criMan Inviato 7 Settembre 2022 Inviato 7 Settembre 2022 31 minuti fa, Jack ha scritto: Ricordiamo che nel 2014, Gazprom e CNPC hanno firmato un accordo trentennale per 38 miliardi di metri cubi di gas all'anno da fornire attraverso la pipeline gasdotto Power of Siberia, mentre nel febbraio 2022, poco prima dell'invasione dell'Ucraina, Pechino e Mosca stato firmato l'accordo a lungo termine di gas naturale che passerà attraverso la rotta dell'Estremo Oriente. come dire che il duce sanguinario gia' sapeva come sarebbe andata con gli europei. Guerra-> sanzioni -> Gazprom chiude i rubinetti per ritorsione.
wow Inviato 7 Settembre 2022 Inviato 7 Settembre 2022 Io una fantasia per non morire di freddo la avrei 1
maurodg65 Inviato 7 Settembre 2022 Inviato 7 Settembre 2022 56 minuti fa, criMan ha scritto: l problema siamo noi europei fragili. Non siamo fragili, almeno non lo sono le istituzioni che si stanno muovendo, siamo noi cittadini italiani in particolare dei cagacazzi senza rivali nel mondo, ignoranti come capre ed arroganti e supponenti come pochi, sempre pronti a scassare i cogliote per un l’elettorato fuori posto ed incapaci di vedere il problema nel suo contesto. 1 1
maurodg65 Inviato 7 Settembre 2022 Inviato 7 Settembre 2022 2 minuti fa, wow ha scritto: Io una fantasia per non morire di freddo la avrei Pensavo lo stesso, ma questa beve tanto e tiene più di me, son cacicavalli. Ma sono sicuro che ci sarebbe da divertirsi. 😄
Questo è un messaggio popolare. 31canzoni Inviato 7 Settembre 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 7 Settembre 2022 34 minuti fa, Jack ha scritto: Una volta si poteva colonizzare in caso… col nucleare manco quello. È molto tempo che ci provano i Brics, stavolta il sapore è che ci riescano ad affrancarsi dall’economia del dollaro Quello che molti non capiscono è appunto quanto hai sottolineato; non è russia contro ucraina, e della libertà dell'ucraina importa meno di zero a tutti: è l'occidente che vorrebbe continuare la colonizzazione di tutto il mondo come è stato fino ad oggi, ma il resto del mondo non accetta più di stare nella sala macchine a pedalare. Se fossimo intelligenti ci siederemmo a un tavolo e accetteremmo di discutere di un mondo multipolare invece di insistere sul monopolare ormai fuori dalla storia, superato, finito. Ma vallo a spiegare a quelli che ancora credono che siamo moralmente superiori per diritto divino. meriti culturali, fato, democrazia...quisquilie e pinzillacchere. 3
31canzoni Inviato 7 Settembre 2022 Inviato 7 Settembre 2022 4 minuti fa, wow ha scritto: Io una fantasia per non morire di freddo la avrei Secondo me scalda meglio e più piacevolmente di Di Maio.
Questo è un messaggio popolare. stefanino Inviato 7 Settembre 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 7 Settembre 2022 sintesi previsione crollo pil russo di almeno il 10%. Dato attuale (proiezione PIL anno 2022) - 2,5% efficacia delle sanzioni sull'economia russa modeste . tetto prezzo gas, risposta Stream 1 fermo. Della serie "l'inverno si avvicina" . Fantastico ieri Di Maio che straparla di tetto del prezzo del gas sena avere capito di cosa e' nei fatti. Conclusione: in europa c'e' un problema serio. 3
SuonoDivino Inviato 7 Settembre 2022 Inviato 7 Settembre 2022 23 minuti fa, stefanino ha scritto: sintesi previsione crollo pil russo di almeno il 10%. Dato attuale (proiezione PIL anno 2022) - 2,5% efficacia delle sanzioni sull'economia russa modeste . tetto prezzo gas, risposta Stream 1 fermo. Della serie "l'inverno si avvicina" . Fantastico ieri Di Maio che straparla di tetto del prezzo del gas sena avere capito di cosa e' nei fatti. Conclusione: in europa c'e' un problema serio. Il discorso tetto al prezzo del gas e una puttanata colossale. I fornitori potrebbero tranquillamente dire: il prezzo e tot. Se ti sta bene paghi altrimenti stai senza gas. Ci sarebbe da ridere. Su giggino, poveraccio, e come sparare sullo croce rossa.
wow Inviato 7 Settembre 2022 Inviato 7 Settembre 2022 LE SANZIONI SPIEGATE A SALVINI Balle e fake. Le sanzioni stanno producendo effetti negativi per la Russia, anche su gas e petrolio, ed è per questo che Putin fa di tutto per ottenerne la rimozione. Non ci credete? Leggete i dati choc di un governo: quello russo Il Foglio Quotidiano 7 Sep 2022 DI LUCIANO CAPONE Roma. La reazione russa alle sanzioni e l’impennata dei prezzi dei beni energetici hanno portato nelle casse del Cremlino quasi una volta e mezzo le entrate dello scorso anno. Nel periodo gennaio-agosto 2022, gli introiti fiscali da petrolio e gas hanno raggiunto i 7,8 mila miliardi di rubli, il 43 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2021. Questo ha consentito al regime di compensare la perdita di entrate dal crollo del resto dell’economia, dalla produzione industriale ai consumi. Ma negli ultimi mesi c’è stata un’inversione di tendenza. Secondo i dati appena pubblicati dal ministero delle Finanze russo, ad agosto le entrate fiscali dal settore oil and gas sono scese a 672 miliardi di rubli, il 3,4 per cento in meno rispetto allo stesso mese dell’anno scorso e il livello più basso da giugno 2021. E questo nonostante i prezzi elevatissimi, che evidentemente non riescono più a compensare il calo dei volumi esportati: il prezzo del petrolio russo, che è la voce più importante delle entrate, nel mese di agosto è stato più elevato rispetto all’anno scorso (75 dollari al barile contro 68), anche tenendo conto del forte sconto rispetto al Brent (20-30 dollari). Il dato di agosto non è l’inizio dell’inversione di tendenza, ma prosegue la traiettoria che si intravedeva a luglio. Sebbene il mese precedente, infatti, le entrate fossero in leggera crescita rispetto a giugno, il ministero delle Finanze aveva registrato un crollo dei ricavi del 30 per cento rispetto a luglio del 2021 (nonostante il prezzo del barile sia di 6 dollari più alto) e di circa il 10 per cento in meno rispetto alle sue previsioni (-75 miliardi di rubli). Quali sono le ragioni principali di questa flessione? Sicuramente, come tanti avevano previsto, le sanzioni avrebbero iniziato a mordere di più nella seconda metà dell’anno. I tre canali attraverso cui l’effetto si è propagato sul bilancio sono la forte riduzione delle forniture di gas all’europa (nonostante l’esplosione del prezzo e gli enormi profitti di Gazprom), la diminuzione dell’export di greggio e prodotti petroliferi ai paesi del blocco occidentale e il forte apprezzamento del rublo. A causa delle sanzioni, in Russia sono crollate le importazioni e questo, insieme al boom delle esportazioni energetiche, ha rafforzato enormemente la valuta, il che non è esattamente una cosa positiva per il bilancio perché vuol dire ricevere meno rubli per ogni dollaro di export di gas e petrolio. Cosa succederà nei prossimi mesi non è facile da prevedere, ma i fattori che hanno portato a ridurre l’export energetico russo dovrebbero rafforzarsi. Il gas ormai non è più per Putin una risorsa economica, ma un’arma di ricatto da usare contro l’europa per piegarla. Lo scambio, riapertura del flusso in cambio della rimozione delle sanzioni, è stato esplicitato dal portavoce di Putin Dmitri Peskov dopo la chiusura del Nord Stream. Ciò vuol dire che Putin ha rinunciato ai proventi del gas per ottenere una vittoria strategica. Finora l’abnorme prezzo del gas aveva compensato il taglio delle forniture, ma se la strategia evidente è quella di chiudere completamente il flusso vuol dire che le entrate saranno zero a prescindere dal prezzo (che ieri, dopo una discesa a 220 euro, è ritornato a 240 euro al megawattora). Anche sul fronte del petrolio, ciò che davvero sostiene le casse del regime, le cose si metteranno su una china complicata per Putin. Finora queste esportazioni verso Stati Uniti, Gran Bretagna, Unione europea e Corea del sud sono diminuite di circa 2,2 milioni di barili al giorno, ma la Russia è riuscita a reindirizzare circa due terzi di questi volumi verso altri paesi come Cina e India, che hanno approfittato del forte sconto indotto dalle sanzioni. Ma a dicembre entrerà in vigore l’embargo sul greggio russo e a febbraio sui prodotti petroliferi dell’unione europea, che prima dell’invasione dell’ucraina assorbiva circa la metà dell’export russo. Anche se l’europa ha già ridotto di circa 1 milione di barili al giorno le importazioni di greggio russo, la Russia risulta essere ancora uno dei principali fornitori con circa 3 milioni di barili al giorno di greggio e prodotti raffinati importati dall’ue. Ciò vorrà dire che, in brevissimo tempo, Mosca dovrà trovare nuovi sbocchi. Se sul gas c’è una carenza strutturale di gasdotti, che impedisce di reindirizzare il flusso europeo in Cina e che necessiterà anni e miliardi di dollari di investimenti per essere risolto, il problema si pone anche per il petrolio che invece può essere più agevolmente spostato via nave. Perché l’asia sta già acquistando buona parte della produzione russa e difficilmente riuscirà ad assorbire tutto il resto. Le criticità sono poi maggiori per i prodotti petroliferi, visto che Cina e India preferiscono acquistare greggio per raffinarlo attraverso i propri impianti anziché acquistare i prodotti russi. L’effetto dell’embargo dovrebbe quindi portare a un crollo della produzione che secondo l’agenzia internazionale dell’energia sarà di 2 milioni di barili al giorno entro gennaio 2023 (-20 per cento), mentre per Standard & Poor’s di 1,5 milioni sotto il livello pre guerra. Inoltre il price cap a cui sta lavorando il G7 dovrebbe avere un ulteriore effetto sul prezzo, che se pure non sarà rispettato da Cina e India dovrebbe comunque aumentare lo sconto sul petrolio russo. I dati mostrano che non è affatto vero che le sanzioni non stiano producendo effetti negativi per la Russia e spiegano perché Putin stia facendo di tutto per ottenerne la rimozione. 3 minuti fa, SuonoDivino ha scritto: Se ti sta bene paghi altrimenti stai senza gas. non ci aveva pensato nessuno a questa evenienza 1
stefanino Inviato 7 Settembre 2022 Inviato 7 Settembre 2022 1 minuto fa, SuonoDivino ha scritto: Il discorso tetto al prezzo del gas e una puttanata colossale. infatti sarebbe come una ulteriore sanzione verso la Russia la quale ci ha fatto assaggiare l'aperitivo bloccando NS1 . illusorio il discorso Azerbaijan (il cui presidente sorseggia un the a mosca ogni lunedi mattina conversando con l'amico Putin) e quello del gas che transita da Ucraina
max Inviato 7 Settembre 2022 Inviato 7 Settembre 2022 1 ora fa, Paperinik2021 ha scritto: anche se i numeri di cui disponiamo sembrano parlare chiaro cioè? chiaro in che senso: la russia ha una economia che va a rotoli, l'europa ha problemi di approvvigionamento energetico con possibili conseguenze sul ciclo produttivo ... oggi male entrambe, in prospettiva (1-2 anni) a quadro immutato l'europa può superare la crisi, la russia no 2
max Inviato 7 Settembre 2022 Inviato 7 Settembre 2022 18 minuti fa, SuonoDivino ha scritto: Il discorso tetto al prezzo del gas e una puttanata colossale magari prima di scrivere certe cose sarebbe il caso di informarsi su come funziona in europa (dopo la liberalizzazione) il mercato del gas e relativi meccanismi di formazione del prezzo e sulle correlazioni ''automatiche'' con i prezzi dell'energia elettrica di qualunque origine
SuonoDivino Inviato 7 Settembre 2022 Inviato 7 Settembre 2022 Sarebbe figo se la cina si riprendesse formosa. Quello si che mamderebbe a gambe all'aria gli arroganti occidentali.
maurodg65 Inviato 7 Settembre 2022 Inviato 7 Settembre 2022 32 minuti fa, stefanino ha scritto: efficacia delle sanzioni sull'economia russa modeste Analisi sbagliata perché superficiale, se consideri l’impatto sul PIL al lordo dell’export delle materie prime non può giudicare l’impatto sulla produzione industriale e sul commercio, perché l’aumento di introiti ottenuto con il petrolio ed il gas compensa parte importante del crollo della produzione, senza contare che le sanzioni economiche scattare a marzo 2022 cominciano inevitabilmente a palesare i propri effetti man mano che ci si all’ondata dalla data in cui sono state imposte, banale logica.
SuonoDivino Inviato 7 Settembre 2022 Inviato 7 Settembre 2022 5 minuti fa, max ha scritto: magari prima di scrivere certe cose sarebbe il caso di informarsi su come funziona il mercato del gas dopo la liberalizzazione e relativi meccanismi di formazione del prezzo e sulle correlazioni ''automatiche'' con i prezzi dell'energia elettrica di qualunque origine Eehhh? Ma hai capito cosa ho scritto?
maurodg65 Inviato 7 Settembre 2022 Inviato 7 Settembre 2022 2 minuti fa, SuonoDivino ha scritto: Sarebbe figo se la cina si riprendesse formosa. Quello si che mamderebbe a gambe all'aria gli arroganti occidentali. Tu ricordi quello che, tutto orgoglione, si vantava di essersi tagliato l’uccello per fare un dispetto alla moglie. Fenomeno. 😄
maurodg65 Inviato 7 Settembre 2022 Inviato 7 Settembre 2022 38 minuti fa, stefanino ha scritto: la quale ci ha fatto assaggiare l'aperitivo bloccando NS1 Peccato che finito l’aperitivo non ci siano altre portate, la cena finisce qui. Manco un aperitivo cenato, due olive e poi via così, nel frattempo in Russia smontano dei mezzi per fare la manutenzione ad altri, ma loro sono i giusti e noi i cogliote.
maurodg65 Inviato 7 Settembre 2022 Inviato 7 Settembre 2022 Tabellina ad uso dei fan di Cina e Russia, con l’auspicio che non perdano l’occasione di trasferirsi quanto prima dove il loro futuro sarà senz’altro radioso ed economicamente florido:
Messaggi raccomandati