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La RAI spegne la radio in AM


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Inviato

Più si alza la frequenza e più la propagazione è direttiva (a portata di orizzonte, portata ottica) le frequenze più basse godono di vari fenomeni favorevoli alla propagazione per lunghe distanze.

 

Inviato

Il problema delle om ed ol è che risentono maggiormente dei disturbi atmosferici.

  • Melius 1
Inviato

Mi spiace, ma sono d'accordo con la RAI sullo spegnimento dei trasmettitori in modulazione d'ampiezza. Il mondo è cambiato, nei paesi ricchi e quindi tecnologicamente avanzati le comunicazioni basate su internet hanno preso il sopravvento. Oggi un italiano può abitare dall'altra parte del mondo e godere della programmmazione RAI (sia audio che video) in tutta comodità (con la piattaforma on demand si supera addirittura la differenza di fuso orario). Pretendere che impianti energivori vengano mantenuti in piedi per pura nostalgia... è fuori dai nostri tempi. Il mio registratore a bobine è bellissimo, ma lo considero un soprammobile, un po' coma la Nikon FM2 che gli sta accanto. E chi scrive ha superato un esame con un tema di tre pagine che descriveva i principi di funzionamento della superterodina... 

Inviato
2 minuti fa, campaz ha scritto:

Il mondo è cambiato, nei paesi ricchi e quindi tecnologicamente avanzati le comunicazioni basate su internet hanno preso il sopravvento.

Non consideri che in caso di disastro è più facile diffondere delle informazioni verbali attraverso un singolo punto. Se ti affidi ad internet ed alle soluzioni "mobile" potresti rimanere isolato a livello nazionale. La radio AM è più semplice da gestire anche con tecnologie rudimentali. 

 

Inviato

@campaz però in caso di crash della rete, le om ed ol sarebbero l'unico modo di trasmettere a lunga distanza.

Inviato

@pserci  I protocolli alla base di internet sono stati progettati per essere resilienti... in caso di attacco atomico. E poi: se nessuno usa più l'AM, se nelle case non ci sono ricevitori AM... come verrebbe ascoltato un ipotetico messaggio di emergenza trasmesso in AM? Sono ben conscio che con il CW QRP (trasmettere in morse a bassissime potenza) riesci a fare il giro del mondo se usi nel miglior modo la propagazione, ma quello ormai è un gioco per i radioamatori (categoria, alla quale mi onoro di appartenere, che infatti negli ultimi anni ha perso molta della sua utilità sociale in caso di disastro: ormai le compagnie telefoniche hanno le tecnologie per rimettere in piedi velocemente le infrastrutture). La modulazione di ampiezza aveva senso fino agli anni settante, paesi enormi come il Brasile ancora lo utilizzano, qui in Europa la scarsità di domanda ne ha decretato la fine.

Inviato
6 minuti fa, campaz ha scritto:

 I protocolli alla base di internet sono stati progettati per essere resilienti... i

I protocolli...ma il mezzo fisico? immagina un cataclisma o un embargo degli usa (loro possono rendere internet inutilizzabile all'istante)...una radio am per emergenza, può essere costruita con una manciata di pezzi e non richiede alimentazione

 

 

 

Inviato

@pserci hai ragione, mi sono espresso male: i protocolli che stanno alla base di internet sono stati progettati per rendere internet stessa resiliente ai disastri. Fino agli anni novanta, il bombardamento di un centro nodale di telecomunicazioni (basta questo come disastro? 😄) avrebbe comportato la paralisi informativa nell'area da esso servita. Oggi, grazie ai protocolli internet, i pacchetti si adattano trovandosi nuovi percorsi per arrivare a destinazione nel caso in cui la via normalmente utilizzata venga meno. Oggi le campagne di emergenza si basano sui cellulari... perché sono quelli gli oggetti che tutti abbiamo in tasca (compresa la mia mamma, classe 1927). SMS massivi e magari diffeenziati su base territoriale (un evento ha un epicentro nel quale le misure saranno diverse dalle zone ad esso periferiche). E nel caso un ponte radio vada fuori servizio, in poche ore uno nuovo montato su un camion ne prenderà il posto (già successo, purtroppo molte, anche nella storia recente del nostro paese). E di qui a poco si supererà anche questo piccolo ritardo: fra poco internet arriverà dal cielo, grazie alle flotte di satelliti che vari enti stanno lanciando. All'inizio sarà costoso, come tutte le nuove tecnologie, poi (almeno in caso di emergenza) diventerà il default... la tecnologia, il suo rapido progredire, è una cosa bellissima. Poi se ripendo al Radiomarelli che avevamo in cucina e sul quale ascotavamo radio montecarlo in AM... la nostalgia assale anche me! 

Inviato

Consideriamo che ci sono anche i satelliti. La RAI li usa per diffondere i suoi programmi da trent'anni. Le uniche difficoltà da superare sono l'attenuazione in caso di pioggia o neve bagnata, la visibilità del satellite, la necessità di avere un puntamento stabile ed eventuali restrizioni legali che possono ostacolare o impedire del tutto l'installazione dell'antenna. In America è in uso anche un sistema sempre via satellite che usa frequenze in banda L che non richiede l'esatto puntamento dell'antenna e per questo è usato per la ricezione da mezzi mobili. Oggi le onde medie sono pesantemente disturbate per cui di giorno si ricevono solo le trasmissioni locali, di sera va meglio. Le onde corte lo sono molto meno e si ricevono h24 per cui un servizio in o.c sarebbe utilissimo in caso di necessità, gli altri Paesi d'Europa e non solo (Cina) l'hanno mantenuto. Noi con tutti gli italiani all'estero che abbiamo l'abbiamo spento per risparmiare.

Inviato

@Velvet per l'AM i sistemi totalitari hanno sempre usato il jamming (e in Italia si sigillava la sintonia dei ricervitori per impedire la ricezione di Radio Londra). A mio avviso lo spegnimento della modulazione d'ampiezza in paesi come il nostro ha senso. In altri, come il Brasile, no. 

  • Melius 1
Jimmyhaflinger
Inviato

@campaz non è vero che non ci sono piu ricevitori AM, le case e le auto ne sono ancora piene anche se molta gente nemmeno sa di averle.

ma basta un volantinaggio in caso di emergenza per istruire ad usarle

  • Melius 2
Inviato

@campaz Mi pare continui a sfuggirti un punto focale: il web non è come l'aria che respiriamo, ovvero più o meno garantita per tutti.

Se in capo alla tua nazione si insedia un regime totalitario, il web lo chiude (o lo censura) nel giro di un'ora. Compreso quello satellitare, che giova ricordare essere sempre in mano a qualcuno, non è come la luce solare.

Lo stesso può essere detto delle reti telefoniche cellulari di una nazione.

Una radio AM o OC è un attrezzo compatto, slegato dall'alimentazione diretta, trasportabile e può ricevere segnali da tutto il mondo senza bisogno di chiedere permesso a nessuno.

Questo è il punto.

Poi se vogliamo facilitare il compito ai vari Putin o Xi allora è un altro discorso, in effetti a quel punto abolirei anche la TV satellitare in chiaro.

  • Melius 1
Inviato
2 minuti fa, campaz ha scritto:

per l'AM i sistemi totalitari hanno sempre usato il jamming

Il jamming lo si usa tutt'ora (la Russia fa jamming sulle frequenze di BBC), peccato che le frequenze di trasmissione possano essere variate con facilità e che il jamming funzioni solo su aree molto ristrette. Perciò è un problema ampiamente superabile e superato.

Inviato

PS aggiungo una domanda in più punti:

 

- A chi giova lo spegnimento AM? Cosa viene in tasca a me pagatore di canone?

- Abbasseranno il canone?

- Useranno i soldi risparmiati per fare trasmissioni migliori alla TV o alla Radio rispetto alla generale fetenzia odierna?

- Mi manderanno un panettone a  Natale?

 

Se trovate delle risposte, fatemi sapere...

 

Inviato

@Jimmyhaflinger La RAI ha progressivamente dismesso i trasmettitori in onde medie quindi dove non si ricevevano quelli rimasti non si sarebbe ricevuto niente neanche in caso di calamità naturale. Nel caso la Protezione Civile si potrebbe appoggiare alle radio locali. Non so se l'Esercito ha ancora trasmettitori mobili in FM ma sarebbero utilissimi.

  • Melius 1
Inviato

@Velvet e il telex? cosa ne è stato del povero telex? e la filodiffusione? e perché il fotografo sotto casa non tiene più le pellicole 6x6 da 25 ASA? scherzi a parte, provo a girare la tua domanda... perché la RAI dovrebbe continuare a spendere i soldi del mio canone per un sistema di trasmissione obsoleto, energivoro, inquinante (i tralicci da 1 kW in mezzo alle case erano inquietanti...), che ormai usano in pochissimi? 

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