Questo è un messaggio popolare. pfsoft Inviato 25 Ottobre 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 25 Ottobre 2022 Bene, ho terminato il test dei cavi, ricapitoliamo il tutto. 1) Ho preso una traccia audio armonicamente complessa e chiaramente in formato WAV, 96KHz, 24Bit, traccia molto compressa con picchi a 0 dBFS. 2) All'inizio della stessa ho inserito uno spike in modo da poterle sincronizzare per analizzare le differenze. 3) Ho riprodotto dette tracce 3 volte per ognuno dei 4 cavetti USB, uno èhttps://www.ricable.com/en/prodotto/dedalus-usb-cavo-audio-hi-end-digitale- usb-2-0-a-b/, uno della scheda audio RME, uno di una stampante e uno malconcio che non sapevo di avere, probabilmente residuo di guerra. Quanto riprodotto è passato dai convertitori D/A e e ripreso A/D. 4) Sono state reimportate in Audacity a coppie in tutte le combinazioni possibili e per ogni sessione 5) Ho allineato temporalmente gli spike inseriti preventivamente. 6) Ho invertito una delle due tracce. 7) Ho ottenuto una nuova traccia sommando le 2, a questo punto sono emerse solo le differenze tra le varie coppie. Passiamo a quanto è emerso: In tutti i casi il file finale (punto 7) ottenuto non conteneva che segnali pari o inferiori a -94 dBFS, con una eccezione, nooooooooooo, ecco hai visto, te l'avevamo detto. Calma, l'eccezione è stata causata dal cavo malconcio che ha provocato disastri con segnali udibili da un sordo con scratch da quasi 0 dBFS, errori, non caratteristiche sonore. Tiro le mie conclusioni... Lungi da me pretendere di aver eseguito una prova scientificamente rigorosa, in quanto con questo metodo ho inserito nel contesto altre variabili oltre quelle in esame. Quello che conta è anche con in mezzo altri fattori non sono emerse differenze che possono essere udite e pertanto un cavo decente, costruito secondo le "regole" e dunque non costando un patrimonio svolge la sua funzione senza differenze percebibili all'ascolto. Non ecludo che migliorando la parte "analogica" del test non si possa ottenere risultati migliori (meno differenze). Qualsiasi variazione della posizione di ascolto tra una seduta e l'altra, anche di pochi cm, provoca variazioni di risposta in frequenza di vari dB alle frequenze per le quali le fasi risultino invertite e dipendentemente dalla correlazione dei segnali dei canali stereofonici, pertanto significativi miglioramenti si ottengono curando il posizionamento dei diffusori e il punto di ascolto. Se qualcuno obietta su quest'ultima affermazione gli preparo un bel post con tanto di grafici esplicativi, tanto ormai mi sono lanciato (dal balcone). ...e le post conclusioni: so già che ora si scateneranno le varie opinioni, molte valide e spero non stupide o fuori tema, quel che conta e che io so con certezza che qualsiasi cavo USB io userò purchè sia "decente" non mi creerà nessun problema e che se voglio migliorare devo guardare altrove. Ciò mi basta. 7 1
Ggr Inviato 25 Ottobre 2022 Inviato 25 Ottobre 2022 @pfsoft intanto grazie per l'impegno e l'ottimo lavoro. Il risultato non dovrebbe sorprendere. Bastano cavi costruiti bene e che funzionano. Il resto ce lo mettiamo noi.
scroodge Inviato 25 Ottobre 2022 Inviato 25 Ottobre 2022 Certo, il dato da te osservato non può essere generalizzato. Ma tu una prova (questa) l'hai fatta. E quello che è emerso è un dato. Per confutarlo bisogna che qualcuno replichi il tuo test e lo falsifichi. Il resto, sono... parole. Che certamente non mancheranno. Bravo!👍👏👏
Ggr Inviato 25 Ottobre 2022 Inviato 25 Ottobre 2022 @pfsoft o hai stroncato molte certezze, o si sta preprando una offensiva biblica 🤣🤣🤣 1
pfsoft Inviato 25 Ottobre 2022 Autore Inviato 25 Ottobre 2022 Non mi illudo, il mio test non può comprendere tutte le casistiche come ha detto @scroodge potrebbero esserci risultati diversi, però a questo punto ci sarebbe da domandarsi se esistono problemi di compatibilità elettrica, ovvero alcuni costruttori non rispetterebbero le "regole" progettuali. Quello che comunque molti si rifiutano di capire e che noi siamo parte del sistema audio, come fossimo dei microfoni, soggetti a tutte le variazioni termiche, invecchiamento, emotive che non sono costanti e che anche se dovessero esserci delle variazioni esse sarebbero di gran lunga preponderanti. Inserii l'esempio dell'inganno delle rette parallele che con l'uso di adeguato strumento di misura, il righello, confutava quanto noi potevamo vedere. In questo settore è come se comunque si continuasse a sostenere che le rette non sono parallele, perchè le vedono così e dunque così sono! Come potremmo progredire senza l'ausilio degli strumenti di misura? Possiamo vedere il moto degli elettroni? Eppure "magicamente" qui e solo in questo settore la scienza non ha capito nulla, forse con la psichiatria! Diverso sarebbe se costoro dicessero che loro stessi partecipano alla interpretazione del suono come elementi del sistema e che sono sensibili anche a fattori estetici, di umore e di altra cosa che sia soggettiva che potremo approfondire apertamente. Chi impedisce di migliorare il tutto migliorando la nostra condizione fisico/percettiva, essendo noi parte del sistema? 1
leonida Inviato 25 Ottobre 2022 Inviato 25 Ottobre 2022 Nessuno ad oggi ha mai introdotto uno studio sulla variabile ascoltatore nella formazione di un sistema di riproduzione, ed anche in materia di acustica ambientale, la tendenza a considerarla una scienza esatta la dice lunga sull'importanza attribuita alla sensibilità dell'ascoltatore. Attualmente si presume che ogni differenza o variazione sentita, sia causata esclusivamente da variazioni introdotte da apparecchiature e/o da problematiche di acustica architettonica. L'ascoltatore , al contrario, è considerato recettore passivo di ogni presunta variazione, oggettivata o non. Qualora l'ascoltatore dovesse elaborare qualcosa che le misure non mostrano, o non elaborasse "correttamente " ciò che teoricamente dovrebbe elaborare, ecco immediatamente il ricorso a suggestione , illusione, bias cognitivo ed a quant'altro. Vige quindi attualmente un ordinamento pre copernicano, con un ascoltatore presunto immobile e totalmente passivo, e con variabili attribuite esclusivamente alle informazioni da elaborare. L'ascoltatore, assimilato quindi alla terra immobile, e le informazioni da elaborare a presunte variazioni determinate dal sole in movimento. Nonostante la totale assenza di supporto scientifico, questa tesi viene difesa con le unghie e con i denti, ma a ben vedere, escludendo variazioni di entità macroscopica, non è stata mai osservata alcuna precisa correlazione fra il riscontro di una misura ed una corrispondente sensazione all'ascolto. Da parte dei misuratori pre copernicani ,solo e soltanto indimostrata presunzione di essere nel giusto, mai una certezza scientificamente invariante nonostante il linguaggio lasci trasparire presunta oggettività. Necessitano variazioni di diversi db affinché un soggetto percepisca una variazione, ancor di più se confinata in una porzione dello spettro a parità del resto,. La credenza però vuole che le apparecchiature audio, e non solo ma anche cablaggi o singoli componenti elettronici, magicamente riescano a produrre variazioni di tale entità da poter essere utilizzate come equalizzatori naturali senza conoscere il perché ed il per come. _______ Al poeta Orazio fu raccontato che nel tempio di Egnatia l'incenso bruciava perennemente. Credat judaeus Apella non ego, fu il suo commento. Può crederlo il giudeo Apella, non certamente io.
Ggr Inviato 25 Ottobre 2022 Inviato 25 Ottobre 2022 Scusa, ma hai capito tutto il contrario di quello che diciamo... Noi consoderiamo l'ascoltatore l'elemento più attivo del sistema. Ma siccome esistono milioni di ascoltatori tutti diversi, e tutti con il loro modo di elaborare gli stimoli, non può essere preso come univoca ripetibile e inconfutabile una sensazione personale, che riguarda il singolo individuo. Tutti sentiamo tutto. A nostro modo. Se c'è chi trae e sente benefici dalle tue implementazioni, gli credo e buon per lui. Ma quanto ad autorevolezza, valgono tanto come quelle di uno che invece non sente nessun cambiamento. 2
grisulea Inviato 25 Ottobre 2022 Inviato 25 Ottobre 2022 1 ora fa, leonida ha scritto: non è stata mai osservata alcuna precisa correlazione fra il riscontro di una misura ed una corrispondente sensazione all'ascolto. Molti tw hanno controlli che variano la rif a scatti di mezzo db, come puoi scrivere che servono parecchi db? Allora sono inutili? A certe frequenza una persona può individuare variazioni anche prossime al decimo di db. 1
Ggr Inviato 25 Ottobre 2022 Inviato 25 Ottobre 2022 1 ora fa, leonida ha scritto: non è stata mai osservata alcuna precisa correlazione fra il riscontro di una misura ed una corrispondente sensazione all'ascolto. Ma questa da dove esce? Quando faccio un esame audiometrico, ci sono le misure. Frequenza, db, e c'è correlata la sensazione. Sento o non sento un tono. Va bene tutto, ma non proprio tutto. Guarda caso, le cose serie come gli esami, li fanno con strumenti e misure. Non con postit unti, e cavi morti.
pfsoft Inviato 25 Ottobre 2022 Autore Inviato 25 Ottobre 2022 Più un segnale è variabile nel tempo e maggiore devono essere le differenze per essere percepite, se ascoltassimo una sinusoide pura probabilmente anche 0.5 dB potrebbero essere percepiti, per un assolo di batteria probabilmente 3 dB come minimo, questa è la mia personale opinione, già autotestata in passato, potete farla anche voi con facilità ed è puramente soggettiva per cui le risposte sono tutte attendibili.
leonida Inviato 25 Ottobre 2022 Inviato 25 Ottobre 2022 48 minuti fa, grisulea ha scritto: Molti tw hanno controlli che variano la rif a scatti di mezzo db La scienza dice che per sentire un raddoppio della pressione sonora servono 3 db, ma da altre fonti addirittura 10. Ad ogni raddoppio dell’intensità acustica corrisponde un aumento di 3 dB. Per esempio se alla voce di una persona, pari a 60 dB, sommiamo la voce di un’altra persona, avremo 60 dB + 60 dB = 63 dB. Per aumentare di altri 3 dB, sarà necessario sommare la voce di altre 2 persone. Ragionando all’inverso si può desumere che il dimezzamento delle persone parlanti in una stanza produce una diminuzione dell’intensità sonora di 3 decibel. Quanto appena esposto si riferisce a leggi della fisica verificate con strumenti di misurazione precisi. Ciononostante, diversi studi condotti su centinaia di ascoltatori e con molti tipi di suoni diversi si è dimostrato che a 1.000 Hz un incremento di 10 dB corrisponde a un raddoppiamento della sensazione e viceversa, a una diminuzione di 10 dB corrisponde a un dimezzamento della sensazione. __________________ In base a questo assunto scientifico, quando si ha la sensazione di troppo in relazione a questa o quella gamma di frequenze, dovrebbero teoricamente risultare da tre a dieci db di esaltazione Nel mondo reale puoi invece avere una sensazione di troppo su certe gamme quando di fatto non c'è alcuna esaltazione misurabile o anche addirittura quando la misura mostra un'attenuazione. Ad esempio, al progressivo incremento del volume d'ascolto, già a bassissimo livello dove l'ipotesi del clipping non è plausibile non c'è sistema che non perda coesione e non produca la sensazione di un'abnorme incremento della zona media e medio alta. Misura e non troverai nessuna esaltazione e niente che possa giustificare la sensazione di perdita di coesione, di sbilanciamento tonale. Eppure trattasi di una progressiva distorsione di abnorme entità! In realtà, se misuri , scopri che nulla sta distorcendo, e nulla troverai che possa giustificare la sensazione di gradevolezza e fastidio. Tratta l'ambiente quanto vuoi, intervirni su quello che vuoi, non puoi sfuggire al fenomeno. Tu attribuisci questa sensazione in ogni caso al clipping, altri alla saturazione dell'ambiente, altri ancora a problematiche di acustica ambientale. Io dico che non c'entra nulla. Utilizza qualsiasi amplificatore, di qualsiasi potenza, di qualsiasi erogazione di corrente in modo da poter escludere il clipping, ed il fenomeno non cambierà di una virgola, anzi può darsi che risulterà ancora più accentuato. Quanto al tweeter, se frazioni di db risultano udibili come dici (e sono anche d'accordo) se mezzo o un db in meno del necessario è in grado di provocare una sensibile attenuazione tale da alterare completamente il bilanciamento tonale (e sono anche d'accordo) puoi spiegare come sia possibile un'ascolto ottimale in termini di sostanzisle equilibrio con i tweeter non chirurgicamente orientati? Puoi spiegare il perché del toe in, ossia un'assurdità teorica alla luce di quanto sopra? Puoi spiegare come sia possibile non avere sensazioni di velatura ascoltando fuori asse quando realtà fisica, il microfono mostra attenuazioni della risposta nell'ordine di diversi db? Puoi spiegare come sia possibile ascoltare con piacere da qualsiasi posizione o da un'altra stanza, quindi con sostanziali variazioni random della rif. Sintetizzando come è possibile sentire bene in qualsiasi condizione, ossia in quei casi in cui la rif lineare sia andata a farsi benedire? 1
gobert4 Inviato 25 Ottobre 2022 Inviato 25 Ottobre 2022 quindi con una ventina di persone secondo te si raggiunge il volume di un aereo che ti passa ad uno schioppo dalle tue orecchie! Non male come teoria, davvero! Inoltre fai confusione con dB spl con i dBV o dBu o dBFS I decibel non sono un’unità di misura ma un rapporto fra 2 grandezze! I dB spl non sono i dB di un segnale audio (analogico o digitale che sia) o gli step di un eq! Ne devi masticare di teoria prima di sparare cose a casaccio 1
Ggr Inviato 25 Ottobre 2022 Inviato 25 Ottobre 2022 https://www.ilmicrofono.it/blog/potenza-impianto-audio-b79.html Sei un po confuso.
grisulea Inviato 25 Ottobre 2022 Inviato 25 Ottobre 2022 @leonida Carissimo, le quantità le conosco. Dimezzamento e raddioppo come misura e come sentito, 3 db e 10 db, ok. Non centrano nulla col discorso. Tu hai scritto che nessuna misura permette di dire che la senzazione sia cambiata o che sia quella. Io ti dico che 1 db su un tw a 8000 hz lo sentono tutti. Come pure 1 db su tutta la ottava tra i 2000 ed i 4000. E che tutti sentono un maggior livello sul medio o sulle alte e non certo sulle basse. Certo non ti diranno la frequanza, non siamo strumenti di misura. Ragione di più per non illudersi. Se alle misure non ci sono variazioni non c'è trippa. Poi non fai altro che confermare che senza un riferimento siamo di bocca buona. Come ho sempre scritto, ci si pappano alterazione di 10 db senza battere ciglio. Si deve ascoltare 1 e si ascolta 10. Alla faccia delle super orecchie. E tu vuoi far passare che con nulla fai percepire variazione del genere in correzione? Dai, altro che Orazio e Apella. 3 db circa il 20% di variazione, 10 db 100 % di variazione. Ampli da 100 watt, ampli da 1000 watt, stessa distanza. Ci vuole tanto per dire che son diversi? Non basta molto meno. Parliamo del suono dei cavi usb e non sentiamo variazioni del 10%? Quindi a variazione importante coincide misura certa ed ascoltato che conferma, da tutti e nella stessa direzione. E di questo non ci piove. Ora tu potresti farmi notare che la tua tecnica è in grado di correggere errori del genere. Non ti chiedo di dimostrare nulla, ti chiedo di dirmi solo che differenza c'è rispetto ad una variazione reale fatta anche grossolanamente da un equalizzatore. Il risultato non è lo stesso? Se no, perché.
leonida Inviato 25 Ottobre 2022 Inviato 25 Ottobre 2022 20 minuti fa, grisulea ha scritto: Non ti chiedo di dimostrare nulla, ti chiedo di dirmi solo che differenza c'è rispetto ad una variazione reale fatta anche grossolanamente da un equalizzatore. Il risultato non è lo stesso? Se no, perché. Il risultato è equivalente a quello di un sofisticatissimo equalizzatore che sensibilmente accorda con progressiva precisione l'intero spettro scomposto in 330 frequenze in direzione di un'assoluta linearità mai sentita, mai sperimentata, impossibile da ottenere con qualsiasi metodologia attuale ed inesistente nella memoria di qualsiasi soggetto a qualsiasi livello. _____ Due le ipotesi, o è la più colossale balla mai scritta nella storia dell'audio o quello che ho scritto è vero, verificabile e ripetibile urbi et orbi. Detta tecnologia rende di fatto obsoleta qualsiasi conoscenza attuale riguardante qualsiasi modus operandi alfine dell'estrazione della reale potenzialità qualitativa di una riproduzione o di evento live. Anche per quest'ultima esternazione vale quanto sopra, o è il delirio di un signore arteriosclerotico che si è bevuto il cervello o le cose stanno esattamente in questo modo. Fai tu. Io, dopo aver lasciato una simile , inquietante traccia sulla mia presunta sanità mentale, non ho più motivo di continuare a scrivere in quanto non saprei proprio cosa d'altro potrei aggiungere.
grisulea Inviato 25 Ottobre 2022 Inviato 25 Ottobre 2022 3 ore fa, leonida ha scritto: Ad esempio, al progressivo incremento del volume d'ascolto, già a bassissimo livello dove l'ipotesi del clipping non è plausibile non c'è sistema che non perda coesione e non produca la sensazione di un'abnorme incremento della zona media e medio alta. Quale sistema? Uno che funziona al contrario? A bassissimo livello poi. Quale bassissimo? Devi avere almeno idea. Con musica appena appena decentemente incisa è difficile avere picchi sotto i 70 db. Per quanto il volume sembri basso.
grisulea Inviato 25 Ottobre 2022 Inviato 25 Ottobre 2022 14 minuti fa, leonida ha scritto: in direzione di un'assoluta linearità mai sentita, mai sperimentata, impossibile da ottenere con qualsiasi metodologia attuale ed inesistente nella memoria di qualsiasi soggetto a qualsiasi livello. Mah... se ne sei sicuro. Questa misura presa a 4 metro dai diffusori nel punto di ascolto allora viene da casa tua immagino? 2
Messaggi raccomandati
Crea un account o accedi per lasciare un commento
Devi essere un membro per lasciare un commento
Crea un account
Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Sei già registrato? Accedi qui.
Accedi Ora