audio2 Inviato 10 Aprile 2021 Inviato 10 Aprile 2021 comunque non so come tecnicamente possa essere possibile superare la problematica, ma il sostegno pubblico manca anche a partire dalle normative: in teoria c'è l' obbligo di fornire la linea fissa anche per questioni di emergenze, ma ci sono delle clausole che possono esonerare il fornitore. infatti è quello che è capitato a me. quindi ricapitolando: linea fissa con doppino di rame no, internet fisso ovviamente nemmeno a sognarlo, cellulare che prende e non prende, internet ottenuta con parabola da fornitore professionale dopo una dozzina di tentativi andati a vuoto. indi per cui, se mancano i fondamentali tipo poter chiamare in scioltezza un' ambulanza, figurati la dad
esoteria Inviato 10 Aprile 2021 Inviato 10 Aprile 2021 Copio e incollo questo mio pensiero espresso in altro thread... A questo proposito vi pare normale che solo pochi giorni fa è stato emesso un decreto del ministero della salute che prorogava di ulteriori 2 settimane le restrizioni per Lombardia, Piemonte, etc mentre ieri si sono già rimangiati tutto con Cirio e Fontana che sbandieravano i dati testuali parole BEN AL DI SOTTO di RT1 (attenzione! 0.9! minchia quanto stanno al di sotto!) e quindi lunedì riapre tutto??? E questo ancora una volta senza aver fatto assolutamente nulla durante il lockdown riguardo l'affollamento dei mezzi pubblici etc....
mozarteum Inviato 10 Aprile 2021 Inviato 10 Aprile 2021 Bisogna considerare che per i ragazzi la scuola fisica e’ anche luogo di confronto personale con coetanei docenti ecc. La realta’ virtuale puo’ essere temporanea. Capisco Draghi che ha messo la priorita’ della scuola in presenza in cima agli obiettivi. 2
audio2 Inviato 10 Aprile 2021 Inviato 10 Aprile 2021 dad che peraltro una forte minoranza di studenti non può seguire, in tutto o in parte, causa mancanza di connessioni valide e stabili, ma anche numero di pc o telefoni adeguati da poter spartire con eventuali fratelli e/o abbonamenti con una quantità di dati scaricabile che sia sufficiente per le ore richieste. a regà, state messi veramente male. ps: da dove scrivo io, oltre al fatto del telefono sopracitato, mancano anche le mappe per il navigatore e l' ultima ambulanza vera che è passata di qua, l' abbiamo dovuta accompagnare noi dal morituro ( che poi infatti è regolarmente schiattato come da prassi ) e la via è pubblica e regolarmente accatastata. acciderbolina.
mozarteum Inviato 10 Aprile 2021 Inviato 10 Aprile 2021 E pensare che questa pandemia potrebbe essere la grande occasione per decongestionare le citta’ e ripopolare i magnifici borghi italiani con la possibilita’ di lavoro a distanza, ecommerce di prodotti strepitosi d’artigianato locale anche alimentare...non e’ meglio vivere in un piccolo borgo raffinato che in una periferia romana anonima? ma tutto cio’ presuppone che anche nella frazioncina di matera vi sia un internet poderoso.
audio2 Inviato 10 Aprile 2021 Inviato 10 Aprile 2021 ps: e poi uno si domanda la proverbiale sfiducia che uno ha verso il pubblico. vicenza, metà anni 90 del secolo scorso, elezioni comunali appena fatte e con esse anche la riasfaltatura di tutto il comune, un biliardo ( altri anni e altri soldi ). dunque si stava sperimentando la fibra ottica e la mia cara città è stata scelta come test di prova. hanno sventrato tutto, manco a calcutta lavorerebbero così. noi stavamo per costruire casa e ci hanno obbligato a passare gli enormi tubi per il cablaggio ottico, altrimenti niente permesso di costruzione. vabbè ottemperiamo. sono passati più di 25 anni, e cosa credete che sia successo da allora ? poi mi raccomando venite a parlarmi di tasse, patrimoniale e altre centomila amenità simili. il fatto è che da noi non funziona niente, non ha mai funzionato niente e non funzionerà mai bene niente, e con la digitalizzazione sarà pure peggio, perchè in era analogica anche nello zoo dei dipendenti pubblici ogni tanto un somaro con la voglia di risolverti il problema, problema peraltro causato da loro stessi, magari lo trovavi pure.
audio2 Inviato 10 Aprile 2021 Inviato 10 Aprile 2021 3 minuti fa, mozarteum ha scritto: ma tutto cio’ presuppone che anche nella frazioncina di matera vi sia.. se continua così tra un pò mancherà anche l' acqua ma non solo nei dintorni di matera, e non lo dico in senso metaforico.
daniele_g Inviato 10 Aprile 2021 Inviato 10 Aprile 2021 13 minuti fa, mozarteum ha scritto: E pensare che questa pandemia potrebbe essere la grande occasione per decongestionare le citta’ e ripopolare i magnifici borghi italiani con la possibilita’ di lavoro a distanza, ecommerce di prodotti strepitosi lo è, lo è... stiamo andando in quella direzione, un po' lentamente ma ci stiamo andando.
fumaccia Inviato 11 Aprile 2021 Inviato 11 Aprile 2021 Ho richiesto una nuova linea telefonica a Tim, dopo qualche giorno arriva il tecnico e mi dice spiacente non posso allacciare il telefono perchè dovrei passare il cavo nelle facciate delle case vicine quindi, essendo proprietà privata, dovrebbe farsi firmare una liberatoria da tutti gli interessati.
audio2 Inviato 11 Aprile 2021 Inviato 11 Aprile 2021 da me non hanno voluto tirare la linea, che peraltro sarebbe passata interamente per i miei campi, nemmeno con un contributo sostanziale per non dire quasi totale da parte mia.
gug74 Inviato 11 Aprile 2021 Inviato 11 Aprile 2021 Pazientate ancora un po' , con il 5G potrete ovviare sfruttando la tecnologia FWA.
Schelefetris Inviato 11 Aprile 2021 Inviato 11 Aprile 2021 dopo il vaccino avremo tutti il 5G incorporato 🤣
newton Inviato 11 Aprile 2021 Inviato 11 Aprile 2021 Comunque una prospettiva di meno viaggi, meno teatri, cinema, concerti, assemblee, avventura del mondo. Non è che a queste generazioni sia andata molto bene: il discorso della preparazione scolastica è solo una parte, forse neppure la principale.
wow Inviato 11 Aprile 2021 Inviato 11 Aprile 2021 Stiamo parlando di una situazione di emergenza, di una situazione nella quale chiunque può o avrebbe potuto osservare, senza essere un virologo, che gli impennamenti della curva pandemica sono avvenuti in coincidenza delle riaperture delle scuole che, specie per le superiori, hanno implicato che milioni e milioni di studenti la mattina salissero su bus, metro etc, si assembrassero prima di entrare a scuola, trascorressero, respirassero, tossissero, ridessero e parlassero per sei/otto ore in spazi ristretti alla distanza teorica di un metro, poi si ri-assembrassero nuovamente all'uscita, salissero nuovamente sullo stesso mezzo pubblico etc. etc. Nessuno vorrebbe, né si augura di trasformare la DAD in una soluzione definitiva, siamo tutti coscienti della infungibilità della didattica in presenza, del diritto e della necessità, per i ragazzi, di confrontarsi personalmente e direi fisicamente (nel senso buono) con compagni e docenti. Certo, ci sarebbe da rinvangare polemiche annose su visioni e priorità di certa politica che non riesce ad andare oltre alle colate di cemento e al ponte sullo Stretto, lasciando al contempo una nazione all'età della pietra dal punto di vista digitale. Inutile rinvangare le polemiche sull'opportunità di far governare certi sviluppi strategici esclusivamente al profitto privato che ha fatto si che significative estensioni di territorio italiano, molte delle quali menano vanto di essere le più avanzate della galassia, tanto da volersene staccare, siano rimaste, dal punto di vista digitale, all'era precedente a quella della pietra. Lo Stat che ci dev aiutara avrebbe potuto subordinare il rilascio di licenze oppure dei permessi ,anche per la realizzazione di una semplice antenna, alla copertura di un tot di kmq non coperti? Oppure siamo sempre alle solite, e cioè che l'iniziativa privata sia sempre libera di depredare la ciccia buona e di lasciare macerie dove non c'è tornaconto economico? Siamo in emergenza? Lo Sato, le regioni o chi per esse, avrebbero potuto farsi parte attiva ed adottare procedure di emergenza per far realizzare impianti e ponti radio in modo da coprire queste zone. In fin dei conti non stiamo parlando della realizzazione in cinque giorni (il sesto e il settimo si riposarono) di nmila posti letto all'interno della fiera di Milano. Detto questo, se ci sono zone d'Italia che non sono ancora cablate e quindi rendono impossibile la DAD: a) in quelle zone si fa didattica in presenza. La pandemia sicuramente non sta picchiando duro sulle colline del Vicentino, a Caltanissetta o tra i butteri maremmani ma nelle grandi città (prevalentemente del nord), nelle pianura etc. b) si muove il coulo. Il mio Istituto ha stipulato piccole "convenzioni" (ci ho lavorato personalmente) con i sindaci dei comuni il cui territorio è disagiato dal punto di vista digitale (collina torinese) grazie alle quali quei tre/quattro studenti in media del territorio hanno libero accesso, in orario scolastico e anche dopo, ai locali dell'edificio comunale, della biblioteca comunale, della parrocchia ecc. che sono generalmente cablati via rete telefonica fissa alla rete internet. Si montano ripetitori wifi che possano coprire parte del paese e i ragazzi fanno scuola nella sede della pro loco. c) si possono prevedere delle sovvenzioni o dei bonus per richiedere le coperture della zona a compagnie specializzate tipo Eolo o con tecnologie FWA. ecc. ecc. ecc. Circa il funzionamento delle piattaforme di videoconferenza posso garantire che ormai è da più di un anno che utilizzo Google Meet (e la relativa suite per la DAD) e non ho mai avuto alcun problema se non quando furono hackerati i server Google. Non siamo tre o quattro persone in call ma normalmente, una trentina di persone. Molte delle quali, per inciso, me compreso, residenti nella digitalmente famigerata collina torinese. Nei Collegi docenti siamo più di un centinaio. L'altra sera, ad una riunione in videoconferenza del condominio dove abita mia madre, uno dei partecipanti chiedeva con insofferenza (e con un pizzico di nostalgia dato che non usavamo più i segnali di fumo) se potevamo abbassare il volume dei microfoni (sic) perché, con le cuffiette, gli stavano scoppiando le orecchie. Gli abbiamo fatto notare che poteva abbassare il suo volume delle cuffiette, ha chiamato qualcuno per effettuare l'operazione ed ecco che la piattaforma funzionò perfettamente. Dietro sfoggiava una fornitissima biblioteca ... 🙂 1
Martin Inviato 11 Aprile 2021 Inviato 11 Aprile 2021 14 ore fa, audio2 ha scritto: non so come tecnicamente possa essere possibile superare la problematica, con le tecnologie FWA, togliendo ai comuni e ai vari comitati di tisanisti la possibilità di rompere i coglioni sulla installazione delle infrastrutture necessarie.
Velvet Inviato 11 Aprile 2021 Inviato 11 Aprile 2021 39 minuti fa, wow ha scritto: a) in quelle zone si fa didattica in presenza. La pandemia sicuramente non sta picchiando duro sulle colline del Vicentino, a Caltanissetta o tra i butteri maremmani ma nelle grandi città (prevalentemente del nord), nelle pianura etc. Mica tanto. Qui in regione i focolai più perniciosi sono stati (e sono ancora) in piccoli comuni collinari e montani, spesso lontanissimi dai grossi centri. Sappada ad esempio è stata in lockdown totale ancora prima della seconda ondata quando il resto della regione era in zona gialla.
wow Inviato 11 Aprile 2021 Inviato 11 Aprile 2021 @Velvet comunque Sappada non è Milano, Torino o ... Bergamo. Voglio dire che occorre continuare a ragionare in modo puntuale, situazione per situazione, zona x zona. E comunque a maggior ragione stai confermando la delicatezza della situazione.
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