La scuola e il merito di andarci

[extermination]

2 minuti fa, wow ha scritto:

ing energetica. 

Energetico pure il mio uscito dal polimi a settembre 2020

Ma tu guarda il caso.

[Savgal]

Le scuole non operano nel vuoto, operano in un contesto sociale e questo è una variabile importante per un elemento fondamentale per il successo formativo, la motivazione.

Due esempi contrapposti. Presidente di commissione d'esame in un professionale per il turismo, alla mia osservazione sulle competenze linguistiche limitate il docente mi risponde che non poche volte i genitori sollecitati a far studiare i figli abbiano risposto bruscamente con "ma deve solo fare il cuoco". Si consideri che chi frequenta gli istituti professionali proviene quasi sempre da famiglie modeste, da proletariato si sarebbe detto un tempo.

E' passato molto tempoda quando gli operai degli anni Sessanta e Settanta chiedevano che si desse ai loro figli la possibilità di laurearsi. Oggi questo sogno è stato rimosso e con esso la spinta dei genitori a motivare i loro figli a studiare.

Ci si dovrebbe chiedere il perché di un clima culturale in cui i genitori con titoli di studio superiore spingono i figli studiare (il mio maggiore è laureato in ingegneria al politecnico di Milano), mentre ciò non avviene più nelle famiglie deprivate culturalmente. Ed il clima culturale non lo crea la scuola.

[appecundria]

ovviamente siamo su Melius e ogni cosa deve essere il meglio, inclusi gli studenti e la scuola.

Ma la missione della pubblica istruzione è quella di formare eccellenze? Ammesso e non concesso che l'eccellenza dipenda dalla scuola più che dell'individuo.

A quale scopo abbiamo la Pubblica Istruzione?

[wow]

La linea di partenza 

[appecundria]

14 minuti fa, Savgal ha scritto:

stato rimosso e con esso la spinta dei genitori a motivare i loro figli a studiare.

Ci si dovrebbe chiedere il perché

Imho perché prima l'operaio aveva la coscienza di classe, aveva come modello Berlinguer e lavorava per il sol dell'avvenire.

Oggi è leghista, ha come modello Salvini e lavora per farsi il SUV.

[extermination]

7 minuti fa, appecundria ha scritto:

la missione della pubblica istruzione è quella di formare eccellenze?

Trattasi di " modello" non applicabile. Dopodiche, per tutta una serie di ragioni, dalla scuola pubblica escono anche studenti oggettivamente molto ma molto bravi.

[Gaetanoalberto]

Devo aver letto qualcosa sul fatto che la scuola, in Italia, non riesce a svolgere appieno il ruolo di "ascensore sociale", e che il nostro Paese riproduca nelle generazioni la posizione di partenza. 

Senza indulgere nelle generalizzazioni, sempre sbagliate quando si parli di merito, eccellenze od al contrario di demerito e pessimi risultati, temo che il dato sia abbastanza verosimile.

L'ambiente di provenienza incide e/o decide molti risultati. 

Consentire ai capaci e meritevoli di raggiungere i più alti gradi degli studi, sostenere i meritevoli con borse di studio, costruire residenze universitarie che diano posto ai bravi che non possono permettersi le migliaia di euro necessarie per sostenere magari la frequenza di un politecnico quotato. 

Questo è il merito di cui vorrei parlare.

Evitare che a superare il test per le professioni sanitarie siano i figli dei medici iscritti fin dalla quarta superiore a costosi corsi di preparazione, noti a pochi eletti. 

Per non parlare delle scuole di specializzazione. 

Consentire a chi si impegna di frequentare le università con meno barriere, perché anche l'impegno è un merito, e non solo l'eccellenza. 

Anche perché il nostro numero di laureati resta basso, e le barriere selettive sono ancor meno spiegabili, soprattutto se accompagnate dalla proliferazione di corsi universitari dalle più fantasiose denominazioni. 

Merito significherebbe che le imprese sentissero le scuole e valutassero davvero la carriera di un alunno, che sapendolo sarebbe motivato all'impegno, piuttosto che preferire sistemi di assunzione spesso arretrati, familisti, amicali, localisti. 

Merito significherebbe apprezzamento di gran parte delle famiglie per il sacrificio nello studio, ed una selezione nei posti pubblici e privati, nelle professioni, che tenga davvero conto della qualità. 

Il Ministero del Merito dovrebbe essere esteso alla società, e non limitato alla scuola, perché la promozione del merito è compito di tutti, che invece scalpita o a volte con i mezzucci meno meritevoli pur di assicurare al pargolo il futuro migliore.

Se hai la fortuna di avere lo sponsor di turno, non sempre per motivi esecrabili per carità, il merito può darsi venga riconosciuto, oppure sopravvalutato. 

Ora, io penso che molti di noi che si sono impegnati la strada l'hanno trovata, e spero accadrà per i nostri figli. 

Non mi sento di dire che la nostra sia una società che premia il merito. Forse la scuola è l'ultima istituzione in cui ancora ci si prova. 

I risultati non sono sempre appaganti, e le ragioni potrebbero proprio risiedere nel fatto che non sempre il. mondo del lavoro, anche nel settore scolastico, premia i migliori. 

Dall'altra parte, la mia nipote inglese mi ha chiamato quasi pingente per chiedere consiglio.in vista di una dura selezione per l'ammissione ad una scuola d'elite per il mio bisnipotino Max. In questi giorni sta vivendo un paio di settimane infernali in attesa del test. 

La casa è stata comprata per essere vicina alle scuole prescelte, nel quartiere a tal fine scelto, individuate fin da quando i figli avevano 5 anni. 

[Savgal]

Poi si dovrebbe speigare quale merito ci sia per ereditare, per esempio, una concessione balneare a canoni di concessione da realizzo.

[Gaetanoalberto]

1 minuto fa, Savgal ha scritto:

una concessione balneare

O delle televisioni

[extermination]

10 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Consentire ai capaci e meritevoli di raggiungere i più alti gradi degli studi, sostenere i meritevoli con borse di studio, costruire residenze universitarie che diano posto ai bravi che non possono permettersi le migliaia di euro necessarie per sostenere magari la frequenza di un politecnico quotato

Sintesi più che meritevole.

[Savgal]

“La limitazione delle iscrizioni è propria delle scuole di cultura e risponde alla necessità di mantenere alto il livello di dette scuole chiudendole ai deboli e agli incapaci. Noi abbiamo troppi ed inutili, quando non son valenti, professionisti, ed abbiamo invece molto bisogno di industriali, di commercianti, di artieri, di minuti professionisti”.

Giovanni Gentile

Comunque osservo che la mia personale statistica che vede i figli con genitori con elevati titoli di studio conseguire lauree scientifiche trova qui conferma.