jj@66 Inviato 9 Agosto 2022 Inviato 9 Agosto 2022 5 minuti fa, Paperinik2021 ha scritto: Così ce la facciamo? Non ho scritto la stessa cosa sopra? 13 minuti fa, jj@66 ha scritto: tutti pagano il la stessa percentuale indipendentemente dal lordo
maurodg65 Inviato 9 Agosto 2022 Inviato 9 Agosto 2022 https://www.itinerariprevidenziali.it/site/home/ilpunto/economia-societa/come-si-distribuisce-il-carico-irpef-tra-lavoratori-dipendenti-autonomi-e-pensionati.html Come si distribuisce il carico IRPEF tra lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati La scomposizione delle dichiarazioni dei redditi ai fini IRPEF 2019 per tipologia di contribuente rivela che il 53% delle imposte è versato dai dipendenti, un altro 28% è a carico dei pensionati e il 12% del gettito arriva da imprenditori, commercianti e professionisti: i risultati dell'ultimo Osservatorio curato dal Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali Michaela Camilleri Nel 2020 gli italiani hanno dichiarato redditi per 884,484 miliardi di euro (4,53 in più rispetto all’anno precedente). Su questi redditi sono stati complessivamente versati ai fini IRPEF 172,56 miliardi di euro (al netto del bonus da 80 euro, di cui beneficiano ben 12.184.835 contribuenti, per uno sconto totale sull’IRPEF pari a 9,937 miliardi di euro), così ripartiti: 155,18 - pari all’89,93% del totale - per IRPEF ordinaria, 12,31 miliardi per l’addizionale regionale e 5,07 miliardi per l’addizionale comunale. Tabella 1 – Dichiarazioni dei redditi ai fini IRPEF 2019 relative a tutti i contribuenti Fonte: Osservatorio sulla spesa pubblica e sulle entrate 2021 dedicato alle dichiarazioni dei redditi ai fini IRPEF, Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali Ma come si distribuisce il carico IRPEF tra le diverse tipologie di contribuenti? Nell’ultima edizione dell’Osservatorio sulla spesa pubblica e sulle entrate 2021 “Le dichiarazioni dei redditi 2019 ai fini IRPEF e l’analisi delle imposte dirette e indirette per importi, tipologia di contribuenti e territori negli ultimi 12 anni”, il Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali ha scomposto i dati per tipologia di contribuente sulla base del reddito prevalente (lavoratori dipendenti, autonomi, pensionati e altri). Di seguito, nel dettaglio, i principali risultati emersi da questa ripartizione che, per completezza d’informazione, tiene conto della sola IRPEF ordinaria in quanto per le addizionali non sono disponibili dati sulla base del reddito prevalente. Lavoratori dipendenti Su un totale di IRPEF versata netta di 155,18 miliardi (165,117 miliardi al lordo del bonus 80 euro), i lavoratori dipendenti ne pagano 92,212, che diventano però 82,275 al netto dell'effetto bonus: il versamento è in aumento rispetto allo scorso anno sia come importo (80,137 miliardi nel 2018) sia come percentuale rispetto al totale IRPEF ordinaria, in crescita dal 51,92% al 53,02%. Pur essendo poco meno di 19 milioni secondo i dati Istat, rappresentano più della metà dei contribuenti complessivi, pari a 21.464.818 su un totale di 41,526 milioni, e il 55,4% di quanti dichiarano redditi positivi (17,263 milioni su 31,161 milioni). Si può quindi affermare che la totalità dei lavoratori dipendenti contribuisce “fedelmente”. Scendendo nel dettaglio delle classi di reddito, i lavoratori con redditi da 0 a 15.000 euro (8,2 milioni pari al 38,4% del totale dipendenti) non versano alcuna imposta grazie all’effetto del bonus, mentre all’estremo opposto i 15.135 contribuenti oltre 300mila euro di reddito dichiarato pagano un’imposta pro capite di 289.460 euro l’anno. I dichiaranti redditi da 15 a 20mila euro (2,965 milioni di individui) versano in media 2.150 euro e un ammontare d’imposta totale pari a circa l’85,25% di quanto versano i soli 15mila lavoratori con redditi oltre i 300mila euro. In altre parole, questi ultimi lavoratori, pari allo 0,071% dei contribuenti, pagano tasse per il 5,32% dell’IRPEF totale da lavoro dipendente, mentre il 38,4% - ovvero coloro che dichiarano redditi fino a 15.000 euro - ha un’imposta negativa. In generale, l’12,44% dei contribuenti lavoratori dipendenti paga il 58,44% di tutta l’IRPEF, mentre il 38,4%, come anticipato, non paga nulla, con un’imposta media pro capite addirittura negativa. Lavoratori autonomi In questa categoria rientrano gli imprenditori, i lavoratori autonomi con partita IVA e partecipanti in società di persone e assimilate. Se ne stimano circa 6,4 milioni, ma i dichiaranti sono 2.466.820, di cui 1.840.830 presentano redditi positivi. Il totale IRPEF pagata da questi lavoratori è pari a 20,65 miliardi di euro, cioè l’11,97% del totale del gettito 2019, pur rappresentando il 5,94% dei contribuenti. Anche per questa tipologia di contribuenti è elevata la percentuale di chi dichiara redditi fino a 15.000 euro lordi l’anno (38,37% circa del totale) e paga un’IRPEF media di 460 euro, insufficiente per pagarsi la sola spesa sanitaria (nel 2019 pari a 1.930 euro pro capite). Il successivo 13,21% di autonomi con redditi tra 15.000 e 20.000 euro paga un’IRPEF media di 1.876, ancora insufficiente per coprire i costi della sanità per sé stessi e per la quota di persone a carico. In pratica soltanto il 48,42% degli autonomi, pari a 1.194.433 soggetti, paga imposte sufficienti a finanziarsi la sanità, mentre il restante 51,58% (non considerando i circa 2 milioni di irregolari che non risultano al fisco) è a carico di altri lavoratori. In questa categoria il livello di concentrazione delle imposte è il più elevato: il 48,42% dei contribuenti paga circa il 95% dell’IRPEF di categoria e addirittura il solo 32,92%, cioè quelli con redditi superiori a 29.000 euro, ne paga l’88,4% (contro il 37,2% dei pensionati e il 58,4% dei dipendenti). Pensionati Nel 2019 i pensionati sono circa 16 milioni, di cui oltre 8 milioni con prestazioni integrate o totalmente a carico della fiscalità e dunque non soggette a imposizione IRPEF. I pensionati che presentano la dichiarazione dei redditi sono 13,5 milioni e quelli che pagano almeno un euro di IRPEF sono 10,535 milioni; per gli effetti della “no tax area”, pari a 8.000 euro, i pensionati con redditi fino a 7.500 euro (2.659.368) pagano un’imposta media di soli 45 euro l’anno. Nel 2019 la categoria ha versato 46,87 miliardi di euro di IRPEF, pari al 28,4% del totale. Il 45,42% dei pensionati (contro il 43,68 della media relativa a tutte le persone fisiche) paga il 7,29% dell’IRPEF, mentre il 37,18% paga il 79,61% dell’intera IRPEF della categoria. La cifra più significativa è che il 54,58% dei cittadini pensionati dichiara ben il 92,71% di tutta l’IRPEF ed è anche autosufficiente in termini di spesa sanitaria con un’imposta media minima di 1.800 euro. I percettori di altri redditi Si intendono i contribuenti che dichiarano redditi diversi da quelli fin qui esaminati, ad esempio redditi da fabbricati, domenicali e/o agrari, da rendite e plusvalenze finanziarie, ecc.Pur riguardando un discreto numero di dichiaranti, 4.088.771 (pari al 9,8% del totale), la categoria contribuisce in maniera marginale al versamento delle imposte con 5,378 miliardi euro, vale a dire il 3,3% del totale. Rispetto al 2018, questi contribuenti sono aumentati di circa 400.000 unità a seguito dei provvedimenti fiscali che hanno esteso i regimi agevolati, misure che in realtà non hanno portato a un aumento dei lavoratori (il totale autonomi e altri è diminuito di circa 38.000 soggetti) ma solo a una riduzione delle imposte versate (-2,69 miliardi di euro). Significativa la ripartizione per classe di reddito dove l’89,2% dei contribuenti dichiara redditi fino a 15.000 euro lordi e versa una imposta media di 169 euro. Peraltro, i contribuenti con un reddito superiore ai 300.000 euro pagano un’imposta media di 283.851 euro, più alta sia del totale delle persone fisiche (254.399) sia delle altre tipologie di dichiaranti. 1
Roberto M Inviato 9 Agosto 2022 Inviato 9 Agosto 2022 L'oggetto del thread è se la Flat Tax sia incostituzionale. Chiaramente non lo è, perchè rispetta il principio di progressività che, per come è scritto in costituzione, non significa che le aliquote debbano per forza crescere con l'aumento del reddito. Anche in italiano "progressività" significa che chi più guadagna più paga, e questo avviene chiaramente anche con la flat tal (chi guadagna 10.000 paga 1.500, chi guadagna 1.000.000 paga 150.000). In ogni caso basta anche un ragionamento logico, alla portata di tutti, per escludere l'incostituzionalità. La Flat Tax già c'è da tre anni, per le partite iva che fatturano fino a 65.000 euro, e c'era anche prima (il limite era 25.000 euro mi sembra di ricordare) e non solo a nessuno è mai lamentato, nè tantomeno sono stati presentati ricorsi alla Corte Costituzionale. Non solo: Il PD-5Stelle al governo per due anni non ha modificato questa norma. Perchè non lo ha fatto, pur avendo la maggioranza e pur essendo (a suo dire) questa legge in costituzionale ? La Lega propone solo di estendere questo regime di tasse fino a 100.000 euro estendendolo anche ai dipendenti entro 5 anni. Non è vero che sarebbe un "disastro" per i conti pubblici, anzi, permetterebbe una forte semplificazione (togliendo lavoro ai commercialisti, spiace), controlli più agevoli e possibilità di evasione estremamente ridotte, aumentando indubbiamente la base imponibile (rischiare per evitare il 55% di tasse, tra tutto, sarebbe da disonesti ma ha un senso, rischiare per il 15% sarebbe oltre che da disonesti pure da imbecilli). Ora si può essere a favore o contro ma parlare di "incostituzionalità" significa solo fare propaganda becera sconnessa da i fatti, sfruttando l'ignoranza della gente su una materia tecnica.
Roberto M Inviato 9 Agosto 2022 Inviato 9 Agosto 2022 11 minuti fa, Paperinik2021 ha scritto: Guadagni 10000 (pizza)?, paghi 1000. Guadagni 100.000 (aragosta)?, paghi 10000. Quindi, non si paga alla romana, chi "consuma" (se piace l'allegoria) di più, paga di più, in valore assoluto, pur mantenendo la stessa proporzione. Così ce la facciamo? Con la piccola differenza che chi paga 100.000 non consuma di più ma di meno. Infatti non ha nessuna esenzione nei ticket, per l'accesso gratuito a molti servizi pubblici. E, a tutto concedere, usufruisce dello stesso "wellfare" di tutti gli altri. Cioè non mangia l'aragosta, mangia la stessa pizza. Anzi, ne mangia mezza o non la assaggia per niente, perchè, avendo i soldi, magari manda i figli alle scuole private (come Santoro e la Boldrini) e se si deve curare va in un ospedale privato o addirittura all'estero, è costretto per proteggersi ad andare in condomini dove si pagano i vigilantes, e quindi prende le briciole della Pizza.
Jack Inviato 9 Agosto 2022 Inviato 9 Agosto 2022 15 minuti fa, Paperinik2021 ha scritto: Anche fior di laureati, presidi di scuola... Bravi a filosofeggiare ma incapaci di fare i conticini da scuola media c’era un riscontro statistico che certificava che due terzi degli italiani senza riguardo per il titolo di studio non sa calcolare una percentuale… ho visto laureati impostare sballatissimi proporzioni e sistemi a due incognite per riuscirci 😆 1
jj@66 Inviato 9 Agosto 2022 Inviato 9 Agosto 2022 3 minuti fa, Roberto M ha scritto: in italiano "progressività" significa che chi più guadagna più paga, e questo avviene chiaramente anche con la flat tal (chi guadagna 10.000 paga 15.000, chi guadagna 1.000.000 paga 150.000). Applausi, a questo punto si può chiudere. Ah, c’è uno zero in più sulla prima tassazione 😉 Chiedo scusa all’opener per essere andato OT e agli intervenuti li ringrazio per avermi aperto gli occhi: servizi inadeguati per cui la soluzione è abbassare le entrate. Buona giornata a tutti!
Jack Inviato 9 Agosto 2022 Inviato 9 Agosto 2022 3 minuti fa, Roberto M ha scritto: Con la piccola differenza che chi paga 100.000 non consuma di più ma di meno. Infatti non ha nessuna esenzione nei ticket, per l'accesso gratuito a molti servizi pubblici. E, a tutto concedere, usufruisce dello stesso "wellfare" di tutti gli altri. Cioè non mangia l'aragosta, mangia la stessa pizza. Anzi, ne mangia mezza o non la assaggia per niente, perchè, avendo i soldi, magari manda i figli alle scuole private (come Santoro e la Boldrini) e se si deve curare va in un ospedale privato o addirittura all'estero, è costretto per proteggersi ad andare in condomini dove si pagano i vigilantes, e quindi prende le briciole della Pizza. e incorniciamo e grassettiamo pure questo
Membro_0023 Inviato 9 Agosto 2022 Autore Inviato 9 Agosto 2022 Questo thread aveva lo scopo di parlare dell'eventuale incostituzionalità dell'imposta, non dei ristoranti romani. Nel merito non ha niente da dire nessuno? Tutti bravi a gridare alla incostituzionalità, e poi davanti a interpretazioni contrarie, zitti
Amministratori cactus_atomo Inviato 9 Agosto 2022 Amministratori Inviato 9 Agosto 2022 la flat tax di per se non è incostituzionale, la analisi letterale del tresti dice che tutti devono contribuire in funzione del redditom e questo non presuppone aliquote progressive, in fondo, quale che sia il valore della flat tax, a parità di percentuale, chi giadagna di più paga di più. incisstituzionale potrebbe essere una tassa fissa predeterminata indipendente dal reddito detto questo, mi oiace questa rincorsa lla falt tax più bassa, c hi dice 5, chi 23. ovviamente dovrà faesi attenzione ad evitare gli effetti distrocenti, per i redditi sotto i 15.000 euro annui si andrebbe a pagar di più con la flat tax. poi la filosofia dela falt tax mal si spoa c il sistema italiano di deduzioni a pioggia purtroppo si ragona con a pancia, si ragione come se la media degli italiani ossedesse nugoli di case, avesse un reddito multimilionario e via discorrendo.
Velvet Inviato 9 Agosto 2022 Inviato 9 Agosto 2022 Devo ancora ricevere gli ultimi due fascicoli della raccolta "tutti costituzionalisti'. Però ho gia' il raccoglitore in similpelle 1
Roberto M Inviato 9 Agosto 2022 Inviato 9 Agosto 2022 16 minuti fa, lampo65 ha scritto: Perché 5 anni, facciamo subito allora Perchè le riforme vanno fatte con gradualità, osservandone anche in concreto l'impatto e avendo presente l'urgenza, che è duplice, combattere l'evasione fiscale, incrementare gli incassi dello stato e far girare l'economia. Mentre per i lavoratori autonomi questa misura ha anche il grosso vantaggio di far emergere il sommerso, per i lavoratori pubblici non è così (hanno la ritenuta alla fonte) quindi è più urgente partire dalle partite iva, portando la flat tal a 100k Poi se si fa per i lavoratori autonomi è sacrosanto farla pure per i dipendenti pubblici e privati, per una ragione di giustizia sociale.
Amministratori cactus_atomo Inviato 9 Agosto 2022 Amministratori Inviato 9 Agosto 2022 @Roberto Mnon esageriamo, chi ha redditi maggiori mediamente utilizza maggiormente i servizi, per esempio i figli all'università, certo non ce li nada il brcciante lucano che raccoglie pomodori, poi c'è tutto il sistema per chi viaggia all'estero, cdirei che il papa viaggia un po più spesso di quanti viaggio io, poi sai la sicurezza è cosa che terrorizza la classe media e medio alta, quella altissima ha i body guard e i poveri non hanno nulla da perdere, la povertà non la ruba nessuno. le strade evitiamo la vecchia storia che i ricchi hanno tant preoccupzioni, raramente se ne liberano rinuniando ai loro beni 5 anni è la durata della leglislatura, quindi non si riducono le tasse subito ma si promette di farlo domani, come la dieta che cominiia sempre luned' prossimo, un film già visto. ed a fine legislatura la riforma non passa per colpa del p0d che rema contro, anche questo film già visto
lampo65 Inviato 9 Agosto 2022 Inviato 9 Agosto 2022 5 minuti fa, Roberto M ha scritto: dipendenti pubblici Dipendenti tutti, voglio sperare. Altrimenti invece della piscina mi faccio il mitra come gli amaricani 2
Roberto M Inviato 9 Agosto 2022 Inviato 9 Agosto 2022 3 minuti fa, cactus_atomo ha scritto: la flat tax di per se non è incostituzionale, la analisi letterale del tresti dice che tutti devono contribuire in funzione del redditom e questo non presuppone aliquote progressive Pur avendo idee diverse ho apprezzato sempre tanto la tua onestà intellettuale (non che gli altri siano "disonesti", semplicemente sono ingarellati dalla propaganda e per questo tendono a piegare la realtà, e poi esce fuori Calenda fascista, la difesa della costituzione, la flat tax incostituzionale ecc. ecc.). E' così come hai scritto. 5 minuti fa, cactus_atomo ha scritto: poi la filosofia dela falt tax mal si spoa c il sistema italiano di deduzioni a pioggia Ovviamente la Flat Tax esclude categoricamente le deduzioni. Chi è in regime forfettario sui 65K non deduce nulla, neanche l'iva, non esiste più neanche il concetto di bene strumentale.
P.Bateman Inviato 9 Agosto 2022 Inviato 9 Agosto 2022 19 minuti fa, Roberto M ha scritto: Anche in italiano "progressività" significa che chi più guadagna più paga, e questo avviene chiaramente anche con la flat tal (chi guadagna 10.000 paga 1.500, chi guadagna 1.000.000 paga 150.000). Confondi progressivo con direttamente proporzionale. Una flat tax pura e semplice, senza fasce di esenzione progressive per chi guadagna meno è del tutto incostituzionale.
Roberto M Inviato 9 Agosto 2022 Inviato 9 Agosto 2022 1 minuto fa, lampo65 ha scritto: Dipendenti tutti, voglio sperare. Altrimenti invece della piscina mi faccio il mitra come gli amaricani Hai ragione chiedo venia scrivo di getto e faccio un sacco di errori.
Amministratori cactus_atomo Inviato 9 Agosto 2022 Amministratori Inviato 9 Agosto 2022 1 minuto fa, Roberto M ha scritto: Ovviamente la Flat Tax esclude categoricamente le deduzioni. è uno dei motivi per cui la flat tax non passerà mai, tutti vogliono meno tasse e più deduzioni, beni sstrumentali, figlia carico, spese mediche e via disco9rrendo e ci sarà sempre una valida motivazionje per sotejre nquesta o qyuella rivendicazio
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