Jackhomo Inviato 16 Settembre 2022 Inviato 16 Settembre 2022 Appena avrò un pò di tempo lo ascolterò, ma Animals non è un capolavoro, ottimo album, ma i capolavori sono ben altro per quel che mi riguarda.
floyder Inviato 17 Settembre 2022 Inviato 17 Settembre 2022 Se le cose stanno così direi ... devastante, copio e incollo. . L'ascolto del 2018 remix di “Animals” La chitarra acustica che spazia e la voce chiara e centrale di Waters in primo piano sono i tratti fondamentali di Pigs On The Wing (part 1): pare di essere lì di fronte a lui e di sentirlo suonare a pochi centimetri di distanza. Una presenza e una dinamica molto calda e di sicuro effetto. Segue Dogs, che rispetto alla vecchia versione propone il suono della chitarra che si muove in lontananza e diventa presente con molta più velocità: la stereofonia della chitarra acustica sincopata di Gilmour gioca con gli effetti delle tastiere di Wright che saltano da un canale all'altro. Anche qui la voce di Gilmour è chiara, decisa. Entra finalmente la batteria ed è un piacere ascoltarla così limpida, con i piatti finalmente in primo piano e col suono limpido e vibrante. Il basso presente e diviso nettamente dal resto, le tastiere raggiungono un suono caldo e coinvolgente. Quando arriva la chitarra di Gilmour questa graffia, è molto incisiva e tutti i suoni sembrano volarle tutto intorno ma ordinatamente e nel giusto equilibrio tra loro. L'effetto lascia estasiati: rispetto al passato, sembra ci sia stato un miglioramento notevole dei suoni, come se fino a questo momento avessimo ascoltato la musica arrivare da un'altra stanza. Dinamico e spaziale, il suono è finalmente quello che ti aspetti da un disco dei Pink Floyd. L'effetti dei cani dal minuto 4:50 è molto più realistico della vecchia versione, mentre le chitarre acustiche gorgheggiano fresche e scintillanti. Il solo che inizia a 5:32 ti taglia a metà per quanto è presente e vibrante. Quando arriva intorno al minuto 8:00 la sezione mediana, si sprofonda in una ubriacatura di suoni ed effetti che non si erano mai palesati con tanta chiarezza nelle nostre orecchie. Posso solo immaginare come suonerà questa sezione nella versione 5.1... Il lavoro sulle tastiere ha reso possibile mettere in evidenza tutte le timbriche e le vibrazioni originali, evidenziando ancora una volta il lavoro pazzesco e spesso sottovalutato per questo disco del compianto Richard Wright. Nasale ma molto decisa la voce di Waters torna dal minuto 12:15: sembra quasi di vederlo ad occhi chiusi e con le mani sulla cuffia mentre intona le parole cariche d'eco e di emozione. L'atteso solo di Gilmour del minuto 13:27 è a dir poco devastante, con Mason che sembra aver quadruplicato le braccia per quanto picchia velocemente sulle pelli. Mamma mia! Ritorna il ritmo pacato che precede la sezione in cui Waters canta le frasi finali del pezzo, i famosi “Who was”, con Gilmour e Wright che incrociano chitarre e tastiere che è una bellezza. L'Hammond ruggisce rabbioso fino alla fine della traccia: il finale è perfetto e negli ultimi attimi si sentono addirittura le vibrazioni dei piatti di Mason nel vuoto dell'ambiente dello studio! Bravo Guthrie!!! Non ti sei ancora ripreso dalla canzone che hai quasi dimenticato di essere all'ascolto di un cd e non devi alzarti dalla poltrona per girare il disco sul lato b. Ti parte così “Pigs (Three Different Ones)”, con il grugnito del maiale che ti sorprende dalla destra delle casse. Il basso ti si para al centro dell'ascolto, mentre i piatti di Mason si muovono leggeri, prima che la chitarra di Gilmour si metta a duettare col basso e che il suono possa esploderti dritto in faccia. Sembra impossibile che si sia riusciti a migliorare così tanto quest'altra traccia, che nell'ascolto riserva sorprese continue. Scopri effetti e suoni che non avevi mai notato prima, qualcosa che ti lascia a bocca aperta come la voce di Gilmour al minuto 2:20, così presente che ti sembra di essere lì con lui. Dopo vari ascolti “Pigs” è la traccia che sembra averci guadagnato di più dal remix, surclassando tutte le altre. Particolarmente coinvolgente ed emozionante la sezione che ha inizio al minuto 4:13, momento in cui nei concerti si palesa davanti al pubblico il maiale, libero di volteggiare nell'aria. I suoni sono micidiali, avvolgenti: ad ogni ascolto individui qualcosa che prima non c'era. L'effetto vocoder è spaventoso e si insinua con violenza tra tastiere e chitarre. I suoni bassi che si irradiano dal minuto 6:12 fanno vibrare i pilastri della tua abitazione, che già ti immagini la protezione civile pronta fuori dalla finestra. L'effetto della voce di Waters che simula il grugnito dei maiali al minuto 9:00 ti fa accapponare la pelle. A costo di risultare ripetitivo, si continua ad avere la sensazione di aver ascoltato prima del remix soltanto un facsimile dell'opera finale. Questa versione è sicuramente perfetta e vicina a quello che avevano immaginato i Pink Floyd nel 1976. E a costo di risultare ovvio, l'assolo finale di Gilmour su “Pigs” dal minuto 9:38 è potente, violento e raggiunge vertici di inaudita bellezza che nessuno potrà mai immaginare di poter eguagliare. Ti ritrovi in piedi con le braccia alzate che stai urlando la tua approvazione come fossi a un concerto ma poi ti accorgi di essere soltanto a casa... uno dei privilegi nel vivere da solo è di non avere intorno testimoni delle tue malefatte. Il basso di Gilmour e le tastiere iniziali di “Sheep” sono da Grammy Awards per quanto le senti vibrare fin dentro le ginocchia. Mason picchia duro, ci mette pure i suoni delle sue pelli riprodotte al contrario ed è la fine. La voce di Waters che si trasforma prima in sintetizzatore e poi esplode in un vibrato di corde di chitarra è pazzesco. Gilmour sembra un tarantolato e tira fuori dalla sua chitarra le ritmiche più imprevedibili. La mente mi riporta ai concerti del 1977, quando i loro show iniziavano proprio con questa canzone: posso solo immaginare quanto possa essere stato devastante questo suono mentre circolava intorno allo stadio grazie all'impianto quadrifonico dei Pink Floyd. Dal minuto 3:49 inizia una delle sezioni che ho sempre amato di più: basso che sembra riprendere il riff di One Of These Days, vocoder a palla, chitarra che regala brevi pennellate e tastiere che fremono in attesa di esplodere. Pazzeschi. Unici. E quando Gilmour al minuto 5:15 lancia una veloce citazione alle quattro note di Shine On vorresti abbracciarlo per quanto è amabile. La sezione dal minuto 5:34 che comprende il famoso Salmo 23 della Bibbia meriterebbe un discorso a sé. A parte le tastiere che hanno una padronanza di spazio e di tempo mai ascoltata prima, la voce dell'officiante ha una tale presenza e intensità che fai fatica a non metterti in preghiera in ginocchio. Il finale è da infarto: ti vibra tutta la stanza, mentre incroci le dita per la tenuta delle casse del tuo impianto audio. Gilmour ha un conto in sospeso con chi lo definisce un chitarrista lento e poco incisivo e si toglie dei sassolini dalla scarpa grandi quanto una montagna, portando con determinazione a termine la canzone: il resto della band lo sostiene alla grande con mestiere e maestria. Non fai in tempo a sentire il gregge di pecore che ti sta belando tutto intorno che la musica è andata via e sta tornando l'acustica di Waters: “Animals” si conclude con “Pigs On The Wing (part 2", anche qui con la sorpresa della percettibile vibrazione delle corde negli ultimi attimi del brano. “Animals” (Remix 2018) è disponibile per il momento soltanto nelle versioni lp, cd e la confezione blu-ray/dvd che contiene la New High Resolution Stereo, il 5.1 Mixes e il 1977 Original stereo mix. Il 16 settembre sarà disponibile anche una speciale “Analogue Editions Remix Hybrid Multichannel SACD” curata dalla Pink Floyd Records (numero di catalogo CAPP88271SA), distribuita in Europa dalla Rough Trade e in USA e Canada dalla Acoustic Sounds. Dal 7 ottobre uscirà anche un cofanetto che raggruppa il vinile, il cd, il blu-ray e il dvd che sono oggi disponibili in edizioni singole, oltre a un libro di 32 pagine. Una nota finale personale: “Animals” è un album così per la storia dei Pink Floyd ma anche della mia: è stato il mio primo disco ufficiale della band, nel 1977 e si sa che i primi amori non si scordano, mai. Se non fossi così affezionato alle vecchie edizioni su vinile e su cd di “Animals”, mi verrebbe voglia di regalarle, perché nessuna edizione del passato può competere con il Remix 2018. Da inguaribile "lunatico", questi cimeli resteranno lì dove sono. Di sicuro per i prossimi mesi nessun dischetto potrà sostituire il remix 2018 di “Animals” e il suo suono cristallino nel mio lettore.
djansia Inviato 17 Settembre 2022 Autore Inviato 17 Settembre 2022 @floyder Ho letto ieri l'articolo e per il momento in Italia è il migliore scritto per l'album, gli altri sono la stessa velina da ufficio stampa lievemente modificata. Mettiamo il link perché è davvero ben fatto e completo: https://www.rockol.it/news-732112/pink-floyd-una-nuova-edizione-remix-di-animals Volevo chiedere ai più esperti se il basso in Pigs è vero che è suonato da Gilmour come sostiene qualcuno? In realtà a me non sembra suonato neanche da Waters.
floyder Inviato 17 Settembre 2022 Inviato 17 Settembre 2022 19 minuti fa, djansia ha scritto: Volevo chiedere ai più esperti se il basso in Pigs è vero che è suonato da Gilmour come sostiene qualcuno? In realtà a me non sembra suonato neanche da Waters. Letto più volte in varie occasioni, il basso è suonato da Gilmour. 1
SimoTocca Inviato 17 Settembre 2022 Inviato 17 Settembre 2022 14 ore fa, one4seven ha scritto: No, non ho proprio il multicanale. Ma è il più "facile" a cui accedere. Non conosco nessuno che lo abbia pensato per l'audio. Perché non ho letto le rubriche quindicinali dedicati al multicanale audio sul sito Audiophile Style..lo ricordavo poco sopra… Connaker sta facendo prove su prove con la decodifica Atmos per audio…
one4seven Inviato 17 Settembre 2022 Inviato 17 Settembre 2022 5 minuti fa, SimoTocca ha scritto: Connaker Eh, sono contento per lui. Però intendevo che non conosco nessuno di personale tra gli audiofili che abbia messo in piedi un impianto multicanale pensato per il solo audio. Quanti, qui anche tra noi, lo hanno? Al massimo hanno un HT magari ben messo, ma non pensato per la musica.
aldofranci Inviato 17 Settembre 2022 Inviato 17 Settembre 2022 Il 16/9/2022 at 09:31, Velvet ha scritto: Animals è indubbiamente un capolavoro nella discografia floydiana post-Barrett. Siccome la mia copia è vissutella, mi chiedo se in questo nuovo mix abbiano mantenuto quella sorta di lontana glacialità e drammaticità che caratterizzava il suono di tutto il disco (a differenza del suono del successivo The Wall, decisamente più "pompato") e quindi valga la pena di accattarsene una nuova copia. Ascoltato un po' distrattamente ieri notte in cuffia su Amazon Music. La seconda che hai detto, hanno decisamente wallizzato Animals (non sorprende visto chi se ne è occupato), con tutto quello che ne consegue. Il mix è certamente schiarito, il dettaglio viene fuori senza però alcuna freddezza dei transitori, non manca quell'effetto di pompaggio in particolare su cassa e rullante che caratterizza il sound di The Wall (Guthrie usa massivamente l'1176 + LA2A e si sente), la prospettiva sonora fa due passi avanti ecc. Assolutamente un buon lavoro, anche ottimo (a differenza di quanto avvenne col remix di DSOTM). Ma non sempre convincente, in particolare nel trattamento della splendida vocalità di Waters che ne esce eccessivamente ipercinetizzata...non mi viene un termine migliore. Affiora come sempre in questi casi quella sensazione di "falso storico", anche se stavolta ben fatto.
Jackhomo Inviato 17 Settembre 2022 Inviato 17 Settembre 2022 2 ore fa, djansia ha scritto: se il basso in Pigs è vero che è suonato da Gilmour come sostiene qualcuno? è chiaramente indicato nei credits dell' album
aldofranci Inviato 17 Settembre 2022 Inviato 17 Settembre 2022 3 ore fa, floyder ha scritto: A costo di risultare ripetitivo, si continua ad avere la sensazione di aver ascoltato prima del remix soltanto un facsimile dell'opera finale. Questa versione è sicuramente perfetta e vicina a quello che avevano immaginato i Pink Floyd nel 1976. Booom
maxbara Inviato 17 Settembre 2022 Inviato 17 Settembre 2022 Arrivato il disco, lato B da buttare, qualità pessima, 3 minuti iniziali di scricchiolii.. chiesta la sostituzione, ad un amico la facciata B primi 3 minuti salta.. boh
Pinkflo Inviato 17 Settembre 2022 Inviato 17 Settembre 2022 4 ore fa, floyder ha scritto: Se le cose stanno così direi ... devastante, copio e incollo. Scusa la precisazione e il puntino sulla i, ma se citi col copia e incolla dovresti anche aggiungere la fonte.
floyder Inviato 17 Settembre 2022 Inviato 17 Settembre 2022 38 minuti fa, Pinkflo ha scritto: Scusa la precisazione e il puntino sulla i, ma se citi col copia e incolla dovresti anche aggiungere la fonte. Infatti dovevo farlo ma @djansia mi ha anicipato, è il post subito dopo.
one4seven Inviato 17 Settembre 2022 Inviato 17 Settembre 2022 1 ora fa, aldofranci ha scritto: Affiora come sempre in questi casi quella sensazione di "falso storico", anche se stavolta ben fatto. Non è che affiora. È proprio evidente. Per carità, suona benissimo. Anzi, direi quasi che suona "audiophile". Ma è il suono del 2022. Ha le sue precise ragioni di esistere, ma preferisco il 2011. Più riuscito nel tentativo di trovare un equilibrio tra l'originale e "il moderno". 1
Jackhomo Inviato 17 Settembre 2022 Inviato 17 Settembre 2022 10 minuti fa, one4seven ha scritto: ma preferisco il 2011 D' accordo. I remix si fanno solo ed esclusivamente per riattualizzare il suono e vendere qualche copia.
Progressive Inviato 17 Settembre 2022 Inviato 17 Settembre 2022 Non ho capito questo falso storico, che c'è che non va in questo remix da preferire ancora vecchie edizioni? Troppo legati ad un suono vintage. 30 minuti fa, one4seven ha scritto: Per carità, suona benissimo. Anzi, direi quasi che suona "audiophile". Ma è il suono del 2022 E non ti basta? Che vuol dire è un suono del 2022? . Edit: che poi sarebbe dovuto uscire nel 2018.
Progressive Inviato 17 Settembre 2022 Inviato 17 Settembre 2022 13 minuti fa, Jackhomo ha scritto: I remix si fanno solo ed esclusivamente per riattualizzare il suono e vendere qualche copia. Non sono d'accordo, i remix dei Genesis per esempio sono molti apprezzati.
Jackhomo Inviato 17 Settembre 2022 Inviato 17 Settembre 2022 13 minuti fa, Progressive ha scritto: Non sono d'accordo E per quale ragioni fanno i remix?
one4seven Inviato 17 Settembre 2022 Inviato 17 Settembre 2022 19 minuti fa, Progressive ha scritto: E non ti basta? Che vuol dire è un suono del 2022? No no, mi basta. E l'ho apprezzato molto. È fatto molto bene. Ripeto, ha una impostazione quasi audiophile. Ma sarebbe una impostazione adatta ad un disco creato oggi, non uno del 77. Poi, probabilmente hai ragione, si è troppo legati al suono vintage. Però io non lo definirei vintage, ma semplicemente il suono proposto nel tempo del disco.
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