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Tesla chiede di non caricare la auto dalle 15 alle 20


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Inviato
18 minuti fa, Paperinik2021 ha scritto:

non mi pare che in Italia siamo messi molto meglio, a surplus energetico. O sbaglio?

Come surplus energetico siamo a zero, nel senso che dipendiamo totalmente* dalle importazioni, 

Come surplus elettrico invece siamo messi molto meglio del Texas.  Anche perche' il pericolo paventato (auto elettriche) e' in realta' una sostituzione: Elettricita' al posto di carburante.  Se la carenza sara' quella di materia energetica primaria (e questo e' per noi il pericolo reale) il problema lo avremo indipendentemente dall'auto elettrica. 

I margini attuali, se non tali da consentire il cambio totale del parco circolante in tempi brevi, piu' che altro per un problema di contemporaneita' della domanda,  potrebbero comunque permettere una % di veicoli elettrici impensabile per i detrattori, magari partendo dalle flotte gestite.   Il problema dell' ultimo miglio deve comunque essere affrontato (la siora Maria che va alla coop con la panda elettrica e trova tutte le colonnine occupate)

* Totalmente nel senso che non potremo in alcun modo permetterci di fare a meno delle importazioni senza devastanti conseguenze economiche e sociali. 

 

Inviato
1 ora fa, Martin ha scritto:

piu' che altro per un problema di contemporaneita' della domanda,

Eh, ma va? Problema che tra le altre cose sottintende un totale ripensamento della rete distributiva, difficilissimo da attuare nei centri storici ad esempio per questioni puramente fisiche.

Abbiamo poco da contare i GW di tutto lo stato se poi saltano in aria per surriscaldamento le sottostazioni o le cabine di quartiere. 

  • Melius 1
Inviato

Nell’auto automatica senza autista chi apre lo sportello posteriore quando si arriva al Teatro dell’Opera?

Inviato

un redditato di cittadinanza, e che diamine

  • Melius 1
  • Haha 1
Inviato
49 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Nell’auto automatica senza autista chi apre lo sportello posteriore quando si arriva al Teatro dell’Opera?

Si aprirà da solo sennò che razza di automatica è.

Inviato
1 ora fa, Velvet ha scritto:

Eh, ma va? Problema che tra le altre cose sottintende un totale ripensamento della rete distributiva, difficilissimo da attuare nei centri storici ad esempio per questioni puramente fisiche.

Siamo ben lontani dal manifestarsi generalizzato di questo problema, ovvero il parco veicoli elettrici può aumentare considerevolmente anche con la rete elettrica attuale. 

 

Inviato
1 ora fa, Velvet ha scritto:

Abbiamo poco da contare i GW di tutto lo stato se poi saltano in aria per surriscaldamento le sottostazioni o le cabine di quartiere. 

QUANTE ne saltano* sul mezzo milione di cabine in servizio ?...  suvvia, non facciamo facebook... 

* bisognerebbe anche distinguere "saltano": Si intende "BOOM" o "intervento delle protezioni di temperatura", in genere autoripristinanti ?" 

Inviato

Premesso che non ho neanche certezze pro o contro le auto elettriche, occorre convicerci che abbiamo alcuni grossi problemi:

- le risorse non sono infinite

- il cambiamento climatico (riscaldamento e co2) 

- l'inquinamento 

- economia e dipendenze energetiche. 

Una volta preso atto di questi problemi si devono trovare le soluzioni.

Stop. 

Tra le soluzioni ci sono il ripensamento del sistema dei trasporti di uomini e cose, nonché i vantaggi, le economie di scala, i miglioramenti di efficienza e rendimenti del processo di trasformazione di energie varie, rinnovabili e non, in energia meccanica, che si possono ottenere incentivando il trasporto elettrico.

Il problema è la rete di distribuzione?

Si può de-centralizzare con l'auto-produzione con fonti rinnovabili e se necessario si potenzia la rete.

Alla fine non stiamo parlando di sbarcare su Plutone fra 5 anni. 

L'obiezione è: ma che senso ha sbatterci noi se in Cina bruciano ancora carbone e nafta e non gliene frega nulla dell'ambiente? 

A parte il fatto che non è vero, ma l'inquinamento ce lo abbiamo innanzitutto nelle nostre città che sono le più inquinate d'Europa.

E lo hanno anche in Cina dove sta diventando un problema sociale. 

Ma se la transizione la facciamo in Europa e in Usa si arriva già a un buon punto. 

Il problema è la incapacità di chi, ripetendo ragionamenti da neo luddisti e anche un po' polverosi, vede in ogni transizione un costo, una fonte di disagio, un crollo delle proprie certezze routinarie e non nuove opportunità, miglioramento della qualità di vita proprie, dei figli, dei nipoti.

Ragionando così, si resterà sempre fermi a disperarsi per la disoccupazione dei maniscalchi e dei produttori dei finimenti per cavalli. 

Inviato
1 ora fa, Martin ha scritto:

QUANTE ne saltano* sul mezzo milione di cabine in servizio ?...  suvvia, non facciamo facebook... 

* bisognerebbe anche distinguere "saltano": Si intende "BOOM" o "intervento delle protezioni di temperatura", in genere autoripristinanti ?" 

Non saprei, io non sono né un tecnico di Terna né di Enel. Posso solo fare statistica di zona riportando che nelle ultime due settimane ci sono stati due blackout  (uno improvviso, alle 17 durato circa due ore), uno "pilotato" ovvero hanno avvisato la Z.I. che avrebbero tolto la corrente a rotazione dopo una certa ora.

La ragione la possiamo immaginare (aziende in piena produzione, climatizzatori azionati ovunque..). Immagino solo cosa possa accadere con un migliaio di auto sotto carica contemporaneamente (volendo stare bassi nei numeri) nella stessa Z.I. 

Ma se dici che non c'è da preoccuparsi sto tranquillo..Anzi, sto tranquillo lo stesso, dopo vado a fare il pieno di gasolio 😄 

Inviato
1 ora fa, Martin ha scritto:

può aumentare considerevolmente

Quantifica il tuo "considerevolmente", che vuol dire tutto e nulla.

Uno su dieci? Uno su cinque? Uno su due? Oppure tutto a pile?  Così, per sapere... Magari salta fuori che abbiamo la rete elettrica più avanzata Europa nonché quella in grado di sopportare tutto il carico richiesto senza bisogno di nulla e che gli Usa ci fanno una pippa, ma non lo sapevamo. 

 

Inviato
10 minuti fa, Velvet ha scritto:

Quantifica il tuo "considerevolmente", che vuol dire tutto e nulla.

Aumentare di un ordine di grandezza o quasi l'attuale parco veicoli elettrici. 

Inviato
29 minuti fa, wow ha scritto:

Ragionando così, si resterà sempre fermi a disperarsi per la disoccupazione dei maniscalchi e dei produttori dei finimenti per cavalli. 

Su una cosa IMHO ti sbagli, ovvero che il vero focus sia nel trasporto privato. Nel thread sull'energia ho esposto le mie convinzioni su interventi ben più "pesanti" ed efficaci che si sarebbero dovuti fare non ieri ma 20 anni fa. Ma siamo ancora in tempo e lo dovremo fare.

Inutile preoccuparsi se la vecchia va a fare la spesa trottando con la panda 750 piuttosto che con la Tesla quando il grosso del consumo energetico viene da tutt'altri settori, nei quali non si fa nulla. 

Ci mettiamo la pecetta dell'auto a pile perché è la cosa che vedono anche gli orbi, e non ci chiediamo con cosa vanno avanti tutti quei bei capannoni che producono le nostre belle cose né come le stesse vengono trasportate per mezzo globo.

Inviato
12 minuti fa, Velvet ha scritto:

gli Usa ci fanno una pippa

In materia di elettricità, reti di distribuzione, impiantistica civile, soluzioni e materiali gli USA  sono più indietro rispetto alla UE

 

Inviato
3 minuti fa, Martin ha scritto:

un ordine di grandezza o quasi l'attuale parco veicoli elettrici. 

Ok allora considerando che i veicoli elettrici immatricolati ad ora sono 200k circa, ricomincio a preoccuparmi per la nostra rete elettrica. Perché con la crescita di un ordine di grandezza non risolviamo nulla.

Inviato

@Velvet Quindi la conversione del parco circolante può avvenire solo in modalità "o tutto subito o niente".  Prendo atto di questa necessità e confermo che non ci sono colonnine per tutti, se ci fossero non tutti riuscirebbero a caricare in pausa pranzo domani, e se ci riuscissero potrebbero saltare le cabine. 
 

Nota: Preavviso che in caso di ritorno alla trazione animale, non avremmo abbastanza ettari per foraggiare tutti gli equini necessari. Pertanto meglio orientarsi su erbivori ruminanti (bovi) dal miglior rendimento di conversione energetica delle razioni e in grado di digerire insilati (lo stoccaggio estivo)  E con le boasse, tanto biogas. 

  • Haha 1
Inviato
18 minuti fa, Velvet ha scritto:

trasporto privato

Non lo penso, infatti parlo di trasporto di uomini e cose. 

Poi, parliamoci chiaro, nessuno impedirà alla vecchietta o al vecchietto (quello che saremo tra 15 anni) di andare a fare la spesa con la panda. 

La decisione è che tra un tot di anni non si potranno vendere (non usare) auto con motori termici. 

Va da se che tra 40 anni, la benzina o il gasolio per far camminare la mia land rover o la mia 500 dovranno andare a comprarla dal farmacista. 

Poi ho l'impressione che manchi la visione olistica 😄 del problema. 

Inviato
1 minuto fa, Martin ha scritto:

Preavviso che in caso di ritorno alla trazione animale, non avremmo abbastanza ettari per foraggiare tutti gli equini necessari.

Senza arrivare a tanto, basta accontentarsi dei carburanti tradizionali, che ci sono abbastanza punti di rifornimento

Inviato
21 minuti fa, wow ha scritto:

La decisione è che tra un tot di anni non si potranno vendere (non usare) auto con motori termici. 

Certo, prima di quanto si pensi. 

22 minuti fa, Martin ha scritto:

Quindi la conversione del parco circolante può avvenire solo in modalità "o tutto subito o niente".  Prendo atto di questa necessità e confermo

Prendi atto di una decisione UE che avrà effetto ben prima del 2035* , nel caso  qualcuno non se ne fosse accorto

Se tutto andrà come penso, fra 5 anni saremo oltre i 2 milioni di EV solo nel nostro paese (ma probabilmente molti di più). Nel caso sorgesse qualche problema fra quelli esposti ci penseremo però domani,  da bravi italioti abilissimi a programmare. E la tua risposta mi conferma che non sono solo i politici ad avere nel DNA l'incapacità di ragionare sul futuro e prevedere nei limiti del prevedibile, ma anche gli elettori.  😄 

 

 

*solo degli ingenui possono pensare che la vendita degli endotermici finirà col 2035, perché nessuna azienda automobilistica in Europa tirerà a campare così a lungo con una tecnologia dichiarata morta.

 


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