Martin Inviato 28 Settembre 2022 Inviato 28 Settembre 2022 23 minuti fa, maurodg65 ha scritto: ma una bomba messa sulle condotte ad alta pressione e con del gas all’interno non deflagrerebbero violentemente distruggendo irrimediabilmente la struttura? Dipende dalla potenza dell'ordigno, il gasdotto è una struttura molto resistente, il tubo ha una grossa parete d'acciaio ed e inserito in un manicotto di calcestruzzo. Una rottura dell'intera sezione provocherebbe anche il fermo immediato della staione di mandata a monte a causa della caduta di pressione eccessiva. (le turbine di rilancio sono sorta di motori d'aereo che devono lavorare in un intervallo di pressione ben determinato)
maurodg65 Inviato 28 Settembre 2022 Inviato 28 Settembre 2022 17 minuti fa, Martin ha scritto: Dipende dalla potenza dell'ordigno, il gasdotto è una struttura molto resistente, il tubo ha una grossa parete d'acciaio ed e inserito in un manicotto di calcestruzzo. Una rottura dell'intera sezione provocherebbe anche il fermo immediato della staione di mandata a monte a causa della caduta di pressione eccessiva. (le turbine di rilancio sono sorta di motori d'aereo che devono lavorare in un intervallo di pressione ben determinato) Quindi se l’ordigno non crea danni rilevanti che possono portare alla distruzione dell’impianto è per la precisa volontà dell’attentatore di usare un ordigno di potenza limitata, nel caso opposto non si lesinerebbe e si userebbe anche piu potenza del necessario presumibilmente, il rischio usando un ordigno di debole potenza è di non provocare danni o di provocarne di molto piccoli, sbaglio?
Martin Inviato 28 Settembre 2022 Inviato 28 Settembre 2022 13 minuti fa, maurodg65 ha scritto: è per la precisa volontà dell’attentatore di usare un ordigno di potenza limitata, Anche per la possibilità logistica di collocarlo senza farsi scoprire, oppure la volontà di "dare un segnale", creare un diversivo, etc. Un azione pesantemente distruttiva di una infrastruttura del genere avrebbe una matrice "militare" difficilmente smentibile. (quanto sopra si intende "a mio avviso" - le mie competenze di ordigni subacquei insidiosi sono quelle di ex-sergente di leva su dragamine della MMI, quindi equivalenti a facebook 😁)
keres Inviato 28 Settembre 2022 Inviato 28 Settembre 2022 Questa crisi porta gli stati uniti ad essere molto più concorrenziali non tanto sul gas che pure producono in grandi quantità ma ne esportano solo circa l'otto per cento, il resto consumo interno e stoccaggio, quanto sulla produzione esportazione interna ed estera a prezzi decisamente più concorrenziali dei nostri. E' l'Iran che esporta più gas in Europa dopo la Russia, anche questo paese avrebbe ovvi vantaggi nel vedere il gas Russo con i rubinetti chiusi, oltre all' Iran anche la Norvegia usufruirebbe di notevoli vantaggi essendo dopo l'Iran il più grande esportatore. Che siano stati i Russi o gli ucraini non mi torna, questi ultimi rischierebbero di vedersi tolti molti degli aiuti attuali da parte di mezza Europa ed oltre. Chi e' stato? le possibilità sono varie, magari possono essere stati anche i grandi investitori su queste materie, i colpevoli non son facili da stabilire. Mi sembra davvero troppo pensare ai russi come indiziati più probabili, perché vedo più vantaggi per altri soggetti.
maurodg65 Inviato 28 Settembre 2022 Inviato 28 Settembre 2022 5 minuti fa, Martin ha scritto: Un azione pesantemente distruttiva di una infrastruttura del genere avrebbe una matrice "militare" difficilmente smentibile. Ma del resto se l’obiettivo fosse, come ipotizzato da alcuni forumer, di impedire all’Europa di rifornirsi in futuro di gas russo direi che la strada unica è quella di distruggere la struttura, per una semplice pressione politica basterebbe una telefonata o la minaccia di sanzioni inserendo anche il gas tra i prodotti che le subiscono.
Martin Inviato 28 Settembre 2022 Inviato 28 Settembre 2022 @maurodg65 Sono d'accordo, anche perché "impedire di rifornirsi in futuro" tramite il baltico richiederebbe danni ben più forti di quelli attuali e la completa militarizzzione dell'area, senza contare che così si forzerebbe un ritorno alle infrastrutture terrestri che attraversano l'Ucraina, questo paese dovrebbe essere quindi "pacificato" e quindi annesso alla Russia (secondo le teorie chierichetto-pacifiste o verminoidi-orsiniane che troppo accoliti trovano nel paese dei quaqquaraquà) - Le cose andrebbero quindi in senso diametralmente opposto ai desiderata teorici "occidentali" descritti da chi sostiene che il danno provenga da questa parte.
tomminno Inviato 28 Settembre 2022 Inviato 28 Settembre 2022 Sentivo ora a skytg24 che NS1 a settembre è sempre stato chiuso. Mah!
Martin Inviato 28 Settembre 2022 Inviato 28 Settembre 2022 Si, era fermo per la famosa questione della manutenzione turbine, i russi sostenevano di non ricevere le parti riparate (tedesche) a causa dell'embargo. La ditta costruttrice (Siemens) afferma di aver riparato il tutto in Canada e di averlo regolarmente messo a disposizione del gestore gasdotto. Il gasdotto fermo (senza flusso) contiene comunque metano ad alta pressione.
criMan Inviato 28 Settembre 2022 Inviato 28 Settembre 2022 Il duce sanguinario e' messo all'angolo ; il conflitto , come molti analisti americani avevano previsto , si sta dimostrando per lui un emorragia di soldi e non riescono ad avanzare. In patria , ora che viene toccato il tornaconto delle popolazioni russe benestanti, non e' piu' visto bene. Sta venendo meno l'appoggio militare di India e Cina; serve una svolta. L'annessione di una parte dell'Ucraina con un referendum fittizio potrebbe segnare uno step successivo nell'allargamento e nell'intensita' del conflitto. Se questa mia ipotesi e' vera , il sabotaggio delle condutture rientrerebbe in un contesto di ulteriori attentati ad altri segmenti dei gasdotti al fine di tagliare i viveri materialmente agli Europei per i mesi venturi. Questo attentato e' un avvertimento per quello che potrebbe accadere dopo. Ci sta dando una via d'uscita prima dello scontro totale. E scontro totale significa zero gas per gli anni futuri verso l'europa.
keres Inviato 28 Settembre 2022 Inviato 28 Settembre 2022 @criMan Se non vendono gas arrivano subito alla frutta, noi saremo al freddo, ma i russi non mangiano.
Martin Inviato 28 Settembre 2022 Inviato 28 Settembre 2022 1 ora fa, criMan ha scritto: Questo attentato e' un avvertimento per quello che potrebbe accadere dopo Anche per me questa è una delle probabili letture.
keres Inviato 28 Settembre 2022 Inviato 28 Settembre 2022 Sarà... Io che siano stati i russi non sono convinto. Qualcuno lo ha fatto 🙂 da lì non si scappa.
audio2 Inviato 28 Settembre 2022 Inviato 28 Settembre 2022 giovanardi è ancora vivo, qualcuno lo ha interpellato
dax Inviato 28 Settembre 2022 Inviato 28 Settembre 2022 Il sabotaggio dei due gasdotti, eseguito dagli USA, ha due aspetti da valutare. Per primo il togliere dalla testa l'eventuale possibilità di una ripresa dell'afflusso di gas all'Europa, in particolare alla Germania, dove da mesi si richiedeva l'apertura del NS2 per evitare il tracollo industriale del paese. Il secondo, non meno importante, anzi, è che tale atto terroristico/mafioso è il primo atto di guerra (mi auguro ultimo) che si è consumato in acque territoriali Danesi... quindi su suolo europeo. La guerra è ormai giunta fino a noi con conseguenze inimmaginabili. 😶 2
maurodg65 Inviato 29 Settembre 2022 Inviato 29 Settembre 2022 7 ore fa, dax ha scritto: è che tale atto terroristico/mafioso La dimostrazione che l’autore del sabotaggio è la Russia è proprio la tua reazione è quella dei numerosi troll russi sul web, come quello che ho quotato ad esempio, che hanno ripreso vigore ed argomenti per continuare il loro “lavoro”, come evidenziato nel tweet una simile azione compiuta dagli USA, oltre che inutile era controproducente perché avrebbe minato i rapporti nell’alleanza atlantica per ottenere un teorico obiettivo, non comperare più gas russo, che oltre ad essere già stato raggiunto di fatto per il comportamento ritenuto inaffidabile dei russi come fornitore, avrebbe anche minato l’unità degli alleati della NATO e l’appoggio della UE che tra l’altro ha già annunciato ufficialmente, per bocca della Von der Layen, quindi della Commissione Europea, la decisione di chiudere i rapporti di fornitura con la Russia anche per il futuro, tutto questo inoltre quando gli USA sarebbero stati nella condizione di “chiedere” alla UE la cessazione dei rapporti commerciali con la Russia “forzando” la mano con molteplici altri mezzi.
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