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Melius Club

Caldaia a condensazione


OLIVER10

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Inviato
13 minuti fa, pino ha scritto:

Sino alla settimana scorsa 38°C.

Ora la ho portata a 40°C,t minima 19 media 20,massima 20,5.

Mi sa che devo alzarla ancora.

Si portala al massimo possibile che garantisca il ritorno <40-45°... è la t di ritorno che fa condensare. Se non c'è un termometro sul ritorno puoi comperare con 20-30€ un termometro IR su amazon che è sempre utile avere e lo ammortizzi in una settimana

Controlla che la t di ritorno sia 5°-7° inferiore a quella di mandata. Se ritorna con meno delta devi abbassare la velocità del circolatore. 

NON USARE la parte Crono del termostato. Setta la T che ti fa star bene per tutte le 24h... non lasciar raffreddare la casa una volta in temperatura è il primo comprtamento da tenere per risparmiare. Se vuoi avere un po' più fresca la camera per la notte (ad alcuni piace giustamente) metti una testina temostatica in camera che chiude verso i 19/20°

Inviato

@pino Se puo' fare la climatica impara come settarla e lascia fare la caldaia. Metti solo il massimo di mandata a 45-50° se basta coi tuoi caloriferi - (ma pare di sì). La t di mandata sarà sempre quella che fa condensare.

Importante - ripeto - è non settare periodi di attenuazione della temperatura: È DELETERIO per i consumi. 

La casa ha una sua dispersione, quella è, non c'è modo di attenuarla con le modalità d'uso della caldaia. 

È come un catino con un foro. All'inizio si riempie d'acqua al livello voluto (t ambiente) e poi si lascia aperto il rubinetto che mantiene il livello bilanciando la perdita dal foro... se perde 10 litri ora si immettono 10 litri ora costantemente.

Lasciar scendere il livello per poi reintegrarlo inseguendolo (spezzettamento in periodi della giornata) fa solo consumare di più. So che è contro intuitivo ma è così :classic_smile: 

Inviato

@UpTo11 È tutto sbagliato. Devi fare esattamente il contrario. Avrai confort e minor consumo possibile. 

Leggi sopra. 

Solo se la casa resta non occupata per periodi lunghi - qualche giorno - ha senso attenuare durante detto periodo di un paio-tre gradi.

Inviato
45 minuti fa, Superfuzz ha scritto:

oramai hanno un campo di molulazione molto ampio.

Faccio un esempio che ho trattato recentemente: Caldaietta con potenzialità minima di 2,7kWh.

l'appartamento aveva 4 radiatori, i 2 più grandi erano dei borsellatissimi irsap tesi 3  30el h60cm. 

(A sfavore dell'ipotesi consideriamo nel calcolo che segue che tutti e 4 i radiatori siano come questi.) 

Hanno una potenzialità standard (delta T 50° - ovvero temperatura media del fluido 70° con ambiente a 20°C) di 1757W.

Se porto la t media a 40° per sfruttare la condensazione (quindi delta T= 20°)  la potenza dei radiatori precipita a 540W.

In queste condizioni i radiatori smaltiranno 4x540 = 2160W mentre la caldaia al minimo vorrà darmene 2700.  

Avremo quindi il funzionamento on-off deleterio per il rendimento.

(a titolo di curiosità: In quell'impianto si è ottenuto un equilibrio accettabile compreso tra 3 e 4 accensioni/ora con t_mandata=53°C) 

Inviato
21 minuti fa, pino ha scritto:

Le Vaillant con termostato wireless ricevono via server Vaillant una ipotetica temperatura esterna media della zona.

perfetto allora, resta da capire a che temperatura esterna corrispondano le temperature di mandata delle curve che hai postato sopra. Se, come penso, corrispondono ai - 5 C° esterni, direi che nel tuo caso, anche se non so in che zona climatica abiti, la curva più adatta è la 1.6 o al limite la 1.4. Diversamente se la temperatura di riferimento non sono i - 5C° ma bensì i 0 C° o più, il riferimento corretto potrebbe essere più simile a quello che, mi sembra, hai impostato tu (la curva 0.6 se non ho capito male).

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Inviato
5 minuti fa, Martin ha scritto:

Faccio un esempio che ho trattato recentemente: Caldaietta con potenzialità minima di 2,7kWh.

l'appartamento aveva 4 radiatori, i 2 più grandi erano dei borsellatissimi irsap tesi 3  30el h60cm. 

(A sfavore dell'ipotesi consideriamo nel calcolo che segue che tutti e 4 i radiatori siano come questi.) 

Hanno una potenzialità standard (delta T 50° - ovvero temperatura media del fluido 70° con ambiente a 20°C) di 1757W.

Se porto la t media a 40° per sfruttare la condensazione (quindi delta T= 20°)  la potenza dei radiatori precipita a 540W.

In queste condizioni i radiatori smaltiranno 4x540 = 2160W mentre la caldaia al minimo vorrà darmene 2700.  

Avremo quindi il funzionamento on-off deleterio per il rendimento.

(a titolo di curiosità: In quell'impianto si è ottenuto un equilibrio accettabile compreso tra 3 e 4 accensioni/ora con t_mandata=53°C) 

sempre piacevole leggere le tue precise valutazioni. Questo è un calcolo - banale - che gli "idraulici" manco sanno che è normalmente ed i termotecnici per lo più bypassano fregandosene dell'aspetto "economico" ... si bada più - molto più - a che nessuno vada a rompere le palle "che ha freddo" e giù di sovradimensionamento.

Con le pompe di calore questo approccio è ripetuto paro paro... solo che con le PDC è mortale per consumi e durata della PDC stessa. Eppure il sovradimensionamento regna sovrano

Inviato
21 minuti fa, Martin ha scritto:

Faccio un esempio che ho trattato recentemente: Caldaietta con potenzialità minima di 2,7kWh.

l'appartamento aveva 4 radiatori, i 2 più grandi erano dei borsellatissimi irsap tesi 3  30el h60cm. 

(A sfavore dell'ipotesi consideriamo nel calcolo che segue che tutti e 4 i radiatori siano come questi.) 

Hanno una potenzialità standard (delta T 50° - ovvero temperatura media del fluido 70° con ambiente a 20°C) di 1757W.

Se porto la t media a 40° per sfruttare la condensazione (quindi delta T= 20°)  la potenza dei radiatori precipita a 540W.

In queste condizioni i radiatori smaltiranno 4x540 = 2160W mentre la caldaia al minimo vorrà darmene 2700.  

Avremo quindi il funzionamento on-off deleterio per il rendimento.

(a titolo di curiosità: In quell'impianto si è ottenuto un equilibrio accettabile compreso tra 3 e 4 accensioni/ora con t_mandata=53°C) 

d'accordo, ma hai portato un esempio abbastanza limite: caldaia e 4 radiatori di potenzialità davvero irrisoria, perdipiù li fai funzionare non alla temperatura di progetto.

Inviato
27 minuti fa, Superfuzz ha scritto:

hai portato un esempio abbastanza limite:

sarà anche non usuale (ma neanche molto... i mono e bilocali termoautonomi sono sempre più utilizzati) ma è perfettamente esplicativo. Se hai la potenza minima della caldaia superiore alla potenza espressa dai caloriferi la caldaia si ferma e riparte, si ferma e riparte. Se alzi la mandata alzi la potenza dissipata dai caloriferi ma anche quella prodotta dalla caldaia e alzi anche la t ambiente per cui ancora on off.

il messaggio è che la potenza dissipata per tenere i 20-22° in ambiente deve essere un po' più alta della minima esprimibile dalla caldaia ed abbastanza più bassa della massima.

Quando facevo ste considerazione agli idraulici mi guardavano come se venissi da papalla :classic_biggrin:

Inviato

Sono affascinato dall’argomento: per me esisteva solo “fa freddo, accendo il riscaldamento, metto 21 gradi”. 

Inviato
9 minuti fa, LeoCleo ha scritto:

per me esisteva solo.....

questo sistema funzionava una volta, diciamo fino all' avvento della condensazione.

per il tuo sistema, fattelo ben regolare con i giusti sensori e poi stop.

casa dei miei genitori, zona nord italia bifamiliare verticale anni '70 classe d esposta su 4 lati, 150 mq, temperatura 20 gradi dalle 6 di mattina fino alle 20 di sera, circa 1000 euro all' anno di metano per piano ( fino alla guerra in ucraina, dopo è stata affittata e non seguo più io i conti ).

Inviato
2 minuti fa, LeoCleo ha scritto:

Sono affascinato dall’argomento: per me esisteva solo “fa freddo, accendo il riscaldamento, metto 21 gradi”. 

:classic_biggrin:

infatti è così. Se fai il succo della sintesi sintetizzata. 

è esco, abbasso, rientro alzo, vado a letto spengo, mi alzo riaccendo che fa spendere di più e non aver confort :classic_smile:

Inviato

In totale ho 9 radiatori,8 di ghisa di cui uno sovradimensionato proprio in camera da letto ( mio suocero faceva il muratore e nei cantieri pativa tanto freddo ),al mattino da un po fastidio,e uno in alluminio,aggiunto di recente in seminterrato.

La caldaia è da 34 kw,e la curva in manuale va da 0.1 a 4.0.

A 0.5 è silente sembra spenta.

A 4.0 quando parte soffia come un aereo a reazione in fase di decollo.

L'ho presa da 34 kw,dietro consiglio dell'installatore,per avere più portata di acqua calda sanitaria,dopo qualche anno si sporcano le serpentine e diminuisce,meglio partire più alti,così mi dicesse 😀

Inviato

34 mi sembra un pò tanto grande, ma non sono un installatore.

Inviato
2 minuti fa, audio2 ha scritto:

20 gradi dalle 6 di mattina fino alle 20 di sera

a parte che se a caloriferi (convezione) 20° sono un po' micragnosi.. se stai seduto ad un pc congeli mediamente... ma dalle 20 di sera alla 6 di mattina la fai raffreddare? se la fai raffreddare è da bamba perchè i 1000 potrebbero essere anche 800

Inviato

si di sera / notte è spenta, ma a noi piaceva così.

Inviato

Non capisco una cosa.

Il calcaree.

Che io sappia si forma nella serpentina dell'acqua calda,a seguito della precipitazione dei sali carbonatici di calcio e magnesio presenti nell'acqua a seconda della durezza.

La camera di condensazione in teoria non dovrebbe sporcarsi,o almeno non per residui salini.

Sbaglio ?

Inviato

Ho sempre avuto riscaldamento centralizzato, fino a quest’anno. La caldaia è nuova, l’impianto ed i caloriferi anni 70, non ci sono nemmeno le regolazioni dei singoli termosifoni. Sarà il mio primo inverno, la casa é grande, muri ben coibentati (in estate, col sole a picco, erano freddi), finestre ahimè quasi inesistenti. Pensavo di non fare regolazione singola ora per ora, ma di mettere su 20 gradi fisso e basta, e 45 gradi di temperatura acqua. Sonde e quant’altro credo di non averne proprio viste. Manuale d’istruzioni ancora meno (ma si troverà). Sperem…

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