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Single ended triode pareri


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Inviato

@FabioSabbatini

Hai ragione, potevo mettere il sorrisino e mi scuso (in verita' era veramente inteso in maniera bonaria)

Ma ti assicuro che non mi sono mai beato allegramente delle proposte dei santoni venditori saputoni: i monotriodi me li progetto e me li costruisco... non ho mai dato una lira/eur a nessun santone.

Inviato
52 minuti fa, FabioSabbatini ha scritto:

quanto a prestazioni c'è molto di meglio, un buon Rotelino degli anni 80 se li beve i monotriodi,  ma certo manca di fascino e odore di esoterismo e esclusività

Se lo dici tu.

Io non riesco ancora a capire.

Parliamo di prestazioni strumentali o di cosa?

Se si parla di ascolto, il parere di ognuno è legittimo. lo è anche il mio. A casa un qualunque stato solido è durato pochissimo.Tanti single ended, me li sono davvero goduti per anni. Come anche alcuni pushpull di DHT.

Però non posso generalizzare come fai tu. 

Se preferisci il rotel, tienitelo e vivi felice. Perché tutto questo accanirsi contro una categoria che non riesci nemmeno a comprendere a fondo.

Se sono così banali, economici, semplici, raccontaci che hai realizzato.

Per ora, l'unico poco rispettoso degli altri sei tu.

Né io né Ashareth, ci siamo bevuti le proposizioni dei tuoi santoni ( che brutte persone frequenti se conosci simili soggetti).

Gli ampli, ce li siamo progettati e realizzati. D'accordo, tu sostieni che ci arriverebbero anche i bambini quindi, non sarebbe un gran merito ma sicuramente non ci siamo fatti infinocchiare da nessuno. Oltretutto li si realizzava molto tempo prima che se ne parlasse in Italia. 

Il mio primo single ended l'ho costruito nel 1976, non ho, comunque,  sottoboschi commerciali da difendere.

 

  • Thanks 1
Inviato
9 minuti fa, Ashareth ha scritto:

Hai ragione, potevo mettere il sorrisino e mi scuso (in verita' era veramente inteso in maniera bonaria)

Grazie! Mi fa piacere

Buoni ascolti con qualunque sistema ti dia le giuste sensazioni 

Inviato
7 minuti fa, mariovalvola ha scritto:

Parliamo di prestazioni strumentali o di cosa?

Eh, qua si aprirebbe il solito pippone

 

🙂

 

Inviato

Per tornare un po' alla richiesta dell'OP, @antonew come avrai notato l'argomento monotriodo e' sempre un po' controverso...

Non potrebbe essere altrimenti, onestamente. 

@FabioSabbatini non sbaglia molto quando parla di santoni (quello che gli contesto e' la generalizzazione di questa categoria di amplificatori): quando i monotriodi hanno cominciato a diventare interessanti da queste parti c'e' stata una fioritura di apparecchi di dubbie prestazioni venduti come se fossero l'oro quando altro non erano che interpretazioni molto economiche di schemi banali.

Per questo credo che la difficolta' maggiore consista nell'identificare quali davvero siano prodotti validi e quali meritino di ritornare nell'oblio da dove sono venuti.

A complicare il tutto c'e' la necessita' di avere diffusori adeguati per poter utilizzare ampli di potenze da basse a bassissime (ho sentito ampli di potenze da 0.5W/ch a 30W/ch...).

E' proprio per questa eterogeneita' abbinata alla ridotta disponibilita' di diffusori di adeguata efficienza che una generalizzazione e' un po' difficile. 

L'unica cosa che si puo' affermare e' che non sono amplificatori universali. 

  • Melius 1
Inviato
38 minuti fa, Ashareth ha scritto:

L'unica cosa che si puo' affermare e' che non sono amplificatori universali. 

Già questo dovrebbe far riflettere. Implica grandi limiti. Sono oggetti non usabili in modo nornale. Pretendono condizioni particolari, con cui si raggiungono si buoni risultati ma, dal mio punto di vista, si può fare meglio, spendendo una frazione. Il loro principale limite, intrinseco, non ci può fare nulla ne il sig. Tango ne il sig. Tamura, è la scarsa prestazione del blocco di potenza. Solo per chi gli dedica diffusori fatti apposta tenedo conto della loro scarsa potenza, del loro nullo smorzamento, dell'incapacità di gestire carichi complessi e variabili senza modificare direttamente la risposta in frequanza risultate. Del loro, in linea generale, elevato rumore. Insomma solo per amore. Forse per medio alti in multiamplificazione. Vale la pena?

  • Melius 2
Inviato

@grisulea

Se uno cerca un amplificatore universale, beh allora il mio consiglio e' di tirare dritto e nemmeno guardare da queste parti.

E' questo un grande limite? Probabilmente si, ma onestamente chissenefrega: una volta che si sa a quali diffusori NON vanno abbinati, si e' a posto, sta all'utente provare e cercare di discriminare. 

Per quanto mi riguarda, se prendiamo un apparecchio fatto BENE (lo scrivo in stampatello perche' onestamente non e' affatto scontato) e diffusori di decente efficienza e possibilmente impedenza non troppo bassa, io tutti questi limiti di pilotaggio non li ho riscontrati. 

Faccio un esempio stupidissimo e limitato (che pero' posso replicare quasi per intero quotidianamente); al momento ascolto con una coppia di diffusori autocostruiti a tromba con coassiale Tannoy da 12" e a disposizione per il pilotaggio ho:

- Monotriodo DIY con PX25

- Pre/finale Spectral DMC10/DMA50

- Finale LFD (che uso con pre DIY a trasformatori)

- avuto per un weekend: amplificatore basato su moduli PURIFI con due alimentazioni, buffer Neurochrome, etc.

- avuto per un paio d'anni: Leak stereo 20 

La capacita' di pilotaggio dei diffusori (che non sono nemmeno super efficienti) e la dinamica che ho con il monotriodo e' superiore a quanto sentito con Spectral, LFD, Leak e PURIFI.

Poi sulla qualita' del suono, secondo me il SET e' un spanna sopra gli altri (pur non essendo assolutamente il migliore che abbia fatto) 

Non ascolto in un salone enorme e probabilmente manco sto a spaccarmi i timpani con musica a 100dB medi, ma non ci ascolto la marimba o le incisioni audiofile: in genere da me passa molta classica e rock e, in misura minore, il jazz. 

Come ho detto e' un esempio limitato, ma e' una cosa che ho riscontrato piuttosto consistentemente negli ultimi 20 coi vari impianti che sono circolati a casa mia (parecchi, a dire il vero). 

 

  • Melius 1
Inviato

Bravo Enrico. 

@grisulea anche qui, dipende da come lavori e come progetti l'ampli.

Il citato single ended per cuffie con RE604 globe ed RE134, esibiva un rumore inudibile in cuffia: 0,015mV su 300 Ohm.

Basta sapere accendere nel modo giusto i DHT. Se si impiegano soluzioni affrettate, otterrai risultati modesti.

Il fattore di smorzamento, ammesso e non concesso che sia un vero problema, è gestibile in infiniti modi.

Alti carichi anodici associati a DHT a bassa Rp aiutano. Certo i costi salgono. Realizzare trasformatori di uscita traferrati con induttanze primarie importanti ( 40/60 H ) è difficile e oneroso.

Estremizzando, cerca Morrison e vedi come ha risolto la cosa in modo elegantissimo.

Altro approccio, forse eretico, potrebbe essere quello del DNFB, che riuscirebbe a suonare in infiniti modi ed essere smorzato quanto serve. Arrivi anche a modellare la distorsione armonica come ti pare.

Ricordiamoci che anche un anello di feedback non sarebbe un'eresia totale essendoci pure nel WE91.

Certamente, hai ragione su un punto. Molte volte sono ampli limitanti per il critico abbonamento con i diffusori ma sapendolo, non è impossibile risolvere il problema. Ci si arriva anche senza spendere fortune.

Non ci si scappa. 

L'amore aiuta ad ascoltare meglio. 

Se si ragiona giustamente analizzando costi e benefici, l'amplificatore single ended esce con le ossa rotte ma non è così necessario fare analisi accurate per ascoltare bene a casa propria.

Se si è ipercritici, ti compri anche il Rotel anni '80 e godi.😂

 

 

 

 

  • Melius 1
Inviato

@Ashareth Non sarò io a dirti come e con cosa ascoltare. I limiti del sistema ci sono e restano. Come aggirarli, gestirli o ignorarli sta ad ognuno. Ma va detto. Se qualcuno chiede informazioni sugli SE andrebbe informato. Dire io li uso e vanno bene é come dirlo per lo Sectral o qualsiasi altra cosa. Se si ha esperienza si dovrebbe mettere tutte le carte in tavola. La elevata resistenza di uscita c'è e resta, non ci si può fare nulla. Non esiste trasformatore che tenga. Oggi sono sistemi anacronistici. Siamo ai dsp.

Inviato
1 minuto fa, grisulea ha scritto:

Non esiste trasformatore che tenga. Oggi sono sistemi anacronistici. Siamo ai dsp.

Per citare il poeta

"truer words
Have not been spoken or broken"

 

Inviato
16 minuti fa, mariovalvola ha scritto:

Alti carichi anodici associati a DHT a bassa Rp aiutano. Certo i costi salgono. Realizzare trasformatori di uscita traferrati con induttanze primarie importanti ( 40/60 H ) è difficile e oneroso.

Tiri da una parte e perdi dall'altra. Ma l'alta resistenza di uscita resta. La bassa potenza resta. La distorsione elevata anche.

Caricare i sistemi in gamma bassa considerandola è necessario. Avere alta efficienza è necessario. Avere un carico facile è necessario. Moderare il volume è necessario. Sono propenso a credere che il piacevole risultato che si ottiene è dovuto più alla cura necessaria per cavarci qualcosa che dalle prestazioni. Soprattutto alla grande qualità dei diffusori che gli SE pretendono o che comunque gli si abbinano.  Comoda la vita.

  • Melius 1
Inviato
6 minuti fa, grisulea ha scritto:

Oggi sono sistemi anacronistici. Siamo ai dsp.

Si, probabilmente sono sistemi anacronistici (e quando mai non avrei detto che non sono sistemi limitati?)

Ma oggettivamente chissenefrega 🙂 

A maggior ragione, direi che se dei sistemi anacronistici ed obsoleti ancora oggi nel 2022 possono essere fonte di soddisfazioni audio, secondo me meritano piu' un plauso che una stroncatura. 

 

Pero' ridurre le qualita' di un amplificatore all'impedenza di uscita (reductio ad impedentiam?) e' una banalizzazione.

Ad ogni modo direi che l'OP ormai avra' tutti gli elementi per giudicare se si tratta di amplificazioni che lo incuriosiscono o meno (probabilmente no 😄)

 

  • Melius 2
Inviato

@mariovalvola

Su una cosa, ahime', bisogna convenire: a livello commerciale c'e' veramente MOLTO poco che aiuti a dare una buona reputazione alla categoria.

Che esistano parecchi sistemi e soluzioni che permettano di raggiungere eccellenti risultati con le valvole e' un fatto. Che vengano utilizzati praticamente solo a livello di autocostruzione lo e' altrettanto. 

In buona sostanza, per quella che e' la mia esperienza, la via commerciale per il SET e' irta di insidie e onestamente nemmeno vorrei percorrerla...

  • Melius 1
Inviato
9 minuti fa, Ashareth ha scritto:

Pero' ridurre le qualita' di un amplificatore all'impedenza di uscita (reductio ad impedentiam?) e' una banalizzazione.

Ho preso la prima cosa a tiro, sicuramente la più problematica senza tenerne conto. Sono naturalmente più che sufficienti a godersi buoni ascolti.

Inviato

@grisulearipeto: l'elevata resistenza di uscita è perfettamente gestibile e la si può ridurre. 

Per sgretolare le tue granitiche certezze, cerca Raymond G. Anthes.

Che siano anacronistici, è ovvio. 

Anche io sono anacronistico ma cerco di sopravvivere. 

Questi amplificatori, Non devono andare bene a tutti..

@Ashareth verissimo. L'offerta commerciale è scarsa. Però si discute di ampli particolarissimi e non si può ridurre a quello che offre il mercato. Si vogliono fare passare come problemi insiti nel tipo di amplificatori aspetti perfettamente gestibili se il progettista li considera e li vuole risolvere 

Del resto, è stato scritto che sono banali ed economici, realizzabili da un bambino.

 

 

 

 

 

 

 

Inviato
7 minuti fa, mariovalvola ha scritto:

resto, è stato scritto che sono banali ed economici, realizzabili da un bambino.

Bravo, ci stai arrivando pian piano

Era stato anche scritto che per pubblico esclusivista audiofilo bastava centuplicare il prezzo

🙂

 

Quasi quasi mi compro questo 

Tanto non suonerà molto diversamente dal kondo quelchetevol 

Magari suona meglio, non che sia difficile, o comunque siamo lì

Garantito al pistacchio 

Il mekano era più incasinato...

IMG_20221021_145743.thumb.jpg.39cefe556c35d5ea84e1246fa08f623e.jpg

  • Moderatori
Inviato

@antonew gli ampli monotriodo sono le amplificazioni migliori che si possano immaginare, su alcuni aspetti, su altri ovviamente no. 

Sono sicuramente oggetti con circuiti semplici (e questo è uno dei pro) ma, se si  vogliono risultati elevati, sicuramente molto costosi perchè i componenti, seppure pochi, devono essere ovviamente di eccellente fattura

Sicuramente anche con poca esperienza si riesce a metterne insieme uno ma il risultato sarà direttamente proporzionale all'esperienza del "progettista" e alla scelta dei componenti.

 

per questo sono semplici ma tutt'altro che banali.

 

non sono così critici come qualcuno vuol far credere, se abbinati a diffusori ad alta efficienza, diciamo intorno ai 93/95dB ricreano volumi di ascolto di assoluto rilievo.

 

dipende sempre cosa si cerca.

 

G

  • Thanks 1
Inviato
27 minuti fa, FabioSabbatini ha scritto:

Tanto non suonerà molto diversamente dal kondo quelchetevol 

Magari suona meglio, non che sia difficile, o comunque siamo lì

Garantito al pistacchio 

Dai che non ci credi nemmeno tu 😄 

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