi” sono arrivati negli anni ‘90, e forse solo nel 2000 si è iniziato a fare una certa attenzione ai cavi anche per l’impianto cuffia!

Ricordo di aver scontate negli anni ‘80 le Stax, in un negozio italiano e in uno di Parigi, con dei “cavacci” che erano poco più che una piattina! 
Non solo, ma ricordo che anche a livello Top, per esempio le elettroniche Audio Research, il pre Reference One veniva fornito con un suo cavo saldato all’interno e che solo la sua ultima versione MKII che è degli anni ‘90, ha l’alloggiamento per un cavo di alimentazione da scegliere da parte dell’utente.

Inviato

Insomma, ecco… ad ascoltarla oggi, in condizioni “assai migliori di quelle di inizio lancio” della metà anni settanta…ecco che appare davvero una cuffia pregevole…e che suona meglio della SR 404 Lambda Signature (non ho la Lambda originale per confronto diretto… ma fra la Lambda 404 e la Sigma non ho incertezze su quale delle due scegliere!).

Il senso del Tnread era/è quello di capire perché. pur in un momento in cui fioriscono le cuffie “over-in front of the ear”, perché appunto la Stax non abbi mai ripreso in mano il progetto Sigma. 
Chissà… magari qualche pezzo grosso della Stax  ci legge in questo momento… o forse magari mi prende l’ispirazione e gli scrivo io ai tipi della Stax e glielo chiedo… magari li stimolo ..😉

Inviato
8 ore fa, SimoTocca ha scritto:

No, direi proprio che per il settore cuffie i “cavi” sono arrivati negli anni ‘90, e forse solo nel 2000 si è iniziato a fare una certa attenzione ai cavi anche per l’impianto cuffia!

 

Nel settore cuffie che vuol dire? Mica puoi cambiare i cavi alle Stax! 😀

Non si parlava di cavi in genere?, hai citato pure quelli di alimentazione!

Guarda, io ho lavorato nel settore Hi-Fi dal 1986 alla fine degli anni '90 e i cavi li ho sempre assemblati e venduti.

E le cuffie Stax, per cui disponevo di una saletta dedicata, erano collegate a sorgenti e amplificatori cablati con quei cavi, di certo non col doppino telefonico.

Certo, i cavi di rete arrivarono dopo, negli anni '90, questo si.

Era il mio lavoro, abbi pazienza...

Rispetto a quei tempi, tutte le cuffie oggi si avvantaggiano di una tecnologia digitale (supporto compreso) migliore.

Su normal bias vs. Pro bias, la situazione e' simile a quella che puoi sperimentare confrontando la prima Lambda con la versione Pro.

La prima suona piu' "musicale" e eufonica, ma la seconda tecnicamente e' superiore: piu' dettaglio, piu' velocita', basso migliore, piu' esteso e indistorto, dinamica superiore...

E' da valutare per bene, la prima impressione puo' ingannare.

Poi, certo, dipende dal suono che piace a te.
 

8 ore fa, SimoTocca ha scritto:

pur in un momento in cui fioriscono le cuffie “over-in front of the ear”, perché appunto la Stax non abbi mai ripreso in mano il progetto Sigma. 


Non e' detto che non lo faccia prima o poi.

Sperando che in questo caso l'angolazione dei trasduttori sia meno estrema, se no, appunto, addio gamma alta.


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Inviato

@2slow4u Beh, certo l’angolazione è importante …perché si devo trovare un equilibrio fra spazialità e ricchezza di acuti (anche di bassi!). Mi aspettavo appunto che Stax fosse matura per affrontare questa sfida… beh, staremo a vedere! 😉

  • 4 settimane dopo...
Inviato

Sempre a proposito della Sigma e dell’importanza della sorgente usata per valutare una cuffia.

Stamani ho indossato la Sigma e volevo ascoltare un album di Miles Davis che avevo visto recentemente essere starò rimasterizzato in HiRes…

Sono andato su Qobuz … e mentre mi stavo facendo venire in mente il titolo che cercavo (sì lo so, potevo criccare semplicemente “cerca Miles Davis”…ma compaiono decine e decine di album e preferivo andare subito al dunque…) ecco… fra le novità mi è apparsa …la Madonna! Noooo, non l’immagine sacra!! Dico… Madonna cantante! 😆

Ho cliccato per curiosità sull’album in oggetto, con numerosi suoi successi degli esordi…una ennesima ma recente rimasterizzazione…in formato 24/88.

E… beh… ho avuto una specie di “ascolto mistico”! Cioè la qualità audio della voce di Madonna è semplicemente stupefacente, e in fondo da una cuffia elettrostatica è quello che ci si aspetta…ma con la Sigma c’è una componente di “spazio”, di dimensione… che non avevo ancora ascoltato! Ma quello che stupisce, stamani è l’impatto dei bassi, quasi da Discoteca… insieme alla purezza degli altri singoli strumenti…molti dei quali elettronici…

Sono rimasto vagamente spiazzato….  chi avrebbe pensato che un album commerciale di Madonna potesse suonare così bene? E sopratutto chi avrebbe pensato che con la vecchia, schifiltosa, “deboluccia” Stax Sigma avrei ascoltato questi livelli di pressione sonora da Discoteca?? Con una qualità audio strepitosa è uno “spazio” immenso….???!!

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Se vi capita fate click anche voi su questo album è poi mi dite…

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