pfsoft Inviato 20 Ottobre 2022 Inviato 20 Ottobre 2022 Precisazione: la psichiatria non serve per stabilire solo se si è malati o meno, ma anche per capire alcuni fenomeni della psicoacustica, prima che qualcuno se offenda.
pfsoft Inviato 20 Ottobre 2022 Inviato 20 Ottobre 2022 Io stesso sento delle differenze tra un giorno e l'altro, senza aver cambiato nulla e non capisco perchè, so solo che sono io fatto così e lo devo accettare, che mi piaccia o meno, come l'invecchiamento che lentamente limita le nostre capacità percettive, altro che strumento assoluto!
giagiu Inviato 20 Ottobre 2022 Inviato 20 Ottobre 2022 56 minuti fa, Ggr ha scritto: In nessun ambito si mettono in discussione le percezioni e i fenomeni che le causano. Un cibo è amaro, lo sentiamo amaro, si misura l'acidità x nessuno dice che non sia cosi. Il fuoco è caldo. E si misurano i gradi e so stabilisce che è caldo. Solleviamo 10 kg, li misuriamo con una bilancia. Ok. Tutti d'accordo. Per ognuno di questi sensi, non si dubita mai. Le misure vanno bene, dimostrano tutto. Arriviamo nel nostro campo, e per magia, si mette in discussione tutto. Le leggi della fisica non valgono, quelle di ohm manco a parlarne, la velocità del suono è un concetto relativo, i fenomeni elettrici, pura eresia. C'è un mondo insindato, padroneggiato da pochi eletti, che nulla vogliono svelare, e nulla riescono a spiegare concretamente. Sinceramente a sto punto credo che sia tutto uno scherzo. Anzi, me lo auguro... 2
Mighty Quinn Inviato 20 Ottobre 2022 Inviato 20 Ottobre 2022 Il cavo USB ha due possibilità, se suona diverso in modo umanamente udibile - è difettoso - è psicoacustica Terzium non datur this side of heaven (Il buon Leo aggiungerebbe: ipse dixit) 🙂
grisulea Inviato 20 Ottobre 2022 Inviato 20 Ottobre 2022 1 ora fa, leonida ha scritto: Ascolti con circa 12 db di frequenze medio acute in eccesso e senti in perfetta linearità? Come è possibile? E' così, non ci si può fare nulla, è un comportamento normale, naturale. Si potrebbe usare un loudness no? Potrei con un click avere 10 curve, una per ogni livello. Od averne una sola che medi il problema. Non confondere risposta piatta con risposta regolare. Non crederai che il cambio di cavo modifichi di 10 db? Temo anche tu non abbia dimistichezza con queste quantità. Ho scritto più volte che l'orecchio è di bocca buona. Tanto è che anche con 10 db l'hifi tira dritta e nessuno ha nulla di dire. Il loudness nessuno lo usa e il 50 % delle persone ascolta a basso volume. Immagina soli 3 db. Peccato che tecnicamente è dalla metà al doppio. In un programma musicale maragi su mezza ottava qua e mezza la ... chi vuoi che se ne abbia qualcosa di dire? Se ne accorge? Nemmeno per sogno, forse con un riferimento, forse. E qualcuno pensa ancora che le misure non correlano. Tu hai mai visto la rif di un normale ambiente. Ci sono strafalcioni di 20 db, che cavolo ti importa del cavo usb. 20 db = 100 volte 2 ore fa, leonida ha scritto: Esattamente al contrario, utilizzando questo accorgimento dovrebbe sparire la gran parte se non la totalità delle variazioni percepite in precedenza, in pratica coprendo accuratamente i due connettori in modo che la luce non penetri, i due cavi, in precedenza sentiti come differenti dovrebbero risultare simili se non identici. Questa è il massimo. Sono d'accordo. Coprendo gli oggetti vedrai quante differenze spariscono. Convertitori da 100k che suonano come uno da 1000. Amplificatori da 50k che le prendono da 3 etti di classe D. Caro Giuseppe, sono completamente d'accordo. Vedi che tira tira si arriva al dunque.
leonida Inviato 20 Ottobre 2022 Inviato 20 Ottobre 2022 2 ore fa, scroodge ha scritto: 3 ore fa, leonida ha scritto: Secondo quale meccanismo? Secondo un meccanismo che coinvolge la qualità spettrale della luce, la corrente elettrica e l'elaborazione da parte del cervello delle informazioni acustica. Quello che si ascolta, variazioni tonali, colorazioni distorsioni di ogni genere, e sopratutto l'equilibrio tonale in termini di line non corrispondono assolutamente a quanto realmente tradotto dai diffusori o da voci e strumenti reali. Per poterlo affermare, ovviamente, dovrà essere possibile poter elaborare entrambe le versioni, dimostrando in tal modo la sostanziale differenza fra il come ed il quanto venga tradotto ed il come ed il quanto venga in realtà recepito.
leonida Inviato 20 Ottobre 2022 Inviato 20 Ottobre 2022 40 minuti fa, grisulea ha scritto: è il massimo. Sono d'accordo. Coprendo gli oggetti vedrai quante differenze spariscono. La copertura non aveva alcuna relazione con il test in cieco, ma con la riduzione o cancellazione del presunto fenomeno che ho assunto come causa delle differenti sensazioni d'ascolto fra due cavi nel caso specifico, usb. La copertura intesa come impedimento per la luce serviva per verificare se quanto in precedenza percepito svanisse o meno per cessazione dell'attivita del fenomeno assunto come causa.
leonida Inviato 20 Ottobre 2022 Inviato 20 Ottobre 2022 6 ore fa, scroodge ha scritto: SE in un altro non si manifestano, come lo spieghi Ciò a cui alludo è fisiologico, nessuno risulta essere immune, esattamente come le curve isofoniche, acquisite scientificamente come fenomeno fisiologico sostanzialmente invariante.
grisulea Inviato 20 Ottobre 2022 Inviato 20 Ottobre 2022 3 minuti fa, leonida ha scritto: La copertura non aveva alcuna relazione con il test in cieco, Permettimi la battuta. Comunque spesso il risultato dei test in cieco arriva allo stesso responso. Sarà la copertura degli oggetti?
scroodge Inviato 20 Ottobre 2022 Inviato 20 Ottobre 2022 23 minuti fa, leonida ha scritto: Secondo un meccanismo che coinvolge la qualità spettrale della luce, la corrente elettrica e l'elaborazione da parte del cervello delle informazioni acustica. Ok. Come funziona questo meccanismo? Tu oramai mi conosci, qualunque cosa tu dica io la prendo per buona, come proveniente da te, dalle tue ricerche, dai tuoi test, condotti come meglio ritieni. Se sono in grado, ovviamente, dirà la mia, come ho sempre fatto.
grisulea Inviato 20 Ottobre 2022 Inviato 20 Ottobre 2022 2 minuti fa, leonida ha scritto: Ciò a cui alludo è fisiologico, nessuno risulta essere immune, Diamo per buono anche questo, di che differenze si tratta? Hai idea toccando una rif quanto varia il suono? O passare da un ampli con Df 10 a 1000 su un normale reflex. O dimezzare la t60 dell'ambiente.
scroodge Inviato 20 Ottobre 2022 Inviato 20 Ottobre 2022 1 ora fa, pfsoft ha scritto: la psichiatria non serve per stabilire solo se si è malati o meno, ma anche per capire alcuni fenomeni della psicoacustica, prima che qualcuno se offenda. ma va? 😉 1 ora fa, pfsoft ha scritto: Io stesso sento delle differenze tra un giorno e l'altro, Le senti anche alla sera rispetto al mattino, credimi. Ampia letteratura su questo, intendo sulla variazione circadiana della sensibilità uditiva
pfsoft Inviato 20 Ottobre 2022 Inviato 20 Ottobre 2022 Adesso, scroodge ha scritto: ma va? 😉 Guarda, preferisco ripeterlo perchè immagino che ci siano persone "troppo" sensibili, per cui anche se è scontato io lo ripeto 🥱 Buoni ascolti, sia la sera che al mattino.
ClaveFremen Inviato 20 Ottobre 2022 Inviato 20 Ottobre 2022 2 ore fa, pfsoft ha scritto: Ha senso procedere in tal modo o rischio di perdere tempo come gentilmente@ClaveFremen mi ha fatto notare per il test precedente? Concettualmente è un tipo di test che taglia la testa al toro, teoricamente il null-test è risolutivo in quanto confronti direttamente le forme d'onda che possono essere anche musica. La realizzazione pratica è però più complessa di quello che sembra. Uno dei punti critici lo hai già identificato ed è l'allineamento ma il metodo per allineare che hai trovato potrebbe non essere sufficiente per via della differenza in fase tra i due segnali campionati. Anche registrando due segnali identici l'inizio del campionamento avverrà ogni volta in un punto diverso e casuale, quindi la posizione dei campioni rispetto alla forma d'onda avrà una notevole probabilità di essere sfasata e quindi i campioni saranno numericamente diversi pur rappresentando esattamente (quando ricostruita) la medesima forma d'onda. Quindi anche tra due segnali esattamente identici difficilmente avrai un nullo perfetto, è l'equivalente di sottrarre ad un segnale una sua copia sfasata. Un possibile metodo per ridurre questo errore di sfasamento è sovracampionare quanto più possibile i segnali acquisiti in modo da trovare un allineamento più preciso e ridurre l'errore di fase. Esiste un software free che fa esattamente questo: https://www.libinst.com/Audio DiffMaker.htm Un ulteriore problema è: con che risoluzione e frequenza di campionamento mi conviene lavorare? Dalle mie prove 24/96 è una risoluzione sufficiente per registrare, almeno in parte, le differenze che percepisco all'ascolto. Infine per evitare mascheramenti sarebbe opportuno lavorare con un suono armonicamente complesso ma non con una traccia che includa molti strumenti assieme. Il punto di partenza è registrare due volte il medesimo cavo e cercare di ottenere il miglior nullo possibile, poi potrai cominciare a confrontare con cavi diversi. Buon divertimento 😉 1
scroodge Inviato 20 Ottobre 2022 Inviato 20 Ottobre 2022 3 ore fa, ClaveFremen ha scritto: Per misurare le distorsioni introdotte dal jitter (che non sono solo armoniche, se non in ridottissima minoranza) è necessaria una misura di distorsione non armonica. .. mi sto perdendo, forse l'hai già detto, esiste una misura siffatta?
ClaveFremen Inviato 20 Ottobre 2022 Inviato 20 Ottobre 2022 1 minuto fa, scroodge ha scritto: esiste una misura siffatta? Standardizzata, non che io sappia...ma, se si riuscisse a farne uno perfetto, il null-test potrebbe esserlo. 1
pfsoft Inviato 20 Ottobre 2022 Inviato 20 Ottobre 2022 20 minuti fa, ClaveFremen ha scritto: Buon divertimento 😉 Già, non sarà facile, grazie della dritta, mi attrezzerò ed eseguirò il test, qualche giorno mi servirà, in mezzo ad altre cose. Che è impresa ardua ne avevo certezza in quanto anche se non sono il genio della situazione ho comunque delle conoscenze ed esperienze che vedrò di sfruttare al meglio. Poi comunicherò. 1
Ggr Inviato 20 Ottobre 2022 Inviato 20 Ottobre 2022 54 minuti fa, ClaveFremen ha scritto: Concettualmente è un tipo di test che taglia la testa al toro, teoricamente il null-test è risolutivo in quanto confronti direttamente le forme d'onda che possono essere anche musica. La realizzazione pratica è però più complessa di quello che sembra. Uno dei punti critici lo hai già identificato ed è l'allineamento ma il metodo per allineare che hai trovato potrebbe non essere sufficiente per via della differenza in fase tra i due segnali campionati. Anche registrando due segnali identici l'inizio del campionamento avverrà ogni volta in un punto diverso e casuale, quindi la posizione dei campioni rispetto alla forma d'onda avrà una notevole probabilità di essere sfasata e quindi i campioni saranno numericamente diversi pur rappresentando esattamente (quando ricostruita) la medesima forma d'onda. Quindi anche tra due segnali esattamente identici difficilmente avrai un nullo perfetto, è l'equivalente di sottrarre ad un segnale una sua copia sfasata. Un possibile metodo per ridurre questo errore di sfasamento è sovracampionare quanto più possibile i segnali acquisiti in modo da trovare un allineamento più preciso e ridurre l'errore di fase. Esiste un software free che fa esattamente questo: https://www.libinst.com/Audio DiffMaker.htm Un ulteriore problema è: con che risoluzione e frequenza di campionamento mi conviene lavorare? Dalle mie prove 24/96 è una risoluzione sufficiente per registrare, almeno in parte, le differenze che percepisco all'ascolto. Infine per evitare mascheramenti sarebbe opportuno lavorare con un suono armonicamente complesso ma non con una traccia che includa molti strumenti assieme. Il punto di partenza è registrare due volte il medesimo cavo e cercare di ottenere il miglior nullo possibile, poi potrai cominciare a confrontare con cavi diversi. Buon divertimento 😉 Finalmente si parla di test e misure vere. 😀 Grazie a voi che ne avete capacità e voglia. Fateci sapere però.
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