Jack Inviato 16 Ottobre 2022 Inviato 16 Ottobre 2022 34 minuti fa, damiano ha scritto: con il contributivo non riesco a capire l'obbligo di Inps e soprattutto perché non posso riprenderli quando mi pare. perché confondi il contributivo come inteso in Italia - che resta di ripartizione - con la capitalizzazione. Contributivo significa che ti calcolano l’assegno pensionistico con un calcolo che parte dalla quantità di contributi versati mentre nel retributivo si stabilisce l’assegno pensionistico che si vuole concedere e da esso si calcola quanti contributi occorrono per finanziarlo. (Lo Stato italiano per molto tempo ha concesso un assegno - retributivo - senza chiedere sufficiente contribuzione a fronte). In “tecnichese” si chiama “primato della contribuzione” vs “primato della retribuzione” In ambo i casi, però, non c’è capitalizzazione dei propri contributi, i contributi di oggi vengono usati oggi per pagare le pensioni di oggi. Quindi in un sistema a ripartizione non c’è un capitale messo via da prendere. Tot entra, tot esce ogni mese… con l’aggiunta che essendo in perdita il sistema ciuccia ben oltre 100 miliardi di fiscalità pubblica. —- Nella capitalizzazione… anche… c’è il primato della contribuzione vs il primato della retribuzione fatto salvo che in questo caso i contributi di ognuno vengono messi da parte e - particolarmente importante - investiti (aumentandoli e finanziando l’economia), quindi quando vai in pensione è prevedibile prendere il capitale anziché la rendita, o parte e parte o solo rendita ma sempre basata su contributi accumulati… dipende dalle legislazioni perchè anche nella capitalizzazione ci sono implicazioni di varia natura che evito per non complicare ulteriormente. Spero di essere stato comprensibile 2
Bazza Inviato 16 Ottobre 2022 Inviato 16 Ottobre 2022 @qzndq3 io invece sono partito con il lavoro che sto facendo attualmente e nella stessa ditta. Ci son letteralmente cresciuto dentro...
tomminno Inviato 16 Ottobre 2022 Inviato 16 Ottobre 2022 10 ore fa, cactus_atomo ha scritto: se poi servono 38 anni di contributi versati non sarà elevata la platea di chi ne potrà usufruire Chiunque abbia iniziato a lavorare a 20 anni o abbia riscattato la laurea? Praticamente chiunque.
damiano Inviato 16 Ottobre 2022 Inviato 16 Ottobre 2022 36 minuti fa, Jack ha scritto: resta di ripartizione - con la capitalizzazione. Contributivo significa che ti calcolano l’assegno pensionistico con un calcolo che parte dalla quantità di contributi versat Perché dici che confondo? Intendo proprio questo, se la mia pensione deriva dai contributi da me versati, perché non posso decidere di "uscire' quando mi pare? La capitalizzazione, tipica delle assicurazioni, sarebbe un bel principio se l'INPS facesse il suo mestiere di ente previdenziale e basta ma oramai è talmente sbilanciato che ci vorranno altri 100 anni per rimetterlo in equilibrio. Ciao D.
Jack Inviato 16 Ottobre 2022 Inviato 16 Ottobre 2022 @damiano mi hai fatto scrivere tutta la pappardella per niente 😂. Rileggi. Non hai capitale messo da parte, le pensioni italiane sono di ripartizione: contributive e retributive che siano.
carmus Inviato 16 Ottobre 2022 Inviato 16 Ottobre 2022 @Velvet allora smetto completamente e mi do alle mie passioni….😉
pino Inviato 16 Ottobre 2022 Inviato 16 Ottobre 2022 Ho iniziato a lavorare a 15 anni. Sono in pensione anticipata ( 40 anni e 9 mesi ). I contributi mancanti sono figurativi. Decurtazione di circa l'11 %. Pur essendo un malato oncologico al 4°stadio,la pensione è stata calcolata con l'aspettativa di vita media del 2021 , 83,6 anni. Circa sei mesi fa ho passato alcune mattine a visitare il cimitero del mio paese ( 15.000 abitanti ). Tanti uomini sotto i 30 anni ,malattie e incidenti,molte donne sotto i 40,malattia,moltissimi uomini e donne tra i 40 e i 55,malattia,in pochissimi arrivano ai 70,quasi solo donne agli 80. Tanti contributi versati e persi,e età che dovrebbe abbassare la media,ma così a quanto pare non è.
qzndq3 Inviato 16 Ottobre 2022 Inviato 16 Ottobre 2022 1 ora fa, tomminno ha scritto: Chiunque abbia iniziato a lavorare a 20 anni Vero, sempre che possa permettersi un decurtazione non irrilevante, ho conosciuto tra il personale delle FFAA e delle FFOO persone che pur avendo maturato il diritto ad andare in pensione anche prima dei 55, hanno preferito continuare a lavorare perchè temevano di non arrivare a fine mese 2 ore fa, tomminno ha scritto: abbia riscattato la laurea? Praticamente chiunque. Falso, tra i miei colleghi ed i miei amici nessuno, le mie cognate nemmeno, mia moglie sì, ma tanto continuerà a lavorare finchè la legge glielo consentirà.
qzndq3 Inviato 16 Ottobre 2022 Inviato 16 Ottobre 2022 2 ore fa, damiano ha scritto: Intendo proprio questo, se la mia pensione deriva dai contributi da me versati, perché non posso decidere di "uscire' quando mi pare? I tuoi contributi sono serviti a pagare le pensioni di chi era/è già in pensione, la tua pensione verrà pagata dai lavoratori che verseranno i contributi quando tu sarai in pensione. Quindi i tuoi contributi sono stati già spesi da tempo. Il sistema si reggeva sull'assunzione che la platea della popolazione attiva contribuente si sarebbe ampliata progressivamente e che la speranza di vita non si sarebbe innalzata. Se si aggiungono gli sperperi con le vere baby pensioni ed il sistema di calcolo dei ratei su base retributiva o su base mista, è facile comprendere perchè il banco sia prossimo a saltare. 1
radio2 Inviato 16 Ottobre 2022 Inviato 16 Ottobre 2022 12 ore fa, Jack ha scritto: col sistema pensionistico italiano a 58 anni vai in pensione con una miseria… se lo calcoli in larga parte con il contributivo......
radio2 Inviato 16 Ottobre 2022 Inviato 16 Ottobre 2022 8 ore fa, Jack ha scritto: DC disponeva e PCI avallava via CGIL. esatto questo si chiama concertazione hanno fottuto il futuro nostro e dei nostri figli il centro -sinistra con la connivenza sindacale e senza limitarsi alla CGIL 😎
mozarteum Inviato 16 Ottobre 2022 Inviato 16 Ottobre 2022 40 minuti fa, pino ha scritto: Costa molto riscattare la laurea ? 30 mila euro per ogni anno alla mia eta’.
qzndq3 Inviato 16 Ottobre 2022 Inviato 16 Ottobre 2022 50 minuti fa, pino ha scritto: Costa molto riscattare la laurea ? Per chi si è laureato prima del 1996, il calcolo viene effettuato dall'INPS in base all'età e alla media dei contributi versati alla data di presentazione della domanda. Molto indicativamente il 30% del RAL per anno di riscatto al momento della presentazione della domanda. E' per questo che chi ne ha avuta la possibilità ha riscattato, magari a rate, appena possibile, cioè ad un anno dalla prima assunzione. Qui il simulatore https://serviziweb2.inps.it/AS0207/SimCalPrePen/riscatto/ Oggi per i neolaureati non occupati la possibilità di riscatto ad un costo forfettario di 5250€/anno scaricabili al 19% da chi sostiene realmente la spesa, ad esempio dai genitori.
loureediano Inviato 17 Ottobre 2022 Inviato 17 Ottobre 2022 Io sono molto pentito e faccio ammenda. Ho regolarmente fatta la dichiarazione Imu e dei redditi pagandole. Sono proprio un cretino. Che dite adesso per l'anticipo che faccio metto a ruolo e dico che le cartelle vanno rottamate perché non posso pagarle? Salvini mi ascolterà di sicuro!
Velvet Inviato 17 Ottobre 2022 Autore Inviato 17 Ottobre 2022 2 ore fa, loureediano ha scritto: Che dite adesso per l'anticipo che faccio metto a ruolo e dico che le cartelle vanno rottamate perché non posso pagarle? Salvini mi ascolterà di sicuro! Buona idea. In effetti date le cifre in ballo posso sempre dire che l'anticipo mi serve per pagare le bollette der gasse/luce per il prossimo anno. Magari intercede presso l'amico Putin che mi manda qualche bombola di GPL
extermination Inviato 17 Ottobre 2022 Inviato 17 Ottobre 2022 A mio avviso il problema non è tanto quando ci vai ma piuttosto con quanto ci vai!
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