giuca70 Inviato 27 Luglio 2022 Inviato 27 Luglio 2022 Contrariamente a quanto si pensi circa i prodotti pensati per il "gaming", ecco fra le mani ho una cuffia Steelseries la 1 wireless, entry level del marchio, con gli stessi driver da 40mm della serie Pro wireless, multi-tutto (usb, filare, wireless losless, bluetooth), dal costo triplo. Il motivo di averla presa è il fatto che col Bluetooth ed i suoi limiti dei vari codec, passare ad un prodotto sempre wirless, ma con trasmissione lossless, è una cosa che prende sempre più posizione, accettando i compromessi imposti dalle case di prodotti da gaming, cercando di scegliere quelli valutati da più persone, meglio di altri. Sta rodando, ad un primo ascolto è bass-heavy, pero' la resa timbrica pur apparendo pelo scura, è tendente al cristallino. Credo sia ad impostazione v-shape, ma ancora è presto per abbozzare giudizio. Padiglioni in tessuto, larghi, comodi. Costruzione in plastica, pare sia solida comunque. Connessione filare e wireless. Arco ampio, buona indossabilità, è anche leggera. Acusticamente ha delle accortezze visibili all'interno dei padiglioni, in perfetto stile HD800s. Accortezza che piace fin da subito, acusticamente parlando. Per ora la lascio suonare .
giuca70 Inviato 27 Luglio 2022 Autore Inviato 27 Luglio 2022 . Nel mentre, senza lode e senza infamia, la voce è pelo indietro, comunque senza sibilanti. Basso presente forse un po' troppo, invadente che sovrasta sul resto, migliorerà ? Vedremo. Acuti cristallini, veloci, pelo arrotondati, non fastidiosi. Quel basso, costringe ad attenuare di qualche punto le prime 2 freq di eq. . . Dal pc via usb-c, nelle poche ore che sta suonando, ecco il pannello che controlla tutte le impostazioni, presente un valido EQ (per quello che possa sforzarmi di far piacere), il ritorno in cuffia del mic, vari volumi, e cosa nuova per me, la possibilita' di comprimere la dinamica da 0 ad alto, per ascolti notturni ? Buh fate voi.
giuca70 Inviato 27 Luglio 2022 Autore Inviato 27 Luglio 2022 Acusticamente, il padiglione interno ha 2 strati di differente smorzante acustico, che hanno peculiarietà differenti nello smorzare i riverberi nella camera acustica frontale (interna al padiglione auricolare). La pelle attenua meno, il tessuto attenua di più, giocoforza questo diverso modo di attenuare i riverberi, cre una scena ben precisa, ben frenata: quella di una camera di ascolto ben più grande per una chiusa, intendo dire che ha un suono abbastanza esteso, non eccesivamente, ma ben più largo dei padiglioni, per essere una chiusa. Questo gioco di differente smorzamento acustico, ha il suo perchè: lo troviamo nella HD800s, per diminuire le sibilanti da alcuni segnalate, o semplicemente ridurre il palcoscenico, come per esempio è effetivamente molto ampio nella Austrian Audio Hi-X55, che non hanno lo strato di tessuto, ma solo pelle. . Cosa che risalta per questa entry level, è il nero infrastrumentale, ossia non c'è fruscio di fondo, o alcun hiss.
giuca70 Inviato 27 Luglio 2022 Autore Inviato 27 Luglio 2022 . Messo uno dei brani degli Amorphis, forse fra i più belli, della serie ne voglio troppo... . . promiscuita', non credo sia una cuffia per il metal, ne arrotonda assai le asperita'. Se vogliamo fare un paragone timbrico, probabilmente una Msrb7 c'è più dettaglio, più "cattiveria", oppure con la Beyedynamic DT990 BSE più corpo e possenza. Con la Monolith M1060 semiopen, le note fra i singoli strumenti sono più intellegibili. Con la Monolith AMT, per me, è il culmine di ambienza, precisione, dinamica. Acusticamente, quando sara' possibile, qualche possibile modifica, potrebbe giovarle, o forse no. Si vedrà. . Volendo paragonarla alla sua diretta avversaria, la Corsair RGB Virtuoso Special Edition, quest'ultima è qualche spanna sopra, per dettaglio, precisione, impatto scenico. . E sempre a poche ore di burn-in. Scrivo queste impressioni per paragonarle in seguito a fine burn-in.
giuca70 Inviato 27 Luglio 2022 Autore Inviato 27 Luglio 2022 Al momento, da' il meglio di se' con il pop, genere col quale si sposa piacevolmente bene. La tendenza odierna di dare risalto alle frequenze basse, coglie favori nei più giovani. Leggevo che suona meglio se equalizzata, vero ora che siamo all'inizio. Si indossa senza fatica per ore, è fresca ed isola discretamente dai rumori esterni. Il dettaglio strumentale, senza gli scalini tipici di un codec LDAC, ossia nella mancanza oggettiva di dettaglio strumentale rispetto a LDAC, senza compressione dinamica, la fa da padrona. Ascoltare in MP3 o in FLAC, rende l'idea della differenza esistente fra ascoltare in LDAC ed in wireless lossless. E' questa la cosa che cerco, e l'ho trovata in 2 cuffie, entrambe di buon livello da queso punto di vista: La Corsair Virtuoso Special Edition (più dettaglio e dinamica, ma più calda per la pelle) e questa Steelseries più fresca.
giuca70 Inviato 29 Luglio 2022 Autore Inviato 29 Luglio 2022 Collegato allo Yoga, con adattatore usb-c a doppia T rovesciata (cerificato fino a 40 Gbps Thunderbolt, ndr) . . si lascia ascoltare in piena liberta'. Anche se siamo a circa 10 ore, il driver comincia ad essere più responsivo, meno impastato. Necessita una cura interna, in basso c'è eccessivo riverbero, la causa della sua lunghezza, o debordanza, questo pensiero diventa un to do.
giuca70 Inviato 2 Agosto 2022 Autore Inviato 2 Agosto 2022 Se puo' interessare, l'ascolto procede con il filo, a cuffia spenta, collegata direttamente allo smartphone, è il volume che non fornisce forse molta soddisfazione, tant'è qui viene fuori il limite del telefono, penso a primo approccio. Però, la rotellina del volume a bordo cuffia è attiva, e regola anche lei il voume, bisogna mettere al massimo quello dello smartphone, ed il volume esce fuori. Le cose non migliorano col tablet, via filo e adattatore usb-c --> jack 3,5. Ma stessa cosa di prima, volume al massimo sul tablet e rotellina a pilotare egregiamente il resto. La resa sonora (impatto, dinamica) è migliore col volume sul dispositivo al massimo, filo verso cuffia, rotellina fa il suo dovere, e si ascolta bene, per essere una cuffia entry level, destinazione d'uso frescezza e liberta', anche con le batterie spente. Continuo con filo direttamente su pc, volume superiore, dinamica migliore. Al massimo c'è un po' distosione alle alte, volume e dinamica accettabile a circa l'85% su pc. Molto dipende dalla bonta' dell'opamp montato a bordo pc. Siamo nella norma, comunque. Una curiosita' a cuffia collegata via filo, non si puo' accenderla, idem se accesa, collegando il filo, si spegne. Come già detto, il volume a bordo cuffia fa il suo lavoro, la qualità di ascolto via filo in queste condizioni, è buona. Tornando alla connessione wireless...tutti i parametri non cambiano di una virgola, anzi è come ascoltare una cuffia collegata ad un amplificatore per cuffia (c'è più volume e dinamica complessiva del filare), esattamente il contrario che avviene con una cuffia bluetooth, dove col filare migliora l'insieme, e con il BT peggiora (ovviamente). Dunque, via wireless c'è più dinamica, più articolazione, più volume, dunque maggiore qualità sonora e dettaglio, ed al massimo nessuna distorsione, notare valore di spl abbastanza ai limiti della sopportazione, via wireless. (sono stranito da questa cosa..., e non ho confuso i 2 modi di ascoltare, faccio notare, ndr) Per inciso non ascolto a volumi da spl rischiosi per l'udito, sono prove da poco tempo per testare tutte le variabili d'uso, e per quantificare le differenze abbissali col BT LDAC. Dimenticavo ha suonato soletta per più di 40 ore a volumi normali, il driver è irriconoscibile da appena aperta. Voci avanti, maschili e femminili, articolate al punto giusto. Basso migliorato nel suo insieme, non c'è più rimbombo o impastamento iniziale. Acuti cristallini, sia filare che wireless. Col BT LDAC, sognatevelo. Scena sonora credibile, palcoscenico abbastanza ampio. Dettaglio strumentale sopra la media, per una entry level. Le conclusioni sul mondo BT, adesso, tratele voi. Io le mie ve le ho esplicitate. Buoni ascolti. La lascero' suonare da sola ancora per altre ore, chissa' che ne verra' poi fuori... 👋 Ah, ultima cosa, tutto in flat, EQ disattivato, Atmos disattivato, attivato uso esclusivo del dispositivo via wireless, sono i settaggi utilizzati per gli ascolti sopra descritti. Ultima chicca, da PC il Dolby Atmos (acquistato dallo store) è abilitabile perchè riconosciuto compatibile il dispositivo Steelseries 1 wireless, con le cuffie tradizionali analogiche non si attiva.
giuca70 Inviato 2 Agosto 2022 Autore Inviato 2 Agosto 2022 . E' strano sentire il pizzicore della chitarra (attenzione non è altissimo il dettaglio, pero' qualcosa si intravede a sole 40 ore di rodaggio). La voce di questo ragazzo, è la cosa che attira attenzione, sebbene il resto degli strumenti abbiano un risalto forse pelo superiore. L'analisi nel dettaglio più spinto, ancora non è il suo forte. Pero' mentre predispongo il lavoro per domani, ed a latere scrivo qualche impressione, il suo scopo è stare freschi e liberi. La batteria, ha un bel punch, non lo avrei immaginato. Niente male, alla fine.
giuca70 Inviato 4 Agosto 2022 Autore Inviato 4 Agosto 2022 Ora dopo ora di burn-in, migliora la nitidezza del driver. Tutti quei pareri che ne decretano una ciofeca, sono erosi dalla fretta dell'ascolto, e nel non aver la pazienza che ci vuole. Domani arrivano i quadrotti UHU, mi sa che... non servono... anche io ho avuto il dito più veloce della pazienza che ritengo ancora di avere. 😁
giuca70 Inviato 10 Agosto 2022 Autore Inviato 10 Agosto 2022 Ed essendo vicini alle 100 ore di burn-in, direi che le bastano già 50 ore affinche' il driver esprima dettaglio e si affini nella riproduzione generale, comunque adesso è un piccolo cigno bianco. Continuando questa piccola rece, fuori da schemi audiofili tradizionali, ulteriore prova, col suo cavo usb A verso usb-c femmina, ed un cavo micro usb OTG su smartphone android, va una bellezza, sin da subito, non si esce pazzi con il pairing, perchè non c'è ! Ascoltare in liberta' fino a 2 stanze di distanza, e farlo senza perdite di compressione dei codec slabbri BT, è un must, finalmente, anche con lo smartphone android. Direte si ma serve il cavo USB OTG, il suo cavo di adattamento... certo, se lo smartphone avesse USB-c neanche si vedrebbe la chiavetta, che ha una forma sottile e lunga. Intanto anche da quel piccolo ed insignificante Galaxy A7, ascoltare in cuffia, cona Steelseries, è divertente. La presenza di un basso deciso, ora non più lungo come all'inizio, è si, divertente. Eppure non sento la mancanza di ascolti con la cuffia più "precisa" e microdettagliata che ho, la AMT. Neppure di un DAC esterno, o di un ampli, per un uso spensierato, diverso dal solito BT, è un'esperienza da fare. Garantito. P.S. Non la ho ancora aperta, vuoi per mancanza di necessita', vuoi per il tempo. Quel pads in misto tessuto e pelle, la sa lunga. Il lavoro "acustico" lo fa quasi tutto lui. Con buona pace dei modders 😉 . Una cosa che ha una certa rilevanza, e che con una cuffia tradizionale a filo (tantomeno BT) non si riusciva ad apprezzare, è l'inserimento dei miglioramenti audio, quali: . 1 - Dolby Atmos per cuffie (a questo punto devono essere compatibili) ampia la scena in larghezza, senza alterare più di tanto il messaggio sonoro, sembra di ascoltare veramente in un ambiente più grande dei padiglioni della cuffia. . 2 - amplificatore valvolare pro (idem del punto 1, la cuffia lossless permette maggiore dettaglio complessivo) simula il suono caldo delle valvole, non sara' mai la stessa cosa, ma si avvicina molto. . Sala concerti - è un'espansore stereo di fatto, per chi piace. La differenza è netta ma le voci sembrano irreali (per me) . Il Dolby Atmos per cuffie, è quello che mi ha sorpreso positivamente più di tutti, tutto dipende come viene implementato sul dispositivo (ricordo che ogni device lo fa a modo suo). Questo Galaxy A7 ben si sposa con la steelseries, in questo caso. E' l'headstage che viene ampliato, in modo convincente.
giuca70 Inviato 10 Agosto 2022 Autore Inviato 10 Agosto 2022 The Sunshine of love - Luis Armostrong 24/48 La sua voce realistica, chiara, per nulla scura, gli strumenti eccellono in definizione e distanza (con Dolby Atmos attivo) e tutto mantenendo timbrica e dettaglio nei limiti della decenza audiofila (se esistesse tale definizione...) La cosa bella è che interviene quando è necessario, affinche' il messaggio sonoro non si comprometta mai. Finora questo Dolby Atmos, via filo, via BT, parliamoci chiaro, per me era considerato al pari di quei gadget che si vedono al Ces (di Las Vegas... 🤪) senza offesa per l'evento in se' ! . Tornando un pelo seri, si ha la netta sensazione che il lavoro di decodifica Atmos, venga fatto direttamente in cuffia, dal suo DAC, che prende lo streaming direttamente wireless a 24/48. Infatti, questa tecnica Atmos, e solo in questo caso, è eccellente, la paragono al Dolby Atmos (da playstore Microsoft) collegato via PC. Sono entrambi credibili. La chiave sta nella piena compatibilità fra i 2 dispositivi, Steelseries 1 Artcis wireless, e sorgente. Mi riservo confronti col tab Yoga, che in questo frangente non ho ascoltato. Ho lasciato suonasse in santa pace per completare il suo burn-in. . lo so, è una recensione con molte sfaccettature smart, il prodotto d'altronde, non è convenzionale a quanto un sordologo ne sia avezzo, a fili, watt, e compagnia. . Sull' A7 (smartphone che poi non ha molto di esoterico) l'opzione UHQ upscaler col pennino USB steelseries, non è attivabile. Motivo dovuto al fatto che il flusso 24/96 (o superiore/inferiore) viene trasportato comunque a 24/48 in wireless al dac interno alla cuffia, e qui decodificato. La funzione UHQ upscaler infatti usa l'hardware del telefono per upscalare la decodifica, con cuffie analogiche via jack. Curioso, utilizzare l'app per il bitperfect, bypassa tutte queste impostazioni audio. In questo caso non serve a molto, benche' il microdettaglio aumenti con il suo utilizzo.
giuca70 Inviato 14 Agosto 2022 Autore Inviato 14 Agosto 2022 Alcune mie personali considerazioni circa il labirinto Dolby Atmos, sviscerate e snocciolate, grazie a questa Arctis 1 wirless, le trovate qui Abbondantemente oltre le 100 ore di burn-in, fatto con sola musica, a volumi medio bassi, vari generi. E' la mia ultima convinzione che sia meglio finora fatto per le altre. Ho cercato di affrontare l'analisi di questo genere di cuffia, da un punto di vista più smart, con l'esperienza nella programmazione unita ad un modo di "vedere" le cose da un altro punto di vista audiofilo. Buona lettura, in pieno spirito di condivisione free (sono un fautore del DIY ben fatto, e di solito non copio, spero di incontrare al meglio di quanto riesca, il vostro interesse) 😊
giuca70 Inviato 8 Febbraio 2023 Autore Inviato 8 Febbraio 2023 Riesumo questo TD per fornire un punto di vista diverso a chi pensa che gli ascolti in ATMOS per cuffie siano agli esordi. . Un nuovo arrivo ex top di gamma di un paio di anni fa, un Motorola Edge 20 Pro, che non ha a bordo codifiche Dolby Atmos, semplicemente con la Arctis 1 ( che ricordo ha un fornito set di codifiche Atmos a bordo del suo DAC ), suona effettivamente spenta, direi moscia, con brani Atmos. Diversamente, il DAC integrato in cuffia ha il suo timbro sonoro con tracce stereo, abbastanza naturale e per nulla edulcorato. . Dunque, lo streaming Atmos necessita di hardware compatibile, sia a bordo del player che nel DAC, per apprezzarne gli effetti. Prova provata di quanto evinto in precedenza. Il tablet Lenovo con a bordo un nutrito set di decodifiche Atmos audio e video, in verita', fa apprezzare più i brani incisi in Atmos, il realismo virtualizzato dell'effetto 3D è più presente, pur essendo un virtual effect 3D, almeno non suona moscio. L'hardware deve avere il suo set di decodifiche disponibili, dunque, per decodificare meglio il messaggio Atmos. . Questo cozzerebbe con quanto si scrive nei forum internazionali circa le tracce Atmos incise in studio con techniche particolari della Dolby. Alla fine il decoder Atmos se c'è, fa il suo bel lavoro. Dunque, la Dolby ha spolverato un bel polverone, con tutte le declinazioni di questo nuovo standard di ascolti 3D. Buoni ascolti.
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