aldofranci Inviato 12 Settembre 2022 Inviato 12 Settembre 2022 52 minuti fa, dax ha scritto: Sei esentato...la cosa divertente è che chi propone, con fatti documentati, una verità diversa da quella propinata dai Media propagandistici, si è automaticamente additati come putiniani. Alla gogna, alla gogna... Questo è ingiusto, la gogna ripugna la mia coscienza democratica che riconosce (e difende alla morte) persino a te il diritto di scrivere le menate che scrivi. A zappare, a zappare è più democratico.
ascoltoebasta Inviato 12 Settembre 2022 Inviato 12 Settembre 2022 1 ora fa, dax ha scritto: la cosa divertente è che chi propone, con fatti documentati, una verità diversa da quella propinata dai Media propagandistici, Eppure per certe testate giornalistiche che si propongono di "informare" sarebbe abbastanza semplice rendersi credibili,per esempio anzichè scrivere un giorno si e l'altro anche,che per colpa di putin non c'era grano in Africa e il prezzo aumentava,avrebbero potuto "informare" tutti noi,che di grano erano pieni e stracolmi gli stoccaggi delle multinazionali americane e che la borsa del grano di Chicago speculava sul prezzo,e mai,queste multinazionali avevano incrementato così tanto i loro profitti. Poi certo che risulta difficile credere che i "buoni" siano al servizio della giustizia e della democrazia. 1
appecundria Inviato 13 Settembre 2022 Inviato 13 Settembre 2022 Vendetta russa, Kharkiv al buio. Ma gli ucraini avanzano ancora.
31canzoni Inviato 13 Settembre 2022 Inviato 13 Settembre 2022 Sarebbe il momento buono per provare a parlare con i russi da una posizione di forza. Mi pare però che la comunicazione confonda, per scelta o per ignavia, la differenza tra tattica e strategia e tra battaglia e guerra.
Roberto M Inviato 13 Settembre 2022 Autore Inviato 13 Settembre 2022 17 minuti fa, 31canzoni ha scritto: Sarebbe il momento buono per provare a parlare con i russi da una posizione di forza. Chi dovrebbe provare a parlare ? E per chiedere cosa ?
31canzoni Inviato 13 Settembre 2022 Inviato 13 Settembre 2022 Adesso, Roberto M ha scritto: Chi dovrebbe provare a parlare ? E per chiedere cosa ? Oh che mi debba sentire fuori dal coro perchè penso che l'opzione diplomatica è preferibile a una guerra è sintomatico dei tempi. Tempi di falchi e politici di infimo livello. 1
Velvet Inviato 13 Settembre 2022 Inviato 13 Settembre 2022 A me pare più che altro tempo di scarso comprendonio da parte di alcuni. Questa dichiarazione ufficiale è estrapolata da un comunicato di ieri: Sul fronte diplomatico è ancora stallo sui negoziati, con Medvedev che ribadisce le condizioni del Cremlino: "Capitolazione totale del regime di Kiev alle condizioni della Russia"
Panurge Inviato 13 Settembre 2022 Inviato 13 Settembre 2022 @31canzoni per un autocrate come Putin non esistono margini di trattativa temo, se il castello crolla rimane sotto le macerie, qualsiasi accordo che non comprenda una "sconfitta" per Kiev non credo sia possibile. Ai confini dell'impero cominciano i primi sussulti.
Roberto M Inviato 13 Settembre 2022 Autore Inviato 13 Settembre 2022 15 minuti fa, 31canzoni ha scritto: Tempi di falchi e politici di infimo livello. Ti riferisci a Putin e a Medvedev ? Come hai visto continuano a chiedere la “capitolazione” dell’Ucraina. Cosa che gli Ucraini non vogliono perché altrimenti ci sarebbero altre Bucha e comunque non vogliono stare sotto il giogo comunista. Bisogna che anche tu, come il compagno Appe’ (che ha pensionato pure l’’Anpi, dopo averla difesa per mesi) obbedisci al “contrordine compagni” !
Roberto M Inviato 13 Settembre 2022 Autore Inviato 13 Settembre 2022 3 minuti fa, Panurge ha scritto: Ai confini dell'impero cominciano i primi sussulti. Mi aspetto qualche altra ribellione all’interno dell’impero, la previsione che anche la Russia faccia la fine dell’ex Unione Sovietica (implosione) e’ tutt’altro che remota.
Panurge Inviato 13 Settembre 2022 Inviato 13 Settembre 2022 Certo che la Lockeed Martin sta avendo una pubblicità indiretta incredibile.
31canzoni Inviato 13 Settembre 2022 Inviato 13 Settembre 2022 Una classe dirigente degna di questo nome non si ferma all'ovvio e alla risposta unica, per l'ovvio noi bastiamo e avanziamo.
vizegraf Inviato 13 Settembre 2022 Inviato 13 Settembre 2022 @31canzoni Per alcuni aspetti potrei anche essere d'accodo con te, ma occorre essere realisti. La classe dirigente Ucraina al momento vede una situazione critica per l'aggressore, incrementata da ulteriori criticità che si stanno palesando in altre aree circonvicine. Sarebbe da parte loro (gli ucranei) un grave errore non aprofittare della situazione con ulteriore riconquista di territorio per poi poter andare ad eventuali negoziati da una posizione di minor debolezza se non di forza.
31canzoni Inviato 13 Settembre 2022 Inviato 13 Settembre 2022 13 minuti fa, vizegraf ha scritto: Sarebbe da parte loro (gli ucranei) un grave errore non aprofittare della situazione con ulteriore riconquista di territorio per poi poter andare ad eventuali negoziati da una posizione di minor debolezza se non di forza. A questo step o a quello dopo è quello che un po' intendevo io: negoziare da un punto di forza quando l'avversario è in difficoltà. Ma pare che gli strateghi del forum non condividano. Pazienza.
Roberto M Inviato 13 Settembre 2022 Autore Inviato 13 Settembre 2022 8 minuti fa, 31canzoni ha scritto: Ma pare che gli strateghi del forum non condividano. Io infatti non condivido. Per me a questo punto (visto che e’ a portata di mano) conviene cercare la totale sconfitta ed anche umiliazione di Putin. La totale liberazione dell’Ucraina, Crimea compresa, non basta, occorre anche la cessione di ulteriori territori da parte della Russia, il pagamento delle spese di guerra e un processo per i criminali di guerra. Solo così le nuove generazioni staranno tranquille per altri 50 anni, solo così anche la Cina dovrà abbassare le orecchie, siamo di fronte (di nuovo) ad uno scontro di civiltà tra democrazie liberali (noi) e dittature comuniste o, se preferite, “autocrazie illiberali” che così non si offendono i compagni nostalgici del forum. 1
audio2 Inviato 13 Settembre 2022 Inviato 13 Settembre 2022 nessuno ha considerato che putin alla fine possa adottare la tattica del muoia sansone con tutti i filistei ? 1
31canzoni Inviato 13 Settembre 2022 Inviato 13 Settembre 2022 Artcolo di Jeffrey Sachs Il mondo è sull’orlo della catastrofe nucleare in gran parte a causa dell’incapacità dei leader politici occidentali di essere schietti sulle cause dell’escalation dei conflitti globali. L’implacabile narrativa occidentale secondo cui l’Occidente è nobile mentre Russia e Cina sono malvagie è ingenua e straordinariamente pericolosa. È un tentativo di manipolare l’opinione pubblica, non di occuparsi di una diplomazia molto reale e pressante. La narrativa essenziale dell’Occidente è incorporata nella strategia di sicurezza nazionale degli Stati Uniti. L’idea centrale degli Stati Uniti è che Cina e Russia siano nemici implacabili che “tentano di erodere la sicurezza e la prosperità americane”. Questi Paesi sono, secondo gli Stati Uniti, “determinati a rendere le economie meno libere e meno eque, a far crescere i loro eserciti e a controllare le informazioni e i dati per reprimere le loro società ed espandere la loro influenza”. L’ironia è che dal 1980 gli Stati Uniti sono stati coinvolti in almeno 15 guerre d’elezione all’estero (Afghanistan, Iraq, Libia, Panama, Serbia, Siria e Yemen solo per citarne alcune), mentre la Cina non è stata in nessuna e solo la Russia in uno (Siria) oltre l’ex Unione Sovietica. Gli Stati Uniti hanno basi militari in 85 Paesi, la Cina in 3 e la Russia in 1 (Siria) oltre l’ex Unione Sovietica. Il presidente Joe Biden ha promosso questa narrazione, dichiarando che la più grande sfida del nostro tempo è la competizione con le autocrazie, che “cercano di far avanzare il proprio potere, esportare ed espandere la propria influenza in tutto il mondo e giustificare le loro politiche e pratiche repressive come un modo più efficiente per affrontare le sfide di oggi”. La strategia di sicurezza degli Stati Uniti non è opera di un singolo presidente, ma dell’establishment della sicurezza statunitense, che è ampiamente autonomo e opera dietro un muro di segretezza. La paura eccessiva di Cina e Russia viene venduta a un pubblico occidentale attraverso la manipolazione dei fatti. Una generazione prima,GeorgeW. Bush, Jr. vendette al pubblico l’idea che la più grande minaccia dell’America fosse il fondamentalismo islamico, senza menzionare che era stata la Cia, con l’Arabia Saudita e altri Paesi, a creare, finanziare e schierare i jihadisti in Afghanistan, Siria e altrove per combattere le guerre americane. Oppure si consideri l’invasione dell’Afghanistan da parte dell’Unione Sovietica nel 1980, che è stata dipinta dai media occidentali come un atto di perfidia non provocata. Anni dopo, abbiamo appreso che l’invasione sovietica era stata effettivamente preceduta da un’operazione della Cia progettata per provocare l’invasione sovietica! La stessa disinformazione si è verificata nei confronti della Siria. La stampa occidentale è piena di recriminazioni contro l’assistenza militare di Putin a Bashar al-Assad in Siria a partire dal 2015, senza menzionare che gli Stati Uniti hanno sostenuto il rovesciamento di al-Assad a partire dal 201 1 , con la Cia che ha finanziato una grande operazione (“Timber Sycamore”) per rovesciare Assad anni prima dell’arrivo della Russia. O più recentemente, quando la presidente della Camera degli Stati Uniti Nancy Pelosi è volata incautamente a Taiwan nonostante gli avvertimenti della Cina, nessun ministro degli esteri del G7 ha criticato la provocazione di Pelosi, eppure i ministri del G7 insieme hanno criticato duramente la “reazione eccessiva” della Cina al viaggio di Pelosi. La narrativa occidentale sulla guerra in Ucraina è che si tratta di un attacco non provocato di Putin nel tentativo di ricreare l’impero russo. Eppure la vera storia inizia con la promessa occidentale al presidente sovietico Mikhail Gorbaciov che la Nato non si sarebbe allargata a Est, seguita da quattro ondate di ampliamento della Nato: nel 1999, incorporando tre paesi dell’Europa centrale; nel 2004, incorporandone altri 7, anche nel Mar Nero e negli Stati baltici; nel 2008, impegnandosi per l’allargamento in Ucraina e Georgia; e nel 2022, invitando 4 leader dell ’Asia-Pacifico alla Nato per prendere di mira la Cina. Né i media occidentali menzionano il ruolo degli Stati Uniti nel rovesciamento nel 2014 del presidente filo-russo dell’Ucraina Viktor Yanukovich; l’incapacità dei governi di Francia e Germania, garanti dell’accordo di Minsk II, di esercitare pressioni sull’Ucraina affinché adempisse ai propri impegni; i vasti armamenti statunitensi inviati in Ucraina durante le amministrazioni Trump e Biden in vista della guerra; né il rifiuto degli Stati Uniti di negoziare con Putin sull’allargamento della Nato all’Ucraina. Nato della Serbia nel 1999; il rovesciamento da parte della Nato di Moammar Gheddafi nel 2011; l’occupazione Nato dell’Afghanistan per 15 anni; né la “gaff e ”di Biden che chiedeva la cacciata di Putin (che ovviamente non era affatto una gaffe); né il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin affermando che l’obiettivo bellico degli Stati Uniti in Ucraina è l’in debolimento della Russia. Al centro di tutto questo c’è il tentativo degli Stati Uniti di rimanere la potenza egemonica mondiale, aumentando le alleanze militari in tutto il mondo per contenere o sconfiggere Cina e Russia. È un’idea pericolosa, delirante e fuori moda. Gli Stati Uniti hanno solo il 4,2% della popolazione mondiale e ora solo il 16% del PIL mondiale (misurato ai prezzi internazionali). In effetti, il Pil combinato del G7 è ora inferiore a quello dei Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), mentre la popolazione del G7 è solo il 6% del mondo rispetto al 41% dei Brics. C’è un solo Paese la cui fantasia autodichiarata è quella di essere la potenza dominante del mondo: gli Stati Uniti. È passato il tempo che gli Usa riconoscessero le vere fonti di sicurezza: la coesione sociale interna e la cooperazione responsabile con il resto del mondo, piuttosto che l’illusione dell’egemonia. Con una politica estera così rivista, gli Stati Uniti e i loro alleati eviterebbero la guerra con Cina e Russia e consentirebbero al mondo di affrontare la sua miriade di crisi ambientali, energetiche, alimentari e sociali. Soprattutto, in questo momento di estremo pericolo, i leader europei dovrebbero perseguire la vera fonte della sicurezza europea: non l’egemonia statunitense, ma accordi di sicurezza europei che rispettino i legittimi interessi di sicurezza di tutte le nazioni europee, inclusa sicuramente l’Ucraina, ma anche della Russia, che continua a resistere all’allargamento della Nato nel Mar Nero. L’Europa dovrebbe riflettere sul fatto che il mancato ampliamento della Nato e l’attuazione degli accordi di Minsk II avrebbero evitato questa terribile guerra in Ucraina. In questa fase, è la diplomazia non l’escalation militare, la vera via verso la sicurezza europea e globale. 1
Messaggi raccomandati