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Energia rinnovabili non bastano, serve necessariamente il nucleare?


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Inviato
42 minuti fa, audio2 ha scritto:

in una foto prima da qualche parte ho visto dei lampioni con il micro eolico.

ne ha fatto uno un tipo che conosco, tutto in proprio progetto e realizzazione.

collegato ad una bella batteria grossa da auto, basta a malapena per 3 lampadine

in garage. quando c'è vento per la ricarica.

Aggiungerei che, in ambiente marino, quel tipo di accrocco funzionerebbe qualche anno e che, è inutile dirlo, un pannellino fotovoltaico sarebbe molto più efficiente. 

Inviato
2 ore fa, wow ha scritto:

Dilende anche dall'inclinazione con la quale li posi oltre che dall'esposizione. 

Si parla di potenza installata, la potenza reale dipende anche dalle nuvole che passano.

Se vuoi la massima potenza in inverno devi metterli in verticale, altrimenti sui 30°, esposti a nord chiaramente l'efficienza scende parecchio. 

Inviato

infatti uno da me che li vendeva si è installato un impianto su pilone motorizzato che segue il sole.

non so che tipo di sconto abbia avuto + eventuali benefici fiscali, ma una roba così uno normale

i soldi spesi non li recupera più.

Inviato
1 ora fa, ninomau ha scritto:

a livello mondiale il nucleare è il futuro è la risposta alla crisi ambientale

il che non vuol dire che il nucleare debba riguardare l'Italia, ma solo che il nucleare è l'opzione a oggi senza alternative (?) per sostenere i consumi dei paesi in via di sviluppo più "energivori", i quali richiederanno sempre maggiori quantità di energia man mano che il tenore di vita delle popolazioni crescerà (Cina e India su tutte...).

.

Va però considerato che il consumo di energia, tuttavia, è una conseguenza dei consumi, i quali crescono a discapito delle risorse naturali e - in ultima analisi - stanno progressivamente distruggendo l'ambiente naturale in cui viviamo: cosa ce ne faremo a livello mondiale di millemila centrali nucleari che forniranno elettricità a miliardi di nuovi consumatori quando l'ambiente sarà completamente distrutto? Aggiungiamo pure le scorie ai dati del problema, come non ce ne fossero già abbastanza (dall'aumento delle temperature medie, alla deforestazione, alla scarsità d'acqua potabile, all'innalzamento del livello dei mari e chi più ne ha...)

Più che un nuovo piano energetico nucleare, a livello mondiale ci vorrebbe un nuovo modello di consumo.

Inviato
17 minuti fa, landrupp ha scritto:

ci vorrebbe un nuovo modello di consumo

se ne parla da decadi

ma io al momento di tornare ad automobili o elettrodomestici che durano 30 anni non 

ne vedo alcuna intenzione

  • Amministratori
Inviato

@ninomau è un futuro già passato, il nucleare non può sostituire i combustibili fossili (non abbiamo uranio a sufficienza), l'uranio poi va arricchito e questa operazione costa assai, il i ricorso al nucleare è un palliativo, servirebbe a rinviare di 30 max 50 anni (ammesso che ci siano le risorse economiche ed i siti adatti) il passaggiom quello si inevitabile, alle rinnovabili. il nucleare non è economico, inei paesi capitalisti il nucleare è morto con la privatizzazione della energia eleettrica, solo gli stai possono permettersi di fregarsene degli azionisti e di investire migliaia di miliardi di euro per ricevern un rientro dopo non meno di 15 anni. e infatti in europa solo la franci (dove edf è a maggioranza sttale) costruisce centrali (poche ormai le nuove), poi certi i paesi che hanno un arsenale nucleare hanno bisogno del nucleare, per le testte nucleare e per i sottomarini e le navi a propulsione nucleare. 

nessuno, quando vende energia alettricada nucleare, calcola il costo non dico della messa in sicurezza dei residui rdiattivi ma semplicemente dello smantellamento, operazione che oggi di fatto non è mai stata realizzata, dato che prima di smantellare un reattore occorre tenerlo chiuso e in sicurezz per diciamo ad essere ottimisti 20 anni. ma quei costi, che non vediamo in bolletta, poi qualcuno dovrà pur pagarli se non vogliamo abbandonare le centrali chiuse, con il loro carico di sostanze radiattive al loro destino. 

i conti si possono far in tanti modi, il costo di costruzione stimato nel nucleare è sempre molto al di sotto di quello a consuntivo, come dimostrano le ultime due centrli francesi ( stima a finire posticipata di 5-6 anni e preventivi completamente sballati, se aggiungiamo ai cosi diretti quelli finanziari dovuti allo slittamento dei avori, molte conclusioni ottimistiche dovrebbero essere riviste)

ps 5 anni dopo il primo referendum sul nuclare in iotalia, secondo la IAEA nel nostro paese erano in costruzione 7 centrali nucleati, per loro valeva la vecchia delibra cipe. gli esperti a volte non sono beutrali, il defunto prof. ippolito diceva che avrebbe messo in tutta tranquillità la culla del figliodentro una centrale nuclear, per fortuna del pargolo le norme di sicurezza vietano l'ingresso di non addetti ai lavoi e anche di minori in aree nucleari.

  • Melius 1
Inviato
5 ore fa, audio2 ha scritto:

ho visto dei lampioni con il micro eolico.

ne ha fatto uno un tipo che conosco, tutto in proprio progetto e realizzazione.

collegato ad una bella batteria grossa da auto, basta a malapena per 3 lampadine

in garage. quando c'è vento per la ricarica.

Quella è la resa che hanno col vento medio disponibile in Italia, che contrariamente a quello che si ritiene, è poco (al nord pochissimo).   Le applicazioni professionali (tlc) in alta quota infatti prevedono l'eolico come economizzatore di carichi alimentati prevalentemente da pannelli solari.  Si preferiscono in questo caso generatori piccoli e molto robusti per ragioni di affidabilità al clima estremo, anche se il rendimento non è eccellente. Nel caso di servizi in continuità torna comoda pure una certa correlazione inversa tra radiazione solare stagionale e vento medio.   

La caratterizzazione eolica dei siti multimegawatt è comunque cosa seria rispetto alla collocazione dei lampioni, la cui installazione risponde a criteri prevalentemente politici ("greenwashing" delle amministrazioni e contentino ai verdi in giunta) - per dire, ai tempi della prima wind-rush italiana per battezzare un sito come idoneo si indicavano come ottimali UNDICI anni di misure della velocità del vento in sito a varie altezze...

Inviato

Si spera che i prossimi 30 anni siano di transizione in attesa che la scienza riesca a realizzare un sistema che produce energia in eccesso dalla fusione dell'idrogeno. Sarà questo il vero nucleare di quarta generazione. 

https://www.iter.org/

Inviato

Percorrendo la tangenziale di Padova si vede  un edificio con poderosi impianti , si tratta di un consorzio di cervelloni che partecipa al progetto ITER sulla fusione. Poiché molti spellafili come il sottoscritto si incuriosiscono nel vedere enormi impianti sconosciuti, hanno adottato l'insegna opportuna 😁

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Inviato
Il 17/9/2022 at 11:10, mozarteum ha scritto:

o con una coppia affiatata (se ne trovano)

Anche a Cap D'Agde.

  • 4 settimane dopo...
Inviato

 

https://thegreentank.gr/en/2022/09/27/admie-august2022-en/

 

Tendenze della produzione di energia elettrica – agosto 2022

27/09/2022

Cambiamenti climatici ed energia

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Secondo gli ultimi dati mensili per la rete elettrica interconnessa di ADMIE (agosto 2022):

Cumulativo per i primi 8 mesi in Grecia, le energie rinnovabili, escluse le grandi idroelettriche, hanno superato tutte le altre fonti energetiche con 13238 GWh, lasciando il gas fossile al secondo posto con 13150 GWh che sono leggermente diminuiti per la prima volta dal 2018.

Tuttavia, contrariamente a quanto accaduto durante i primi 7 mesi dell'anno, la produzione cumulativa di lignite nei primi 8 mesi del 2022 (3995GWh) ha superato quella dello stesso periodo nel 2021 (3854 GWh) di 141 GWh.

Una notevole riduzione è stata osservata nelle importazioni nette di elettricità che sono state le più basse dal 2013, con 1912 GWh nei primi 8 mesi del 2022.

 

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In termini di azioni, le energie rinnovabili hanno coperto il 37,5% della domanda, il gas fossile il 37,2% ha ridotto la sua quota per la prima volta dal 2017, lignite 11,3%, grande idroelettrico 8,6%, mentre la quota delle importazioni nette è stata ridotta al 5,4%.

 

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Di conseguenza, le energie rinnovabili hanno registrato il più alto aumento percentuale tra le fonti energetiche, aumentando la loro produzione cumulativamente del 19,2% nei primi 8 mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021. Oltre alle energie rinnovabili, anche la produzione di elettricità dalla lignite è aumentata rispetto al 2021, ma solo del 3,7%.

Al contrario, il gas fossile è diminuito dell'1% rispetto al 2021, mentre è stata osservata una diminuzione significativa delle importazioni nette della Grecia, principalmente a causa dell'aumento delle esportazioni di elettricità negli ultimi due mesi.

 

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Nonostante il costante aumento dell'elettricità proveniente dalle energie rinnovabili, cumulativamente nei primi 8 mesi dell'anno, la maggior parte dell'energia è stata prodotta da combustibili fossili (gas fossile e lignite), con il divario tra loro che si riduce continuamente.

Sebbene nei primi 6 mesi dell'anno le energie rinnovabili e le grandi idroelettriche hanno superato la produzione di elettricità dei combustibili fossili, questo è stato invertito a causa dell'aumento "tradizionalmente" dell'elettricità dai combustibili fossili durante i mesi estivi al fine di soddisfare l'aumento della domanda di elettricità durante quel periodo.

 

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Nello specifico ad agosto:

L'energia da gas fossile (2142 GWh) è stata la seconda più alta del 2022, ma inferiore a quella di agosto 2021.

La produzione di energie rinnovabili (1633 GWh) era ai livelli medi mensili dell'anno, ma chiaramente superiore ad agosto 2021 (1401 GWh).

La produzione di lignite è aumentata raggiungendo 795 GWh, la più alta da dicembre 2020, coprendo il 17% della domanda del mese.

Per il 2° mese consecutivo e per il 3° mese del 2022, la Grecia ha esportato più elettricità di quella importata.

 

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  • Amministratori
Inviato

Non si può vivere in eterno al di sopra delle proprie possibilista. Il nucleare sposta in avanti di 30 50 ma forse molto meno se lo adottano Titti, il momento del cambiamento. Meglio muoversi verso il nuovo fino a che abbiamo risorse vecchie, che investire sul superato, costoso e con tempi lunghi. Se il nucleare fosse economicamente competitivo sarebbe adottato dai paesi dove la produzione di energia è privata mentre oggi centrali nucleari si fanno in Francia (EDF e statale) Russia Cina e dove la decisione è pubblica. Al più chi ha centrali in funzione se le tiene fino a che durano

  • Melius 1
Inviato

@cactus_atomo ritorniamo su un discorso già fatto, riusciranno le rinnovabili a garantire energia per supportare le esigenze del pianeta fra qualche decennio, quando tutto sarà elettrico? Io non sono in grado di fare i calcoli, ma da quanto scritto nelle precedenti pagine del thread mi sembra che non ci fossero garanzie neppure di riuscire a produrre le quantità necessarie, non è una scelta ideologica ma pratica e pragmatica costruita sui numeri, tu sei un ingegnere e qui si tratta di fare “due conti”. 😉 

Inviato

9 miliardi abbondanti di umanidi. Il problema non è l'energia, ma tutto.

Ci sono 3 miliardi di troppo. 

Inviato
40 minuti fa, Velvet ha scritto:

9 miliardi abbondanti di umanidi. Il problema non è l'energia, ma tutto.

Ci sono 3 miliardi di troppo. 

siamo 8 in realtà ma saremo 9 in pochi anni.

Quando sono nato eravamo poco più di 4 e l’impronta energetica singola era una frazione dell’attuale. L’uomo ha lo stesso comportamento delle cavalette. Sarà difficile che l’intelligenza tecnologica che lo contraddistingue soverchi il comportamento istintivo.

Io stesso me ne rendo conto, cerco di starci attento ma è un effimero palliativo al senso di colpa senza nessun impatto significativo. Ahimè.

Inviato
1 minuto fa, Jack ha scritto:

Sarà difficile che l’intelligenza tecnologica che lo contraddistingue soverchi il comportamento istintivo.

Gli scienziati (quelli che vengono citati a comodo solo per la frazione riguardante il climate change) in buona maggioranza da tempo dicono che il pianeta può sostenere a lungo termine una popolazione di max 5/6 mld

Quindi la quota l'abbiamo già sforata da un pezzo.

Tutto ciò che facciamo e faremo per invertire il cambiamento climatico perciò è una pezzetta umida sulla fronte di un malato terminale.

Ci sono 2/3 miliardi di troppo (lo dicono gli scienziati, non io) ma nessuno -Greta in testa- si sogna di indicare questa come l'incontrovertibile causa principale del cambiamento in corso.

Perciò meglio non affannarsi troppo. Inutile rifare il tetto se le fondamenta sono marce.


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