Rimini Inviato 25 Ottobre 2022 Inviato 25 Ottobre 2022 Concordo, l'indirizzo preso dalle marche svizzere, non solo quelle di alta gamma, ha preso una piega che non mi piace per niente e sembra voler puntare ad un rapporto con il cliente finale quasi dittatoriale. Al momento sembra vogliano, ove possibile, spazzare via gran parte dei concessionari tradizionali, lasciando all'acquirente solo la possibilità di scelta tra boutique di proprietà del marchio od il canale online. Per vari motivi non sono convinto che funzioni o, almeno, che possa funzionare per tutti ma il rapporto futuro che vogliono imporre mi fa gelare il sangue.
releone71 Inviato 25 Ottobre 2022 Inviato 25 Ottobre 2022 34 minuti fa, Rimini ha scritto: Non ricordo che, dagli anni '60 in poi, siano arrivati orologi da assemblare, che avrebbe comportato grossi problemi di affidabilità e costanza di qualità. Il dopoguerra è stato senz'altro il punto di svolta per l'orologeria di classe come la vediamo (o subiamo) oggi. Sì, sicuramente negli anni '60 certe politiche più restrittive erano già in atto, prevalentemente da parte delle case più prestigiose. Salvo iniziativa privata. Il cliente, si sa, ha sempre ragione (v. il caso Bulova Accutron).
luckyjopc Inviato 26 Ottobre 2022 Inviato 26 Ottobre 2022 Guru potresti fare il consulente di Totti nella causa di separazione 2
eccheqqua Inviato 26 Ottobre 2022 Inviato 26 Ottobre 2022 15 ore fa, releone71 ha scritto: Praticamente ti obbligano a rimandare l'orologio in fabbrica per la revisione periodica Confermo in toto, non forniscono più i ricambi, tre anni fa il mio Speedmaster manifestava problemi di ricarica e lo portai al concessionario ufficiale dove lo acquistai nel 1992. Lui mi disse che non gli spedivano i ricambi, bisognava inviarlo in azienda. Lo feci e chiesi un preventivo. 1250 euro. Me lo feci rispedire, pagando le spese e mi arrangiai in altro modo.
eccheqqua Inviato 26 Ottobre 2022 Inviato 26 Ottobre 2022 1 ora fa, Idefix ha scritto: Come (se posso)? Semplicemente mi sono trovato un orologiaio che lavora per conto suo. Lui era al corrente della politica della maison, si procura i pezzi online, provengono da orologi cannibalizzati (danneggiati, rotti, spero non da orologi rubati), mi diceva che gli arrivano ricambi anche dall'Australia. Si é creato un mercato parallelo, a cui attingono in molti. Mi feci fare anche la revisione, oltre alla riparazione, visto che non era stata fatta da parecchi anni. Casualmente venni a sapere dopo un po' di tempo che c'é un'altro orologiaio anche dalle mie parti e un giorno che ero nei paraggi sono andato a trovarlo. Molto competente, parlandoci ho scoperto che ha fatto assistenza Omega per vent'anni. Ha visto l'orologio, lo ha aperto, ha trovato il mark che contrassegnava l'intervento (io non gli avevo detto nulla e mi disse la data) e mi ha detto che é stato fatto un lavoro eccellente. Nel frattempo mi ha controllato un Hamilton che anche possiedo. Capisco che possa sembrare un discorso moralmente poco corretto ma non ero disposto a spendere quella cifra, l'alternativa era avere un orologio non funzionante nel cassetto.
Idefix Inviato 26 Ottobre 2022 Inviato 26 Ottobre 2022 Sono pienamente d'accordo con te, sembra un parallelo con i tagliandi alle auto e centraline varie, pezzi riconosciuti solo dal database della casa madre etc.etc.. Polli da spennare qualsiasi sia il livello economico dalla farina al lusso.
Questo è un messaggio popolare. oscilloscopio Inviato 27 Ottobre 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 27 Ottobre 2022 A giugno abbiamo dato una delle nostre stampanti all'Istituto Idrografico della Marina Militare e quando sono andato a fare l'installazione a Forte San Giorgio sopra Genova il Comandante di Vascello mi ha portato a visitare la "sala del tempo" dove oltre a revisionare i cronografi delle imbarcazioni è presente una piccola raccolta di orologi regolatori di grande pregio, tra cui uno del Kohlshitter direttore tecnico delle officine dell'Istituto Idrografico a metà 1800 e direttore della specola all'osservatorio di Brera a Milano ed un regolatore di Edward Dent (quello che ha realizzato il progetto del Big Ben a Londra, terminato poi dal figlio) un vero tempio per gli appassionati di orologeria. ed ho avuto modo di conoscere Rita Leccese che dal 1985 si occupa della manutenzione di orologi e regolatori, una persona squisita e disponibile con cui è stato molto piacevole fare una bella chiaccherata. 4 2
Guru Inviato 27 Ottobre 2022 Inviato 27 Ottobre 2022 @vizegrafNon hai più detto niente, allora ti risulta che bracciale e quadrante del tuo orologio siano stati sostituiti? Perché quelli che si vedono in foto sono successivi al 1962.
antonio 64 Inviato 27 Ottobre 2022 Inviato 27 Ottobre 2022 Io sono un appassionato, senza fretta prima o poi mi piacerebbe mettere le mani su questi, 1
Guru Inviato 30 Ottobre 2022 Inviato 30 Ottobre 2022 @vizegrafPoi non hai risposto, ricordi se al tuo orologio nel corso degli anni sono stati sostituiti bracciale e quadrante? Perché con quelli non è nato.
Martin Inviato 30 Ottobre 2022 Inviato 30 Ottobre 2022 Il 27/10/2022 at 21:36, oscilloscopio ha scritto: all'Istituto Idrografico della Marina Militare Il 27/10/2022 at 21:36, oscilloscopio ha scritto: è presente una piccola raccolta di orologi regolatori di grande pregio Bel colpo ! E' una raccolta che mi piacerebbe vedere. Pochi sanno della importanza marinarescad della misura precisa del tempo, era fondamentale per determinare la longitudine durante la navigazione. Produrre un orologio in grado di funzionare accuratamente in una piattaforma instabile, dagli spazi limitati, non climatizzata e sottoposta a continue accelerazioni come una nave è stato per secoli una sfida impossibile. Ci riuscì alla fine John Harrison a metà del '700, non a caso fu chiamato John "Longitude" Harrison.
oscilloscopio Inviato 31 Ottobre 2022 Inviato 31 Ottobre 2022 @Martin Esatto, la cosa era così importante che il governo inglese aveva promesso un premio (mi pare di 15.000 sterline, una fortuna a quei tempi) a chi avesse realizzato un cronografo così preciso da permettere il calcolo della longitudine in mare. Harrison presentò il primo prototipo l'H1 nel 1735 ma nonostante i buoni risultati era ancora da sviluppare. Fu soltanto con l' H4 dopo diversi problemi finanziari in quanto il governo non voleva riconoscergli il premio, che finalmente Harrison riuscì ad ottenere almeno la metà di quanto dovuto. Questo era l' H1 mentre questo l'H4 La strada aperta da Harrison venne in seguito percorsa da altri grandi maestri orologiai come Thomas Earnshaw, Charles Frodsham, Edward Dent, Antide Janvier e molti altri che perfezionarono sempre di più le soluzioni meccaniche ottenendo regolatori di grande pregio e precisione. 1 1
ferdydurke Inviato 31 Ottobre 2022 Inviato 31 Ottobre 2022 Alcuni degli orologi di Harrison sono esposti presso il Royal Museums Greenwich (Musei Reali di Greenwich) con le relative spiegazioni su come, grazie a orologi estremamente precisi, era possibile calcolare la longitudine senza particolare i difficoltà
Guru Inviato 31 Ottobre 2022 Inviato 31 Ottobre 2022 Se ben ricordo all'epoca erano numerose le gare di cronometria.
Rimini Inviato 31 Ottobre 2022 Inviato 31 Ottobre 2022 @antonio 64 Bei pezzi. Il Chrono Alain Silberstein non era facile da vendere ma aveva i suoi estimatori, essendo il suo orologio simbolo. La cassa nera si rovina con l'uso ma si potrebbe ripristinare il trattamento. Esisteva anche una versione meno iconica cromata.
Rimini Inviato 31 Ottobre 2022 Inviato 31 Ottobre 2022 Il 26/10/2022 at 14:06, eccheqqua ha scritto: Capisco che possa sembrare un discorso moralmente poco corretto Hai fatto benissimo. In realtà anche tra quelli del settore sono molti che non condividono il nuovo approccio delle ditte. Questo per vari motivi, tra cui il poter dare una assistenza più personalizzata al cliente. Ma come ho detto sopra, si sta andando in una direzione che potrebbe fare sparire non solo gran parte degli orologiai (che sono già molti meno di un tempo) ma anche molti concessionari, agenti di vendita se non addirittura gli stessi distributori nazionali. 1
oscilloscopio Inviato 31 Ottobre 2022 Inviato 31 Ottobre 2022 @ferdydurke @Guru Inghilterra, Olanda, e Francia avevano i loro imperi coloniali ed il traffico delle merci viaggiava via nave, era quindi fondamentale avere strumenti per poter calcolare la longitudine con precisione. L'Inghilterra tramite harrison fu la prima a trovare la soluzione, ma in Francia nel 1776 Pierre Le Roy inventò lo scappamento a scatto con bilancere compensato e molla a spirale che migliorò ulteriormente le prestazioni dei cronometri da marina.
Messaggi raccomandati